Vangelo secondo Giovanni
ΚΑΤΑ ΙΩΑΝΝΗΝ
Vangelo secondo Giovanni
Traduzione italiana della CEI del 1971
Traduzione italiana della CEI del 2008
ΚΑΤΑ ΙΩΑΝΝΗΝ
Novum Testamentum Graece (Nestle-Aland), 28th revised edition (NA28, published 2012)
CEI 1971 CEI 2008 Greco
4
1
1
In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2
Egli era in principio presso Dio:
3
tutto è stato fatto per mezzo di
lui, e senza di lui niente è stato
fatto di tutto ciò che esiste.
4
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno
accolta.
6
Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
7
Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla
luce, perché tutti credessero per
mezzo di lui.
8
Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza
alla luce.
9
Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10
Egli era nel mondo, e il mondo
fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo
riconobbe.
11
Venne fra la sua gente, ma i
suoi non l'hanno accolto.
12
A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli
di Dio:
a quelli che credono nel suo
nome,
13
i quali non da sangue, né da
volere di carne, né da volere di
uomo, ma da Dio sono stati
generati.
14
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a
noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal
Padre,
pieno di grazia e di verità.
15
Giovanni gli rende
testimonianza e grida: "Ecco
l'uomo di cui io dissi: Colui che
viene dopo di me mi è passato
avanti, perché era prima di me".
16
Dalla sua pienezza noi tutti
abbiamo ricevuto e grazia su
1
1
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2
Egli era, in principio, presso
Dio:
3
tutto è stato fatto per mezzo di
lui e senza di lui nulla è stato
fatto di ciò che esiste.
4
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
6
Venne un uomo mandato da
Dio:
il suo nome era Giovanni.
7
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per
mezzo di lui.
8
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza
alla luce.
9
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10
Era nel mondo e il mondo è
stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha
riconosciuto.
11
Venne fra i suoi, e i suoi non lo
hanno accolto.
12
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli
di Dio:
a quelli che credono nel suo
nome,
13
i quali, non da sangue né da
volere di carne né da volere di
uomo, ma da Dio sono stati
generati.
14
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a
noi;
e noi abbiamo contemplato la
sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15
Giovanni gli dà testimonianza
e proclama: «Era di lui che io
dissi:
Colui che viene dopo di me è
avanti a me, perché era prima di
me».
1
1
Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος, καὶ ὁ
λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν, καὶ
θεὸς ἦν ὁ λόγος.
2
οὗτος ἦν ἐν ἀρχῇ πρὸς τὸν
θεόν.
3
πάντα δι’ αὐτοῦ ἐγένετο, καὶ
χωρὶς αὐτοῦ ἐγένετο οὐδὲ ἕν. ὃ
γέγονεν
4
ἐν αὐτῷ ζωὴ ἦν, καὶ ἡ ζωὴ ἦν
τὸ φῶς τῶν ἀνθρώπων·
5
καὶ τὸ φῶς ἐν τῇ σκοτίᾳ
φαίνει, καὶ ἡ σκοτία αὐτὸ οὐ
κατέλαβεν.
6
Ἐγένετο ἄνθρωπος,
ἀπεσταλμένος παρὰ θεοῦ,
ὄνομα αὐτῷ Ἰωάννης·
7
οὗτος ἦλθεν εἰς μαρτυρίαν ἵνα
μαρτυρήσῃ περὶ τοῦ φωτός, ἵνα
πάντες πιστεύσωσιν δι’ αὐτοῦ.
8
οὐκ ἦν ἐκεῖνος τὸ φῶς,
ἀλλ’ ἵνα μαρτυρήσῃ περὶ τοῦ
φωτός.
9
Ἦν τὸ φῶς τὸ ἀληθινόν, ὃ
φωτίζει πάντα ἄνθρωπον,
ἐρχόμενον εἰς τὸν κόσμον.
10
ἐν τῷ κόσμῳ ἦν, καὶ ὁ
κόσμος δι’ αὐτοῦ ἐγένετο, καὶ
ὁ κόσμος αὐτὸν οὐκ ἔγνω.
11
εἰς τὰ ἴδια ἦλθεν, καὶ οἱ ἴδιοι
αὐτὸν οὐ παρέλαβον.
12
ὅσοι δὲ ἔλαβον αὐτόν,
ἔδωκεν αὐτοῖς ἐξουσίαν τέκνα
θεοῦ γενέσθαι, τοῖς
πιστεύουσιν εἰς τὸ ὄνομα
αὐτοῦ,
13
οἳ οὐκ ἐξ αἱμάτων οὐδὲ ἐκ
θελήματος σαρκὸς οὐδὲ ἐκ
θελήματος ἀνδρὸς ἀλλ’ ἐκ θεοῦ
ἐγεννήθησαν.
14
Καὶ ὁ λόγος σὰρξ ἐγένετο
καὶ ἐσκήνωσεν ἐν ἡμῖν,
καὶ ἐθεασάμεθα τὴν δόξαν
αὐτοῦ,
δόξαν ὡς μονογενοῦς παρὰ
πατρός,
πλήρης χάριτος καὶ ἀληθείας.
15
Ἰωάννης μαρτυρεῖ περὶ αὐτοῦ
καὶ κέκραγεν λέγων· οὗτος ἦν
ὃν εἶπον· ὁ ὀπίσω μου
ἐρχόμενος ἔμπροσθέν μου
γέγονεν, ὅτι πρῶτός μου ἦν.
16
ὅτι ἐκ τοῦ πληρώματος αὐτοῦ
ἡμεῖς πάντες ἐλάβομεν καὶ χάριν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
5
grazia.
17
Perché la legge fu data per
mezzo di Mosè, la grazia e la
verità vennero per mezzo di
Gesù Cristo.
18
Dio nessuno l'ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.
19
E questa è la testimonianza di
Giovanni, quando i Giudei gli
inviarono da Gerusalemme
sacerdoti e leviti a interrogarlo:
"Chi sei tu?".
20
Egli confessò e
non negò, e confessò: "Io non
sono il Cristo".
21
Allora gli
chiesero: "Che cosa dunque?
Sei Elia?". Rispose: "Non lo
sono". "Sei tu il profeta?".
Rispose: "No".
22
Gli dissero
dunque: "Chi sei? Perché
possiamo dare una risposta a
coloro che ci hanno mandato.
Che cosa dici di te stesso?".
23
Rispose:
"Io sono
voce di uno che grida
nel deserto:
Preparate la via del Signore
,
come disse il profeta Isaia".
24
Essi erano stati mandati da
parte dei farisei.
25
Lo
interrogarono e gli dissero:
"Perché dunque battezzi se tu
non sei il Cristo, né Elia, né il
profeta?".
26
Giovanni rispose
loro: "Io battezzo con acqua,
ma in mezzo a voi sta uno che
voi non conoscete,
27
uno che
viene dopo di me, al quale io
non son degno di sciogliere il
legaccio del sandalo".
28
Questo
avvenne in Betània, al di là del
Giordano, dove Giovanni stava
battezzando.
29
Il giorno dopo, Giovanni
vedendo Gesù venire verso di
lui disse: "Ecco l'agnello di
Dio, ecco colui che toglie il
peccato del mondo!
30
Ecco
colui del quale io dissi: Dopo di
me viene un uomo che mi è
passato avanti, perché era prima
di me.
31
Io non lo conoscevo,
ma sono venuto a battezzare
16
Dalla sua pienezza noi tutti
abbiamo ricevuto: grazia su
grazia.
17
Perché la Legge fu data per
mezzo di Mosè, la grazia e la
verità vennero per mezzo di
Gesù Cristo.
18
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.
19
Questa è la testimonianza di
Giovanni, quando i Giudei gli
inviarono da Gerusalemme
sacerdoti e leviti a interrogarlo:
«Tu, chi sei?».
20
Egli confessò e
non negò. Confessò: «Io non
sono il Cristo».
21
Allora gli
chiesero: «Chi sei, dunque? Sei
tu Elia?». «Non lo sono», disse.
«Sei tu il profeta?». «No»,
rispose.
22
Gli dissero allora:
«Chi sei? Perché possiamo dare
una risposta a coloro che ci
hanno mandato. Che cosa dici
di te stesso?».
23
Rispose:
«
Io sono
voce di uno che grida
nel deserto:
Rendete diritta la via del
Signore,
come disse il profeta Isaia».
24
Quelli che erano stati inviati
venivano dai farisei.
25
Essi lo
interrogarono e gli dissero:
«Perché dunque tu battezzi, se
non sei il Cristo, né Elia, né il
profeta?».
26
Giovanni rispose
loro: «Io battezzo nell’acqua. In
mezzo a voi sta uno che voi non
conoscete,
27
colui che viene
dopo di me: a lui io non sono
degno di slegare il laccio del
sandalo».
28
Questo avvenne in
Betania, al di là del Giordano,
dove Giovanni stava
battezzando.
29
Il giorno dopo, vedendo Gesù
venire verso di lui, disse: «Ecco
l’agnello di Dio, colui che
toglie il peccato del mondo!
30
Egli è colui del quale ho detto:
“Dopo di me viene un uomo
che è avanti a me, perché era
prima di me”.
31
Io non lo
ἀντὶ χάριτος·
17
ὅτι ὁ νόμος διὰ Μωϋσέως
ἐδόθη, ἡ χάρις καὶ ἡ ἀλήθεια διὰ
Ἰησοῦ Χριστοῦ ἐγένετο.
18
Θεὸν οὐδεὶς ἑώρακεν πώποτε·
μονογενὴς θεὸς ὁ ὢν εἰς τὸν
κόλπον τοῦ πατρὸς ἐκεῖνος
ἐξηγήσατο.
19
Καὶ αὕτη ἐστὶν ἡ μαρτυρία τοῦ
Ἰωάννου, ὅτε ἀπέστειλαν [πρὸς
αὐτὸν] οἱ Ἰουδαῖοι ἐξ
Ἱεροσολύμων ἱερεῖς καὶ Λευίτας
ἵνα ἐρωτήσωσιν αὐτόν· σὺ τίς
εἶ;
20
καὶ ὡμολόγησεν καὶ οὐκ
ἠρνήσατο, καὶ ὡμολόγησεν ὅτι
ἐγὼ οὐκ εἰμὶ ὁ χριστός.
21
καὶ
ἠρώτησαν αὐτόν· τί οὖν; σὺ
Ἠλίας εἶ; καὶ λέγει· οὐκ εἰμί. ὁ
προφήτης εἶ σύ; καὶ ἀπεκρίθη·
οὔ.
22
εἶπαν οὖν αὐτῷ· τίς εἶ; ἵνα
ἀπόκρισιν δῶμεν τοῖς πέμψασιν
ἡμᾶς· τί λέγεις περὶ σεαυτοῦ;
23
ἔφη·
ἐγὼ
φωνὴ βοῶντος ἐν τῇ ἐρήμῳ·
εὐθύνατε τὴν ὁδὸν κυρίου,
καθὼς εἶπεν Ἠσαΐας ὁ
προφήτης.
24
Καὶ ἀπεσταλμένοι ἦσαν ἐκ τῶν
Φαρισαίων.
25
καὶ ἠρώτησαν αὐτὸν καὶ εἶπαν
αὐτῷ· τί οὖν βαπτίζεις εἰ σὺ οὐκ
εἶ ὁ χριστὸς οὐδὲ Ἠλίας οὐδὲ ὁ
προφήτης;
26
ἀπεκρίθη αὐτοῖς ὁ Ἰωάννης
λέγων· ἐγὼ βαπτίζω ἐν ὕδατι·
μέσος ὑμῶν ἕστηκεν ὃν ὑμεῖς
οὐκ οἴδατε,
27
ὁ ὀπίσω μου
ἐρχόμενος, οὗ οὐκ εἰμὶ [ἐγὼ]
ἄξιος ἵνα λύσω αὐτοῦ τὸν
ἱμάντα τοῦ ὑποδήματος.
28
ταῦτα
ἐν Βηθανίᾳ ἐγένετο πέραν τοῦ
Ἰορδάνου, ὅπου ἦν ὁ Ἰωάννης
βαπτίζων.
29
Τῇ ἐπαύριον βλέπει τὸν
Ἰησοῦν ἐρχόμενον πρὸς αὐτὸν
καὶ λέγει· ἴδε ὁ ἀμνὸς τοῦ θεοῦ
ὁ αἴρων τὴν ἁμαρτίαν τοῦ
κόσμου.
30
οὗτός ἐστιν ὑπὲρ οὗ
ἐγὼ εἶπον· ὀπίσω μου ἔρχεται
ἀνὴρ ὃς ἔμπροσθέν μου γέγονεν,
ὅτι πρῶτός μου ἦν.
31
κἀγὼ οὐκ
ᾔδειν αὐτόν, ἀλλ’ ἵνα φανερωθῇ
τῷ Ἰσραὴλ διὰ τοῦτο ἦλθον ἐγὼ
ἐν ὕδατι βαπτίζων.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
6
con acqua perché egli fosse
fatto conoscere a Israele".
32
Giovanni rese testimonianza
dicendo: "Ho visto lo Spirito
scendere come una colomba dal
cielo e posarsi su di lui.
33
Io
non lo conoscevo, ma chi mi ha
inviato a battezzare con acqua
mi aveva detto: L'uomo sul
quale vedrai scendere e
rimanere lo Spirito è colui che
battezza in Spirito Santo.
34
E io
ho visto e ho reso testimonianza
che questi è il Figlio di Dio".
35
Il giorno dopo Giovanni stava
ancora là con due dei suoi
discepoli
36
e, fissando lo
sguardo su Gesù che passava,
disse: "Ecco l'agnello di Dio!".
37
E i due discepoli, sentendolo
parlare così, seguirono Gesù.
38
Gesù allora si voltò e,
vedendo che lo seguivano,
disse: "Che cercate?". Gli
risposero: "Rabbì (che significa
maestro), dove abiti?".
39
Disse
loro: "Venite e vedrete".
Andarono dunque e videro dove
abitava e quel giorno si
fermarono presso di lui; erano
circa le quattro del pomeriggio.
40
Uno dei due che avevano
udito le parole di Giovanni e lo
avevano seguito, era Andrea,
fratello di Simon Pietro.
41
Egli
incontrò per primo suo fratello
Simone, e gli disse: "Abbiamo
trovato il Messia (che significa
il Cristo)"
42
e lo condusse da
Gesù. Gesù, fissando lo sguardo
su di lui, disse: "Tu sei Simone,
il figlio di Giovanni; ti
chiamerai Cefa (che vuol dire
Pietro)".
43
Il giorno dopo Gesù aveva
stabilito di partire per la
Galilea; incontrò Filippo e gli
disse: "Seguimi".
44
Filippo era
di Betsàida, la città di Andrea e
di Pietro.
45
Filippo incontrò
Natanaèle e gli disse: "Abbiamo
trovato colui del quale hanno
scritto Mosè nella Legge e i
Profeti, Gesù, figlio di
conoscevo, ma sono venuto a
battezzare nell’acqua, perché
egli fosse manifestato a
Israele».
32
Giovanni testimoniò dicendo:
«Ho contemplato lo Spirito
discendere come una colomba
dal cielo e rimanere su di lui.
33
Io non lo conoscevo, ma
proprio colui che mi ha inviato
a battezzare nell’acqua mi
disse: “Colui sul quale vedrai
discendere e rimanere lo
Spirito, è lui che battezza nello
Spirito Santo”.
34
E io ho visto e
ho testimoniato che questi è il
Figlio di Dio».
35
Il giorno dopo Giovanni stava
ancora là con due dei suoi
discepoli
36
e, fissando lo
sguardo su Gesù che passava,
disse: «Ecco l’agnello di Dio!».
37
E i suoi due discepoli,
sentendolo parlare così,
seguirono Gesù.
38
Gesù allora si
voltò e, osservando che essi lo
seguivano, disse loro: «Che
cosa cercate?». Gli risposero:
«Rabbì – che, tradotto, significa
Maestro –, dove dimori?».
39
Disse loro: «Venite e
vedrete». Andarono dunque e
videro dove egli dimorava e
quel giorno rimasero con lui;
erano circa le quattro del
pomeriggio.
40
Uno dei due che avevano
udito le parole di Giovanni e lo
avevano seguito, era Andrea,
fratello di Simon Pietro.
41
Egli
incontrò per primo suo fratello
Simone e gli disse: «Abbiamo
trovato il Messia» – che si
traduce Cristo –
42
e lo condusse
da Gesù. Fissando lo sguardo su
di lui, Gesù disse: «Tu sei
Simone, il figlio di Giovanni;
sarai chiamato Cefa» – che
significa Pietro.
43
Il giorno dopo Gesù volle
partire per la Galilea; trovò
Filippo e gli disse: «Seguimi!».
44
Filippo era di Betsaida, la città
di Andrea e di Pietro.
45
Filippo
32
Καὶ ἐμαρτύρησεν Ἰωάννης
λέγων ὅτι τεθέαμαι τὸ πνεῦμα
καταβαῖνον ὡς περιστερὰν ἐξ
οὐρανοῦ καὶ ἔμεινεν ἐπ’ αὐτόν.
33
κἀγὼ οὐκ ᾔδειν αὐτόν, ἀλλ’ ὁ
πέμψας με βαπτίζειν ἐν ὕδατι
ἐκεῖνός μοι εἶπεν· ἐφ’ ὃν ἂν ἴδῃς
τὸ πνεῦμα καταβαῖνον καὶ μένον
ἐπ’ αὐτόν, οὗτός ἐστιν ὁ
βαπτίζων ἐν πνεύματι ἁγίῳ.
34
κἀγὼ ἑώρακα καὶ
μεμαρτύρηκα ὅτι οὗτός ἐστιν ὁ
υἱὸς τοῦ θεοῦ.
35
Τῇ ἐπαύριον πάλιν εἱστήκει ὁ
Ἰωάννης καὶ ἐκ τῶν μαθητῶν
αὐτοῦ δύο
36
καὶ ἐμβλέψας τῷ
Ἰησοῦ περιπατοῦντι λέγει· ἴδε ὁ
ἀμνὸς τοῦ θεοῦ.
37
καὶ ἤκουσαν
οἱ δύο μαθηταὶ αὐτοῦ λαλοῦντος
καὶ ἠκολούθησαν τῷ Ἰησοῦ.
38
στραφεὶς δὲ ὁ Ἰησοῦς καὶ
θεασάμενος αὐτοὺς
ἀκολουθοῦντας λέγει αὐτοῖς· τί
ζητεῖτε; οἱ δὲ εἶπαν αὐτῷ· ῥαββί,
ὃ λέγεται μεθερμηνευόμενον
διδάσκαλε, ποῦ μένεις;
39
λέγει
αὐτοῖς· ἔρχεσθε καὶ ὄψεσθε.
ἦλθαν οὖν καὶ εἶδαν ποῦ μένει
καὶ παρ’ αὐτῷ ἔμειναν τὴν
ἡμέραν ἐκείνην· ὥρα ἦν ὡς
δεκάτη.
40
Ἦν Ἀνδρέας ὁ ἀδελφὸς
Σίμωνος Πέτρου εἷς ἐκ τῶν δύο
τῶν ἀκουσάντων παρὰ Ἰωάννου
καὶ ἀκολουθησάντων
αὐτῷ·
41
εὑρίσκει οὗτος πρῶτον
τὸν ἀδελφὸν τὸν ἴδιον Σίμωνα
καὶ λέγει αὐτῷ· εὑρήκαμεν τὸν
Μεσσίαν, ὅ ἐστιν
μεθερμηνευόμενον χριστός.
42
ἤγαγεν αὐτὸν πρὸς τὸν
Ἰησοῦν. ἐμβλέψας αὐτῷ ὁ
Ἰησοῦς εἶπεν· σὺ εἶ Σίμων ὁ υἱὸς
Ἰωάννου, σὺ κληθήσῃ Κηφᾶς, ὃ
ἑρμηνεύεται Πέτρος.
43
Τῇ ἐπαύριον ἠθέλησεν
ἐξελθεῖν εἰς τὴν Γαλιλαίαν καὶ
εὑρίσκει Φίλιππον. καὶ λέγει
αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς· ἀκολούθει μοι.
44
ἦν δὲ ὁ Φίλιππος ἀπὸ
Βηθσαϊδά, ἐκ τῆς πόλεως
Ἀνδρέου καὶ Πέτρου.
45
εὑρίσκει
Φίλιππος τὸν Ναθαναὴλ καὶ
λέγει αὐτῷ· ὃν ἔγραψεν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
7
Giuseppe di Nàzaret".
46
Natanaèle esclamò: "Da
Nàzaret può mai venire
qualcosa di buono?". Filippo gli
rispose: "Vieni e vedi".
47
Gesù
intanto, visto Natanaèle che gli
veniva incontro, disse di lui:
"Ecco davvero un Israelita in
cui non c'è falsità".
48
Natanaèle
gli domandò: "Come mi
conosci?". Gli rispose Gesù:
"Prima che Filippo ti
chiamasse, io ti ho visto quando
eri sotto il fico".
49
Gli replicò
Natanaèle: "Rabbì, tu sei il
Figlio di Dio, tu sei il re
d'Israele!".
50
Gli rispose Gesù:
"Perché ti ho detto che ti avevo
visto sotto il fico, credi? Vedrai
cose maggiori di queste!".
51
Poi
gli disse: "In verità, in verità vi
dico: vedrete il cielo aperto e
gli angeli di Dio salire e
scendere sul Figlio dell'uomo".
trovò Natanaele e gli disse:
«Abbiamo trovato colui del
quale hanno scritto Mosè, nella
Legge, e i Profeti: Gesù, il
figlio di Giuseppe, di Nazaret».
46
Natanaele gli disse: «Da
Nazaret può venire qualcosa di
buono?». Filippo gli rispose:
«Vieni e vedi».
47
Gesù intanto,
visto Natanaele che gli veniva
incontro, disse di lui: «Ecco
davvero un Israelita in cui non
c’è falsità».
48
Natanaele gli
domandò: «Come mi
conosci?». Gli rispose Gesù:
«Prima che Filippo ti
chiamasse, io ti ho visto quando
eri sotto l’albero di fichi».
49
Gli
replicò Natanaele: «Rabbì, tu
sei il Figlio di Dio, tu sei il re
d’Israele!».
50
Gli rispose Gesù:
«Perché ti ho detto che ti avevo
visto sotto l’albero di fichi, tu
credi? Vedrai cose più grandi di
queste!».
51
Poi gli disse: «In
verità, in verità io vi dico:
vedrete il cielo aperto e gli
angeli di Dio salire e scendere
sopra il Figlio dell’uomo».
Μωϋσῆς ἐν τῷ νόμῳ καὶ οἱ
προφῆται εὑρήκαμεν, Ἰησοῦν
υἱὸν τοῦ Ἰωσὴφ τὸν ἀπὸ
Ναζαρέτ.
46
καὶ εἶπεν αὐτῷ
Ναθαναήλ· ἐκ Ναζαρὲτ δύναταί
τι ἀγαθὸν εἶναι; λέγει αὐτῷ [ὁ]
Φίλιππος· ἔρχου καὶ ἴδε.
47
Εἶδεν
ὁ Ἰησοῦς τὸν Ναθαναὴλ
ἐρχόμενον πρὸς αὐτὸν καὶ λέγει
περὶ αὐτοῦ· ἴδε ἀληθῶς
Ἰσραηλίτης ἐν ᾧ δόλος οὐκ
ἔστιν.
48
λέγει αὐτῷ Ναθαναήλ·
πόθεν με γινώσκεις; ἀπεκρίθη
Ἰησοῦς καὶ εἶπεν αὐτῷ· πρὸ τοῦ
σε Φίλιππον φωνῆσαι ὄντα ὑπὸ
τὴν συκῆν εἶδόν σε.
49
ἀπεκρίθη
αὐτῷ Ναθαναήλ· ῥαββί, σὺ εἶ ὁ
υἱὸς τοῦ θεοῦ, σὺ βασιλεὺς εἶ
τοῦ Ἰσραήλ.
50
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς
καὶ εἶπεν αὐτῷ· ὅτι εἶπόν σοι ὅτι
εἶδόν σε ὑποκάτω τῆς συκῆς,
πιστεύεις; μείζω τούτων ὄψῃ.
51
καὶ λέγει αὐτῷ· ἀμὴν ἀμὴν
λέγω ὑμῖν, ὄψεσθε
τὸν οὐρανὸν
ἀνεῳγότα
καὶ τοὺς ἀγγέλους τοῦ
θεοῦ ἀναβαίνοντας καὶ
καταβαίνοντας
ἐπὶ τὸν υἱὸν τοῦ
ἀνθρώπου.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
8
2
1
Tre giorni dopo, ci fu uno
sposalizio a Cana di Galilea e
c'era la madre di Gesù.
2
Fu
invitato alle nozze anche Gesù
con i suoi discepoli.
3
Nel
frattempo, venuto a mancare il
vino, la madre di Gesù gli
disse: "Non hanno più vino".
4
E Gesù rispose: "Che ho da
fare con te, o donna? Non è
ancora giunta la mia ora".
5
La
madre dice ai servi: "Fate
quello che vi dirà".
6
Vi erano là sei giare di pietra
per la purificazione dei Giudei,
contenenti ciascuna due o tre
barili.
7
E Gesù disse loro:
"Riempite d'acqua le giare"; e
le riempirono fino all'orlo.
8
Disse loro di nuovo: "Ora
attingete e portatene al maestro
di tavola". Ed essi gliene
portarono.
9
E come ebbe
assaggiato l'acqua diventata
vino, il maestro di tavola, che
non sapeva di dove venisse
(ma lo sapevano i servi che
avevano attinto l'acqua),
chiamò lo sposo
10
e gli disse:
"Tutti servono da principio il
vino buono e, quando sono un
po' brilli, quello meno buono;
tu invece hai conservato fino
ad ora il vino buono".
11
Così
Gesù diede inizio ai suoi
miracoli in Cana di Galilea,
manifestò la sua gloria e i suoi
discepoli credettero in lui.
12
Dopo questo fatto, discese a
Cafàrnao insieme con sua
madre, i fratelli e i suoi
discepoli e si fermarono colà
solo pochi giorni.
13
Si avvicinava intanto la
Pasqua dei Giudei e Gesù salì a
Gerusalemme.
14
Trovò nel
tempio gente che vendeva
buoi, pecore e colombe, e i
cambiavalute seduti al banco.
15
Fatta allora una sferza di
cordicelle, scacciò tutti fuori
del tempio con le pecore e i
2
1
Il terzo giorno vi fu una festa di
nozze a Cana di Galilea e c’era
la madre di Gesù.
2
Fu invitato
alle nozze anche Gesù con i suoi
discepoli.
3
Venuto a mancare il
vino, la madre di Gesù gli disse:
«Non hanno vino».
4
E Gesù le
rispose: «Donna, che vuoi da
me? Non è ancora giunta la mia
ora».
5
Sua madre disse ai
servitori: «Qualsiasi cosa vi
dica, fatela».
6
Vi erano là sei anfore di pietra
per la purificazione rituale dei
Giudei, contenenti ciascuna da
ottanta a centoventi litri.
7
E
Gesù disse loro: «Riempite
d’acqua le anfore»; e le
riempirono fino all’orlo.
8
Disse
loro di nuovo: «Ora prendetene
e portatene a colui che dirige il
banchetto». Ed essi gliene
portarono.
9
Come ebbe
assaggiato l’acqua diventata
vino, colui che dirigeva il
banchetto – il quale non sapeva
da dove venisse, ma lo sapevano
i servitori che avevano preso
l’acqua – chiamò lo sposo
10
e gli
disse: «Tutti mettono in tavola il
vino buono all’inizio e, quando
si è già bevuto molto, quello
meno buono. Tu invece hai
tenuto da parte il vino buono
finora».
11
Questo, a Cana di Galilea, fu
l’inizio dei segni compiuti da
Gesù; egli manifestò la sua
gloria e i suoi discepoli
credettero in lui.
12
Dopo questo
fatto scese a Cafarnao, insieme a
sua madre, ai suoi fratelli e ai
suoi discepoli. Là rimasero
pochi giorni.
13
Si avvicinava intanto la Pasqua
dei Giudei e Gesù salì a
Gerusalemme.
14
Trovò nel
tempio gente che vendeva buoi,
pecore e colombe e, là seduti, i
cambiamonete.
15
Allora fece una
frusta di cordicelle e scacciò
tutti fuori dal tempio, con le
2
1
Καὶ τῇ ἡμέρᾳ τῇ τρίτῃ γάμος
ἐγένετο ἐν Κανὰ τῆς Γαλιλαίας,
καὶ ἦν ἡ μήτηρ τοῦ Ἰησοῦ
ἐκεῖ·
2
ἐκλήθη δὲ καὶ ὁ Ἰησοῦς
καὶ οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ εἰς τὸν
γάμον.
3
καὶ ὑστερήσαντος οἴνου
λέγει ἡ μήτηρ τοῦ Ἰησοῦ πρὸς
αὐτόν· οἶνον οὐκ ἔχουσιν.
4
[καὶ]
λέγει αὐτῇ ὁ Ἰησοῦς· τί ἐμοὶ καὶ
σοί, γύναι; οὔπω ἥκει ἡ ὥρα
μου.
5
λέγει ἡ μήτηρ αὐτοῦ τοῖς
διακόνοις· ὅ τι ἂν λέγῃ ὑμῖν
ποιήσατε.
6
ἦσαν δὲ ἐκεῖ λίθιναι ὑδρίαι ἓξ
κατὰ τὸν καθαρισμὸν τῶν
Ἰουδαίων κείμεναι, χωροῦσαι
ἀνὰ μετρητὰς δύο ἢ τρεῖς.
7
λέγει
αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς· γεμίσατε τὰς
ὑδρίας ὕδατος. καὶ ἐγέμισαν
αὐτὰς ἕως ἄνω.
8
καὶ λέγει
αὐτοῖς· ἀντλήσατε νῦν καὶ
φέρετε τῷ ἀρχιτρικλίνῳ· οἱ δὲ
ἤνεγκαν.
9
ὡς δὲ ἐγεύσατο ὁ
ἀρχιτρίκλινος τὸ ὕδωρ οἶνον
γεγενημένον καὶ οὐκ ᾔδει πόθεν
ἐστίν, οἱ δὲ διάκονοι ᾔδεισαν οἱ
ἠντληκότες τὸ ὕδωρ, φωνεῖ τὸν
νυμφίον ὁ ἀρχιτρίκλινος
10
καὶ
λέγει αὐτῷ· πᾶς ἄνθρωπος
πρῶτον τὸν καλὸν οἶνον τίθησιν
καὶ ὅταν μεθυσθῶσιν τὸν
ἐλάσσω· σὺ τετήρηκας τὸν
καλὸν οἶνον ἕως ἄρτι.
11
Ταύτην ἐποίησεν ἀρχὴν τῶν
σημείων ὁ Ἰησοῦς ἐν Κανὰ τῆς
Γαλιλαίας καὶ ἐφανέρωσεν τὴν
δόξαν αὐτοῦ, καὶ ἐπίστευσαν εἰς
αὐτὸν οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ.
12
Μετὰ
τοῦτο κατέβη εἰς Καφαρναοὺμ
αὐτὸς καὶ ἡ μήτηρ αὐτοῦ καὶ οἱ
ἀδελφοὶ [αὐτοῦ] καὶ οἱ μαθηταὶ
αὐτοῦ καὶ ἐκεῖ ἔμειναν οὐ
πολλὰς ἡμέρας.
13
Καὶ ἐγγὺς ἦν τὸ πάσχα τῶν
Ἰουδαίων, καὶ ἀνέβη εἰς
Ἱεροσόλυμα ὁ Ἰησοῦς.
14
Καὶ
εὗρεν ἐν τῷ ἱερῷ τοὺς
πωλοῦντας βόας καὶ πρόβατα
καὶ περιστερὰς καὶ τοὺς
κερματιστὰς καθημένους,
15
καὶ
ποιήσας φραγέλλιον ἐκ σχοινίων
πάντας ἐξέβαλεν ἐκ τοῦ ἱεροῦ τά
CEI 1971 CEI 2008 Greco
9
buoi; gettò a terra il denaro dei
cambiavalute e ne rovesciò i
banchi,
16
e ai venditori di
colombe disse: "Portate via
queste cose e non fate della
casa del Padre mio un luogo di
mercato".
17
I discepoli si
ricordarono che sta scritto:
Lo
zelo per la tua casa mi divora
.
18
Allora i Giudei presero la
parola e gli dissero: "Quale
segno ci mostri per fare queste
cose?".
19
Rispose loro Gesù:
"Distruggete questo tempio e
in tre giorni lo farò risorgere".
20
Gli dissero allora i Giudei:
"Questo tempio è stato
costruito in quarantasei anni e
tu in tre giorni lo farai
risorgere?".
21
Ma egli parlava
del tempio del suo corpo.
22
Quando poi fu risuscitato dai
morti, i suoi discepoli si
ricordarono che aveva detto
questo, e credettero alla
Scrittura e alla parola detta da
Gesù.
23
Mentre era a Gerusalemme
per la Pasqua, durante la festa
molti, vedendo i segni che
faceva, credettero nel suo
nome.
24
Gesù però non si
confidava con loro, perché
conosceva tutti
25
e non aveva
bisogno che qualcuno gli desse
testimonianza su un altro, egli
infatti sapeva quello che c'è in
ogni uomo.
pecore e i buoi; gettò a terra il
denaro dei cambiamonete e ne
rovesciò i banchi,
16
e ai
venditori di colombe disse:
«Portate via di qui queste cose e
non fate della casa del Padre
mio un mercato!».
17
I suoi
discepoli si ricordarono che sta
scritto: Lo zelo per la tua casa
mi divorerà.
18
Allora i Giudei presero la
parola e gli dissero: «Quale
segno ci mostri per fare queste
cose?».
19
Rispose loro Gesù:
«Distruggete questo tempio e in
tre giorni lo farò risorgere».
20
Gli dissero allora i Giudei:
«Questo tempio è stato costruito
in quarantasei anni e tu in tre
giorni lo farai risorgere?».
21
Ma
egli parlava del tempio del suo
corpo.
22
Quando poi fu
risuscitato dai morti, i suoi
discepoli si ricordarono che
aveva detto questo, e credettero
alla Scrittura e alla parola detta
da Gesù.
23
Mentre era a Gerusalemme per
la Pasqua, durante la festa,
molti, vedendo i segni che egli
compiva, credettero nel suo
nome.
24
Ma lui, Gesù, non si
fidava di loro, perché conosceva
tutti
25
e non aveva bisogno che
alcuno desse testimonianza
sull’uomo. Egli infatti
conosceva quello che c’è
nell’uomo.
τε πρόβατα καὶ τοὺς βόας, καὶ
τῶν κολλυβιστῶν ἐξέχεεν τὸ
κέρμα καὶ τὰς τραπέζας
ἀνέτρεψεν,
16
καὶ τοῖς τὰς
περιστερὰς πωλοῦσιν εἶπεν·
ἄρατε ταῦτα ἐντεῦθεν, μὴ
ποιεῖτε τὸν οἶκον τοῦ πατρός
μου οἶκον ἐμπορίου.
17
ἐμνήσθησαν οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ
ὅτι γεγραμμένον ἐστίν·
ὁ ζῆλος
τοῦ οἴκου σου καταφάγεταί με.
18
Ἀπεκρίθησαν οὖν οἱ Ἰουδαῖοι
καὶ εἶπαν αὐτῷ· τί σημεῖον
δεικνύεις ἡμῖν ὅτι ταῦτα ποιεῖς;
19
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς καὶ εἶπεν
αὐτοῖς· λύσατε τὸν ναὸν τοῦτον
καὶ ἐν τρισὶν ἡμέραις ἐγερῶ
αὐτόν.
20
εἶπαν οὖν οἱ Ἰουδαῖοι·
τεσσεράκοντα καὶ ἓξ ἔτεσιν
οἰκοδομήθη ὁ ναὸς οὗτος, καὶ
σὺ ἐν τρισὶν ἡμέραις ἐγερεῖς
αὐτόν;
21
ἐκεῖνος δὲ ἔλεγεν περὶ
τοῦ ναοῦ τοῦ σώματος αὐτοῦ.
22
ὅτε οὖν ἠγέρθη ἐκ νεκρῶν,
ἐμνήσθησαν οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ
ὅτι τοῦτο ἔλεγεν, καὶ ἐπίστευσαν
τῇ γραφῇ καὶ τῷ λόγῳ ὃν εἶπεν ὁ
Ἰησοῦς.
23
Ὡς δὲ ἦν ἐν τοῖς Ἱεροσολύμοις
ἐν τῷ πάσχα ἐν τῇ ἑορτῇ, πολλοὶ
ἐπίστευσαν εἰς τὸ ὄνομα αὐτοῦ
θεωροῦντες αὐτοῦ τὰ σημεῖα ἃ
ἐποίει·
24
αὐτὸς δὲ Ἰησοῦς οὐκ
ἐπίστευεν αὐτὸν αὐτοῖς διὰ τὸ
αὐτὸν γινώσκειν πάντας
25
καὶ
ὅτι οὐ χρείαν εἶχεν ἵνα τις
μαρτυρήσῃ περὶ τοῦ ἀνθρώπου·
αὐτὸς γὰρ ἐγίνωσκεν τί ἦν ἐν τῷ
ἀνθρώπῳ.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
10
3
1
C'era tra i farisei un uomo
chiamato Nicodèmo, un capo
dei Giudei.
2
Egli andò da
Gesù, di notte, e gli disse:
"Rabbì, sappiamo che sei un
maestro venuto da Dio;
nessuno infatti può fare i segni
che tu fai, se Dio non è con
lui".
3
Gli rispose Gesù: "In
verità, in verità ti dico, se uno
non rinasce dall'alto, non può
vedere il regno di Dio".
4
Gli
disse Nicodèmo: "Come può
un uomo nascere quando è
vecchio? Può forse entrare una
seconda volta nel grembo di
sua madre e rinascere?".
5
Gli
rispose Gesù: "In verità, in
verità ti dico, se uno non nasce
da acqua e da Spirito, non può
entrare nel regno di Dio.
6
Quel
che è nato dalla carne è carne e
quel che è nato dallo Spirito è
Spirito.
7
Non ti meravigliare se
t'ho detto: dovete rinascere
dall'alto.
8
Il vento soffia dove
vuole e ne senti la voce, ma
non sai di dove viene e dove
va: così è di chiunque è nato
dallo Spirito".
9
Replicò
Nicodèmo: "Come può
accadere questo?".
10
Gli
rispose Gesù: "Tu sei maestro
in Israele e non sai queste
cose?
11
In verità, in verità ti
dico, noi parliamo di quel che
sappiamo e testimoniamo quel
che abbiamo veduto; ma voi
non accogliete la nostra
testimonianza.
12
Se vi ho
parlato di cose della terra e non
credete, come crederete se vi
parlerò di cose del cielo?
13
Eppure nessuno è mai salito
al cielo, fuorché il Figlio
dell'uomo che è disceso dal
cielo.
14
E come Mosè innalzò il
serpente nel deserto, così
bisogna che sia innalzato il
Figlio dell'uomo,
15
perché
chiunque crede in lui abbia la
vita eterna".
16
Dio infatti ha tanto amato il
3
1
Vi era tra i farisei un uomo di
nome Nicodemo, uno dei capi
dei Giudei.
2
Costui andò da
Gesù, di notte, e gli disse:
«Rabbì, sappiamo che sei
venuto da Dio come maestro;
nessuno infatti può compiere
questi segni che tu compi, se
Dio non è con lui».
3
Gli rispose
Gesù: «In verità, in verità io ti
dico, se uno non nasce dall’alto,
non può vedere il regno di Dio».
4
Gli disse Nicodemo: «Come
può nascere un uomo quando è
vecchio? Può forse entrare una
seconda volta nel grembo di sua
madre e rinascere?».
5
Rispose
Gesù: «In verità, in verità io ti
dico, se uno non nasce da acqua
e Spirito, non può entrare nel
regno di Dio.
6
Quello che è nato
dalla carne è carne, e quello che
è nato dallo Spirito è spirito.
7
Non meravigliarti se ti ho detto:
dovete nascere dall’alto.
8
Il
vento soffia dove vuole e ne
senti la voce, ma non sai da
dove viene né dove va: così è
chiunque è nato dallo Spirito».
9
Gli replicò Nicodemo: «Come
può accadere questo?».
10
Gli
rispose Gesù: «Tu sei maestro
d’Israele e non conosci queste
cose?
11
In verità, in verità io ti
dico: noi parliamo di ciò che
sappiamo e testimoniamo ciò
che abbiamo veduto; ma voi non
accogliete la nostra
testimonianza.
12
Se vi ho parlato
di cose della terra e non credete,
come crederete se vi parlerò di
cose del cielo?
13
Nessuno è mai
salito al cielo, se non colui che è
disceso dal cielo, il Figlio
dell’uomo.
14
E come Mosè
innalzò il serpente nel deserto,
così bisogna che sia innalzato il
Figlio dell’uomo,
15
perché
chiunque crede in lui abbia la
vita eterna.
16
Dio infatti ha tanto amato il
mondo da dare il Figlio
unigenito, perché chiunque
3
1
Ἦν δὲ ἄνθρωπος ἐκ τῶν
Φαρισαίων, Νικόδημος ὄνομα
αὐτῷ, ἄρχων τῶν
Ἰουδαίων·
2
οὗτος ἦλθεν πρὸς
αὐτὸν νυκτὸς καὶ εἶπεν αὐτῷ·
ῥαββί, οἴδαμεν ὅτι ἀπὸ θεοῦ
ἐλήλυθας διδάσκαλος· οὐδεὶς
γὰρ δύναται ταῦτα τὰ σημεῖα
ποιεῖν ἃ σὺ ποιεῖς, ἐὰν μὴ ᾖ ὁ
θεὸς μετ’ αὐτοῦ.
3
ἀπεκρίθη
Ἰησοῦς καὶ εἶπεν αὐτῷ· ἀμὴν
ἀμὴν λέγω σοι, ἐὰν μή τις
γεννηθῇ ἄνωθεν, οὐ δύναται
ἰδεῖν τὴν βασιλείαν τοῦ θεοῦ.
4
Λέγει πρὸς αὐτὸν [ὁ]
Νικόδημος· πῶς δύναται
ἄνθρωπος γεννηθῆναι γέρων ὤν;
μὴ δύναται εἰς τὴν κοιλίαν τῆς
μητρὸς αὐτοῦ δεύτερον
εἰσελθεῖν καὶ γεννηθῆναι;
5
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς· ἀμὴν ἀμὴν
λέγω σοι, ἐὰν μή τις γεννηθῇ ἐξ
ὕδατος καὶ πνεύματος, οὐ
δύναται εἰσελθεῖν εἰς τὴν
βασιλείαν τοῦ θεοῦ.
6
τὸ
γεγεννημένον ἐκ τῆς σαρκὸς
σάρξ ἐστιν, καὶ τὸ γεγεννημένον
ἐκ τοῦ πνεύματος πνεῦμά ἐστιν.
7
μὴ θαυμάσῃς ὅτι εἶπόν σοι· δεῖ
ὑμᾶς γεννηθῆναι ἄνωθεν.
8
τὸ
πνεῦμα ὅπου θέλει πνεῖ καὶ τὴν
φωνὴν αὐτοῦ ἀκούεις, ἀλλ’ οὐκ
οἶδας πόθεν ἔρχεται καὶ ποῦ
ὑπάγει· οὕτως ἐστὶν πᾶς ὁ
γεγεννημένος ἐκ τοῦ πνεύματος.
9
Ἀπεκρίθη Νικόδημος καὶ εἶπεν
αὐτῷ· πῶς δύναται ταῦτα
γενέσθαι;
10
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς καὶ
εἶπεν αὐτῷ· σὺ εἶ ὁ διδάσκαλος
τοῦ Ἰσραὴλ καὶ ταῦτα οὐ
γινώσκεις;
11
ἀμὴν ἀμὴν λέγω σοι
ὅτι ὃ οἴδαμεν λαλοῦμεν καὶ ὃ
ἑωράκαμεν μαρτυροῦμεν, καὶ
τὴν μαρτυρίαν ἡμῶν οὐ
λαμβάνετε.
12
εἰ τὰ ἐπίγεια εἶπον
ὑμῖν καὶ οὐ πιστεύετε, πῶς ἐὰν
εἴπω ὑμῖν τὰ ἐπουράνια
πιστεύσετε;
13
καὶ οὐδεὶς
ἀναβέβηκεν εἰς τὸν οὐρανὸν εἰ
μὴ ὁ ἐκ τοῦ οὐρανοῦ καταβάς, ὁ
υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου.
14
Καὶ καθὼς
Μωϋσῆς ὕψωσεν τὸν ὄφιν ἐν τῇ
ἐρήμῳ, οὕτως ὑψωθῆναι δεῖ τὸν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
11
mondo da dare il suo Figlio
unigenito, perché chiunque
crede in lui non muoia, ma
abbia la vita eterna.
17
Dio non
ha mandato il Figlio nel mondo
per giudicare il mondo, ma
perché il mondo si salvi per
mezzo di lui.
18
Chi crede in lui
non è condannato; ma chi non
crede è già stato condannato,
perché non ha creduto nel
nome dell'unigenito Figlio di
Dio.
19
E il giudizio è questo: la
luce è venuta nel mondo, ma
gli uomini hanno preferito le
tenebre alla luce, perché le loro
opere erano malvagie.
20
Chiunque infatti fa il male,
odia la luce e non viene alla
luce perché non siano svelate
le sue opere.
21
Ma chi opera la
verità viene alla luce, perché
appaia chiaramente che le sue
opere sono state fatte in Dio.
22
Dopo queste cose, Gesù andò
con i suoi discepoli nella
regione della Giudea; e là si
trattenne con loro, e
battezzava.
23
Anche Giovanni
battezzava a Ennòn, vicino a
Salìm, perché c'era là molta
acqua; e la gente andava a farsi
battezzare.
24
Giovanni, infatti,
non era stato ancora
imprigionato.
25
Nacque allora una
discussione tra i discepoli di
Giovanni e un Giudeo riguardo
la purificazione.
26
Andarono
perciò da Giovanni e gli
dissero: "Rabbì, colui che era
con te dall'altra parte del
Giordano, e al quale hai reso
testimonianza, ecco sta
battezzando e tutti accorrono a
lui".
27
Giovanni rispose:
"Nessuno può prendersi
qualcosa se non gli è stato dato
dal cielo.
28
Voi stessi mi siete
testimoni che ho detto: Non
sono io il Cristo, ma io sono
stato mandato innanzi a lui.
29
Chi possiede la sposa è lo
sposo; ma l'amico dello sposo,
crede in lui non vada perduto,
ma abbia la vita eterna.
17
Dio,
infatti, non ha mandato il Figlio
nel mondo per condannare il
mondo, ma perché il mondo sia
salvato per mezzo di lui.
18
Chi
crede in lui non è condannato;
ma chi non crede è già stato
condannato, perché non ha
creduto nel nome dell’unigenito
Figlio di Dio.
19
E il giudizio è
questo: la luce è venuta nel
mondo, ma gli uomini hanno
amato più le tenebre che la luce,
perché le loro opere erano
malvagie.
20
Chiunque infatti fa il
male, odia la luce, e non viene
alla luce perché le sue opere non
vengano riprovate.
21
Invece chi
fa la verità viene verso la luce,
perché appaia chiaramente che
le sue opere sono state fatte in
Dio».
22
Dopo queste cose, Gesù andò
con i suoi discepoli nella regione
della Giudea, e là si tratteneva
con loro e battezzava.
23
Anche
Giovanni battezzava a Ennon,
vicino a Salim, perché là c’era
molta acqua; e la gente andava a
farsi battezzare.
24
Giovanni,
infatti, non era ancora stato
gettato in prigione.
25
Nacque allora una discussione
tra i discepoli di Giovanni e un
Giudeo riguardo alla
purificazione rituale.
26
Andarono da Giovanni e gli
dissero: «Rabbì, colui che era
con te dall’altra parte del
Giordano e al quale hai dato
testimonianza, ecco, sta
battezzando e tutti accorrono a
lui».
27
Giovanni rispose:
«Nessuno può prendersi
qualcosa se non gli è stata data
dal cielo.
28
Voi stessi mi siete
testimoni che io ho detto: “Non
sono io il Cristo”, ma: “Sono
stato mandato avanti a lui”.
29
Lo
sposo è colui al quale appartiene
la sposa; ma l’amico dello
sposo, che è presente e l’ascolta,
esulta di gioia alla voce dello
υἱὸν τοῦ ἀνθρώπου,
15
ἵνα πᾶς ὁ
πιστεύων ἐν αὐτῷ ἔχῃ ζωὴν
αἰώνιον.
16
οὕτως γὰρ ἠγάπησεν ὁ θεὸς
τὸν κόσμον, ὥστε τὸν υἱὸν τὸν
μονογενῆ ἔδωκεν, ἵνα πᾶς ὁ
πιστεύων εἰς αὐτὸν μὴ ἀπόληται
ἀλλ’ ἔχῃ ζωὴν αἰώνιον.
17
οὐ γὰρ
ἀπέστειλεν ὁ θεὸς τὸν υἱὸν εἰς
τὸν κόσμον ἵνα κρίνῃ τὸν
κόσμον, ἀλλ’ ἵνα σωθῇ ὁ
κόσμος δι’ αὐτοῦ.
18
ὁ πιστεύων
εἰς αὐτὸν οὐ κρίνεται· ὁ δὲ μὴ
πιστεύων ἤδη κέκριται, ὅτι μὴ
πεπίστευκεν εἰς τὸ ὄνομα τοῦ
μονογενοῦς υἱοῦ τοῦ θεοῦ.
19
αὕτη δέ ἐστιν ἡ κρίσις ὅτι τὸ
φῶς ἐλήλυθεν εἰς τὸν κόσμον
καὶ ἠγάπησαν οἱ ἄνθρωποι
μᾶλλον τὸ σκότος ἢ τὸ φῶς· ἦν
γὰρ αὐτῶν πονηρὰ τὰ ἔργα.
20
πᾶς γὰρ ὁ φαῦλα πράσσων
μισεῖ τὸ φῶς καὶ οὐκ ἔρχεται
πρὸς τὸ φῶς, ἵνα μὴ ἐλεγχθῇ τὰ
ἔργα αὐτοῦ·
21
ὁ δὲ ποιῶν τὴν
ἀλήθειαν ἔρχεται πρὸς τὸ φῶς,
ἵνα φανερωθῇ αὐτοῦ τὰ ἔργα ὅτι
ἐν θεῷ ἐστιν εἰργασμένα.
22
Μετὰ ταῦτα ἦλθεν ὁ Ἰησοῦς
καὶ οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ εἰς τὴν
Ἰουδαίαν γῆν καὶ ἐκεῖ διέτριβεν
μετ’ αὐτῶν καὶ ἐβάπτιζεν.
23
Ἦν
δὲ καὶ ὁ Ἰωάννης βαπτίζων ἐν
Αἰνὼν ἐγγὺς τοῦ Σαλείμ, ὅτι
ὕδατα πολλὰ ἦν ἐκεῖ, καὶ
παρεγίνοντο καὶ ἐβαπτίζοντο·
24
οὔπω γὰρ ἦν βεβλημένος εἰς
τὴν φυλακὴν ὁ Ἰωάννης.
25
Ἐγένετο οὖν ζήτησις ἐκ τῶν
μαθητῶν Ἰωάννου μετὰ
Ἰουδαίου περὶ καθαρισμοῦ.
26
καὶ
ἦλθον πρὸς τὸν Ἰωάννην καὶ
εἶπαν αὐτῷ· ῥαββί, ὃς ἦν μετὰ
σοῦ πέραν τοῦ Ἰορδάνου, ᾧ σὺ
μεμαρτύρηκας, ἴδε οὗτος
βαπτίζει καὶ πάντες ἔρχονται
πρὸς αὐτόν.
27
Ἀπεκρίθη
Ἰωάννης καὶ εἶπεν· οὐ δύναται
ἄνθρωπος λαμβάνειν οὐδὲ ἓν
ἐὰν μὴ ᾖ δεδομένον αὐτῷ ἐκ τοῦ
οὐρανοῦ.
28
αὐτοὶ ὑμεῖς μοι
μαρτυρεῖτε ὅτι εἶπον [ὅτι] οὐκ
εἰμὶ ἐγὼ ὁ χριστός, ἀλλ’ ὅτι
ἀπεσταλμένος εἰμὶ ἔμπροσθεν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
12
che è presente e l'ascolta,
esulta di gioia alla voce dello
sposo. Ora questa mia gioia è
compiuta.
30
Egli deve crescere
e io invece diminuire.
31
Chi viene dall'alto è al di
sopra di tutti; ma chi viene
dalla terra, appartiene alla terra
e parla della terra. Chi viene
dal cielo è al di sopra di tutti.
32
Egli attesta ciò che ha visto e
udito, eppure nessuno accetta
la sua testimonianza;
33
chi però
ne accetta la testimonianza,
certifica che Dio è veritiero.
34
Infatti colui che Dio ha
mandato proferisce le parole di
Dio e dà lo Spirito senza
misura.
35
Il Padre ama il Figlio
e gli ha dato in mano ogni
cosa.
36
Chi crede nel Figlio ha
la vita eterna; chi non
obbedisce al Figlio non vedrà
la vita, ma l'ira di Dio incombe
su di lui".
sposo. Ora questa mia gioia è
piena.
30
Lui deve crescere; io,
invece, diminuire».
31
Chi viene dall’alto è al di sopra
di tutti; ma chi viene dalla terra,
appartiene alla terra e parla
secondo la terra. Chi viene dal
cielo è al di sopra di tutti.
32
Egli
attesta ciò che ha visto e udito,
eppure nessuno accetta la sua
testimonianza.
33
Chi ne accetta
la testimonianza, conferma che
Dio è veritiero.
34
Colui infatti
che Dio ha mandato dice le
parole di Dio: senza misura egli
dà lo Spirito.
35
Il Padre ama il
Figlio e gli ha dato in mano ogni
cosa.
36
Chi crede nel Figlio ha la
vita eterna; chi non obbedisce al
Figlio non vedrà la vita, ma l’ira
di Dio rimane su di lui.
ἐκείνου.
29
ὁ ἔχων τὴν νύμφην
νυμφίος ἐστίν· ὁ δὲ φίλος τοῦ
νυμφίου ὁ ἑστηκὼς καὶ ἀκούων
αὐτοῦ χαρᾷ χαίρει διὰ τὴν
φωνὴν τοῦ νυμφίου. αὕτη οὖν ἡ
χαρὰ ἡ ἐμὴ πεπλήρωται.
30
ἐκεῖνον δεῖ αὐξάνειν, ἐμὲ δὲ
ἐλαττοῦσθαι.
31
Ὁ ἄνωθεν ἐρχόμενος ἐπάνω
πάντων ἐστίν· ὁ ὢν ἐκ τῆς γῆς
ἐκ τῆς γῆς ἐστιν καὶ ἐκ τῆς γῆς
λαλεῖ. ὁ ἐκ τοῦ οὐρανοῦ
ἐρχόμενος [ἐπάνω πάντων
ἐστίν]·
32
ὃ ἑώρακεν καὶ ἤκουσεν
τοῦτο μαρτυρεῖ, καὶ τὴν
μαρτυρίαν αὐτοῦ οὐδεὶς
λαμβάνει.
33
ὁ λαβὼν αὐτοῦ τὴν
μαρτυρίαν ἐσφράγισεν ὅτι ὁ
θεὸς ἀληθής ἐστιν.
34
ὃν γὰρ
ἀπέστειλεν ὁ θεὸς τὰ ῥήματα
τοῦ θεοῦ λαλεῖ, οὐ γὰρ ἐκ
μέτρου δίδωσιν τὸ πνεῦμα.
35
ὁ
πατὴρ ἀγαπᾷ τὸν υἱὸν καὶ πάντα
δέδωκεν ἐν τῇ χειρὶ αὐτοῦ.
36
ὁ
πιστεύων εἰς τὸν υἱὸν ἔχει ζωὴν
αἰώνιον· ὁ δὲ ἀπειθῶν τῷ υἱῷ
οὐκ ὄψεται ζωήν, ἀλλ’ ἡ ὀργὴ
τοῦ θεοῦ μένει ἐπ’ αὐτόν.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
13
4
1
Quando il Signore venne a
sapere che i farisei avevan
sentito dire: Gesù fa più
discepoli e battezza più di
Giovanni
2
- sebbene non fosse
Gesù in persona che
battezzava, ma i suoi discepoli
-,
3
lasciò la Giudea e si diresse
di nuovo verso la Galilea.
4
Doveva perciò attraversare la
Samarìa.
5
Giunse pertanto ad
una città della Samarìa
chiamata Sicàr, vicina al
terreno che Giacobbe aveva
dato a Giuseppe suo figlio:
6
qui c'era il pozzo di Giacobbe.
Gesù dunque, stanco del
viaggio, sedeva presso il
pozzo. Era verso mezzogiorno.
7
Arrivò intanto una donna di
Samarìa ad attingere acqua. Le
disse Gesù: "Dammi da bere".
8
I suoi discepoli infatti erano
andati in città a far provvista di
cibi.
9
Ma la Samaritana gli
disse: "Come mai tu, che sei
Giudeo, chiedi da bere a me,
che sono una donna
samaritana?". I Giudei infatti
non mantengono buone
relazioni con i Samaritani.
10
Gesù le rispose: "Se tu
conoscessi il dono di Dio e chi
è colui che ti dice: "Dammi da
bere!", tu stesso gliene avresti
chiesto ed egli ti avrebbe dato
acqua viva".
11
Gli disse la
donna: "Signore, tu non hai un
mezzo per attingere e il pozzo
è profondo; da dove hai
dunque quest'acqua viva?
12
Sei
tu forse più grande del nostro
padre Giacobbe, che ci diede
questo pozzo e ne bevve lui
con i suoi figli e il suo
gregge?".
13
Rispose Gesù:
"Chiunque beve di quest'acqua
avrà di nuovo sete;
14
ma chi
beve dell'acqua che io gli darò,
non avrà mai più sete, anzi,
l'acqua che io gli darò
diventerà in lui sorgente di
acqua che zampilla per la vita
4
1
Gesù venne a sapere che i
farisei avevano sentito dire:
«Gesù fa più discepoli e battezza
più di Giovanni» –
2
sebbene non
fosse Gesù in persona a
battezzare, ma i suoi discepoli –,
3
lasciò allora la Giudea e si
diresse di nuovo verso la
Galilea.
4
Doveva perciò
attraversare la Samaria.
5
Giunse
così a una città della Samaria
chiamata Sicar, vicina al terreno
che Giacobbe aveva dato a
Giuseppe suo figlio:
6
qui c’era
un pozzo di Giacobbe. Gesù
dunque, affaticato per il viaggio,
sedeva presso il pozzo. Era circa
mezzogiorno.
7
Giunge una
donna samaritana ad attingere
acqua. Le dice Gesù: «Dammi
da bere».
8
I suoi discepoli erano
andati in città a fare provvista di
cibi.
9
Allora la donna samaritana
gli dice: «Come mai tu, che sei
giudeo, chiedi da bere a me, che
sono una donna samaritana?». I
Giudei infatti non hanno
rapporti con i Samaritani.
10
Gesù
le risponde: «Se tu conoscessi il
dono di Dio e chi è colui che ti
dice: “Dammi da bere!”, tu
avresti chiesto a lui ed egli ti
avrebbe dato acqua viva».
11
Gli
dice la donna: «Signore, non hai
un secchio e il pozzo è
profondo; da dove prendi
dunque quest’acqua viva?
12
Sei
tu forse più grande del nostro
padre Giacobbe, che ci diede il
pozzo e ne bevve lui con i suoi
figli e il suo bestiame?».
13
Gesù
le risponde: «Chiunque beve di
quest’acqua avrà di nuovo sete;
14
ma chi berrà dell’acqua che io
gli darò, non avrà più sete in
eterno. Anzi, l’acqua che io gli
darò diventerà in lui una
sorgente d’acqua che zampilla
per la vita eterna».
15
«Signore –
gli dice la donna –, dammi
quest’acqua, perché io non abbia
più sete e non continui a venire
qui ad attingere acqua».
16
Le
4
1
Ὡς οὖν ἔγνω ὁ Ἰησοῦς ὅτι
ἤκουσαν οἱ Φαρισαῖοι ὅτι
Ἰησοῦς πλείονας μαθητὰς ποιεῖ
καὶ βαπτίζει ἢ Ἰωάννης
2
καίτοιγε
Ἰησοῦς αὐτὸς οὐκ ἐβάπτιζεν
ἀλλ’ οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ–
3
ἀφῆκεν
τὴν Ἰουδαίαν καὶ ἀπῆλθεν πάλιν
εἰς τὴν Γαλιλαίαν.
4
Ἔδει δὲ
αὐτὸν διέρχεσθαι διὰ τῆς
Σαμαρείας.
5
Ἔρχεται οὖν εἰς
πόλιν τῆς Σαμαρείας λεγομένην
Συχὰρ πλησίον τοῦ χωρίου ὃ
ἔδωκεν Ἰακὼβ [τῷ] Ἰωσὴφ τῷ
υἱῷ αὐτοῦ·
6
ἦν δὲ ἐκεῖ πηγὴ τοῦ
Ἰακώβ. ὁ οὖν Ἰησοῦς
κεκοπιακὼς ἐκ τῆς ὁδοιπορίας
ἐκαθέζετο οὕτως ἐπὶ τῇ πηγῇ·
ὥρα ἦν ὡς ἕκτη.
7
Ἔρχεται γυνὴ
ἐκ τῆς Σαμαρείας ἀντλῆσαι
ὕδωρ. λέγει αὐτῇ ὁ Ἰησοῦς· δός
μοι πεῖν·
8
οἱ γὰρ μαθηταὶ αὐτοῦ
ἀπεληλύθεισαν εἰς τὴν πόλιν ἵνα
τροφὰς ἀγοράσωσιν.
9
λέγει οὖν
αὐτῷ ἡ γυνὴ ἡ Σαμαρῖτις· πῶς
σὺ Ἰουδαῖος ὢν παρ’ ἐμοῦ πεῖν
αἰτεῖς γυναικὸς Σαμαρίτιδος
οὔσης; οὐ γὰρ συγχρῶνται
Ἰουδαῖοι Σαμαρίταις.
10
ἀπεκρίθη
Ἰησοῦς καὶ εἶπεν αὐτῇ· εἰ ᾔδεις
τὴν δωρεὰν τοῦ θεοῦ καὶ τίς
ἐστιν ὁ λέγων σοι· δός μοι πεῖν,
σὺ ἂν ᾔτησας αὐτὸν καὶ ἔδωκεν
ἄν σοι ὕδωρ ζῶν.
11
Λέγει αὐτῷ
[ἡ γυνή]· κύριε, οὔτε ἄντλημα
ἔχεις καὶ τὸ φρέαρ ἐστὶν βαθύ·
πόθεν οὖν ἔχεις τὸ ὕδωρ τὸ ζῶν;
12
μὴ σὺ μείζων εἶ τοῦ πατρὸς
ἡμῶν Ἰακώβ, ὃς ἔδωκεν ἡμῖν τὸ
φρέαρ καὶ αὐτὸς ἐξ αὐτοῦ ἔπιεν
καὶ οἱ υἱοὶ αὐτοῦ καὶ τὰ
θρέμματα αὐτοῦ;
13
ἀπεκρίθη
Ἰησοῦς καὶ εἶπεν αὐτῇ· πᾶς ὁ
πίνων ἐκ τοῦ ὕδατος τούτου
διψήσει πάλιν·
14
ὃς δ’ ἂν πίῃ ἐκ
τοῦ ὕδατος οὗ ἐγὼ δώσω αὐτῷ,
οὐ μὴ διψήσει εἰς τὸν αἰῶνα,
ἀλλὰ τὸ ὕδωρ ὃ δώσω αὐτῷ
γενήσεται ἐν αὐτῷ πηγὴ ὕδατος
ἁλλομένου εἰς ζωὴν αἰώνιον.
15
Λέγει πρὸς αὐτὸν ἡ γυνή·
κύριε, δός μοι τοῦτο τὸ ὕδωρ,
ἵνα μὴ διψῶ μηδὲ διέρχωμαι
ἐνθάδε ἀντλεῖν.
16
λέγει αὐτῇ·
CEI 1971 CEI 2008 Greco
14
eterna".
15
"Signore, gli disse la
donna, dammi di quest'acqua,
perché non abbia più sete e non
continui a venire qui ad
attingere acqua".
16
Le disse:
"Va' a chiamare tuo marito e
poi ritorna qui".
17
Rispose la
donna: "Non ho marito". Le
disse Gesù: "Hai detto bene
"non ho marito";
18
infatti hai
avuto cinque mariti e quello
che hai ora non è tuo marito; in
questo hai detto il vero".
19
Gli
replicò la donna: "Signore,
vedo che tu sei un profeta.
20
I
nostri padri hanno adorato Dio
sopra questo monte e voi dite
che è Gerusalemme il luogo in
cui bisogna adorare".
21
Gesù le
dice: "Credimi, donna, è giunto
il momento in cui né su questo
monte, né in Gerusalemme
adorerete il Padre.
22
Voi
adorate quel che non
conoscete, noi adoriamo quello
che conosciamo, perché la
salvezza viene dai Giudei.
23
Ma è giunto il momento, ed è
questo, in cui i veri adoratori
adoreranno il Padre in spirito e
verità; perché il Padre cerca
tali adoratori.
24
Dio è spirito, e
quelli che lo adorano devono
adorarlo in spirito e verità".
25
Gli rispose la donna: "So che
deve venire il Messia (cioè il
Cristo): quando egli verrà, ci
annunzierà ogni cosa".
26
Le
disse Gesù: "Sono io, che ti
parlo".
27
In quel momento giunsero i
suoi discepoli e si
meravigliarono che stesse a
discorrere con una donna.
Nessuno tuttavia gli disse:
"Che desideri?", o: "Perché
parli con lei?".
28
La donna
intanto lasciò la brocca, andò
in città e disse alla gente:
29
"Venite a vedere un uomo
che mi ha detto tutto quello che
ho fatto. Che sia forse il
Messia?".
30
Uscirono allora
dalla città e andavano da lui.
dice: «Va’ a chiamare tuo marito
e ritorna qui».
17
Gli risponde la
donna: «Io non ho marito». Le
dice Gesù: «Hai detto bene: “Io
non ho marito”.
18
Infatti hai
avuto cinque mariti e quello che
hai ora non è tuo marito; in
questo hai detto il vero».
19
Gli
replica la donna: «Signore, vedo
che tu sei un profeta!
20
I nostri
padri hanno adorato su questo
monte; voi invece dite che è a
Gerusalemme il luogo in cui
bisogna adorare».
21
Gesù le
dice: «Credimi, donna, viene
l’ora in cui né su questo monte
né a Gerusalemme adorerete il
Padre.
22
Voi adorate ciò che non
conoscete, noi adoriamo ciò che
conosciamo, perché la salvezza
viene dai Giudei.
23
Ma viene
l’ora – ed è questa – in cui i veri
adoratori adoreranno il Padre in
spirito e verità: così infatti il
Padre vuole che siano quelli che
lo adorano.
24
Dio è spirito, e
quelli che lo adorano devono
adorare in spirito e verità».
25
Gli
rispose la donna: «So che deve
venire il Messia, chiamato
Cristo: quando egli verrà, ci
annuncerà ogni cosa».
26
Le dice
Gesù: «Sono io, che parlo con
te».
27
In quel momento giunsero i
suoi discepoli e si
meravigliavano che parlasse con
una donna. Nessuno tuttavia
disse: «Che cosa cerchi?», o:
«Di che cosa parli con lei?».
28
La donna intanto lasciò la sua
anfora, andò in città e disse alla
gente:
29
«Venite a vedere un
uomo che mi ha detto tutto
quello che ho fatto. Che sia lui il
Cristo?».
30
Uscirono dalla città e
andavano da lui.
31
Intanto i discepoli lo
pregavano: «Rabbì, mangia».
32
Ma egli rispose loro: «Io ho da
mangiare un cibo che voi non
conoscete».
33
E i discepoli si
domandavano l’un l’altro:
«Qualcuno gli ha forse portato
ὕπαγε φώνησον τὸν ἄνδρα σου
καὶ ἐλθὲ ἐνθάδε.
17
ἀπεκρίθη ἡ
γυνὴ καὶ εἶπεν αὐτῷ· οὐκ ἔχω
ἄνδρα. λέγει αὐτῇ ὁ Ἰησοῦς·
καλῶς εἶπας ὅτι ἄνδρα οὐκ ἔχω·
18
πέντε γὰρ ἄνδρας ἔσχες καὶ
νῦν ὃν ἔχεις οὐκ ἔστιν σου ἀνήρ·
τοῦτο ἀληθὲς εἴρηκας.
19
Λέγει
αὐτῷ ἡ γυνή· κύριε, θεωρῶ ὅτι
προφήτης εἶ σύ.
20
οἱ πατέρες
ἡμῶν ἐν τῷ ὄρει τούτῳ
προσεκύνησαν· καὶ ὑμεῖς λέγετε
ὅτι ἐν Ἱεροσολύμοις ἐστὶν ὁ
τόπος ὅπου προσκυνεῖν δεῖ.
21
λέγει αὐτῇ ὁ Ἰησοῦς· πίστευέ
μοι, γύναι, ὅτι ἔρχεται ὥρα ὅτε
οὔτε ἐν τῷ ὄρει τούτῳ οὔτε ἐν
Ἱεροσολύμοις προσκυνήσετε τῷ
πατρί.
22
ὑμεῖς προσκυνεῖτε ὃ οὐκ
οἴδατε· ἡμεῖς προσκυνοῦμεν ὃ
οἴδαμεν, ὅτι ἡ σωτηρία ἐκ τῶν
Ἰουδαίων ἐστίν.
23
ἀλλ’ ἔρχεται
ὥρα καὶ νῦν ἐστιν, ὅτε οἱ
ἀληθινοὶ προσκυνηταὶ
προσκυνήσουσιν τῷ πατρὶ ἐν
πνεύματι καὶ ἀληθείᾳ· καὶ γὰρ ὁ
πατὴρ τοιούτους ζητεῖ τοὺς
προσκυνοῦντας αὐτόν.
24
πνεῦμα
ὁ θεός, καὶ τοὺς προσκυνοῦντας
αὐτὸν ἐν πνεύματι καὶ ἀληθείᾳ
δεῖ προσκυνεῖν.
25
Λέγει αὐτῷ ἡ
γυνή· οἶδα ὅτι Μεσσίας ἔρχεται
ὁ λεγόμενος χριστός· ὅταν ἔλθῃ
ἐκεῖνος, ἀναγγελεῖ ἡμῖν ἅπαντα.
26
λέγει αὐτῇ ὁ Ἰησοῦς· ἐγώ εἰμι,
ὁ λαλῶν σοι.
27
Καὶ ἐπὶ τούτῳ ἦλθαν οἱ
μαθηταὶ αὐτοῦ καὶ ἐθαύμαζον
ὅτι μετὰ γυναικὸς ἐλάλει· οὐδεὶς
μέντοι εἶπεν· τί ζητεῖς ἢ τί
λαλεῖς μετ’ αὐτῆς;
28
ἀφῆκεν οὖν
τὴν ὑδρίαν αὐτῆς ἡ γυνὴ καὶ
ἀπῆλθεν εἰς τὴν πόλιν καὶ λέγει
τοῖς ἀνθρώποις·
29
δεῦτε ἴδετε
ἄνθρωπον ὃς εἶπέν μοι πάντα
ὅσα ἐποίησα, μήτι οὗτός ἐστιν ὁ
χριστός;
30
ἐξῆλθον ἐκ τῆς
πόλεως καὶ ἤρχοντο πρὸς αὐτόν.
31
Ἐν τῷ μεταξὺ ἠρώτων αὐτὸν
οἱ μαθηταὶ λέγοντες· ῥαββί,
φάγε.
32
ὁ δὲ εἶπεν αὐτοῖς· ἐγὼ
βρῶσιν ἔχω φαγεῖν ἣν ὑμεῖς οὐκ
οἴδατε.
33
ἔλεγον οὖν οἱ μαθηταὶ
πρὸς ἀλλήλους· μή τις ἤνεγκεν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
15
31
Intanto i discepoli lo
pregavano: "Rabbì, mangia".
32
Ma egli rispose: "Ho da
mangiare un cibo che voi non
conoscete".
33
E i discepoli si
domandavano l'un l'altro:
"Qualcuno forse gli ha portato
da mangiare?".
34
Gesù disse
loro: "Mio cibo è fare la
volontà di colui che mi ha
mandato e compiere la sua
opera.
35
Non dite voi: Ci sono
ancora quattro mesi e poi viene
la mietitura? Ecco, io vi dico:
Levate i vostri occhi e guardate
i campi che già biondeggiano
per la mietitura.
36
E chi miete
riceve salario e raccoglie frutto
per la vita eterna, perché ne
goda insieme chi semina e chi
miete.
37
Qui infatti si realizza il
detto: uno semina e uno miete.
38
Io vi ho mandati a mietere
ciò che voi non avete lavorato;
altri hanno lavorato e voi siete
subentrati nel loro lavoro".
39
Molti Samaritani di quella
città credettero in lui per le
parole della donna che
dichiarava: "Mi ha detto tutto
quello che ho fatto".
40
E
quando i Samaritani giunsero
da lui, lo pregarono di fermarsi
con loro ed egli vi rimase due
giorni.
41
Molti di più credettero
per la sua parola
42
e dicevano
alla donna: "Non è più per la
tua parola che noi crediamo;
ma perché noi stessi abbiamo
udito e sappiamo che questi è
veramente il salvatore del
mondo".
43
Trascorsi due giorni, partì di
là per andare in Galilea.
44
Ma
Gesù stesso aveva dichiarato
che un profeta non riceve
onore nella sua patria.
45
Quando però giunse in
Galilea, i Galilei lo accolsero
con gioia, poiché avevano
visto tutto quello che aveva
fatto a Gerusalemme durante la
festa; anch'essi infatti erano
andati alla festa.
da mangiare?».
34
Gesù disse
loro: «Il mio cibo è fare la
volontà di colui che mi ha
mandato e compiere la sua
opera.
35
Voi non dite forse:
“Ancora quattro mesi e poi
viene la mietitura”? Ecco, io vi
dico: alzate i vostri occhi e
guardate i campi che già
biondeggiano per la mietitura.
36
Chi miete riceve il salario e
raccoglie frutto per la vita
eterna, perché chi semina
gioisca insieme a chi miete.
37
In
questo infatti si dimostra vero il
proverbio: uno semina e l’altro
miete.
38
Io vi ho mandati a
mietere ciò per cui non avete
faticato; altri hanno faticato e
voi siete subentrati nella loro
fatica».
39
Molti Samaritani di quella città
credettero in lui per la parola
della donna, che testimoniava:
«Mi ha detto tutto quello che ho
fatto».
40
E quando i Samaritani
giunsero da lui, lo pregavano di
rimanere da loro ed egli rimase
là due giorni.
41
Molti di più
credettero per la sua parola
42
e
alla donna dicevano: «Non è più
per i tuoi discorsi che noi
crediamo, ma perché noi stessi
abbiamo udito e sappiamo che
questi è veramente il salvatore
del mondo».
43
Trascorsi due giorni, partì di là
per la Galilea.
44
Gesù stesso
infatti aveva dichiarato che un
profeta non riceve onore nella
propria patria.
45
Quando dunque
giunse in Galilea, i Galilei lo
accolsero, perché avevano visto
tutto quello che aveva fatto a
Gerusalemme, durante la festa;
anch’essi infatti erano andati
alla festa.
46
Andò dunque di nuovo a Cana
di Galilea, dove aveva cambiato
l’acqua in vino. Vi era un
funzionario del re, che aveva un
figlio malato a Cafarnao.
47
Costui, udito che Gesù era
venuto dalla Giudea in Galilea,
αὐτῷ φαγεῖν;
34
λέγει αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· ἐμὸν βρῶμά ἐστιν ἵνα
ποιήσω τὸ θέλημα τοῦ
πέμψαντός με καὶ τελειώσω
αὐτοῦ τὸ ἔργον.
35
οὐχ ὑμεῖς
λέγετε ὅτι ἔτι τετράμηνός ἐστιν
καὶ ὁ θερισμὸς ἔρχεται; ἰδοὺ
λέγω ὑμῖν, ἐπάρατε τοὺς
ὀφθαλμοὺς ὑμῶν καὶ θεάσασθε
τὰς χώρας ὅτι λευκαί εἰσιν πρὸς
θερισμόν. ἤδη
36
ὁ θερίζων
μισθὸν λαμβάνει καὶ συνάγει
καρπὸν εἰς ζωὴν αἰώνιον, ἵνα ὁ
σπείρων ὁμοῦ χαίρῃ καὶ ὁ
θερίζων.
37
ἐν γὰρ τούτῳ ὁ λόγος
ἐστὶν ἀληθινὸς ὅτι ἄλλος ἐστὶν ὁ
σπείρων καὶ ἄλλος ὁ θερίζων.
38
ἐγὼ ἀπέστειλα ὑμᾶς θερίζειν ὃ
οὐχ ὑμεῖς κεκοπιάκατε· ἄλλοι
κεκοπιάκασιν καὶ ὑμεῖς εἰς τὸν
κόπον αὐτῶν εἰσεληλύθατε.
39
Ἐκ δὲ τῆς πόλεως ἐκείνης
πολλοὶ ἐπίστευσαν εἰς αὐτὸν
τῶν Σαμαριτῶν διὰ τὸν λόγον
τῆς γυναικὸς μαρτυρούσης ὅτι
εἶπέν μοι πάντα ἃ ἐποίησα.
40
ὡς
οὖν ἦλθον πρὸς αὐτὸν οἱ
Σαμαρῖται, ἠρώτων αὐτὸν μεῖναι
παρ’ αὐτοῖς· καὶ ἔμεινεν ἐκεῖ
δύο ἡμέρας.
41
καὶ πολλῷ πλείους
ἐπίστευσαν διὰ τὸν λόγον
αὐτοῦ,
42
τῇ τε γυναικὶ ἔλεγον ὅτι
οὐκέτι διὰ τὴν σὴν λαλιὰν
πιστεύομεν, αὐτοὶ γὰρ
ἀκηκόαμεν καὶ οἴδαμεν ὅτι
οὗτός ἐστιν ἀληθῶς ὁ σωτὴρ τοῦ
κόσμου.
43
Μετὰ δὲ τὰς δύο ἡμέρας
ἐξῆλθεν ἐκεῖθεν εἰς τὴν
Γαλιλαίαν·
44
αὐτὸς γὰρ Ἰησοῦς
ἐμαρτύρησεν ὅτι προφήτης ἐν τῇ
ἰδίᾳ πατρίδι τιμὴν οὐκ ἔχει.
45
ὅτε
οὖν ἦλθεν εἰς τὴν Γαλιλαίαν,
ἐδέξαντο αὐτὸν οἱ Γαλιλαῖοι
πάντα ἑωρακότες ὅσα ἐποίησεν
ἐν Ἱεροσολύμοις ἐν τῇ ἑορτῇ,
καὶ αὐτοὶ γὰρ ἦλθον εἰς τὴν
ἑορτήν.
46
Ἦλθεν οὖν πάλιν εἰς τὴν Κανὰ
τῆς Γαλιλαίας, ὅπου ἐποίησεν τὸ
ὕδωρ οἶνον. Καὶ ἦν τις
βασιλικὸς οὗ ὁ υἱὸς ἠσθένει ἐν
Καφαρναούμ.
47
οὗτος ἀκούσας
ὅτι Ἰησοῦς ἥκει ἐκ τῆς Ἰουδαίας
CEI 1971 CEI 2008 Greco
16
46
Andò dunque di nuovo a
Cana di Galilea, dove aveva
cambiato l'acqua in vino. Vi
era un funzionario del re, che
aveva un figlio malato a
Cafàrnao.
47
Costui, udito che
Gesù era venuto dalla Giudea
in Galilea, si recò da lui e lo
pregò di scendere a guarire suo
figlio poiché stava per morire.
48
Gesù gli disse: "Se non
vedete segni e prodigi, voi non
credete".
49
Ma il funzionario
del re insistette: "Signore,
scendi prima che il mio
bambino muoia".
50
Gesù gli
risponde: "Va', tuo figlio vive".
Quell'uomo credette alla parola
che gli aveva detto Gesù e si
mise in cammino.
51
Proprio
mentre scendeva, gli vennero
incontro i servi a dirgli: "Tuo
figlio vive!".
52
S'informò poi a
che ora avesse cominciato a
star meglio. Gli dissero: "Ieri,
un'ora dopo mezzogiorno la
febbre lo ha lasciato".
53
Il
padre riconobbe che proprio in
quell'ora Gesù gli aveva detto:
"Tuo figlio vive" e credette lui
con tutta la sua famiglia.
54
Questo fu il secondo
miracolo che Gesù fece
tornando dalla Giudea in
Galilea.
si recò da lui e gli chiedeva di
scendere a guarire suo figlio,
perché stava per morire.
48
Gesù
gli disse: «Se non vedete segni e
prodigi, voi non credete».
49
Il
funzionario del re gli disse:
«Signore, scendi prima che il
mio bambino muoia».
50
Gesù gli
rispose: «Va’, tuo figlio vive».
Quell’uomo credette alla parola
che Gesù gli aveva detto e si
mise in cammino.
51
Proprio
mentre scendeva, gli vennero
incontro i suoi servi a dirgli:
«Tuo figlio vive!».
52
Volle
sapere da loro a che ora avesse
cominciato a star meglio. Gli
dissero: «Ieri, un’ora dopo
mezzogiorno, la febbre lo ha
lasciato».
53
Il padre riconobbe
che proprio a quell’ora Gesù gli
aveva detto: «Tuo figlio vive», e
credette lui con tutta la sua
famiglia.
54
Questo fu il secondo
segno, che Gesù fece quando
tornò dalla Giudea in Galilea.
εἰς τὴν Γαλιλαίαν ἀπῆλθεν πρὸς
αὐτὸν καὶ ἠρώτα ἵνα καταβῇ καὶ
ἰάσηται αὐτοῦ τὸν υἱόν, ἤμελλεν
γὰρ ἀποθνῄσκειν.
48
εἶπεν οὖν ὁ
Ἰησοῦς πρὸς αὐτόν· ἐὰν μὴ
σημεῖα καὶ τέρατα ἴδητε, οὐ μὴ
πιστεύσητε.
49
λέγει πρὸς αὐτὸν ὁ
βασιλικός· κύριε, κατάβηθι πρὶν
ἀποθανεῖν τὸ παιδίον μου.
50
λέγει
αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς· πορεύου, ὁ υἱός
σου ζῇ. Ἐπίστευσεν ὁ ἄνθρωπος
τῷ λόγῳ ὃν εἶπεν αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς
καὶ ἐπορεύετο.
51
ἤδη δὲ αὐτοῦ
καταβαίνοντος οἱ δοῦλοι αὐτοῦ
ὑπήντησαν αὐτῷ λέγοντες ὅτι ὁ
παῖς αὐτοῦ ζῇ.
52
ἐπύθετο οὖν τὴν
ὥραν παρ’ αὐτῶν ἐν ᾗ
κομψότερον ἔσχεν· εἶπαν οὖν
αὐτῷ ὅτι ἐχθὲς ὥραν ἑβδόμην
ἀφῆκεν αὐτὸν ὁ πυρετός.
53
ἔγνω
οὖν ὁ πατὴρ ὅτι [ἐν] ἐκείνῃ τῇ
ὥρᾳ ἐν ᾗ εἶπεν αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς· ὁ
υἱός σου ζῇ, καὶ ἐπίστευσεν
αὐτὸς καὶ ἡ οἰκία αὐτοῦ
ὅλη.
54
Τοῦτο [δὲ] πάλιν δεύτερον
σημεῖον ἐποίησεν ὁ Ἰησοῦς
ἐλθὼν ἐκ τῆς Ἰουδαίας εἰς τὴν
Γαλιλαίαν.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
17
5
1
Vi fu poi una festa dei Giudei
e Gesù salì a Gerusalemme.
2
V'è a Gerusalemme, presso la
porta delle Pecore, una piscina,
chiamata in ebraico Betzaetà,
con cinque portici,
3
sotto i
quali giaceva un gran numero
di infermi, ciechi, zoppi e
paralitici.
4
Un angelo infatti in
certi momenti discendeva nella
piscina e agitava l'acqua; il
primo ad entrarvi dopo
l'agitazione dell'acqua guariva
da qualsiasi malattia fosse
affetto.
5
Si trovava là un uomo
che da trentotto anni era
malato.
6
Gesù vedendolo
disteso e, sapendo che da
molto tempo stava così, gli
disse: "Vuoi guarire?".
7
Gli
rispose il malato: "Signore, io
non ho nessuno che mi
immerga nella piscina quando
l'acqua si agita. Mentre infatti
sto per andarvi, qualche altro
scende prima di me".
8
Gesù gli
disse: "Alzati, prendi il tuo
lettuccio e cammina".
9
E
sull'istante quell'uomo guarì e,
preso il suo lettuccio, cominciò
a camminare.
Quel giorno però era un sabato.
10
Dissero dunque i Giudei
all'uomo guarito: "È sabato e
non ti è lecito prender su il tuo
lettuccio".
11
Ma egli rispose
loro: "Colui che mi ha guarito
mi ha detto: Prendi il tuo
lettuccio e cammina".
12
Gli
chiesero allora: "Chi è stato a
dirti: Prendi il tuo lettuccio e
cammina?".
13
Ma colui che era
stato guarito non sapeva chi
fosse; Gesù infatti si era
allontanato, essendoci folla in
quel luogo.
14
Poco dopo Gesù
lo trovò nel tempio e gli disse:
"Ecco che sei guarito; non
peccare più, perché non ti
abbia ad accadere qualcosa di
peggio".
15
Quell'uomo se ne
andò e disse ai Giudei che era
stato Gesù a guarirlo.
16
Per
5
1
Dopo questi fatti, ricorreva una
festa dei Giudei e Gesù salì a
Gerusalemme.
2
A Gerusalemme,
presso la porta delle Pecore, vi è
una piscina, chiamata in ebraico
Betzata, con cinque portici,
3
sotto i quali giaceva un grande
numero di infermi, ciechi, zoppi
e paralitici. [
4
]
5
Si trovava lì un uomo che da
trentotto anni era malato.
6
Gesù,
vedendolo giacere e sapendo che
da molto tempo era così, gli
disse: «Vuoi guarire?».
7
Gli
rispose il malato: «Signore, non
ho nessuno che mi immerga
nella piscina quando l’acqua si
agita. Mentre infatti sto per
andarvi, un altro scende prima di
me».
8
Gesù gli disse: «Alzati,
prendi la tua barella e
cammina».
9
E all’istante
quell’uomo guarì: prese la sua
barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato.
10
Dissero dunque i Giudei
all’uomo che era stato guarito:
«È sabato e non ti è lecito
portare la tua barella».
11
Ma egli
rispose loro: «Colui che mi ha
guarito mi ha detto: “Prendi la
tua barella e cammina”».
12
Gli
domandarono allora: «Chi è
l’uomo che ti ha detto: “Prendi e
cammina”?».
13
Ma colui che era
stato guarito non sapeva chi
fosse; Gesù infatti si era
allontanato perché vi era folla in
quel luogo.
14
Poco dopo Gesù lo
trovò nel tempio e gli disse:
«Ecco: sei guarito! Non peccare
più, perché non ti accada
qualcosa di peggio».
15
Quell’uomo se ne andò e riferì
ai Giudei che era stato Gesù a
guarirlo.
16
Per questo i Giudei
perseguitavano Gesù, perché
faceva tali cose di sabato.
17
Ma
Gesù disse loro: «Il Padre mio
5
1
Μετὰ ταῦτα ἦν ἑορτὴ τῶν
Ἰουδαίων καὶ ἀνέβη Ἰησοῦς εἰς
Ἱεροσόλυμα.
2
Ἔστιν δὲ ἐν τοῖς
Ἱεροσολύμοις ἐπὶ τῇ προβατικῇ
κολυμβήθρα ἡ ἐπιλεγομένη
Ἑβραϊστὶ Βηθζαθὰ πέντε στοὰς
ἔχουσα.
3
ἐν ταύταις κατέκειτο
πλῆθος τῶν ἀσθενούντων,
τυφλῶν, χωλῶν, ξηρῶν.
5
ἦν δέ τις ἄνθρωπος ἐκεῖ
τριάκοντα [καὶ] ὀκτὼ ἔτη ἔχων
ἐν τῇ ἀσθενείᾳ αὐτοῦ·
6
τοῦτον
ἰδὼν ὁ Ἰησοῦς κατακείμενον καὶ
γνοὺς ὅτι πολὺν ἤδη χρόνον
ἔχει, λέγει αὐτῷ· θέλεις ὑγιὴς
γενέσθαι;
7
ἀπεκρίθη αὐτῷ ὁ
ἀσθενῶν· κύριε, ἄνθρωπον οὐκ
ἔχω ἵνα ὅταν ταραχθῇ τὸ ὕδωρ
βάλῃ με εἰς τὴν κολυμβήθραν·
ἐν ᾧ δὲ ἔρχομαι ἐγώ, ἄλλος πρὸ
ἐμοῦ καταβαίνει.
8
λέγει αὐτῷ ὁ
Ἰησοῦς· ἔγειρε ἆρον τὸν
κράβαττόν σου καὶ περιπάτει.
9
καὶ εὐθέως ἐγένετο ὑγιὴς ὁ
ἄνθρωπος καὶ ἦρεν τὸν
κράβαττον αὐτοῦ καὶ
περιεπάτει.
Ἦν δὲ σάββατον ἐν ἐκείνῃ τῇ
ἡμέρᾳ.
10
ἔλεγον οὖν οἱ Ἰουδαῖοι
τῷ τεθεραπευμένῳ· σάββατόν
ἐστιν, καὶ οὐκ ἔξεστίν σοι ἆραι
τὸν κράβαττόν σου.
11
ὁ δὲ
ἀπεκρίθη αὐτοῖς· ὁ ποιήσας με
ὑγιῆ ἐκεῖνός μοι εἶπεν· ἆρον τὸν
κράβαττόν σου καὶ
περιπάτει.
12
ἠρώτησαν αὐτόν· τίς
ἐστιν ὁ ἄνθρωπος ὁ εἰπών σοι·
ἆρον καὶ περιπάτει;
13
ὁ δὲ ἰαθεὶς
οὐκ ᾔδει τίς ἐστιν, ὁ γὰρ Ἰησοῦς
ἐξένευσεν ὄχλου ὄντος ἐν τῷ
τόπῳ.
14
μετὰ ταῦτα εὑρίσκει
αὐτὸν ὁ Ἰησοῦς ἐν τῷ ἱερῷ καὶ
εἶπεν αὐτῷ· ἴδε ὑγιὴς γέγονας,
μηκέτι ἁμάρτανε, ἵνα μὴ χεῖρόν
σοί τι γένηται.
15
ἀπῆλθεν ὁ
ἄνθρωπος καὶ ἀνήγγειλεν τοῖς
Ἰουδαίοις ὅτι Ἰησοῦς ἐστιν ὁ
ποιήσας αὐτὸν ὑγιῆ.
16
καὶ διὰ
τοῦτο ἐδίωκον οἱ Ἰουδαῖοι τὸν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
18
questo i Giudei cominciarono a
perseguitare Gesù, perché
faceva tali cose di sabato.
17
Ma
Gesù rispose loro: "Il Padre
mio opera sempre e anch'io
opero".
18
Proprio per questo i
Giudei cercavano ancor più di
ucciderlo: perché non soltanto
violava il sabato, ma chiamava
Dio suo Padre, facendosi
uguale a Dio.
19
Gesù riprese a parlare e disse:
"In verità, in verità vi dico, il
Figlio da sé non può fare nulla
se non ciò che vede fare dal
Padre; quello che egli fa, anche
il Figlio lo fa.
20
Il Padre infatti
ama il Figlio, gli manifesta
tutto quello che fa e gli
manifesterà opere ancora più
grandi di queste, e voi ne
resterete meravigliati.
21
Come
il Padre risuscita i morti e dà la
vita, così anche il Figlio dà la
vita a chi vuole;
22
il Padre
infatti non giudica nessuno ma
ha rimesso ogni giudizio al
Figlio,
23
perché tutti onorino il
Figlio come onorano il Padre.
Chi non onora il Figlio, non
onora il Padre che lo ha
mandato.
24
In verità, in verità vi dico: chi
ascolta la mia parola e crede a
colui che mi ha mandato, ha la
vita eterna e non va incontro al
giudizio, ma è passato dalla
morte alla vita.
25
In verità, in
verità vi dico: è venuto il
momento, ed è questo, in cui i
morti udranno la voce del
Figlio di Dio, e quelli che
l'avranno ascoltata, vivranno.
26
Come infatti il Padre ha la
vita in se stesso, così ha
concesso al Figlio di avere la
vita in se stesso;
27
e gli ha dato
il potere di giudicare, perché è
Figlio dell'uomo.
28
Non vi
meravigliate di questo, poiché
verrà l'ora in cui tutti coloro
che sono nei sepolcri udranno
la sua voce e ne usciranno:
29
quanti fecero il bene per una
agisce anche ora e anch’io
agisco».
18
Per questo i Giudei
cercavano ancor più di
ucciderlo, perché non soltanto
violava il sabato, ma chiamava
Dio suo Padre, facendosi uguale
a Dio.
19
Gesù riprese a parlare e disse
loro: «In verità, in verità io vi
dico: il Figlio da se stesso non
può fare nulla, se non ciò che
vede fare dal Padre; quello che
egli fa, anche il Figlio lo fa allo
stesso modo.
20
Il Padre infatti
ama il Figlio, gli manifesta tutto
quello che fa e gli manifesterà
opere ancora più grandi di
queste, perché voi ne siate
meravigliati.
21
Come il Padre
risuscita i morti e dà la vita, così
anche il Figlio dà la vita a chi
egli vuole.
22
Il Padre infatti non
giudica nessuno, ma ha dato
ogni giudizio al Figlio,
23
perché
tutti onorino il Figlio come
onorano il Padre. Chi non onora
il Figlio, non onora il Padre che
lo ha mandato.
24
In verità, in verità io vi dico:
chi ascolta la mia parola e crede
a colui che mi ha mandato, ha la
vita eterna e non va incontro al
giudizio, ma è passato dalla
morte alla vita.
25
In verità, in
verità io vi dico: viene l’ora – ed
è questa – in cui i morti udranno
la voce del Figlio di Dio e quelli
che l’avranno ascoltata,
vivranno.
26
Come infatti il Padre
ha la vita in se stesso, così ha
concesso anche al Figlio di
avere la vita in se stesso,
27
e gli
ha dato il potere di giudicare,
perché è Figlio dell’uomo.
28
Non meravigliatevi di questo:
viene l’ora in cui tutti coloro che
sono nei sepolcri udranno la sua
voce
29
e
usciranno, quanti fecero
il bene per una risurrezione di
vita e quanti fecero il male per
una risurrezione di condanna.
30
Da me, io non posso fare nulla.
Giudico secondo quello che
ascolto e il mio giudizio è
Ἰησοῦν, ὅτι ταῦτα ἐποίει ἐν
σαββάτῳ.
17
Ὁ δὲ [Ἰησοῦς]
ἀπεκρίνατο αὐτοῖς· ὁ πατήρ μου
ἕως ἄρτι ἐργάζεται κἀγὼ
ἐργάζομαι·
18
διὰ τοῦτο οὖν
μᾶλλον ἐζήτουν αὐτὸν οἱ
Ἰουδαῖοι ἀποκτεῖναι, ὅτι οὐ
μόνον ἔλυεν τὸ σάββατον, ἀλλὰ
καὶ πατέρα ἴδιον ἔλεγεν τὸν θεὸν
ἴσον ἑαυτὸν ποιῶν τῷ θεῷ.
19
Ἀπεκρίνατο οὖν ὁ Ἰησοῦς καὶ
ἔλεγεν αὐτοῖς· ἀμὴν ἀμὴν λέγω
ὑμῖν, οὐ δύναται ὁ υἱὸς ποιεῖν
ἀφ’ ἑαυτοῦ οὐδὲν ἐὰν μή τι
βλέπῃ τὸν πατέρα ποιοῦντα· ἃ
γὰρ ἂν ἐκεῖνος ποιῇ, ταῦτα καὶ ὁ
υἱὸς ὁμοίως ποιεῖ.
20
ὁ γὰρ πατὴρ
φιλεῖ τὸν υἱὸν καὶ πάντα
δείκνυσιν αὐτῷ ἃ αὐτὸς ποιεῖ,
καὶ μείζονα τούτων δείξει αὐτῷ
ἔργα, ἵνα ὑμεῖς
θαυμάζητε.
21
ὥσπερ γὰρ ὁ πατὴρ
ἐγείρει τοὺς νεκροὺς καὶ
ζῳοποιεῖ, οὕτως καὶ ὁ υἱὸς οὓς
θέλει ζῳοποιεῖ.
22
οὐδὲ γὰρ ὁ
πατὴρ κρίνει οὐδένα, ἀλλὰ τὴν
κρίσιν πᾶσαν δέδωκεν τῷ
υἱῷ,
23
ἵνα πάντες τιμῶσιν τὸν
υἱὸν καθὼς τιμῶσιν τὸν πατέρα.
ὁ μὴ τιμῶν τὸν υἱὸν οὐ τιμᾷ τὸν
πατέρα τὸν πέμψαντα αὐτόν.
24
Ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι ὁ τὸν
λόγον μου ἀκούων καὶ πιστεύων
τῷ πέμψαντί με ἔχει ζωὴν
αἰώνιον καὶ εἰς κρίσιν οὐκ
ἔρχεται, ἀλλὰ μεταβέβηκεν ἐκ
τοῦ θανάτου εἰς τὴν ζωήν.
25
ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι
ἔρχεται ὥρα καὶ νῦν ἐστιν ὅτε οἱ
νεκροὶ ἀκούσουσιν τῆς φωνῆς
τοῦ υἱοῦ τοῦ θεοῦ καὶ οἱ
ἀκούσαντες ζήσουσιν.
26
ὥσπερ
γὰρ ὁ πατὴρ ἔχει ζωὴν ἐν ἑαυτῷ,
οὕτως καὶ τῷ υἱῷ ἔδωκεν ζωὴν
ἔχειν ἐν ἑαυτῷ.
27
καὶ ἐξουσίαν
ἔδωκεν αὐτῷ κρίσιν ποιεῖν, ὅτι
υἱὸς ἀνθρώπου ἐστίν.
28
μὴ
θαυμάζετε τοῦτο, ὅτι ἔρχεται
ὥρα ἐν ᾗ πάντες οἱ ἐν τοῖς
μνημείοις ἀκούσουσιν τῆς
φωνῆς αὐτοῦ
29
καὶ
ἐκπορεύσονται οἱ τὰ ἀγαθὰ
ποιήσαντες εἰς ἀνάστασιν ζωῆς,
οἱ δὲ τὰ φαῦλα πράξαντες εἰς
CEI 1971 CEI 2008 Greco
19
risurrezione di vita e quanti
fecero il male per una
risurrezione di condanna.
30
Io
non posso far nulla da me
stesso; giudico secondo quello
che ascolto e il mio giudizio è
giusto, perché non cerco la mia
volontà, ma la volontà di colui
che mi ha mandato.
31
Se fossi io a render
testimonianza a me stesso, la
mia testimonianza non sarebbe
vera;
32
ma c'è un altro che mi
rende testimonianza, e so che
la testimonianza che egli mi
rende è verace.
33
Voi avete
inviato messaggeri da
Giovanni ed egli ha reso
testimonianza alla verità.
34
Io
non ricevo testimonianza da un
uomo; ma vi dico queste cose
perché possiate salvarvi.
35
Egli
era una lampada che arde e
risplende, e voi avete voluto
solo per un momento
rallegrarvi alla sua luce.
36
Io però ho una testimonianza
superiore a quella di Giovanni:
le opere che il Padre mi ha
dato da compiere, quelle stesse
opere che io sto facendo,
testimoniano di me che il
Padre mi ha mandato.
37
E
anche il Padre, che mi ha
mandato, ha reso testimonianza
di me. Ma voi non avete mai
udito la sua voce, né avete
visto il suo volto,
38
e non avete
la sua parola che dimora in voi,
perché non credete a colui che
egli ha mandato.
39
Voi scrutate
le Scritture credendo di avere
in esse la vita eterna; ebbene,
sono proprio esse che mi
rendono testimonianza.
40
Ma
voi non volete venire a me per
avere la vita.
41
Io non ricevo gloria dagli
uomini.
42
Ma io vi conosco e
so che non avete in voi l'amore
di Dio.
43
Io sono venuto nel
nome del Padre mio e voi non
mi ricevete; se un altro venisse
nel proprio nome, lo
giusto, perché non cerco la mia
volontà, ma la volontà di colui
che mi ha mandato.
31
Se fossi io a testimoniare di me
stesso, la mia testimonianza non
sarebbe vera.
32
C’è un altro che
dà testimonianza di me, e so che
la testimonianza che egli dà di
me è vera.
33
Voi avete inviato
dei messaggeri a Giovanni ed
egli ha dato testimonianza alla
verità.
34
Io non ricevo
testimonianza da un uomo; ma
vi dico queste cose perché siate
salvati.
35
Egli era la lampada che
arde e risplende, e voi solo per
un momento avete voluto
rallegrarvi alla sua luce.
36
Io però ho una testimonianza
superiore a quella di Giovanni:
le opere che il Padre mi ha dato
da compiere, quelle stesse opere
che io sto facendo, testimoniano
di me che il Padre mi ha
mandato.
37
E anche il Padre, che
mi ha mandato, ha dato
testimonianza di me. Ma voi non
avete mai ascoltato la sua voce
né avete mai visto il suo volto,
38
e la sua parola non rimane in
voi; infatti non credete a colui
che egli ha mandato.
39
Voi
scrutate le Scritture, pensando di
avere in esse la vita eterna: sono
proprio esse che danno
testimonianza di me.
40
Ma voi
non volete venire a me per avere
vita.
41
Io non ricevo gloria dagli
uomini.
42
Ma vi conosco: non
avete in voi l’amore di Dio.
43
Io
sono venuto nel nome del Padre
mio e voi non mi accogliete; se
un altro venisse nel proprio
nome, lo accogliereste.
44
E come
potete credere, voi che ricevete
gloria gli uni dagli altri, e non
cercate la gloria che viene
dall’unico Dio?
45
Non crediate che sarò io ad
accusarvi davanti al Padre; vi è
già chi vi accusa: Mosè, nel
quale riponete la vostra
speranza.
46
Se infatti credeste a
ἀνάστασιν κρίσεως.
30
Οὐ
δύναμαι ἐγὼ ποιεῖν ἀπ’ ἐμαυτοῦ
οὐδέν· καθὼς ἀκούω κρίνω, καὶ
ἡ κρίσις ἡ ἐμὴ δικαία ἐστίν, ὅτι
οὐ ζητῶ τὸ θέλημα τὸ ἐμὸν ἀλλὰ
τὸ θέλημα τοῦ πέμψαντός με.
31
Ἐὰν ἐγὼ μαρτυρῶ περὶ
ἐμαυτοῦ, ἡ μαρτυρία μου οὐκ
ἔστιν ἀληθής·
32
ἄλλος ἐστὶν ὁ
μαρτυρῶν περὶ ἐμοῦ, καὶ οἶδα
ὅτι ἀληθής ἐστιν ἡ μαρτυρία ἣν
μαρτυρεῖ περὶ ἐμοῦ.
33
ὑμεῖς
ἀπεστάλκατε πρὸς Ἰωάννην, καὶ
μεμαρτύρηκεν τῇ ἀληθείᾳ·
34
ἐγὼ
δὲ οὐ παρὰ ἀνθρώπου τὴν
μαρτυρίαν λαμβάνω, ἀλλὰ ταῦτα
λέγω ἵνα ὑμεῖς σωθῆτε.
35
ἐκεῖνος
ἦν ὁ λύχνος ὁ καιόμενος καὶ
φαίνων, ὑμεῖς δὲ ἠθελήσατε
ἀγαλλιαθῆναι πρὸς ὥραν ἐν τῷ
φωτὶ αὐτοῦ.
36
Ἐγὼ δὲ ἔχω τὴν μαρτυρίαν
μείζω τοῦ Ἰωάννου· τὰ γὰρ ἔργα
ἃ δέδωκέν μοι ὁ πατὴρ ἵνα
τελειώσω αὐτά, αὐτὰ τὰ ἔργα ἃ
ποιῶ μαρτυρεῖ περὶ ἐμοῦ ὅτι ὁ
πατήρ με ἀπέσταλκεν.
37
καὶ ὁ
πέμψας με πατὴρ ἐκεῖνος
μεμαρτύρηκεν περὶ ἐμοῦ. οὔτε
φωνὴν αὐτοῦ πώποτε ἀκηκόατε
οὔτε εἶδος αὐτοῦ ἑωράκατε,
38
καὶ τὸν λόγον αὐτοῦ οὐκ ἔχετε
ἐν ὑμῖν μένοντα, ὅτι ὃν
ἀπέστειλεν ἐκεῖνος, τούτῳ ὑμεῖς
οὐ πιστεύετε.
39
ἐραυνᾶτε τὰς
γραφάς, ὅτι ὑμεῖς δοκεῖτε ἐν
αὐταῖς ζωὴν αἰώνιον ἔχειν· καὶ
ἐκεῖναί εἰσιν αἱ μαρτυροῦσαι
περὶ ἐμοῦ·
40
καὶ οὐ θέλετε ἐλθεῖν
πρός με ἵνα ζωὴν ἔχητε.
41
Δόξαν παρὰ ἀνθρώπων οὐ
λαμβάνω,
42
ἀλλ’ ἔγνωκα ὑμᾶς
ὅτι τὴν ἀγάπην τοῦ θεοῦ οὐκ
ἔχετε ἐν ἑαυτοῖς.
43
ἐγὼ ἐλήλυθα
ἐν τῷ ὀνόματι τοῦ πατρός μου,
καὶ οὐ λαμβάνετέ με· ἐὰν ἄλλος
ἔλθῃ ἐν τῷ ὀνόματι τῷ ἰδίῳ,
ἐκεῖνον λήμψεσθε.
44
πῶς
δύνασθε ὑμεῖς πιστεῦσαι δόξαν
παρὰ ἀλλήλων λαμβάνοντες, καὶ
τὴν δόξαν τὴν παρὰ τοῦ μόνου
θεοῦ οὐ ζητεῖτε;
45
Μὴ δοκεῖτε ὅτι ἐγὼ
κατηγορήσω ὑμῶν πρὸς τὸν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
20
ricevereste.
44
E come potete
credere, voi che prendete
gloria gli uni dagli altri, e non
cercate la gloria che viene da
Dio solo?
45
Non crediate che
sia io ad accusarvi davanti al
Padre; c'è già chi vi accusa,
Mosè, nel quale avete riposto
la vostra speranza.
46
Se
credeste infatti a Mosè,
credereste anche a me; perché
di me egli ha scritto.
47
Ma se
non credete ai suoi scritti,
come potrete credere alle mie
parole?".
Mosè, credereste anche a me;
perché egli ha scritto di me.
47
Ma se non credete ai suoi
scritti, come potrete credere alle
mie parole?».
πατέρα· ἔστιν ὁ κατηγορῶν
ὑμῶν Μωϋσῆς, εἰς ὃν ὑμεῖς
ἠλπίκατε.
46
εἰ γὰρ ἐπιστεύετε
Μωϋσεῖ, ἐπιστεύετε ἂν ἐμοί·
περὶ γὰρ ἐμοῦ ἐκεῖνος
ἔγραψεν.
47
εἰ δὲ τοῖς ἐκείνου
γράμμασιν οὐ πιστεύετε, πῶς
τοῖς ἐμοῖς ῥήμασιν πιστεύσετε;
CEI 1971 CEI 2008 Greco
21
6
1
Dopo questi fatti, Gesù andò
all'altra riva del mare di
Galilea, cioè di Tiberìade,
2
e
una grande folla lo seguiva,
vedendo i segni che faceva
sugli infermi.
3
Gesù salì sulla
montagna e là si pose a sedere
con i suoi discepoli.
4
Era
vicina la Pasqua, la festa dei
Giudei.
5
Alzati quindi gli
occhi, Gesù vide che una
grande folla veniva da lui e
disse a Filippo: "Dove
possiamo comprare il pane
perché costoro abbiano da
mangiare?".
6
Diceva così per
metterlo alla prova; egli infatti
sapeva bene quello che stava
per fare.
7
Gli rispose Filippo:
"Duecento denari di pane non
sono sufficienti neppure perché
ognuno possa riceverne un
pezzo".
8
Gli disse allora uno
dei discepoli, Andrea, fratello
di Simon Pietro:
9
"C'è qui un
ragazzo che ha cinque pani
d'orzo e due pesci; ma che
cos'è questo per tanta gente?".
10
Rispose Gesù: "Fateli
sedere". C'era molta erba in
quel luogo. Si sedettero
dunque ed erano circa
cinquemila uomini.
11
Allora
Gesù prese i pani e, dopo aver
reso grazie, li distribuì a quelli
che si erano seduti, e lo stesso
fece dei pesci, finché ne
vollero.
12
E quando furono
saziati, disse ai discepoli:
"Raccogliete i pezzi avanzati,
perché nulla vada perduto".
13
Li raccolsero e riempirono
dodici canestri con i pezzi dei
cinque pani d'orzo, avanzati a
coloro che avevano mangiato.
14
Allora la gente, visto il segno
che egli aveva compiuto,
cominciò a dire: "Questi è
davvero il profeta che deve
venire nel mondo!".
15
Ma
Gesù, sapendo che stavano per
venire a prenderlo per farlo re,
si ritirò di nuovo sulla
6
1
Dopo questi fatti, Gesù passò
all’altra riva del mare di Galilea,
cioè di Tiberiade,
2
e lo seguiva
una grande folla, perché vedeva
i segni che compiva sugli
infermi.
3
Gesù salì sul monte e
là si pose a sedere con i suoi
discepoli.
4
Era vicina la Pasqua,
la festa dei Giudei.
5
Allora
Gesù, alzati gli occhi, vide che
una grande folla veniva da lui e
disse a Filippo: «Dove potremo
comprare il pane perché costoro
abbiano da mangiare?».
6
Diceva
così per metterlo alla prova; egli
infatti sapeva quello che stava
per compiere.
7
Gli rispose
Filippo: «Duecento denari di
pane non sono sufficienti
neppure perché ognuno possa
riceverne un pezzo».
8
Gli disse
allora uno dei suoi discepoli,
Andrea, fratello di Simon Pietro:
9
«C’è qui un ragazzo che ha
cinque pani d’orzo e due pesci;
ma che cos’è questo per tanta
gente?».
10
Rispose Gesù: «Fateli
sedere». C’era molta erba in
quel luogo. Si misero dunque a
sedere ed erano circa cinquemila
uomini.
11
Allora Gesù prese i
pani e, dopo aver reso grazie, li
diede a quelli che erano seduti, e
lo stesso fece dei pesci, quanto
ne volevano.
12
E quando furono
saziati, disse ai suoi discepoli:
«Raccogliete i pezzi avanzati,
perché nulla vada perduto».
13
Li
raccolsero e riempirono dodici
canestri con i pezzi dei cinque
pani d’orzo, avanzati a coloro
che avevano mangiato.
14
Allora la gente, visto il segno
che egli aveva compiuto, diceva:
«Questi è davvero il profeta,
colui che viene nel mondo!».
15
Ma Gesù, sapendo che
venivano a prenderlo per farlo
re, si ritirò di nuovo sul monte,
lui da solo.
16
Venuta intanto la sera, i suoi
discepoli scesero al mare,
17
salirono in barca e si avviarono
6
1
Μετὰ ταῦτα ἀπῆλθεν ὁ Ἰησοῦς
πέραν τῆς θαλάσσης τῆς
Γαλιλαίας τῆς Τιβεριάδος.
2
ἠκολούθει δὲ αὐτῷ ὄχλος
πολύς, ὅτι ἐθεώρουν τὰ σημεῖα ἃ
ἐποίει ἐπὶ τῶν
ἀσθενούντων.
3
ἀνῆλθεν δὲ εἰς τὸ
ὄρος Ἰησοῦς καὶ ἐκεῖ ἐκάθητο
μετὰ τῶν μαθητῶν αὐτοῦ.
4
ἦν δὲ
ἐγγὺς τὸ πάσχα, ἡ ἑορτὴ τῶν
Ἰουδαίων.
5
Ἐπάρας οὖν τοὺς
ὀφθαλμοὺς ὁ Ἰησοῦς καὶ
θεασάμενος ὅτι πολὺς ὄχλος
ἔρχεται πρὸς αὐτὸν λέγει πρὸς
Φίλιππον· πόθεν ἀγοράσωμεν
ἄρτους ἵνα φάγωσιν
οὗτοι;
6
τοῦτο δὲ ἔλεγεν πειράζων
αὐτόν· αὐτὸς γὰρ ᾔδει τί
ἔμελλεν ποιεῖν.
7
ἀπεκρίθη αὐτῷ
[ὁ] Φίλιππος· διακοσίων
δηναρίων ἄρτοι οὐκ ἀρκοῦσιν
αὐτοῖς ἵνα ἕκαστος βραχύ [τι]
λάβῃ.
8
λέγει αὐτῷ εἷς ἐκ τῶν
μαθητῶν αὐτοῦ, Ἀνδρέας ὁ
ἀδελφὸς Σίμωνος Πέτρου·
9
ἔστιν
παιδάριον ὧδε ὃς ἔχει πέντε
ἄρτους κριθίνους καὶ δύο
ὀψάρια· ἀλλὰ ταῦτα τί ἐστιν εἰς
τοσούτους;
10
εἶπεν ὁ Ἰησοῦς·
ποιήσατε τοὺς ἀνθρώπους
ἀναπεσεῖν. ἦν δὲ χόρτος πολὺς
ἐν τῷ τόπῳ. ἀνέπεσαν οὖν οἱ
ἄνδρες τὸν ἀριθμὸν ὡς
πεντακισχίλιοι.
11
ἔλαβεν οὖν
τοὺς ἄρτους ὁ Ἰησοῦς καὶ
εὐχαριστήσας διέδωκεν τοῖς
ἀνακειμένοις ὁμοίως καὶ ἐκ τῶν
ὀψαρίων ὅσον ἤθελον.
12
ὡς δὲ
ἐνεπλήσθησαν, λέγει τοῖς
μαθηταῖς αὐτοῦ· συναγάγετε τὰ
περισσεύσαντα κλάσματα, ἵνα
μή τι ἀπόληται.
13
συνήγαγον οὖν
καὶ ἐγέμισαν δώδεκα κοφίνους
κλασμάτων ἐκ τῶν πέντε ἄρτων
τῶν κριθίνων ἃ ἐπερίσσευσαν
τοῖς βεβρωκόσιν.
14
Οἱ οὖν ἄνθρωποι ἰδόντες ὃ
ἐποίησεν σημεῖον ἔλεγον ὅτι
οὗτός ἐστιν ἀληθῶς ὁ προφήτης
ὁ ἐρχόμενος εἰς τὸν
κόσμον.
15
Ἰησοῦς οὖν γνοὺς ὅτι
μέλλουσιν ἔρχεσθαι καὶ
ἁρπάζειν αὐτὸν ἵνα ποιήσωσιν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
22
montagna, tutto solo.
16
Venuta intanto la sera, i suoi
discepoli scesero al mare
17
e,
saliti in una barca, si avviarono
verso l'altra riva in direzione di
Cafàrnao. Era ormai buio, e
Gesù non era ancora venuto da
loro.
18
Il mare era agitato,
perché soffiava un forte vento.
19
Dopo aver remato circa tre o
quattro miglia, videro Gesù
che camminava sul mare e si
avvicinava alla barca, ed
ebbero paura.
20
Ma egli disse
loro: "Sono io, non temete".
21
Allora vollero prenderlo sulla
barca e rapidamente la barca
toccò la riva alla quale erano
diretti.
22
Il giorno dopo, la folla,
rimasta dall'altra parte del
mare, notò che c'era una barca
sola e che Gesù non era salito
con i suoi discepoli sulla barca,
ma soltanto i suoi discepoli
erano partiti.
23
Altre barche
erano giunte nel frattempo da
Tiberìade, presso il luogo dove
avevano mangiato il pane dopo
che il Signore aveva reso
grazie.
24
Quando dunque la
folla vide che Gesù non era più
là e nemmeno i suoi discepoli,
salì sulle barche e si diresse
alla volta di Cafàrnao alla
ricerca di Gesù.
25
Trovatolo di
là dal mare, gli dissero:
"Rabbì, quando sei venuto
qua?".
26
Gesù rispose: "In verità, in
verità vi dico, voi mi cercate
non perché avete visto dei
segni, ma perché avete
mangiato di quei pani e vi siete
saziati.
27
Procuratevi non il
cibo che perisce, ma quello che
dura per la vita eterna, e che il
Figlio dell'uomo vi darà.
Perché su di lui il Padre, Dio,
ha messo il suo sigillo".
28
Gli
dissero allora: "Che cosa
dobbiamo fare per compiere le
opere di Dio?".
29
Gesù rispose:
"Questa è l'opera di Dio:
verso l’altra riva del mare in
direzione di Cafarnao. Era ormai
buio e Gesù non li aveva ancora
raggiunti;
18
il mare era agitato,
perché soffiava un forte vento.
19
Dopo aver remato per circa tre
o quattro miglia, videro Gesù
che camminava sul mare e si
avvicinava alla barca, ed ebbero
paura.
20
Ma egli disse loro:
«Sono io, non abbiate paura!».
21
Allora vollero prenderlo sulla
barca, e subito la barca toccò la
riva alla quale erano diretti.
22
Il giorno dopo, la folla, rimasta
dall’altra parte del mare, vide
che c’era soltanto una barca e
che Gesù non era salito con i
suoi discepoli sulla barca, ma i
suoi discepoli erano partiti da
soli.
23
Altre barche erano giunte
da Tiberiade, vicino al luogo
dove avevano mangiato il pane,
dopo che il Signore aveva reso
grazie.
24
Quando dunque la folla
vide che Gesù non era più là e
nemmeno i suoi discepoli, salì
sulle barche e si diresse alla
volta di Cafarnao alla ricerca di
Gesù.
25
Lo trovarono di là dal
mare e gli dissero: «Rabbì,
quando sei venuto qua?».
26
Gesù rispose loro: «In verità,
in verità io vi dico: voi mi
cercate non perché avete visto
dei segni, ma perché avete
mangiato di quei pani e vi siete
saziati.
27
Datevi da fare non per
il cibo che non dura, ma per il
cibo che rimane per la vita
eterna e che il Figlio dell’uomo
vi darà. Perché su di lui il Padre,
Dio, ha messo il suo sigillo».
28
Gli dissero allora: «Che cosa
dobbiamo compiere per fare le
opere di Dio?».
29
Gesù rispose
loro: «Questa è l’opera di Dio:
che crediate in colui che egli ha
mandato».
30
Allora gli dissero: «Quale
segno tu compi perché vediamo
e ti crediamo? Quale opera fai?
31
I nostri padri hanno mangiato
la manna nel deserto, come sta
βασιλέα, ἀνεχώρησεν πάλιν εἰς
τὸ ὄρος αὐτὸς μόνος.
16
Ὡς δὲ ὀψία ἐγένετο κατέβησαν
οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ ἐπὶ τὴν
θάλασσαν
17
καὶ ἐμβάντες εἰς
πλοῖον ἤρχοντο πέραν τῆς
θαλάσσης εἰς Καφαρναούμ. καὶ
σκοτία ἤδη ἐγεγόνει καὶ οὔπω
ἐληλύθει πρὸς αὐτοὺς ὁ Ἰησοῦς,
18
ἥ τε θάλασσα ἀνέμου μεγάλου
πνέοντος διεγείρετο.
19
ἐληλακότες οὖν ὡς σταδίους
εἴκοσι πέντε ἢ τριάκοντα
θεωροῦσιν τὸν Ἰησοῦν
περιπατοῦντα ἐπὶ τῆς θαλάσσης
καὶ ἐγγὺς τοῦ πλοίου γινόμενον,
καὶ ἐφοβήθησαν.
20
ὁ δὲ λέγει
αὐτοῖς· ἐγώ εἰμι· μὴ φοβεῖσθε.
21
ἤθελον οὖν λαβεῖν αὐτὸν εἰς τὸ
πλοῖον, καὶ εὐθέως ἐγένετο τὸ
πλοῖον ἐπὶ τῆς γῆς εἰς ἣν
ὑπῆγον.
22
Τῇ ἐπαύριον ὁ ὄχλος ὁ
ἑστηκὼς πέραν τῆς θαλάσσης
εἶδον ὅτι πλοιάριον ἄλλο οὐκ ἦν
ἐκεῖ εἰ μὴ ἓν καὶ ὅτι οὐ
συνεισῆλθεν τοῖς μαθηταῖς
αὐτοῦ ὁ Ἰησοῦς εἰς τὸ πλοῖον
ἀλλὰ μόνοι οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ
ἀπῆλθον·
23
ἄλλα ἦλθεν πλοιά
[ρια] ἐκ Τιβεριάδος ἐγγὺς τοῦ
τόπου ὅπου ἔφαγον τὸν ἄρτον
εὐχαριστήσαντος τοῦ
κυρίου.
24
ὅτε οὖν εἶδεν ὁ ὄχλος
ὅτι Ἰησοῦς οὐκ ἔστιν ἐκεῖ οὐδὲ
οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ, ἐνέβησαν
αὐτοὶ εἰς τὰ πλοιάρια καὶ ἦλθον
εἰς Καφαρναοὺμ ζητοῦντες τὸν
Ἰησοῦν.
25
καὶ εὑρόντες αὐτὸν
πέραν τῆς θαλάσσης εἶπον
αὐτῷ· ῥαββί, πότε ὧδε γέγονας;
26
Ἀπεκρίθη αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς καὶ
εἶπεν· ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν,
ζητεῖτέ με οὐχ ὅτι εἴδετε σημεῖα,
ἀλλ’ ὅτι ἐφάγετε ἐκ τῶν ἄρτων
καὶ ἐχορτάσθητε.
27
ἐργάζεσθε μὴ
τὴν βρῶσιν τὴν ἀπολλυμένην
ἀλλὰ τὴν βρῶσιν τὴν μένουσαν
εἰς ζωὴν αἰώνιον, ἣν ὁ υἱὸς τοῦ
ἀνθρώπου ὑμῖν δώσει· τοῦτον
γὰρ ὁ πατὴρ ἐσφράγισεν ὁ
θεός.
28
εἶπον οὖν πρὸς αὐτόν· τί
ποιῶμεν ἵνα ἐργαζώμεθα τὰ
ἔργα τοῦ θεοῦ;
29
ἀπεκρίθη [ὁ]
CEI 1971 CEI 2008 Greco
23
credere in colui che egli ha
mandato".
30
Allora gli dissero: "Quale
segno dunque tu fai perché
vediamo e possiamo crederti?
Quale opera compi?
31
I nostri
padri hanno mangiato la manna
nel deserto, come sta scritto:
Diede loro da mangiare un
pane dal cielo
".
32
Rispose loro
Gesù: "In verità, in verità vi
dico: non Mosè vi ha dato il
pane dal cielo, ma il Padre mio
vi dà il pane dal cielo, quello
vero;
33
il pane di Dio è colui
che discende dal cielo e dà la
vita al mondo".
34
Allora gli
dissero: "Signore, dacci
sempre questo pane".
35
Gesù
rispose: "Io sono il pane della
vita; chi viene a me non avrà
più fame e chi crede in me non
avrà più sete.
36
Vi ho detto
però che voi mi avete visto e
non credete.
37
Tutto ciò che il
Padre mi dà, verrà a me; colui
che viene a me, non lo
respingerò,
38
perché sono
disceso dal cielo non per fare
la mia volontà, ma la volontà
di colui che mi ha mandato.
39
E
questa è la volontà di colui che
mi ha mandato, che io non
perda nulla di quanto egli mi
ha dato, ma lo risusciti
nell'ultimo giorno.
40
Questa
infatti è la volontà del Padre
mio, che chiunque vede il
Figlio e crede in lui abbia la
vita eterna; io lo risusciterò
nell'ultimo giorno".
41
Intanto i Giudei
mormoravano di lui perché
aveva detto: "Io sono il pane
disceso dal cielo".
42
E
dicevano: "Costui non è forse
Gesù, il figlio di Giuseppe? Di
lui conosciamo il padre e la
madre. Come può dunque dire:
Sono disceso dal cielo?".
43
Gesù rispose: "Non
mormorate tra di voi.
44
Nessuno può venire a me, se
non lo attira il Padre che mi ha
scritto:
Diede loro da mangiare
un pane dal cielo
».
32
Rispose
loro Gesù: «In verità, in verità io
vi dico: non è Mosè che vi ha
dato il pane dal cielo, ma è il
Padre mio che vi dà il pane dal
cielo, quello vero.
33
Infatti il
pane di Dio è colui che discende
dal cielo e dà la vita al mondo».
34
Allora gli dissero: «Signore,
dacci sempre questo pane».
35
Gesù rispose loro: «Io sono il
pane della vita; chi viene a me
non avrà fame e chi crede in me
non avrà sete, mai!
36
Vi ho detto
però che voi mi avete visto,
eppure non credete.
37
Tutto ciò
che il Padre mi dà, verrà a me:
colui che viene a me, io non lo
caccerò fuori,
38
perché sono
disceso dal cielo non per fare la
mia volontà, ma la volontà di
colui che mi ha mandato.
39
E
questa è la volontà di colui che
mi ha mandato: che io non perda
nulla di quanto egli mi ha dato,
ma che lo risusciti nell’ultimo
giorno.
40
Questa infatti è la
volontà del Padre mio: che
chiunque vede il Figlio e crede
in lui abbia la vita eterna; e io lo
risusciterò nell’ultimo giorno».
41
Allora i Giudei si misero a
mormorare contro di lui perché
aveva detto: «Io sono il pane
disceso dal cielo».
42
E dicevano:
«Costui non è forse Gesù, il
figlio di Giuseppe? Di lui non
conosciamo il padre e la madre?
Come dunque può dire: “Sono
disceso dal cielo”?».
43
Gesù rispose loro: «Non
mormorate tra voi.
44
Nessuno
può venire a me, se non lo attira
il Padre che mi ha mandato; e io
lo risusciterò nell’ultimo giorno.
45
Sta scritto nei profeti: E
tutti
saranno
istruiti da Dio
.
Chiunque ha ascoltato il Padre e
ha imparato da lui, viene a me.
46
Non perché qualcuno abbia
visto il Padre; solo colui che
viene da Dio ha visto il Padre.
47
In verità, in verità io vi dico:
Ἰησοῦς καὶ εἶπεν αὐτοῖς· τοῦτό
ἐστιν τὸ ἔργον τοῦ θεοῦ, ἵνα
πιστεύητε εἰς ὃν ἀπέστειλεν
ἐκεῖνος.
30
Εἶπον οὖν αὐτῷ· τί οὖν ποιεῖς
σὺ σημεῖον, ἵνα ἴδωμεν καὶ
πιστεύσωμέν σοι; τί ἐργάζῃ;
31
οἱ
πατέρες ἡμῶν τὸ μάννα ἔφαγον
ἐν τῇ ἐρήμῳ, καθώς ἐστιν
γεγραμμένον·
ἄρτον ἐκ τοῦ
οὐρανοῦ
ἔδωκεν αὐτοῖς φαγεῖν.
32
εἶπεν οὖν αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς·
ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν, οὐ
Μωϋσῆς δέδωκεν ὑμῖν τὸν
ἄρτον ἐκ τοῦ οὐρανοῦ, ἀλλ’ ὁ
πατήρ μου δίδωσιν ὑμῖν τὸν
ἄρτον ἐκ τοῦ οὐρανοῦ τὸν
ἀληθινόν·
33
ὁ γὰρ ἄρτος τοῦ θεοῦ
ἐστιν ὁ καταβαίνων ἐκ τοῦ
οὐρανοῦ καὶ ζωὴν διδοὺς τῷ
κόσμῳ.
34
εἶπον οὖν πρὸς αὐτόν·
κύριε, πάντοτε δὸς ἡμῖν τὸν
ἄρτον τοῦτον.
35
εἶπεν αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· ἐγώ εἰμι ὁ ἄρτος τῆς
ζωῆς· ὁ ἐρχόμενος πρὸς ἐμὲ οὐ
μὴ πεινάσῃ, καὶ ὁ πιστεύων εἰς
ἐμὲ οὐ μὴ διψήσει πώποτε.
36
Ἀλλ’ εἶπον ὑμῖν ὅτι καὶ
ἑωράκατέ [με] καὶ οὐ πιστεύετε.
37
πᾶν ὃ δίδωσίν μοι ὁ πατὴρ
πρὸς ἐμὲ ἥξει, καὶ τὸν
ἐρχόμενον πρὸς ἐμὲ οὐ μὴ
ἐκβάλω ἔξω,
38
ὅτι καταβέβηκα
ἀπὸ τοῦ οὐρανοῦ οὐχ ἵνα ποιῶ
τὸ θέλημα τὸ ἐμὸν ἀλλὰ τὸ
θέλημα τοῦ πέμψαντός με.
39
τοῦτο δέ ἐστιν τὸ θέλημα τοῦ
πέμψαντός με, ἵνα πᾶν ὃ
δέδωκέν μοι μὴ ἀπολέσω ἐξ
αὐτοῦ, ἀλλ’ ἀναστήσω αὐτὸ [ἐν]
τῇ ἐσχάτῃ ἡμέρᾳ.
40
τοῦτο γάρ ἐστιν τὸ θέλημα τοῦ
πατρός μου, ἵνα πᾶς ὁ θεωρῶν
τὸν υἱὸν καὶ πιστεύων εἰς αὐτὸν
ἔχῃ ζωὴν αἰώνιον, καὶ
ἀναστήσω αὐτὸν ἐγὼ [ἐν] τῇ
ἐσχάτῃ ἡμέρᾳ.
41
Ἐγόγγυζον οὖν
οἱ Ἰουδαῖοι περὶ αὐτοῦ ὅτι εἶπεν·
ἐγώ εἰμι ὁ ἄρτος ὁ καταβὰς ἐκ
τοῦ οὐρανοῦ,
42
καὶ ἔλεγον· οὐχ
οὗτός ἐστιν Ἰησοῦς ὁ υἱὸς
Ἰωσήφ, οὗ ἡμεῖς οἴδαμεν τὸν
πατέρα καὶ τὴν μητέρα; πῶς νῦν
λέγει ὅτι ἐκ τοῦ οὐρανοῦ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
24
mandato; e io lo risusciterò
nell'ultimo giorno.
45
Sta scritto
nei profeti:
E tutti saranno
ammaestrati da Dio
. Chiunque
ha udito il Padre e ha imparato
da lui, viene a me.
46
Non che
alcuno abbia visto il Padre, ma
solo colui che viene da Dio ha
visto il Padre.
47
In verità, in
verità vi dico: chi crede ha la
vita eterna.
48
Io sono il pane della vita.
49
I
vostri padri hanno mangiato la
manna nel deserto e sono
morti;
50
questo è il pane che
discende dal cielo, perché chi
ne mangia non muoia.
51
Io
sono il pane vivo, disceso dal
cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno e il pane
che io darò è la mia carne per
la vita del mondo".
52
Allora i Giudei si misero a
discutere tra di loro: "Come
può costui darci la sua carne da
mangiare?".
53
Gesù disse: "In
verità, in verità vi dico: se non
mangiate la carne del Figlio
dell'uomo e non bevete il suo
sangue, non avrete in voi la
vita.
54
Chi mangia la mia carne
e beve il mio sangue ha la vita
eterna e io lo risusciterò
nell'ultimo giorno.
55
Perché la
mia carne è vero cibo e il mio
sangue vera bevanda.
56
Chi
mangia la mia carne e beve il
mio sangue dimora in me e io
in lui.
57
Come il Padre, che ha
la vita, ha mandato me e io
vivo per il Padre, così anche
colui che mangia di me vivrà
per me.
58
Questo è il pane
disceso dal cielo, non come
quello che mangiarono i padri
vostri e morirono. Chi mangia
questo pane vivrà in eterno".
59
Queste cose disse Gesù,
insegnando nella sinagoga a
Cafàrnao.
60
Molti dei suoi
discepoli, dopo aver ascoltato,
dissero: "Questo linguaggio è
duro; chi può intenderlo?".
61
Gesù, conoscendo dentro di
chi crede ha la vita eterna.
48
Io sono il pane della vita.
49
I
vostri padri hanno mangiato la
manna nel deserto e sono morti;
50
questo è il pane che discende
dal cielo, perché chi ne mangia
non muoia.
51
Io sono il pane
vivo, disceso dal cielo. Se uno
mangia di questo pane vivrà in
eterno e il pane che io darò è la
mia carne per la vita del
mondo».
52
Allora i Giudei si misero a
discutere aspramente fra loro:
«Come può costui darci la sua
carne da mangiare?».
53
Gesù
disse loro: «In verità, in verità io
vi dico: se non mangiate la carne
del Figlio dell’uomo e non
bevete il suo sangue, non avete
in voi la vita.
54
Chi mangia la
mia carne e beve il mio sangue
ha la vita eterna e io lo
risusciterò nell’ultimo giorno.
55
Perché la mia carne è vero cibo
e il mio sangue vera bevanda.
56
Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue rimane in me
e io in lui.
57
Come il Padre, che
ha la vita, ha mandato me e io
vivo per il Padre, così anche
colui che mangia me vivrà per
me.
58
Questo è il pane disceso
dal cielo; non è come quello che
mangiarono i padri e morirono.
Chi mangia questo pane vivrà in
eterno».
59
Gesù disse queste cose,
insegnando nella sinagoga a
Cafarnao.
60
Molti dei suoi
discepoli, dopo aver ascoltato,
dissero: «Questa parola è dura!
Chi può ascoltarla?».
61
Gesù,
sapendo dentro di sé che i suoi
discepoli mormoravano riguardo
a questo, disse loro: «Questo vi
scandalizza?
62
E
se vedeste il
Figlio dell’uomo salire là
dov’era prima?
63
È lo Spirito
che dà la vita, la carne non giova
a nulla; le parole che io vi ho
detto sono spirito e sono vita.
64
Ma tra voi vi sono alcuni che
non credono». Gesù infatti
καταβέβηκα;
43
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς καὶ εἶπεν
αὐτοῖς· μὴ γογγύζετε μετ’
ἀλλήλων.
44
οὐδεὶς δύναται
ἐλθεῖν πρός με ἐὰν μὴ ὁ πατὴρ ὁ
πέμψας με ἑλκύσῃ αὐτόν, κἀγὼ
ἀναστήσω αὐτὸν ἐν τῇ ἐσχάτῃ
ἡμέρᾳ.
45
ἔστιν γεγραμμένον ἐν
τοῖς προφήταις· καὶ ἔσονται
πάντες διδακτοὶ θεοῦ·
πᾶς ὁ
ἀκούσας παρὰ τοῦ πατρὸς καὶ
μαθὼν ἔρχεται πρὸς ἐμέ.
46
οὐχ
ὅτι τὸν πατέρα ἑώρακέν τις εἰ μὴ
ὁ ὢν παρὰ τοῦ θεοῦ, οὗτος
ἑώρακεν τὸν πατέρα.
47
Ἀμὴν
ἀμὴν λέγω ὑμῖν, ὁ πιστεύων ἔχει
ζωὴν αἰώνιον.
48
Ἐγώ εἰμι ὁ
ἄρτος τῆς ζωῆς.
49
οἱ πατέρες
ὑμῶν ἔφαγον ἐν τῇ ἐρήμῳ τὸ
μάννα καὶ ἀπέθανον·
50
οὗτός
ἐστιν ὁ ἄρτος ὁ ἐκ τοῦ οὐρανοῦ
καταβαίνων, ἵνα τις ἐξ αὐτοῦ
φάγῃ καὶ μὴ ἀποθάνῃ.
51
ἐγώ εἰμι
ὁ ἄρτος ὁ ζῶν ὁ ἐκ τοῦ οὐρανοῦ
καταβάς· ἐάν τις φάγῃ ἐκ τούτου
τοῦ ἄρτου ζήσει εἰς τὸν αἰῶνα,
καὶ ὁ ἄρτος δὲ ὃν ἐγὼ δώσω ἡ
σάρξ μού ἐστιν ὑπὲρ τῆς τοῦ
κόσμου ζωῆς.
52
Ἐμάχοντο οὖν πρὸς ἀλλήλους
οἱ Ἰουδαῖοι λέγοντες· πῶς
δύναται οὗτος ἡμῖν δοῦναι τὴν
σάρκα [αὐτοῦ] φαγεῖν;
53
εἶπεν
οὖν αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς· ἀμὴν ἀμὴν
λέγω ὑμῖν, ἐὰν μὴ φάγητε τὴν
σάρκα τοῦ υἱοῦ τοῦ ἀνθρώπου
καὶ πίητε αὐτοῦ τὸ αἷμα, οὐκ
ἔχετε ζωὴν ἐν ἑαυτοῖς.
54
ὁ
τρώγων μου τὴν σάρκα καὶ
πίνων μου τὸ αἷμα ἔχει ζωὴν
αἰώνιον, κἀγὼ ἀναστήσω αὐτὸν
τῇ ἐσχάτῃ ἡμέρᾳ.
55
ἡ γὰρ σάρξ
μου ἀληθής ἐστιν βρῶσις, καὶ τὸ
αἷμά μου ἀληθής ἐστιν πόσις.
56
ὁ
τρώγων μου τὴν σάρκα καὶ
πίνων μου τὸ αἷμα ἐν ἐμοὶ μένει
κἀγὼ ἐν αὐτῷ.
57
καθὼς
ἀπέστειλέν με ὁ ζῶν πατὴρ κἀγὼ
ζῶ διὰ τὸν πατέρα, καὶ ὁ τρώγων
με κἀκεῖνος ζήσει δι’
ἐμέ.
58
οὗτός ἐστιν ὁ ἄρτος ὁ ἐξ
οὐρανοῦ καταβάς, οὐ καθὼς
ἔφαγον οἱ πατέρες καὶ
ἀπέθανον· ὁ τρώγων τοῦτον τὸν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
25
sé che i suoi discepoli proprio
di questo mormoravano, disse
loro: "Questo vi scandalizza?
62
E se vedeste il Figlio
dell'uomo salire là dov'era
prima?
63
È lo Spirito che dà la
vita, la carne non giova a nulla;
le parole che vi ho dette sono
spirito e vita.
64
Ma vi sono
alcuni tra voi che non
credono". Gesù infatti sapeva
fin da principio chi erano
quelli che non credevano e chi
era colui che lo avrebbe
tradito.
65
E continuò: "Per
questo vi ho detto che nessuno
può venire a me, se non gli è
concesso dal Padre mio".
66
Da allora molti dei suoi
discepoli si tirarono indietro e
non andavano più con lui.
67
Disse allora Gesù ai Dodici:
"Forse anche voi volete
andarvene?".
68
Gli rispose
Simon Pietro: "Signore, da chi
andremo? Tu hai parole di vita
eterna;
69
noi abbiamo creduto e
conosciuto che tu sei il Santo
di Dio".
70
Rispose Gesù: "Non
ho forse scelto io voi, i Dodici?
Eppure uno di voi è un
diavolo!". Egli parlava di
Giuda, figlio di Simone
Iscariota: questi infatti stava
per tradirlo, uno dei Dodici.
sapeva fin da principio chi erano
quelli che non credevano e chi
era colui che lo avrebbe tradito.
65
E diceva: «Per questo vi ho
detto che nessuno può venire a
me, se non gli è concesso dal
Padre».
66
Da quel momento molti dei
suoi discepoli tornarono indietro
e non andavano più con lui.
67
Disse allora Gesù ai Dodici:
«Volete andarvene anche voi?».
68
Gli rispose Simon Pietro:
«Signore, da chi andremo? Tu
hai parole di vita eterna
69
e noi
abbiamo creduto e conosciuto
che tu sei il Santo di Dio».
70
Gesù riprese: «Non sono forse
io che ho scelto voi, i Dodici?
Eppure uno di voi è un
diavolo!».
71
Parlava di Giuda,
figlio di Simone Iscariota: costui
infatti stava per tradirlo, ed era
uno dei Dodici.
ἄρτον ζήσει εἰς τὸν αἰῶνα.
59
Ταῦτα εἶπεν ἐν συναγωγῇ
διδάσκων ἐν Καφαρναούμ.
60
Πολλοὶ οὖν ἀκούσαντες ἐκ τῶν
μαθητῶν αὐτοῦ εἶπαν· σκληρός
ἐστιν ὁ λόγος οὗτος· τίς δύναται
αὐτοῦ ἀκούειν;
61
εἰδὼς δὲ ὁ
Ἰησοῦς ἐν ἑαυτῷ ὅτι
γογγύζουσιν περὶ τούτου οἱ
μαθηταὶ αὐτοῦ εἶπεν αὐτοῖς·
τοῦτο ὑμᾶς σκανδαλίζει;
62
ἐὰν
οὖν θεωρῆτε τὸν υἱὸν τοῦ
ἀνθρώπου ἀναβαίνοντα ὅπου ἦν
τὸ πρότερον;
63
τὸ πνεῦμά ἐστιν
τὸ ζῳοποιοῦν, ἡ σὰρξ οὐκ
ὠφελεῖ οὐδέν· τὰ ῥήματα ἃ ἐγὼ
λελάληκα ὑμῖν πνεῦμά ἐστιν καὶ
ζωή ἐστιν.
64
ἀλλ’ εἰσὶν ἐξ ὑμῶν
τινες οἳ οὐ πιστεύουσιν. ᾔδει γὰρ
ἐξ ἀρχῆς ὁ Ἰησοῦς τίνες εἰσὶν οἱ
μὴ πιστεύοντες καὶ τίς ἐστιν ὁ
παραδώσων αὐτόν.
65
καὶ ἔλεγεν·
διὰ τοῦτο εἴρηκα ὑμῖν ὅτι οὐδεὶς
δύναται ἐλθεῖν πρός με ἐὰν μὴ ᾖ
δεδομένον αὐτῷ ἐκ τοῦ πατρός.
66
Ἐκ τούτου πολλοὶ [ἐκ] τῶν
μαθητῶν αὐτοῦ ἀπῆλθον εἰς τὰ
ὀπίσω καὶ οὐκέτι μετ’ αὐτοῦ
περιεπάτουν.
67
εἶπεν οὖν ὁ
Ἰησοῦς τοῖς δώδεκα· μὴ καὶ
ὑμεῖς θέλετε ὑπάγειν;
68
ἀπεκρίθη
αὐτῷ Σίμων Πέτρος· κύριε, πρὸς
τίνα ἀπελευσόμεθα; ῥήματα
ζωῆς αἰωνίου ἔχεις,
69
καὶ ἡμεῖς
πεπιστεύκαμεν καὶ ἐγνώκαμεν
ὅτι σὺ εἶ ὁ ἅγιος τοῦ θεοῦ.
70
ἀπεκρίθη αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς· οὐκ
ἐγὼ ὑμᾶς τοὺς δώδεκα
ἐξελεξάμην; καὶ ἐξ ὑμῶν εἷς
διάβολός ἐστιν.
71
ἔλεγεν δὲ τὸν
Ἰούδαν Σίμωνος Ἰσκαριώτου·
οὗτος γὰρ ἔμελλεν παραδιδόναι
αὐτόν, εἷς ἐκ τῶν δώδεκα.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
26
7
1
Dopo questi fatti Gesù se ne
andava per la Galilea; infatti
non voleva più andare per la
Giudea, perché i Giudei
cercavano di ucciderlo.
2
Si avvicinava intanto la festa
dei Giudei, detta delle
Capanne;
3
i suoi fratelli gli
dissero: "Parti di qui e va' nella
Giudea perché anche i tuoi
discepoli vedano le opere che
tu fai.
4
Nessuno infatti agisce
di nascosto, se vuole venire
riconosciuto pubblicamente. Se
fai tali cose, manifèstati al
mondo!".
5
Neppure i suoi
fratelli infatti credevano in lui.
6
Gesù allora disse loro: "Il mio
tempo non è ancora venuto, il
vostro invece è sempre pronto.
7
Il mondo non può odiare voi,
ma odia me, perché di lui io
attesto che le sue opere sono
cattive.
8
Andate voi a questa
festa; io non ci vado, perché il
mio tempo non è ancora
compiuto".
9
Dette loro queste
cose, restò nella Galilea.
10
Ma andati i suoi fratelli alla
festa, allora vi andò anche lui;
non apertamente però: di
nascosto.
11
I Giudei intanto lo
cercavano durante la festa e
dicevano: "Dov'è quel tale?".
12
E si faceva sommessamente
un gran parlare di lui tra la
folla; gli uni infatti dicevano:
"È buono!". Altri invece: "No,
inganna la gente!".
13
Nessuno
però ne parlava in pubblico,
per paura dei Giudei.
14
Quando ormai si era a metà
della festa, Gesù salì al tempio
e vi insegnava.
15
I Giudei ne
erano stupiti e dicevano:
"Come mai costui conosce le
Scritture, senza avere
studiato?".
16
Gesù rispose: "La
mia dottrina non è mia, ma di
colui che mi ha mandato.
17
Chi
vuol fare la sua volontà,
conoscerà se questa dottrina
viene da Dio, o se io parlo da
7
1
Dopo questi fatti, Gesù se ne
andava per la Galilea; infatti non
voleva più percorrere la Giudea,
perché i Giudei cercavano di
ucciderlo.
2
Si avvicinava intanto la festa
dei Giudei, quella delle
Capanne.
3
I suoi fratelli gli
dissero: «Parti di qui e va’ nella
Giudea, perché anche i tuoi
discepoli vedano le opere che tu
compi.
4
Nessuno infatti, se
vuole essere riconosciuto
pubblicamente, agisce di
nascosto. Se fai queste cose,
manifesta te stesso al mondo!».
5
Neppure i suoi fratelli infatti
credevano in lui.
6
Gesù allora
disse loro: «Il mio tempo non è
ancora venuto; il vostro tempo
invece è sempre pronto.
7
Il
mondo non può odiare voi, ma
odia me, perché di esso io
attesto che le sue opere sono
cattive.
8
Salite voi alla festa; io
non salgo a questa festa, perché
il mio tempo non è ancora
compiuto».
9
Dopo aver detto
queste cose, restò nella Galilea.
10
Ma quando i suoi fratelli
salirono per la festa, vi salì
anche lui: non apertamente, ma
quasi di nascosto.
11
I Giudei
intanto lo cercavano durante la
festa e dicevano: «Dov’è quel
tale?».
12
E la folla, sottovoce,
faceva un gran parlare di lui.
Alcuni infatti dicevano: «È
buono!». Altri invece dicevano:
«No, inganna la gente!».
13
Nessuno però parlava di lui in
pubblico, per paura dei Giudei.
14
Quando ormai si era a metà
della festa, Gesù salì al tempio e
si mise a insegnare.
15
I Giudei
ne erano meravigliati e
dicevano: «Come mai costui
conosce le Scritture, senza avere
studiato?».
16
Gesù rispose loro:
«La mia dottrina non è mia, ma
di colui che mi ha mandato.
17
Chi vuol fare la sua volontà,
riconoscerà se questa dottrina
7
1
Καὶ μετὰ ταῦτα περιεπάτει ὁ
Ἰησοῦς ἐν τῇ Γαλιλαίᾳ· οὐ γὰρ
ἤθελεν ἐν τῇ Ἰουδαίᾳ
περιπατεῖν, ὅτι ἐζήτουν αὐτὸν οἱ
Ἰουδαῖοι ἀποκτεῖναι.
2
Ἦν δὲ ἐγγὺς ἡ ἑορτὴ τῶν
Ἰουδαίων ἡ σκηνοπηγία.
3
εἶπον
οὖν πρὸς αὐτὸν οἱ ἀδελφοὶ
αὐτοῦ· μετάβηθι ἐντεῦθεν καὶ
ὕπαγε εἰς τὴν Ἰουδαίαν, ἵνα καὶ
οἱ μαθηταί σου θεωρήσουσιν
σοῦ τὰ ἔργα ἃ ποιεῖς·
4
οὐδεὶς
γάρ τι ἐν κρυπτῷ ποιεῖ καὶ ζητεῖ
αὐτὸς ἐν παρρησίᾳ εἶναι. εἰ
ταῦτα ποιεῖς, φανέρωσον
σεαυτὸν τῷ κόσμῳ.
5
οὐδὲ γὰρ οἱ
ἀδελφοὶ αὐτοῦ ἐπίστευον εἰς
αὐτόν.
6
λέγει οὖν αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· ὁ καιρὸς ὁ ἐμὸς οὔπω
πάρεστιν, ὁ δὲ καιρὸς ὁ
ὑμέτερος πάντοτέ ἐστιν
ἕτοιμος.
7
οὐ δύναται ὁ κόσμος
μισεῖν ὑμᾶς, ἐμὲ δὲ μισεῖ, ὅτι
ἐγὼ μαρτυρῶ περὶ αὐτοῦ ὅτι τὰ
ἔργα αὐτοῦ πονηρά ἐστιν.
8
ὑμεῖς
ἀνάβητε εἰς τὴν ἑορτήν· ἐγὼ οὐκ
ἀναβαίνω εἰς τὴν ἑορτὴν ταύτην,
ὅτι ὁ ἐμὸς καιρὸς οὔπω
πεπλήρωται.
9
ταῦτα δὲ εἰπὼν
αὐτὸς ἔμεινεν ἐν τῇ Γαλιλαίᾳ.
10
Ὡς δὲ ἀνέβησαν οἱ ἀδελφοὶ
αὐτοῦ εἰς τὴν ἑορτήν, τότε καὶ
αὐτὸς ἀνέβη οὐ φανερῶς ἀλλ’
[ὡς] ἐν κρυπτῷ.
11
οἱ οὖν
Ἰουδαῖοι ἐζήτουν αὐτὸν ἐν τῇ
ἑορτῇ καὶ ἔλεγον· ποῦ ἐστιν
ἐκεῖνος;
12
καὶ γογγυσμὸς περὶ
αὐτοῦ ἦν πολὺς ἐν τοῖς ὄχλοις·
οἱ μὲν ἔλεγον ὅτι ἀγαθός ἐστιν,
ἄλλοι [δὲ] ἔλεγον· οὔ, ἀλλὰ
πλανᾷ τὸν ὄχλον.
13
οὐδεὶς μέντοι
παρρησίᾳ ἐλάλει περὶ αὐτοῦ διὰ
τὸν φόβον τῶν Ἰουδαίων.
14
Ἤδη δὲ τῆς ἑορτῆς μεσούσης
ἀνέβη Ἰησοῦς εἰς τὸ ἱερὸν καὶ
ἐδίδασκεν.
15
ἐθαύμαζον οὖν οἱ
Ἰουδαῖοι λέγοντες· πῶς οὗτος
γράμματα οἶδεν μὴ μεμαθηκώς;
16
ἀπεκρίθη οὖν αὐτοῖς [ὁ]
Ἰησοῦς καὶ εἶπεν· ἡ ἐμὴ διδαχὴ
οὐκ ἔστιν ἐμὴ ἀλλὰ τοῦ
πέμψαντός με·
17
ἐάν τις θέλῃ τὸ
θέλημα αὐτοῦ ποιεῖν, γνώσεται
CEI 1971 CEI 2008 Greco
27
me stesso.
18
Chi parla da se
stesso, cerca la propria gloria;
ma chi cerca la gloria di colui
che l'ha mandato è veritiero, e
in lui non c'è ingiustizia.
19
Non
è stato forse Mosè a darvi la
Legge? Eppure nessuno di voi
osserva la Legge! Perché
cercate di uccidermi?".
20
Rispose la folla: "Tu hai un
demonio! Chi cerca di
ucciderti?".
21
Rispose Gesù:
"Un'opera sola ho compiuto, e
tutti ne siete stupiti.
22
Mosè vi
ha dato la circoncisione - non
che essa venga da Mosè, ma
dai patriarchi - e voi
circoncidete un uomo anche di
sabato.
23
Ora se un uomo
riceve la circoncisione di
sabato perché non sia
trasgredita la Legge di Mosè,
voi vi sdegnate contro di me
perché ho guarito interamente
un uomo di sabato?
24
Non
giudicate secondo le
apparenze, ma giudicate con
giusto giudizio!".
25
Intanto alcuni di
Gerusalemme dicevano: "Non
è costui quello che cercano di
uccidere?
26
Ecco, egli parla
liberamente, e non gli dicono
niente. Che forse i capi
abbiano riconosciuto davvero
che egli è il Cristo?
27
Ma
costui sappiamo di dov'è; il
Cristo invece, quando verrà,
nessuno saprà di dove sia".
28
Gesù allora, mentre
insegnava nel tempio, esclamò:
"Certo, voi mi conoscete e
sapete di dove sono. Eppure io
non sono venuto da me e chi
mi ha mandato è veritiero, e
voi non lo conoscete.
29
Io però
lo conosco, perché vengo da
lui ed egli mi ha mandato".
30
Allora cercarono di
arrestarlo, ma nessuno riuscì a
mettergli le mani addosso,
perché non era ancora giunta la
sua ora.
31
Molti della folla invece
viene da Dio, o se io parlo da me
stesso.
18
Chi parla da se stesso,
cerca la propria gloria; ma chi
cerca la gloria di colui che lo ha
mandato è veritiero, e in lui non
c’è ingiustizia.
19
Non è stato
forse Mosè a darvi la Legge?
Eppure nessuno di voi osserva la
Legge! Perché cercate di
uccidermi?».
20
Rispose la folla:
«Sei indemoniato! Chi cerca di
ucciderti?».
21
Disse loro Gesù:
«Un’opera sola ho compiuto, e
tutti ne siete meravigliati.
22
Per
questo Mosè vi ha dato la
circoncisione – non che essa
venga da Mosè, ma dai
patriarchi – e voi circoncidete un
uomo anche di sabato.
23
Ora, se
un uomo riceve la circoncisione
di sabato perché non sia
trasgredita la legge di Mosè, voi
vi sdegnate contro di me perché
di sabato ho guarito interamente
un uomo?
24
Non giudicate
secondo le apparenze; giudicate
con giusto giudizio!».
25
Intanto alcuni abitanti di
Gerusalemme dicevano: «Non è
costui quello che cercano di
uccidere?
26
Ecco, egli parla
liberamente, eppure non gli
dicono nulla. I capi hanno forse
riconosciuto davvero che egli è
il Cristo?
27
Ma costui sappiamo
di dov’è; il Cristo invece,
quando verrà, nessuno saprà di
dove sia».
28
Gesù allora, mentre
insegnava nel tempio, esclamò:
«Certo, voi mi conoscete e
sapete di dove sono. Eppure non
sono venuto da me stesso, ma
chi mi ha mandato è veritiero, e
voi non lo conoscete.
29
Io lo
conosco, perché vengo da lui ed
egli mi ha mandato».
30
Cercavano allora di arrestarlo,
ma nessuno riuscì a mettere le
mani su di lui, perché non era
ancora giunta la sua ora.
31
Molti
della folla invece credettero in
lui, e dicevano: «Il Cristo,
quando verrà, compirà forse
segni più grandi di quelli che ha
περὶ τῆς διδαχῆς πότερον ἐκ τοῦ
θεοῦ ἐστιν ἢ ἐγὼ ἀπ’ ἐμαυτοῦ
λαλῶ.
18
ὁ ἀφ’ ἑαυτοῦ λαλῶν τὴν
δόξαν τὴν ἰδίαν ζητεῖ· ὁ δὲ
ζητῶν τὴν δόξαν τοῦ πέμψαντος
αὐτὸν οὗτος ἀληθής ἐστιν καὶ
ἀδικία ἐν αὐτῷ οὐκ ἔστιν.
19
Οὐ
Μωϋσῆς δέδωκεν ὑμῖν τὸν
νόμον; καὶ οὐδεὶς ἐξ ὑμῶν ποιεῖ
τὸν νόμον. τί με ζητεῖτε
ἀποκτεῖναι;
20
ἀπεκρίθη ὁ ὄχλος·
δαιμόνιον ἔχεις· τίς σε ζητεῖ
ἀποκτεῖναι;
21
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς
καὶ εἶπεν αὐτοῖς· ἓν ἔργον
ἐποίησα καὶ πάντες θαυμάζετε.
22
διὰ τοῦτο Μωϋσῆς δέδωκεν
ὑμῖν τὴν περιτομήν– οὐχ ὅτι ἐκ
τοῦ Μωϋσέως ἐστὶν ἀλλ’ ἐκ τῶν
πατέρων– καὶ ἐν σαββάτῳ
περιτέμνετε ἄνθρωπον.
23
εἰ
περιτομὴν λαμβάνει ἄνθρωπος
ἐν σαββάτῳ ἵνα μὴ λυθῇ ὁ νόμος
Μωϋσέως, ἐμοὶ χολᾶτε ὅτι ὅλον
ἄνθρωπον ὑγιῆ ἐποίησα ἐν
σαββάτῳ;
24
μὴ κρίνετε κατ’
ὄψιν, ἀλλὰ τὴν δικαίαν κρίσιν
κρίνετε.
25
Ἔλεγον οὖν τινες ἐκ τῶν
Ἱεροσολυμιτῶν· οὐχ οὗτός ἐστιν
ὃν ζητοῦσιν ἀποκτεῖναι;
26
καὶ
ἴδε παρρησίᾳ λαλεῖ καὶ οὐδὲν
αὐτῷ λέγουσιν. μήποτε ἀληθῶς
ἔγνωσαν οἱ ἄρχοντες ὅτι οὗτός
ἐστιν ὁ χριστός;
27
ἀλλὰ τοῦτον
οἴδαμεν πόθεν ἐστίν· ὁ δὲ
χριστὸς ὅταν ἔρχηται οὐδεὶς
γινώσκει πόθεν ἐστίν.
28
ἔκραξεν
οὖν ἐν τῷ ἱερῷ διδάσκων ὁ
Ἰησοῦς καὶ λέγων· κἀμὲ οἴδατε
καὶ οἴδατε πόθεν εἰμί· καὶ ἀπ’
ἐμαυτοῦ οὐκ ἐλήλυθα, ἀλλ’
ἔστιν ἀληθινὸς ὁ πέμψας με, ὃν
ὑμεῖς οὐκ οἴδατε·
29
ἐγὼ οἶδα
αὐτόν, ὅτι παρ’ αὐτοῦ εἰμι
κἀκεῖνός με ἀπέστειλεν.
30
Ἐζήτουν οὖν αὐτὸν πιάσαι, καὶ
οὐδεὶς ἐπέβαλεν ἐπ’ αὐτὸν τὴν
χεῖρα, ὅτι οὔπω ἐληλύθει ἡ ὥρα
αὐτοῦ.
31
Ἐκ τοῦ ὄχλου δὲ πολλοὶ
ἐπίστευσαν εἰς αὐτὸν καὶ
ἔλεγον· ὁ χριστὸς ὅταν ἔλθῃ μὴ
πλείονα σημεῖα ποιήσει ὧν
οὗτος ἐποίησεν;
32
ἤκουσαν οἱ Φαρισαῖοι τοῦ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
28
credettero in lui, e dicevano:
"Il Cristo, quando verrà, potrà
fare segni più grandi di quelli
che ha fatto costui?".
32
I farisei intanto udirono che
la gente sussurrava queste cose
di lui e perciò i sommi
sacerdoti e i farisei mandarono
delle guardie per arrestarlo.
33
Gesù disse: "Per poco tempo
ancora rimango con voi, poi
vado da colui che mi ha
mandato.
34
Voi mi cercherete,
e non mi troverete; e dove sono
io, voi non potrete venire".
35
Dissero dunque tra loro i
Giudei: "Dove mai sta per
andare costui, che noi non
potremo trovarlo? Andrà forse
da quelli che sono dispersi fra i
Greci e ammaestrerà i Greci?
36
Che discorso è questo che ha
fatto: Mi cercherete e non mi
troverete e dove sono io voi
non potrete venire?".
37
Nell'ultimo giorno, il grande
giorno della festa, Gesù
levatosi in piedi esclamò ad
alta voce: "Chi ha sete venga a
me e beva
38
chi crede in me;
come dice la Scrittura: fiumi di
acqua viva sgorgheranno dal
suo seno".
39
Questo egli disse
riferendosi allo Spirito che
avrebbero ricevuto i credenti in
lui: infatti non c'era ancora lo
Spirito, perché Gesù non era
stato ancora glorificato.
40
All'udire queste parole,
alcuni fra la gente dicevano:
"Questi è davvero il profeta!".
41
Altri dicevano: "Questi è il
Cristo!". Altri invece dicevano:
"Il Cristo viene forse dalla
Galilea?
42
Non dice forse la
Scrittura che il Cristo
verrà
dalla stirpe di Davide
e
da
Betlemme
, il villaggio di
Davide?".
43
E nacque dissenso
tra la gente riguardo a lui.
44
Alcuni di loro volevano
arrestarlo, ma nessuno gli mise
le mani addosso.
45
Le guardie
tornarono quindi dai sommi
fatto costui?».
32
I farisei udirono che la gente
andava dicendo sottovoce queste
cose di lui. Perciò i capi dei
sacerdoti e i farisei mandarono
delle guardie per arrestarlo.
33
Gesù disse: «Ancora per poco
tempo sono con voi; poi vado da
colui che mi ha mandato.
34
Voi
mi cercherete e non mi
troverete; e dove sono io, voi
non potete venire».
35
Dissero
dunque tra loro i Giudei: «Dove
sta per andare costui, che noi
non potremo trovarlo? Andrà
forse da quelli che sono dispersi
fra i Greci e insegnerà ai Greci?
36
Che discorso è quello che ha
fatto: “Voi mi cercherete e non
mi troverete”, e: “Dove sono io,
voi non potete venire”?».
37
Nell’ultimo giorno, il grande
giorno della festa, Gesù, ritto in
piedi, gridò: «Se qualcuno ha
sete, venga a me, e beva
38
chi
crede in me. Come dice la
Scrittura: Dal suo grembo
sgorgheranno fiumi di acqua
viva».
39
Questo egli disse dello
Spirito che avrebbero ricevuto i
credenti in lui: infatti non vi era
ancora lo Spirito, perché Gesù
non era ancora stato glorificato.
40
All’udire queste parole, alcuni
fra la gente dicevano: «Costui è
davvero il profeta!».
41
Altri
dicevano: «Costui è il Cristo!».
Altri invece dicevano: «Il Cristo
viene forse dalla Galilea?
42
Non
dice la Scrittura: Dalla stirpe di
Davide e da Betlemme, il
villaggio di Davide, verrà il
Cristo?».
43
E tra la gente nacque
un dissenso riguardo a lui.
44
Alcuni di loro volevano
arrestarlo, ma nessuno mise le
mani su di lui.
45
Le guardie tornarono quindi
dai capi dei sacerdoti e dai
farisei e questi dissero loro:
«Perché non lo avete condotto
qui?».
46
Risposero le guardie:
«Mai un uomo ha parlato così!».
47
Ma i farisei replicarono loro:
ὄχλου γογγύζοντος περὶ αὐτοῦ
ταῦτα, καὶ ἀπέστειλαν οἱ
ἀρχιερεῖς καὶ οἱ Φαρισαῖοι
ὑπηρέτας ἵνα πιάσωσιν αὐτόν.
33
Εἶπεν οὖν ὁ Ἰησοῦς· ἔτι
χρόνον μικρὸν μεθ’ ὑμῶν εἰμι
καὶ ὑπάγω πρὸς τὸν πέμψαντά
με.
34
ζητήσετέ με καὶ οὐχ
εὑρήσετέ [με], καὶ ὅπου εἰμὶ ἐγὼ
ὑμεῖς οὐ δύνασθε ἐλθεῖν.
35
εἶπον
οὖν οἱ Ἰουδαῖοι πρὸς ἑαυτούς·
ποῦ οὗτος μέλλει πορεύεσθαι ὅτι
ἡμεῖς οὐχ εὑρήσομεν αὐτόν; μὴ
εἰς τὴν διασπορὰν τῶν Ἑλλήνων
μέλλει πορεύεσθαι καὶ διδάσκειν
τοὺς Ἕλληνας;
36
τίς ἐστιν ὁ
λόγος οὗτος ὃν εἶπεν· ζητήσετέ
με καὶ οὐχ εὑρήσετέ [με], καὶ
ὅπου εἰμὶ ἐγὼ ὑμεῖς οὐ δύνασθε
ἐλθεῖν;
37
Ἐν δὲ τῇ ἐσχάτῃ ἡμέρᾳ τῇ
μεγάλῃ τῆς ἑορτῆς εἱστήκει ὁ
Ἰησοῦς καὶ ἔκραξεν λέγων· ἐάν
τις διψᾷ ἐρχέσθω πρός με καὶ
πινέτω.
38
ὁ πιστεύων εἰς ἐμέ
καθὼς εἶπεν ἡ γραφή, ποταμοὶ
ἐκ τῆς κοιλίας αὐτοῦ ῥεύσουσιν
ὕδατος ζῶντος.
39
τοῦτο δὲ εἶπεν
περὶ τοῦ πνεύματος ὃ ἔμελλον
λαμβάνειν οἱ πιστεύσαντες εἰς
αὐτόν· οὔπω γὰρ ἦν πνεῦμα, ὅτι
Ἰησοῦς οὐδέπω ἐδοξάσθη.
40
Ἐκ τοῦ ὄχλου οὖν ἀκούσαντες
τῶν λόγων τούτων ἔλεγον·
οὗτός ἐστιν ἀληθῶς ὁ
προφήτης·
41
ἄλλοι ἔλεγον· οὗτός
ἐστιν ὁ χριστός, οἱ δὲ ἔλεγον· μὴ
γὰρ ἐκ τῆς Γαλιλαίας ὁ χριστὸς
ἔρχεται;
42
οὐχ ἡ γραφὴ εἶπεν ὅτι
ἐκ τοῦ σπέρματος Δαυὶδ καὶ ἀπὸ
Βηθλέεμ τῆς κώμης ὅπου ἦν
Δαυὶδ ἔρχεται ὁ χριστός;
43
σχίσμα οὖν ἐγένετο ἐν τῷ
ὄχλῳ δι’ αὐτόν·
44
τινὲς δὲ ἤθελον
ἐξ αὐτῶν πιάσαι αὐτόν, ἀλλ’
οὐδεὶς ἐπέβαλεν ἐπ’ αὐτὸν τὰς
χεῖρας.
45
Ἦλθον οὖν οἱ ὑπηρέται πρὸς
τοὺς ἀρχιερεῖς καὶ Φαρισαίους,
καὶ εἶπον αὐτοῖς ἐκεῖνοι· διὰ τί
οὐκ ἠγάγετε αὐτόν;
46
ἀπεκρίθησαν οἱ ὑπηρέται·
οὐδέποτε ἐλάλησεν οὕτως
ἄνθρωπος.
47
ἀπεκρίθησαν οὖν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
29
sacerdoti e dai farisei e questi
dissero loro: "Perché non lo
avete condotto?".
46
Risposero
le guardie: "Mai un uomo ha
parlato come parla
quest'uomo!".
47
Ma i farisei
replicarono loro: "Forse vi
siete lasciati ingannare anche
voi?
48
Forse gli ha creduto
qualcuno fra i capi, o fra i
farisei?
49
Ma questa gente, che
non conosce la Legge, è
maledetta!".
50
Disse allora
Nicodèmo, uno di loro, che era
venuto precedentemente da
Gesù:
51
"La nostra Legge
giudica forse un uomo prima di
averlo ascoltato e di sapere ciò
che fa?".
52
Gli risposero: "Sei
forse anche tu della Galilea?
Studia e vedrai che non sorge
profeta dalla Galilea".
53
E tornarono ciascuno a casa
sua.
«Vi siete lasciati ingannare
anche voi?
48
Ha forse creduto in
lui qualcuno dei capi o dei
farisei?
49
Ma questa gente, che
non conosce la Legge, è
maledetta!».
50
Allora Nicodemo,
che era andato precedentemente
da Gesù, ed era uno di loro,
disse:
51
«La nostra Legge
giudica forse un uomo prima di
averlo ascoltato e di sapere ciò
che fa?».
52
Gli risposero: «Sei
forse anche tu della Galilea?
Studia, e vedrai che dalla
Galilea non sorge profeta!».
53
E
ciascuno tornò a casa sua.
αὐτοῖς οἱ Φαρισαῖοι· μὴ καὶ
ὑμεῖς πεπλάνησθε;
48
μή τις ἐκ
τῶν ἀρχόντων ἐπίστευσεν εἰς
αὐτὸν ἢ ἐκ τῶν Φαρισαίων;
49
ἀλλ’ ὁ ὄχλος οὗτος ὁ μὴ
γινώσκων τὸν νόμον ἐπάρατοί
εἰσιν.
50
λέγει Νικόδημος πρὸς αὐτούς,
ὁ ἐλθὼν πρὸς αὐτὸν [τὸ]
πρότερον, εἷς ὢν ἐξ αὐτῶν·
51
μὴ
ὁ νόμος ἡμῶν κρίνει τὸν
ἄνθρωπον ἐὰν μὴ ἀκούσῃ
πρῶτον παρ’ αὐτοῦ καὶ γνῷ τί
ποιεῖ;
52
ἀπεκρίθησαν καὶ εἶπαν
αὐτῷ· μὴ καὶ σὺ ἐκ τῆς
Γαλιλαίας εἶ; ἐραύνησον καὶ ἴδε
ὅτι ἐκ τῆς Γαλιλαίας προφήτης
οὐκ ἐγείρεται.
53
Καὶ
ἐπορεύθησαν ἕκαστος εἰς τὸν
οἶκον αὐτοῦ,
CEI 1971 CEI 2008 Greco
30
8
1
Gesù si avviò allora verso il
monte degli Ulivi.
2
Ma all'alba
si recò di nuovo nel tempio e
tutto il popolo andava da lui ed
egli, sedutosi, li ammaestrava.
3
Allora gli scribi e i farisei gli
conducono una donna sorpresa
in adulterio e, postala nel
mezzo,
4
gli dicono: "Maestro,
questa donna è stata sorpresa
in flagrante adulterio.
5
Ora
Mosè, nella Legge, ci ha
comandato di lapidare donne
come questa. Tu che ne dici?".
6
Questo dicevano per metterlo
alla prova e per avere di che
accusarlo. Ma Gesù, chinatosi,
si mise a scrivere col dito per
terra.
7
E siccome insistevano
nell'interrogarlo, alzò il capo e
disse loro: "Chi di voi è senza
peccato, scagli per primo la
pietra contro di lei".
8
E
chinatosi di nuovo, scriveva
per terra.
9
Ma quelli, udito ciò,
se ne andarono uno per uno,
cominciando dai più anziani
fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna
là in mezzo.
10
Alzatosi allora
Gesù le disse: "Donna, dove
sono? Nessuno ti ha
condannata?".
11
Ed essa
rispose: "Nessuno, Signore". E
Gesù le disse: "Neanch'io ti
condanno; va' e d'ora in poi
non peccare più".
12
Di nuovo Gesù parlò loro:
"Io sono la luce del mondo; chi
segue me, non camminerà
nelle tenebre, ma avrà la luce
della vita".
13
Gli dissero allora i farisei:
"Tu dai testimonianza di te
stesso; la tua testimonianza
non è vera".
14
Gesù rispose:
"Anche se io rendo
testimonianza di me stesso, la
mia testimonianza è vera,
perché so da dove vengo e
dove vado. Voi invece non
sapete da dove vengo o dove
vado.
15
Voi giudicate secondo
8
1
Gesù si avviò verso il monte
degli Ulivi.
2
Ma al mattino si
recò di nuovo nel tempio e tutto
il popolo andava da lui. Ed egli
sedette e si mise a insegnare
loro.
3
Allora gli scribi e i farisei
gli condussero una donna
sorpresa in adulterio, la posero
in mezzo e
4
gli dissero:
«Maestro, questa donna è stata
sorpresa in flagrante adulterio.
5
Ora Mosè, nella Legge, ci ha
comandato di lapidare donne
come questa. Tu che ne dici?».
6
Dicevano questo per metterlo
alla prova e per avere motivo di
accusarlo. Ma Gesù si chinò e si
mise a scrivere col dito per terra.
7
Tuttavia, poiché insistevano
nell’interrogarlo, si alzò e disse
loro: «Chi di voi è senza
peccato, getti per primo la pietra
contro di lei».
8
E, chinatosi di
nuovo, scriveva per terra.
9
Quelli, udito ciò, se ne
andarono uno per uno,
cominciando dai più anziani. Lo
lasciarono solo, e la donna era là
in mezzo.
10
Allora Gesù si alzò e
le disse: «Donna, dove sono?
Nessuno ti ha condannata?».
11
Ed ella rispose: «Nessuno,
Signore». E Gesù disse:
«Neanch’io ti condanno; va’ e
d’ora in poi non peccare più».
12
Di nuovo Gesù parlò loro e
disse: «Io sono la luce del
mondo; chi segue me, non
camminerà nelle tenebre, ma
avrà la luce della vita».
13
Gli
dissero allora i farisei: «Tu dai
testimonianza di te stesso; la tua
testimonianza non è vera».
14
Gesù rispose loro: «Anche se
io do testimonianza di me
stesso, la mia testimonianza è
vera, perché so da dove sono
venuto e dove vado. Voi invece
non sapete da dove vengo o
dove vado.
15
Voi giudicate
secondo la carne; io non giudico
nessuno.
16
E anche se io giudico,
il mio giudizio è vero, perché
8
1
Ἰησοῦς δὲ ἐπορεύθη εἰς τὸ ὄρος
τῶν ἐλαιῶν.
2
Ὄρθρου δὲ πάλιν
παρεγένετο εἰς τὸ ἱερὸν καὶ πᾶς
ὁ λαὸς ἤρχετο πρὸς αὐτόν, καὶ
καθίσας ἐδίδασκεν αὐτούς.
3
Ἄγουσιν δὲ οἱ γραμματεῖς καὶ
οἱ Φαρισαῖοι γυναῖκα ἐπὶ μοιχείᾳ
κατειλημμένην καὶ στήσαντες
αὐτὴν ἐν μέσῳ
4
λέγουσιν αὐτῷ·
διδάσκαλε, αὕτη ἡ γυνὴ
κατείληπται ἐπ’ αὐτοφώρῳ
μοιχευομένη·
5
ἐν δὲ τῷ νόμῳ
ἡμῖν Μωϋσῆς ἐνετείλατο τὰς
τοιαύτας λιθάζειν. σὺ οὖν τί
λέγεις;
6
τοῦτο δὲ ἔλεγον
πειράζοντες αὐτόν, ἵνα ἔχωσιν
κατηγορεῖν αὐτοῦ. ὁ δὲ Ἰησοῦς
κάτω κύψας τῷ δακτύλῳ
κατέγραφεν εἰς τὴν γῆν.
7
ὡς δὲ
ἐπέμενον ἐρωτῶντες αὐτόν,
ἀνέκυψεν καὶ εἶπεν αὐτοῖς· ὁ
ἀναμάρτητος ὑμῶν πρῶτος ἐπ’
αὐτὴν βαλέτω λίθον.
8
καὶ πάλιν
κατακύψας ἔγραφεν εἰς τὴν γῆν.
9
οἱ δὲ ἀκούσαντες ἐξήρχοντο εἷς
καθ’ εἷς ἀρξάμενοι ἀπὸ τῶν
πρεσβυτέρων καὶ κατελείφθη
μόνος καὶ ἡ γυνὴ ἐν μέσῳ οὖσα.
10
ἀνακύψας δὲ ὁ Ἰησοῦς εἶπεν
αὐτῇ· γύναι, ποῦ εἰσιν; οὐδείς σε
κατέκρινεν;
11
ἡ δὲ εἶπεν· οὐδείς,
κύριε. εἶπεν δὲ ὁ Ἰησοῦς· οὐδὲ
ἐγώ σε κατακρίνω· πορεύου,
[καὶ] ἀπὸ τοῦ νῦν μηκέτι
ἁμάρτανε.
12
Πάλιν οὖν αὐτοῖς ἐλάλησεν ὁ
Ἰησοῦς λέγων· ἐγώ εἰμι τὸ φῶς
τοῦ κόσμου· ὁ ἀκολουθῶν ἐμοὶ
οὐ μὴ περιπατήσῃ ἐν τῇ σκοτίᾳ,
ἀλλ’ ἕξει τὸ φῶς τῆς ζωῆς.
13
Εἶπον οὖν αὐτῷ οἱ Φαρισαῖοι·
σὺ περὶ σεαυτοῦ μαρτυρεῖς· ἡ
μαρτυρία σου οὐκ ἔστιν ἀληθής.
14
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς καὶ εἶπεν
αὐτοῖς· κἂν ἐγὼ μαρτυρῶ περὶ
ἐμαυτοῦ, ἀληθής ἐστιν ἡ
μαρτυρία μου, ὅτι οἶδα πόθεν
ἦλθον καὶ ποῦ ὑπάγω· ὑμεῖς δὲ
οὐκ οἴδατε πόθεν ἔρχομαι ἢ ποῦ
ὑπάγω.
15
ὑμεῖς κατὰ τὴν σάρκα
κρίνετε, ἐγὼ οὐ κρίνω οὐδένα.
16
καὶ ἐὰν κρίνω δὲ ἐγώ, ἡ κρίσις
ἡ ἐμὴ ἀληθινή ἐστιν, ὅτι μόνος
CEI 1971 CEI 2008 Greco
31
la carne; io non giudico
nessuno.
16
E anche se giudico,
il mio giudizio è vero, perché
non sono solo, ma io e il Padre
che mi ha mandato.
17
Nella
vostra Legge sta scritto che la
testimonianza di due persone è
vera:
18
orbene, sono io che do
testimonianza di me stesso, ma
anche il Padre, che mi ha
mandato, mi dà
testimonianza".
19
Gli dissero
allora: "Dov'è tuo padre?".
Rispose Gesù: "Voi non
conoscete né me né il Padre; se
conosceste me, conoscereste
anche il Padre mio".
20
Queste
parole Gesù le pronunziò nel
luogo del tesoro mentre
insegnava nel tempio. E
nessuno lo arrestò, perché non
era ancora giunta la sua ora.
21
Di nuovo Gesù disse loro: "Io
vado e voi mi cercherete, ma
morirete nel vostro peccato.
Dove vado io, voi non potete
venire".
22
Dicevano allora i
Giudei: "Forse si ucciderà, dal
momento che dice: Dove vado
io, voi non potete venire?".
23
E
diceva loro: "Voi siete di
quaggiù, io sono di lassù; voi
siete di questo mondo, io non
sono di questo mondo.
24
Vi ho
detto che morirete nei vostri
peccati; se infatti non credete
che io sono, morirete nei vostri
peccati".
25
Gli dissero allora:
"Tu chi sei?". Gesù disse loro:
"Proprio ciò che vi dico.
26
Avrei molte cose da dire e da
giudicare sul vostro conto; ma
colui che mi ha mandato è
veritiero, ed io dico al mondo
le cose che ho udito da lui".
27
Non capirono che egli
parlava loro del Padre.
28
Disse
allora Gesù: "Quando avrete
innalzato il Figlio dell'uomo,
allora saprete che Io Sono e
non faccio nulla da me stesso,
ma come mi ha insegnato il
Padre, così io parlo.
29
Colui
che mi ha mandato è con me e
non sono solo, ma io e il Padre
che mi ha mandato.
17
E nella
vostra Legge sta scritto che la
testimonianza di due persone è
vera.
18
Sono io che do
testimonianza di me stesso, e
anche il Padre, che mi ha
mandato, dà testimonianza di
me».
19
Gli dissero allora:
«Dov’è tuo padre?». Rispose
Gesù: «Voi non conoscete né me
né il Padre mio; se conosceste
me, conoscereste anche il Padre
mio».
20
Gesù pronunciò queste
parole nel luogo del tesoro,
mentre insegnava nel tempio. E
nessuno lo arrestò, perché non
era ancora venuta la sua ora.
21
Di nuovo disse loro: «Io vado
e voi mi cercherete, ma morirete
nel vostro peccato. Dove vado
io, voi non potete venire».
22
Dicevano allora i Giudei:
«Vuole forse uccidersi, dal
momento che dice: “Dove vado
io, voi non potete venire”?».
23
E
diceva loro: «Voi siete di
quaggiù, io sono di lassù; voi
siete di questo mondo, io non
sono di questo mondo.
24
Vi ho
detto che morirete nei vostri
peccati; se infatti non credete
che Io Sono, morirete nei vostri
peccati».
25
Gli dissero allora:
«Tu, chi sei?». Gesù disse loro:
«Proprio ciò che io vi dico.
26
Molte cose ho da dire di voi, e
da giudicare; ma colui che mi ha
mandato è veritiero, e le cose
che ho udito da lui, le dico al
mondo».
27
Non capirono che
egli parlava loro del Padre.
28
Disse allora Gesù: «Quando
avrete innalzato il Figlio
dell’uomo, allora conoscerete
che Io Sono e che non faccio
nulla da me stesso, ma parlo
come il Padre mi ha insegnato.
29
Colui che mi ha mandato è con
me: non mi ha lasciato solo,
perché faccio sempre le cose che
gli sono gradite».
30
A queste sue parole, molti
credettero in lui.
31
Gesù allora
οὐκ εἰμί, ἀλλ’ ἐγὼ καὶ ὁ πέμψας
με πατήρ.
17
καὶ ἐν τῷ νόμῳ δὲ
τῷ ὑμετέρῳ γέγραπται ὅτι δύο
ἀνθρώπων ἡ μαρτυρία ἀληθής
ἐστιν.
18
ἐγώ εἰμι ὁ μαρτυρῶν
περὶ ἐμαυτοῦ καὶ μαρτυρεῖ περὶ
ἐμοῦ ὁ πέμψας με πατήρ.
19
ἔλεγον οὖν αὐτῷ· ποῦ ἐστιν ὁ
πατήρ σου; ἀπεκρίθη Ἰησοῦς·
οὔτε ἐμὲ οἴδατε οὔτε τὸν πατέρα
μου· εἰ ἐμὲ ᾔδειτε, καὶ τὸν
πατέρα μου ἂν ᾔδειτε.
20
Ταῦτα
τὰ ῥήματα ἐλάλησεν ἐν τῷ
γαζοφυλακίῳ διδάσκων ἐν τῷ
ἱερῷ· καὶ οὐδεὶς ἐπίασεν αὐτόν,
ὅτι οὔπω ἐληλύθει ἡ ὥρα αὐτοῦ.
21
Εἶπεν οὖν πάλιν αὐτοῖς· ἐγὼ
ὑπάγω καὶ ζητήσετέ με, καὶ ἐν
τῇ ἁμαρτίᾳ ὑμῶν ἀποθανεῖσθε·
ὅπου ἐγὼ ὑπάγω ὑμεῖς οὐ
δύνασθε ἐλθεῖν.
22
ἔλεγον οὖν οἱ
Ἰουδαῖοι· μήτι ἀποκτενεῖ
ἑαυτόν, ὅτι λέγει· ὅπου ἐγὼ
ὑπάγω ὑμεῖς οὐ δύνασθε ἐλθεῖν;
23
καὶ ἔλεγεν αὐτοῖς· ὑμεῖς ἐκ
τῶν κάτω ἐστέ, ἐγὼ ἐκ τῶν ἄνω
εἰμί· ὑμεῖς ἐκ τούτου τοῦ
κόσμου ἐστέ, ἐγὼ οὐκ εἰμὶ ἐκ
τοῦ κόσμου τούτου.
24
εἶπον οὖν
ὑμῖν ὅτι ἀποθανεῖσθε ἐν ταῖς
ἁμαρτίαις ὑμῶν· ἐὰν γὰρ μὴ
πιστεύσητε ὅτι ἐγώ εἰμι,
ἀποθανεῖσθε ἐν ταῖς ἁμαρτίαις
ὑμῶν.
25
Ἔλεγον οὖν αὐτῷ· σὺ
τίς εἶ; εἶπεν αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς·
τὴν ἀρχὴν ὅ τι καὶ λαλῶ ὑμῖν;
26
πολλὰ ἔχω περὶ ὑμῶν λαλεῖν
καὶ κρίνειν, ἀλλ’ ὁ πέμψας με
ἀληθής ἐστιν, κἀγὼ ἃ ἤκουσα
παρ’ αὐτοῦ ταῦτα λαλῶ εἰς τὸν
κόσμον.
27
οὐκ ἔγνωσαν ὅτι τὸν
πατέρα αὐτοῖς ἔλεγεν.
28
εἶπεν
οὖν [αὐτοῖς] ὁ Ἰησοῦς· ὅταν
ὑψώσητε τὸν υἱὸν τοῦ
ἀνθρώπου, τότε γνώσεσθε ὅτι
ἐγώ εἰμι, καὶ ἀπ’ ἐμαυτοῦ ποιῶ
οὐδέν, ἀλλὰ καθὼς ἐδίδαξέν με
ὁ πατὴρ ταῦτα λαλῶ.
29
καὶ ὁ
πέμψας με μετ’ ἐμοῦ ἐστιν· οὐκ
ἀφῆκέν με μόνον, ὅτι ἐγὼ τὰ
ἀρεστὰ αὐτῷ ποιῶ πάντοτε.
30
Ταῦτα αὐτοῦ λαλοῦντος
πολλοὶ ἐπίστευσαν εἰς αὐτόν.
31
Ἔλεγεν οὖν ὁ Ἰησοῦς πρὸς
CEI 1971 CEI 2008 Greco
32
non mi ha lasciato solo perché
io faccio sempre le cose che gli
sono gradite".
30
A queste sue
parole, molti credettero in lui.
31
Gesù allora disse a quei
Giudei che avevano creduto in
lui: "Se rimanete fedeli alla
mia parola, sarete davvero miei
discepoli;
32
conoscerete la
verità e la verità vi farà liberi".
33
Gli risposero: "Noi siamo
discendenza di Abramo e non
siamo mai stati schiavi di
nessuno. Come puoi tu dire:
Diventerete liberi?".
34
Gesù
rispose: "In verità, in verità vi
dico: chiunque commette il
peccato è schiavo del peccato.
35
Ora lo schiavo non resta per
sempre nella casa, ma il figlio
vi resta sempre;
36
se dunque il
Figlio vi farà liberi, sarete
liberi davvero.
37
So che siete
discendenza di Abramo. Ma
intanto cercate di uccidermi
perché la mia parola non trova
posto in voi.
38
Io dico quello
che ho visto presso il Padre;
anche voi dunque fate quello
che avete ascoltato dal padre
vostro!".
39
Gli risposero: "Il
nostro padre è Abramo".
Rispose Gesù: "Se siete figli di
Abramo, fate le opere di
Abramo!
40
Ora invece cercate
di uccidere me, che vi ho detto
la verità udita da Dio; questo,
Abramo non l'ha fatto.
41
Voi
fate le opere del padre vostro".
Gli risposero: "Noi non siamo
nati da prostituzione, noi
abbiamo un solo Padre, Dio!".
42
Disse loro Gesù: "Se Dio
fosse vostro Padre, certo mi
amereste, perché da Dio sono
uscito e vengo; non sono
venuto da me stesso, ma lui mi
ha mandato.
43
Perché non
comprendete il mio
linguaggio? Perché non potete
dare ascolto alle mie parole,
44
voi che avete per padre il
diavolo, e volete compiere i
desideri del padre vostro. Egli
disse a quei Giudei che gli
avevano creduto: «Se rimanete
nella mia parola, siete davvero
miei discepoli;
32
conoscerete la
verità e la verità vi farà liberi».
33
Gli risposero: «Noi siamo
discendenti di Abramo e non
siamo mai stati schiavi di
nessuno. Come puoi dire:
“Diventerete liberi”?».
34
Gesù
rispose loro: «In verità, in verità
io vi dico: chiunque commette il
peccato è schiavo del peccato.
35
Ora, lo schiavo non resta per
sempre nella casa; il figlio vi
resta per sempre.
36
Se dunque il
Figlio vi farà liberi, sarete liberi
davvero.
37
So che siete
discendenti di Abramo. Ma
intanto cercate di uccidermi
perché la mia parola non trova
accoglienza in voi.
38
Io dico
quello che ho visto presso il
Padre; anche voi dunque fate
quello che avete ascoltato dal
padre vostro».
39
Gli risposero:
«Il padre nostro è Abramo».
Disse loro Gesù: «Se foste figli
di Abramo, fareste le opere di
Abramo.
40
Ora invece voi
cercate di uccidere me, un uomo
che vi ha detto la verità udita da
Dio. Questo, Abramo non l’ha
fatto.
41
Voi fate le opere del
padre vostro». Gli risposero
allora: «Noi non siamo nati da
prostituzione; abbiamo un solo
padre: Dio!».
42
Disse loro Gesù:
«Se Dio fosse vostro padre, mi
amereste, perché da Dio sono
uscito e vengo; non sono venuto
da me stesso, ma lui mi ha
mandato.
43
Per quale motivo non
comprendete il mio linguaggio?
Perché non potete dare ascolto
alla mia parola.
44
Voi avete per
padre il diavolo e volete
compiere i desideri del padre
vostro. Egli era omicida fin da
principio e non stava saldo nella
verità, perché in lui non c’è
verità. Quando dice il falso, dice
ciò che è suo, perché è
menzognero e padre della
τοὺς πεπιστευκότας αὐτῷ
Ἰουδαίους· ἐὰν ὑμεῖς μείνητε ἐν
τῷ λόγῳ τῷ ἐμῷ, ἀληθῶς
μαθηταί μού ἐστε
32
καὶ
γνώσεσθε τὴν ἀλήθειαν, καὶ ἡ
ἀλήθεια ἐλευθερώσει ὑμᾶς.
33
ἀπεκρίθησαν πρὸς αὐτόν·
σπέρμα Ἀβραάμ ἐσμεν καὶ
οὐδενὶ δεδουλεύκαμεν πώποτε·
πῶς σὺ λέγεις ὅτι ἐλεύθεροι
γενήσεσθε;
34
ἀπεκρίθη αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν
ὅτι πᾶς ὁ ποιῶν τὴν ἁμαρτίαν
δοῦλός ἐστιν τῆς ἁμαρτίας.
35
ὁ
δὲ δοῦλος οὐ μένει ἐν τῇ οἰκίᾳ
εἰς τὸν αἰῶνα, ὁ υἱὸς μένει εἰς
τὸν αἰῶνα.
36
ἐὰν οὖν ὁ υἱὸς ὑμᾶς
ἐλευθερώσῃ, ὄντως ἐλεύθεροι
ἔσεσθε.
37
Οἶδα ὅτι σπέρμα
Ἀβραάμ ἐστε· ἀλλὰ ζητεῖτέ με
ἀποκτεῖναι, ὅτι ὁ λόγος ὁ ἐμὸς
οὐ χωρεῖ ἐν ὑμῖν.
38
ἃ ἐγὼ
ἑώρακα παρὰ τῷ πατρὶ λαλῶ·
καὶ ὑμεῖς οὖν ἃ ἠκούσατε παρὰ
τοῦ πατρὸς ποιεῖτε.
39
Ἀπεκρίθησαν καὶ εἶπαν αὐτῷ·
ὁ πατὴρ ἡμῶν Ἀβραάμ ἐστιν.
λέγει αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς· εἰ τέκνα
τοῦ Ἀβραάμ ἐστε, τὰ ἔργα τοῦ
Ἀβραὰμ ἐποιεῖτε·
40
νῦν δὲ
ζητεῖτέ με ἀποκτεῖναι ἄνθρωπον
ὃς τὴν ἀλήθειαν ὑμῖν λελάληκα
ἣν ἤκουσα παρὰ τοῦ θεοῦ·
τοῦτο Ἀβραὰμ οὐκ ἐποίησεν.
41
ὑμεῖς ποιεῖτε τὰ ἔργα τοῦ
πατρὸς ὑμῶν. Εἶπαν [οὖν] αὐτῷ·
ἡμεῖς ἐκ πορνείας οὐ
γεγεννήμεθα, ἕνα πατέρα ἔχομεν
τὸν θεόν.
42
εἶπεν αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· εἰ ὁ θεὸς πατὴρ ὑμῶν
ἦν ἠγαπᾶτε ἂν ἐμέ, ἐγὼ γὰρ ἐκ
τοῦ θεοῦ ἐξῆλθον καὶ ἥκω· οὐδὲ
γὰρ ἀπ’ ἐμαυτοῦ ἐλήλυθα, ἀλλ’
ἐκεῖνός με ἀπέστειλεν.
43
διὰ τί
τὴν λαλιὰν τὴν ἐμὴν οὐ
γινώσκετε; ὅτι οὐ δύνασθε
ἀκούειν τὸν λόγον τὸν ἐμόν.
44
ὑμεῖς ἐκ τοῦ πατρὸς τοῦ
διαβόλου ἐστὲ καὶ τὰς ἐπιθυμίας
τοῦ πατρὸς ὑμῶν θέλετε ποιεῖν.
ἐκεῖνος ἀνθρωποκτόνος ἦν ἀπ’
ἀρχῆς καὶ ἐν τῇ ἀληθείᾳ οὐκ
ἔστηκεν, ὅτι οὐκ ἔστιν ἀλήθεια
ἐν αὐτῷ. ὅταν λαλῇ τὸ ψεῦδος,
CEI 1971 CEI 2008 Greco
33
è stato omicida fin da principio
e non ha perseverato nella
verità, perché non vi è verità in
lui. Quando dice il falso, parla
del suo, perché è menzognero e
padre della menzogna.
45
A me,
invece, voi non credete, perché
dico la verità.
46
Chi di voi può
convincermi di peccato? Se
dico la verità, perché non mi
credete?
47
Chi è da Dio ascolta
le parole di Dio: per questo voi
non le ascoltate, perché non
siete da Dio".
48
Gli risposero i Giudei: "Non
diciamo con ragione noi che
sei un Samaritano e hai un
demonio?".
49
Rispose Gesù:
"Io non ho un demonio, ma
onoro il Padre mio e voi mi
disonorate.
50
Io non cerco la
mia gloria; vi è chi la cerca e
giudica.
51
In verità, in verità vi
dico: se uno osserva la mia
parola, non vedrà mai la
morte".
52
Gli dissero i Giudei:
"Ora sappiamo che hai un
demonio. Abramo è morto,
come anche i profeti, e tu dici:
"Chi osserva la mia parola non
conoscerà mai la morte".
53
Sei
tu più grande del nostro padre
Abramo, che è morto? Anche i
profeti sono morti; chi pretendi
di essere?".
54
Rispose Gesù:
"Se io glorificassi me stesso, la
mia gloria non sarebbe nulla;
chi mi glorifica è il Padre mio,
del quale voi dite: "È nostro
Dio!",
55
e non lo conoscete. Io
invece lo conosco. E se dicessi
che non lo conosco, sarei come
voi, un mentitore; ma lo
conosco e osservo la sua
parola.
56
Abramo, vostro
padre, esultò nella speranza di
vedere il mio giorno; lo vide e
se ne rallegrò".
57
Gli dissero
allora i Giudei: "Non hai
ancora cinquant'anni e hai
visto Abramo?".
58
Rispose loro
Gesù: "In verità, in verità vi
dico: prima che Abramo fosse,
Io Sono".
59
Allora raccolsero
menzogna.
45
A me, invece, voi
non credete, perché dico la
verità.
46
Chi di voi può
dimostrare che ho peccato? Se
dico la verità, perché non mi
credete?
47
Chi è da Dio ascolta
le parole di Dio. Per questo voi
non ascoltate: perché non siete
da Dio».
48
Gli risposero i Giudei: «Non
abbiamo forse ragione di dire
che tu sei un Samaritano e un
indemoniato?».
49
Rispose Gesù:
«Io non sono indemoniato: io
onoro il Padre mio, ma voi non
onorate me.
50
Io non cerco la
mia gloria; vi è chi la cerca, e
giudica.
51
In verità, in verità io
vi dico: se uno osserva la mia
parola, non vedrà la morte in
eterno».
52
Gli dissero allora i
Giudei: «Ora sappiamo che sei
indemoniato. Abramo è morto,
come anche i profeti, e tu dici:
“Se uno osserva la mia parola,
non sperimenterà la morte in
eterno”.
53
Sei tu più grande del
nostro padre Abramo, che è
morto? Anche i profeti sono
morti. Chi credi di essere?».
54
Rispose Gesù: «Se io
glorificassi me stesso, la mia
gloria sarebbe nulla. Chi mi
glorifica è il Padre mio, del
quale voi dite: “È nostro Dio!”,
55
e non lo conoscete. Io invece
lo conosco. Se dicessi che non
lo conosco, sarei come voi: un
mentitore. Ma io lo conosco e
osservo la sua parola.
56
Abramo,
vostro padre, esultò nella
speranza di vedere il mio giorno;
lo vide e fu pieno di gioia».
57
Allora i Giudei gli dissero:
«Non hai ancora cinquant’anni e
hai visto Abramo?».
58
Rispose
loro Gesù: «In verità, in verità io
vi dico: prima che Abramo
fosse, Io Sono».
59
Allora
raccolsero delle pietre per
gettarle contro di lui; ma Gesù si
nascose e uscì dal tempio.
ἐκ τῶν ἰδίων λαλεῖ, ὅτι ψεύστης
ἐστὶν καὶ ὁ πατὴρ αὐτοῦ.
45
ἐγὼ
δὲ ὅτι τὴν ἀλήθειαν λέγω, οὐ
πιστεύετέ μοι.
46
τίς ἐξ ὑμῶν
ἐλέγχει με περὶ ἁμαρτίας; εἰ
ἀλήθειαν λέγω, διὰ τί ὑμεῖς οὐ
πιστεύετέ μοι;
47
ὁ ὢν ἐκ τοῦ
θεοῦ τὰ ῥήματα τοῦ θεοῦ
ἀκούει· διὰ τοῦτο ὑμεῖς οὐκ
ἀκούετε, ὅτι ἐκ τοῦ θεοῦ οὐκ
ἐστέ.
48
Ἀπεκρίθησαν οἱ Ἰουδαῖοι καὶ
εἶπαν αὐτῷ· οὐ καλῶς λέγομεν
ἡμεῖς ὅτι Σαμαρίτης εἶ σὺ καὶ
δαιμόνιον ἔχεις;
49
ἀπεκρίθη
Ἰησοῦς· ἐγὼ δαιμόνιον οὐκ ἔχω,
ἀλλὰ τιμῶ τὸν πατέρα μου, καὶ
ὑμεῖς ἀτιμάζετέ με.
50
ἐγὼ δὲ οὐ
ζητῶ τὴν δόξαν μου· ἔστιν ὁ
ζητῶν καὶ κρίνων.
51
ἀμὴν ἀμὴν
λέγω ὑμῖν, ἐάν τις τὸν ἐμὸν
λόγον τηρήσῃ, θάνατον οὐ μὴ
θεωρήσῃ εἰς τὸν αἰῶνα.
52
Εἶπον
[οὖν] αὐτῷ οἱ Ἰουδαῖοι· νῦν
ἐγνώκαμεν ὅτι δαιμόνιον ἔχεις.
Ἀβραὰμ ἀπέθανεν καὶ οἱ
προφῆται, καὶ σὺ λέγεις· ἐάν τις
τὸν λόγον μου τηρήσῃ, οὐ μὴ
γεύσηται θανάτου εἰς τὸν αἰῶνα.
53
μὴ σὺ μείζων εἶ τοῦ πατρὸς
ἡμῶν Ἀβραάμ, ὅστις ἀπέθανεν;
καὶ οἱ προφῆται ἀπέθανον. τίνα
σεαυτὸν ποιεῖς;
54
ἀπεκρίθη
Ἰησοῦς· ἐὰν ἐγὼ δοξάσω
ἐμαυτόν, ἡ δόξα μου οὐδέν
ἐστιν· ἔστιν ὁ πατήρ μου ὁ
δοξάζων με, ὃν ὑμεῖς λέγετε ὅτι
θεὸς ἡμῶν ἐστιν,
55
καὶ οὐκ
ἐγνώκατε αὐτόν, ἐγὼ δὲ οἶδα
αὐτόν. κἂν εἴπω ὅτι οὐκ οἶδα
αὐτόν, ἔσομαι ὅμοιος ὑμῖν
ψεύστης· ἀλλ’ οἶδα αὐτὸν καὶ
τὸν λόγον αὐτοῦ τηρῶ.
56
Ἀβραὰμ ὁ πατὴρ ὑμῶν
ἠγαλλιάσατο ἵνα ἴδῃ τὴν ἡμέραν
τὴν ἐμήν, καὶ εἶδεν καὶ ἐχάρη.
57
εἶπον οὖν οἱ Ἰουδαῖοι πρὸς
αὐτόν· πεντήκοντα ἔτη οὔπω
ἔχεις καὶ Ἀβραὰμ ἑώρακας;
58
εἶπεν αὐτοῖς Ἰησοῦς· ἀμὴν
ἀμὴν λέγω ὑμῖν, πρὶν Ἀβραὰμ
γενέσθαι ἐγὼ εἰμί.
59
Ἦραν οὖν
λίθους ἵνα βάλωσιν ἐπ’ αὐτόν.
Ἰησοῦς δὲ ἐκρύβη καὶ ἐξῆλθεν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
34
pietre per scagliarle contro di
lui; ma Gesù si nascose e uscì
dal tempio.
ἐκ τοῦ ἱεροῦ.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
35
9
1
Passando vide un uomo cieco
dalla nascita
2
e i suoi discepoli
lo interrogarono: "Rabbì, chi
ha peccato, lui o i suoi genitori,
perché egli nascesse cieco?".
3
Rispose Gesù: "né lui ha
peccato né i suoi genitori, ma è
così perché si manifestassero
in lui le opere di Dio.
4
Dobbiamo compiere le opere
di colui che mi ha mandato
finché è giorno; poi viene la
notte, quando nessuno può più
operare.
5
Finché sono nel
mondo, sono la luce del
mondo".
6
Detto questo sputò
per terra, fece del fango con la
saliva, spalmò il fango sugli
occhi del cieco
7
e gli disse:
"Va' a lavarti nella piscina di
Sìloe (che significa Inviato)".
Quegli andò, si lavò e tornò
che ci vedeva.
8
Allora i vicini e
quelli che lo avevano visto
prima, poiché era un
mendicante, dicevano: "Non è
egli quello che stava seduto a
chiedere l'elemosina?".
9
Alcuni
dicevano: "È lui"; altri
dicevano: "No, ma gli
assomiglia". Ed egli diceva:
"Sono io!".
10
Allora gli
chiesero: "Come dunque ti
furono aperti gli occhi?".
11
Egli
rispose: "Quell'uomo che si
chiama Gesù ha fatto del
fango, mi ha spalmato gli occhi
e mi ha detto: Va' a Sìloe e
lavati! Io sono andato e, dopo
essermi lavato, ho acquistato la
vista".
12
Gli dissero: "Dov'è
questo tale?". Rispose: "Non lo
so".
13
Intanto condussero dai farisei
quello che era stato cieco:
14
era
infatti sabato il giorno in cui
Gesù aveva fatto del fango e
gli aveva aperto gli occhi.
15
Anche i farisei dunque gli
chiesero di nuovo come avesse
acquistato la vista. Ed egli
disse loro: "Mi ha posto del
fango sopra gli occhi, mi sono
9
1
Passando, vide un uomo cieco
dalla nascita
2
e i suoi discepoli
lo interrogarono: «Rabbì, chi ha
peccato, lui o i suoi genitori,
perché sia nato cieco?».
3
Rispose Gesù: «Né lui ha
peccato né i suoi genitori, ma è
perché in lui siano manifestate le
opere di Dio.
4
Bisogna che noi
compiamo le opere di colui che
mi ha mandato finché è giorno;
poi viene la notte, quando
nessuno può agire.
5
Finché io
sono nel mondo, sono la luce del
mondo».
6
Detto questo, sputò
per terra, fece del fango con la
saliva, spalmò il fango sugli
occhi del cieco
7
e gli disse: «Va’
a lavarti nella piscina di Siloe» –
che significa Inviato. Quegli
andò, si lavò e tornò che ci
vedeva.
8
Allora i vicini e quelli che lo
avevano visto prima, perché era
un mendicante, dicevano: «Non
è lui quello che stava seduto a
chiedere l’elemosina?».
9
Alcuni
dicevano: «È lui»; altri
dicevano: «No, ma è uno che gli
assomiglia». Ed egli diceva:
«Sono io!».
10
Allora gli
domandarono: «In che modo ti
sono stati aperti gli occhi?».
11
Egli rispose: «L’uomo che si
chiama Gesù ha fatto del fango,
mi ha spalmato gli occhi e mi ha
detto: “Va’ a Siloe e làvati!”. Io
sono andato, mi sono lavato e ho
acquistato la vista».
12
Gli
dissero: «Dov’è costui?».
Rispose: «Non lo so».
13
Condussero dai farisei quello
che era stato cieco:
14
era un
sabato, il giorno in cui Gesù
aveva fatto del fango e gli aveva
aperto gli occhi.
15
Anche i
farisei dunque gli chiesero di
nuovo come aveva acquistato la
vista. Ed egli disse loro: «Mi ha
messo del fango sugli occhi, mi
sono lavato e ci vedo».
16
Allora
alcuni dei farisei dicevano:
«Quest’uomo non viene da Dio,
9
1
Καὶ παράγων εἶδεν ἄνθρωπον
τυφλὸν ἐκ γενετῆς.
2
καὶ
ἠρώτησαν αὐτὸν οἱ μαθηταὶ
αὐτοῦ λέγοντες· ῥαββί, τίς
ἥμαρτεν, οὗτος ἢ οἱ γονεῖς
αὐτοῦ, ἵνα τυφλὸς γεννηθῇ;
3
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς· οὔτε οὗτος
ἥμαρτεν οὔτε οἱ γονεῖς αὐτοῦ,
ἀλλ’ ἵνα φανερωθῇ τὰ ἔργα τοῦ
θεοῦ ἐν αὐτῷ.
4
ἡμᾶς δεῖ
ἐργάζεσθαι τὰ ἔργα τοῦ
πέμψαντός με ἕως ἡμέρα ἐστίν·
ἔρχεται νὺξ ὅτε οὐδεὶς δύναται
ἐργάζεσθαι.
5
ὅταν ἐν τῷ κόσμῳ
ὦ, φῶς εἰμι τοῦ κόσμου.
6
Ταῦτα
εἰπὼν ἔπτυσεν χαμαὶ καὶ
ἐποίησεν πηλὸν ἐκ τοῦ
πτύσματος καὶ ἐπέχρισεν αὐτοῦ
τὸν πηλὸν ἐπὶ τοὺς ὀφθαλμοὺς
7
καὶ εἶπεν αὐτῷ· ὕπαγε νίψαι εἰς
τὴν κολυμβήθραν τοῦ Σιλωάμ( ὃ
ἑρμηνεύεται ἀπεσταλμένος).
ἀπῆλθεν οὖν καὶ ἐνίψατο καὶ
ἦλθεν βλέπων.
8
Οἱ οὖν γείτονες καὶ οἱ
θεωροῦντες αὐτὸν τὸ πρότερον
ὅτι προσαίτης ἦν ἔλεγον· οὐχ
οὗτός ἐστιν ὁ καθήμενος καὶ
προσαιτῶν;
9
ἄλλοι ἔλεγον ὅτι
οὗτός ἐστιν, ἄλλοι ἔλεγον· οὐχί,
ἀλλ’ ὅμοιος αὐτῷ ἐστιν. ἐκεῖνος
ἔλεγεν ὅτι ἐγώ εἰμι.
10
ἔλεγον οὖν
αὐτῷ· πῶς [οὖν] ἠνεῴχθησάν
σου οἱ ὀφθαλμοί;
11
ἀπεκρίθη
ἐκεῖνος· ὁ ἄνθρωπος ὁ
λεγόμενος Ἰησοῦς πηλὸν
ἐποίησεν καὶ ἐπέχρισέν μου τοὺς
ὀφθαλμοὺς καὶ εἶπέν μοι ὅτι
ὕπαγε εἰς τὸν Σιλωὰμ καὶ νίψαι·
ἀπελθὼν οὖν καὶ νιψάμενος
ἀνέβλεψα.
12
καὶ εἶπαν αὐτῷ· ποῦ
ἐστιν ἐκεῖνος; λέγει· οὐκ οἶδα.
13
Ἄγουσιν αὐτὸν πρὸς τοὺς
Φαρισαίους τόν ποτε τυφλόν.
14
ἦν δὲ σάββατον ἐν ᾗ ἡμέρᾳ τὸν
πηλὸν ἐποίησεν ὁ Ἰησοῦς καὶ
ἀνέῳξεν αὐτοῦ τοὺς ὀφθαλμούς.
15
πάλιν οὖν ἠρώτων αὐτὸν καὶ οἱ
Φαρισαῖοι πῶς ἀνέβλεψεν. ὁ δὲ
εἶπεν αὐτοῖς· πηλὸν ἐπέθηκέν
μου ἐπὶ τοὺς ὀφθαλμοὺς καὶ
ἐνιψάμην καὶ βλέπω.
16
ἔλεγον
οὖν ἐκ τῶν Φαρισαίων τινές·
CEI 1971 CEI 2008 Greco
36
lavato e ci vedo".
16
Allora
alcuni dei farisei dicevano:
"Quest'uomo non viene da Dio,
perché non osserva il sabato".
Altri dicevano: "Come può un
peccatore compiere tali
prodigi?". E c'era dissenso tra
di loro.
17
Allora dissero di
nuovo al cieco: "Tu che dici di
lui, dal momento che ti ha
aperto gli occhi?". Egli rispose:
"È un profeta!".
18
Ma i Giudei
non vollero credere di lui che
era stato cieco e aveva
acquistato la vista, finché non
chiamarono i genitori di colui
che aveva ricuperato la vista.
19
E li interrogarono: "È questo
il vostro figlio, che voi dite
esser nato cieco? Come mai
ora ci vede?".
20
I genitori
risposero: "Sappiamo che
questo è il nostro figlio e che è
nato cieco;
21
come poi ora ci
veda, non lo sappiamo, né
sappiamo chi gli ha aperto gli
occhi; chiedetelo a lui, ha l'età,
parlerà lui di se stesso".
22
Questo dissero i suoi genitori,
perché avevano paura dei
Giudei; infatti i Giudei
avevano già stabilito che, se
uno lo avesse riconosciuto
come il Cristo, venisse espulso
dalla sinagoga.
23
Per questo i
suoi genitori dissero: "Ha l'età,
chiedetelo a lui!".
24
Allora chiamarono di nuovo
l'uomo che era stato cieco e gli
dissero: "Dà gloria a Dio! Noi
sappiamo che quest'uomo è un
peccatore".
25
Quegli rispose:
"Se sia un peccatore, non lo so;
una cosa so: prima ero cieco e
ora ci vedo".
26
Allora gli
dissero di nuovo: "Che cosa ti
ha fatto? Come ti ha aperto gli
occhi?".
27
Rispose loro: "Ve
l'ho già detto e non mi avete
ascoltato; perché volete udirlo
di nuovo? Volete forse
diventare anche voi suoi
discepoli?".
28
Allora lo
insultarono e gli dissero: "Tu
perché non osserva il sabato».
Altri invece dicevano: «Come
può un peccatore compiere segni
di questo genere?». E c’era
dissenso tra loro.
17
Allora
dissero di nuovo al cieco: «Tu,
che cosa dici di lui, dal
momento che ti ha aperto gli
occhi?». Egli rispose: «È un
profeta!».
18
Ma i Giudei non credettero di
lui che fosse stato cieco e che
avesse acquistato la vista, finché
non chiamarono i genitori di
colui che aveva ricuperato la
vista.
19
E li interrogarono: «È
questo il vostro figlio, che voi
dite essere nato cieco? Come
mai ora ci vede?».
20
I genitori di
lui risposero: «Sappiamo che
questo è nostro figlio e che è
nato cieco;
21
ma come ora ci
veda non lo sappiamo, e chi gli
abbia aperto gli occhi, noi non lo
sappiamo. Chiedetelo a lui: ha
l’età, parlerà lui di sé».
22
Questo
dissero i suoi genitori, perché
avevano paura dei Giudei; infatti
i Giudei avevano già stabilito
che, se uno lo avesse
riconosciuto come il Cristo,
venisse espulso dalla sinagoga.
23
Per questo i suoi genitori
dissero: «Ha l’età: chiedetelo a
lui!».
24
Allora chiamarono di nuovo
l’uomo che era stato cieco e gli
dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi
sappiamo che quest’uomo è un
peccatore».
25
Quello rispose:
«Se sia un peccatore, non lo so.
Una cosa io so: ero cieco e ora
ci vedo».
26
Allora gli dissero:
«Che cosa ti ha fatto? Come ti
ha aperto gli occhi?».
27
Rispose
loro: «Ve l’ho già detto e non
avete ascoltato; perché volete
udirlo di nuovo? Volete forse
diventare anche voi suoi
discepoli?».
28
Lo insultarono e
dissero: «Suo discepolo sei tu!
Noi siamo discepoli di Mosè!
29
Noi sappiamo che a Mosè ha
parlato Dio; ma costui non
οὐκ ἔστιν οὗτος παρὰ θεοῦ ὁ
ἄνθρωπος, ὅτι τὸ σάββατον οὐ
τηρεῖ. ἄλλοι [δὲ] ἔλεγον· πῶς
δύναται ἄνθρωπος ἁμαρτωλὸς
τοιαῦτα σημεῖα ποιεῖν; καὶ
σχίσμα ἦν ἐν αὐτοῖς.
17
λέγουσιν
οὖν τῷ τυφλῷ πάλιν· τί σὺ
λέγεις περὶ αὐτοῦ, ὅτι ἠνέῳξέν
σου τοὺς ὀφθαλμούς; ὁ δὲ εἶπεν
ὅτι προφήτης ἐστίν.
18
Οὐκ ἐπίστευσαν οὖν οἱ
Ἰουδαῖοι περὶ αὐτοῦ ὅτι ἦν
τυφλὸς καὶ ἀνέβλεψεν ἕως ὅτου
ἐφώνησαν τοὺς γονεῖς αὐτοῦ τοῦ
ἀναβλέψαντος
19
καὶ ἠρώτησαν
αὐτοὺς λέγοντες· οὗτός ἐστιν ὁ
υἱὸς ὑμῶν, ὃν ὑμεῖς λέγετε ὅτι
τυφλὸς ἐγεννήθη; πῶς οὖν
βλέπει ἄρτι;
20
ἀπεκρίθησαν οὖν
οἱ γονεῖς αὐτοῦ καὶ εἶπαν·
οἴδαμεν ὅτι οὗτός ἐστιν ὁ υἱὸς
ἡμῶν καὶ ὅτι τυφλὸς ἐγεννήθη·
21
πῶς δὲ νῦν βλέπει οὐκ
οἴδαμεν, ἢ τίς ἤνοιξεν αὐτοῦ
τοὺς ὀφθαλμοὺς ἡμεῖς οὐκ
οἴδαμεν· αὐτὸν ἐρωτήσατε,
ἡλικίαν ἔχει, αὐτὸς περὶ ἑαυτοῦ
λαλήσει.
22
ταῦτα εἶπαν οἱ γονεῖς
αὐτοῦ ὅτι ἐφοβοῦντο τοὺς
Ἰουδαίους· ἤδη γὰρ
συνετέθειντο οἱ Ἰουδαῖοι ἵνα ἐάν
τις αὐτὸν ὁμολογήσῃ χριστόν,
ἀποσυνάγωγος γένηται.
23
διὰ
τοῦτο οἱ γονεῖς αὐτοῦ εἶπαν ὅτι
ἡλικίαν ἔχει, αὐτὸν
ἐπερωτήσατε.
24
Ἐφώνησαν οὖν τὸν ἄνθρωπον
ἐκ δευτέρου ὃς ἦν τυφλὸς καὶ
εἶπαν αὐτῷ· δὸς δόξαν τῷ θεῷ·
ἡμεῖς οἴδαμεν ὅτι οὗτος ὁ
ἄνθρωπος ἁμαρτωλός ἐστιν.
25
ἀπεκρίθη οὖν ἐκεῖνος· εἰ
ἁμαρτωλός ἐστιν οὐκ οἶδα· ἓν
οἶδα ὅτι τυφλὸς ὢν ἄρτι
βλέπω.
26
εἶπον οὖν αὐτῷ· τί
ἐποίησέν σοι; πῶς ἤνοιξέν σου
τοὺς ὀφθαλμούς;
27
ἀπεκρίθη
αὐτοῖς· εἶπον ὑμῖν ἤδη καὶ οὐκ
ἠκούσατε· τί πάλιν θέλετε
ἀκούειν; μὴ καὶ ὑμεῖς θέλετε
αὐτοῦ μαθηταὶ γενέσθαι;
28
καὶ
ἐλοιδόρησαν αὐτὸν καὶ εἶπον·
σὺ μαθητὴς εἶ ἐκείνου, ἡμεῖς δὲ
τοῦ Μωϋσέως ἐσμὲν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
37
sei suo discepolo, noi siamo
discepoli di Mosè!
29
Noi
sappiamo infatti che a Mosè ha
parlato Dio; ma costui non
sappiamo di dove sia".
30
Rispose loro quell'uomo:
"Proprio questo è strano, che
voi non sapete di dove sia,
eppure mi ha aperto gli occhi.
31
Ora, noi sappiamo che Dio
non ascolta i peccatori, ma se
uno è timorato di Dio e fa la
sua volontà, egli lo ascolta.
32
Da che mondo è mondo, non
s'è mai sentito dire che uno
abbia aperto gli occhi a un
cieco nato.
33
Se costui non
fosse da Dio, non avrebbe
potuto far nulla".
34
Gli
replicarono: "Sei nato tutto nei
peccati e vuoi insegnare a
noi?". E lo cacciarono fuori.
35
Gesù seppe che l'avevano
cacciato fuori, e incontratolo
gli disse: "Tu credi nel Figlio
dell'uomo?".
36
Egli rispose: "E
chi è, Signore, perché io creda
in lui?".
37
Gli disse Gesù: "Tu
l'hai visto: colui che parla con
te è proprio lui".
38
Ed egli
disse: "Io credo, Signore!". E
gli si prostrò innanzi.
39
Gesù
allora disse: "Io sono venuto in
questo mondo per giudicare,
perché coloro che non vedono
vedano e quelli che vedono
diventino ciechi".
40
Alcuni dei
farisei che erano con lui
udirono queste parole e gli
dissero: "Siamo forse ciechi
anche noi?".
41
Gesù rispose
loro: "Se foste ciechi, non
avreste alcun peccato; ma
siccome dite: Noi vediamo, il
vostro peccato rimane".
sappiamo di dove sia».
30
Rispose loro quell’uomo:
«Proprio questo stupisce: che
voi non sapete di dove sia,
eppure mi ha aperto gli occhi.
31
Sappiamo che Dio non ascolta
i peccatori, ma che, se uno onora
Dio e fa la sua volontà, egli lo
ascolta.
32
Da che mondo è
mondo, non si è mai sentito dire
che uno abbia aperto gli occhi a
un cieco nato.
33
Se costui non
venisse da Dio, non avrebbe
potuto far nulla».
34
Gli
replicarono: «Sei nato tutto nei
peccati e insegni a noi?». E lo
cacciarono fuori.
35
Gesù seppe che l’avevano
cacciato fuori; quando lo trovò,
gli disse: «Tu, credi nel Figlio
dell’uomo?».
36
Egli rispose: «E
chi è, Signore, perché io creda in
lui?».
37
Gli disse Gesù: «Lo hai
visto: è colui che parla con te».
38
Ed egli disse: «Credo,
Signore!». E si prostrò dinanzi a
lui.
39
Gesù allora disse: «È per un
giudizio che io sono venuto in
questo mondo, perché coloro
che non vedono, vedano e quelli
che vedono, diventino ciechi».
40
Alcuni dei farisei che erano
con lui udirono queste parole e
gli dissero: «Siamo ciechi anche
noi?».
41
Gesù rispose loro: «Se
foste ciechi, non avreste alcun
peccato; ma siccome dite: “Noi
vediamo”, il vostro peccato
rimane».
μαθηταί·
29
ἡμεῖς οἴδαμεν ὅτι
Μωϋσεῖ λελάληκεν ὁ θεός,
τοῦτον δὲ οὐκ οἴδαμεν πόθεν
ἐστίν.
30
ἀπεκρίθη ὁ ἄνθρωπος
καὶ εἶπεν αὐτοῖς· ἐν τούτῳ γὰρ
τὸ θαυμαστόν ἐστιν, ὅτι ὑμεῖς
οὐκ οἴδατε πόθεν ἐστίν, καὶ
ἤνοιξέν μου τοὺς ὀφθαλμούς.
31
οἴδαμεν ὅτι ἁμαρτωλῶν ὁ θεὸς
οὐκ ἀκούει, ἀλλ’ ἐάν τις
θεοσεβὴς ᾖ καὶ τὸ θέλημα αὐτοῦ
ποιῇ τούτου ἀκούει.
32
ἐκ τοῦ
αἰῶνος οὐκ ἠκούσθη ὅτι
ἠνέῳξέν τις ὀφθαλμοὺς τυφλοῦ
γεγεννημένου·
33
εἰ μὴ ἦν οὗτος
παρὰ θεοῦ, οὐκ ἠδύνατο ποιεῖν
οὐδέν.
34
ἀπεκρίθησαν καὶ εἶπαν
αὐτῷ· ἐν ἁμαρτίαις σὺ
ἐγεννήθης ὅλος καὶ σὺ διδάσκεις
ἡμᾶς; καὶ ἐξέβαλον αὐτὸν ἔξω.
35
Ἤκουσεν Ἰησοῦς ὅτι ἐξέβαλον
αὐτὸν ἔξω καὶ εὑρὼν αὐτὸν
εἶπεν· σὺ πιστεύεις εἰς τὸν υἱὸν
τοῦ ἀνθρώπου;
36
ἀπεκρίθη
ἐκεῖνος καὶ εἶπεν· καὶ τίς ἐστιν,
κύριε, ἵνα πιστεύσω εἰς αὐτόν;
37
εἶπεν αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς· καὶ
ἑώρακας αὐτὸν καὶ ὁ λαλῶν
μετὰ σοῦ ἐκεῖνός ἐστιν.
38
ὁ δὲ
ἔφη· πιστεύω, κύριε· καὶ
προσεκύνησεν αὐτῷ.
39
Καὶ εἶπεν ὁ Ἰησοῦς· εἰς κρίμα
ἐγὼ εἰς τὸν κόσμον τοῦτον
ἦλθον, ἵνα οἱ μὴ βλέποντες
βλέπωσιν καὶ οἱ βλέποντες
τυφλοὶ γένωνται.
40
ἤκουσαν ἐκ τῶν Φαρισαίων
ταῦτα οἱ μετ’ αὐτοῦ ὄντες καὶ
εἶπον αὐτῷ· μὴ καὶ ἡμεῖς τυφλοί
ἐσμεν;
41
εἶπεν αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς·
εἰ τυφλοὶ ἦτε, οὐκ ἂν εἴχετε
ἁμαρτίαν· νῦν δὲ λέγετε ὅτι
βλέπομεν, ἡ ἁμαρτία ὑμῶν
μένει.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
38
10
1
"In verità, in verità vi dico:
chi non entra nel recinto delle
pecore per la porta, ma vi sale
da un'altra parte, è un ladro e
un brigante.
2
Chi invece entra
per la porta, è il pastore delle
pecore.
3
Il guardiano gli apre e
le pecore ascoltano la sua
voce: egli chiama le sue pecore
una per una e le conduce fuori.
4
E quando ha condotto fuori
tutte le sue pecore, cammina
innanzi a loro, e le pecore lo
seguono, perché conoscono la
sua voce.
5
Un estraneo invece
non lo seguiranno, ma
fuggiranno via da lui, perché
non conoscono la voce degli
estranei".
6
Questa similitudine
disse loro Gesù; ma essi non
capirono che cosa significava
ciò che diceva loro.
7
Allora Gesù disse loro di
nuovo: "In verità, in verità vi
dico: io sono la porta delle
pecore.
8
Tutti coloro che sono
venuti prima di me, sono ladri
e briganti; ma le pecore non li
hanno ascoltati.
9
Io sono la
porta: se uno entra attraverso
di me, sarà salvo; entrerà e
uscirà e troverà pascolo.
10
Il
ladro non viene se non per
rubare, uccidere e distruggere;
io sono venuto perché abbiano
la vita e l'abbiano in
abbondanza.
11
Io sono il buon
pastore. Il buon pastore offre la
vita per le pecore.
12
Il
mercenario invece, che non è
pastore e al quale le pecore non
appartengono, vede venire il
lupo, abbandona le pecore e
fugge e il lupo le rapisce e le
disperde;
13
egli è un
mercenario e non gli importa
delle pecore.
14
Io sono il buon
pastore, conosco le mie pecore
e le mie pecore conoscono me,
15
come il Padre conosce me e
io conosco il Padre; e offro la
vita per le pecore.
16
E ho altre
pecore che non sono di
10
1
«In verità, in verità io vi dico:
chi non entra nel recinto delle
pecore dalla porta, ma vi sale da
un’altra parte, è un ladro e un
brigante.
2
Chi invece entra dalla
porta, è pastore delle pecore.
3
Il
guardiano gli apre e le pecore
ascoltano la sua voce: egli
chiama le sue pecore, ciascuna
per nome, e le conduce fuori.
4
E
quando ha spinto fuori tutte le
sue pecore, cammina davanti a
esse, e le pecore lo seguono
perché conoscono la sua voce.
5
Un estraneo invece non lo
seguiranno, ma fuggiranno via
da lui, perché non conoscono la
voce degli estranei».
6
Gesù disse
loro questa similitudine, ma essi
non capirono di che cosa parlava
loro.
7
Allora Gesù disse loro di
nuovo: «In verità, in verità io vi
dico: io sono la porta delle
pecore.
8
Tutti coloro che sono
venuti prima di me, sono ladri e
briganti; ma le pecore non li
hanno ascoltati.
9
Io sono la
porta: se uno entra attraverso di
me, sarà salvato; entrerà e uscirà
e troverà pascolo.
10
Il ladro non
viene se non per rubare,
uccidere e distruggere; io sono
venuto perché abbiano la vita e
l’abbiano in abbondanza.
11
Io sono il buon pastore. Il buon
pastore dà la propria vita per le
pecore.
12
Il mercenario – che
non è pastore e al quale le
pecore non appartengono – vede
venire il lupo, abbandona le
pecore e fugge, e il lupo le
rapisce e le disperde;
13
perché è
un mercenario e non gli importa
delle pecore.
14
Io sono il buon pastore,
conosco le mie pecore e le mie
pecore conoscono me,
15
così
come il Padre conosce me e io
conosco il Padre, e do la mia
vita per le pecore.
16
E ho altre
pecore che non provengono da
questo recinto: anche quelle io
10
1
Ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν, ὁ μὴ
εἰσερχόμενος διὰ τῆς θύρας εἰς
τὴν αὐλὴν τῶν προβάτων ἀλλ’
ἀναβαίνων ἀλλαχόθεν ἐκεῖνος
κλέπτης ἐστὶν καὶ λῃστής·
2
ὁ δὲ
εἰσερχόμενος διὰ τῆς θύρας
ποιμήν ἐστιν τῶν
προβάτων.
3
τούτῳ ὁ θυρωρὸς
ἀνοίγει καὶ τὰ πρόβατα τῆς
φωνῆς αὐτοῦ ἀκούει καὶ τὰ ἴδια
πρόβατα φωνεῖ κατ’ ὄνομα καὶ
ἐξάγει αὐτά.
4
ὅταν τὰ ἴδια πάντα
ἐκβάλῃ, ἔμπροσθεν αὐτῶν
πορεύεται καὶ τὰ πρόβατα αὐτῷ
ἀκολουθεῖ, ὅτι οἴδασιν τὴν
φωνὴν αὐτοῦ·
5
ἀλλοτρίῳ δὲ οὐ
μὴ ἀκολουθήσουσιν, ἀλλὰ
φεύξονται ἀπ’ αὐτοῦ, ὅτι οὐκ
οἴδασιν τῶν ἀλλοτρίων τὴν
φωνήν.
6
Ταύτην τὴν παροιμίαν
εἶπεν αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς, ἐκεῖνοι
δὲ οὐκ ἔγνωσαν τίνα ἦν ἃ ἐλάλει
αὐτοῖς.
7
Εἶπεν οὖν πάλιν ὁ Ἰησοῦς·
ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι ἐγώ
εἰμι ἡ θύρα τῶν προβάτων.
8
πάντες ὅσοι ἦλθον [πρὸ ἐμοῦ]
κλέπται εἰσὶν καὶ λῃσταί, ἀλλ’
οὐκ ἤκουσαν αὐτῶν τὰ πρόβατα.
9
ἐγώ εἰμι ἡ θύρα· δι’ ἐμοῦ ἐάν
τις εἰσέλθῃ σωθήσεται καὶ
εἰσελεύσεται καὶ ἐξελεύσεται
καὶ νομὴν εὑρήσει.
10
ὁ κλέπτης
οὐκ ἔρχεται εἰ μὴ ἵνα κλέψῃ καὶ
θύσῃ καὶ ἀπολέσῃ· ἐγὼ ἦλθον
ἵνα ζωὴν ἔχωσιν καὶ περισσὸν
ἔχωσιν.
11
Ἐγώ εἰμι ὁ ποιμὴν ὁ καλός. ὁ
ποιμὴν ὁ καλὸς τὴν ψυχὴν
αὐτοῦ τίθησιν ὑπὲρ τῶν
προβάτων·
12
ὁ μισθωτὸς καὶ οὐκ
ὢν ποιμήν, οὗ οὐκ ἔστιν τὰ
πρόβατα ἴδια, θεωρεῖ τὸν λύκον
ἐρχόμενον καὶ ἀφίησιν τὰ
πρόβατα καὶ φεύγει– καὶ ὁ
λύκος ἁρπάζει αὐτὰ καὶ
σκορπίζει–
13
ὅτι μισθωτός ἐστιν
καὶ οὐ μέλει αὐτῷ περὶ τῶν
προβάτων.
14
Ἐγώ εἰμι ὁ ποιμὴν ὁ καλὸς καὶ
γινώσκω τὰ ἐμὰ καὶ
γινώσκουσίν με τὰ ἐμά,
15
καθὼς
γινώσκει με ὁ πατὴρ κἀγὼ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
39
quest'ovile; anche queste io
devo condurre; ascolteranno la
mia voce e diventeranno un
solo gregge e un solo pastore.
17
Per questo il Padre mi ama:
perché io offro la mia vita, per
poi riprenderla di nuovo.
18
Nessuno me la toglie, ma la
offro da me stesso, poiché ho il
potere di offrirla e il potere di
riprenderla di nuovo. Questo
comando ho ricevuto dal Padre
mio".
19
Sorse di nuovo dissenso tra i
Giudei per queste parole.
20
Molti di essi dicevano: "Ha
un demonio ed è fuori di sé;
perché lo state ad ascoltare?".
21
Altri invece dicevano:
"Queste parole non sono di un
indemoniato; può forse un
demonio aprire gli occhi dei
ciechi?".
22
Ricorreva in quei giorni a
Gerusalemme la festa della
Dedicazione. Era d'inverno.
23
Gesù passeggiava nel tempio,
sotto il portico di Salomone.
24
Allora i Giudei gli si fecero
attorno e gli dicevano: "Fino a
quando terrai l'animo nostro
sospeso? Se tu sei il Cristo,
dillo a noi apertamente".
25
Gesù rispose loro: "Ve l'ho
detto e non credete; le opere
che io compio nel nome del
Padre mio, queste mi danno
testimonianza;
26
ma voi non
credete, perché non siete mie
pecore.
27
Le mie pecore
ascoltano la mia voce e io le
conosco ed esse mi seguono.
28
Io do loro la vita eterna e non
andranno mai perdute e
nessuno le rapirà dalla mia
mano.
29
Il Padre mio che me le
ha date è più grande di tutti e
nessuno può rapirle dalla mano
del Padre mio.
30
Io e il Padre
siamo una cosa sola".
31
I Giudei portarono di nuovo
delle pietre per lapidarlo.
32
Gesù rispose loro: "Vi ho
fatto vedere molte opere buone
devo guidare. Ascolteranno la
mia voce e diventeranno un solo
gregge, un solo pastore.
17
Per
questo il Padre mi ama: perché
io do la mia vita, per poi
riprenderla di nuovo.
18
Nessuno
me la toglie: io la do da me
stesso. Ho il potere di darla e il
potere di riprenderla di nuovo.
Questo è il comando che ho
ricevuto dal Padre mio».
19
Sorse di nuovo dissenso tra i
Giudei per queste parole.
20
Molti
di loro dicevano: «È
indemoniato ed è fuori di sé;
perché state ad ascoltarlo?».
21
Altri dicevano: «Queste parole
non sono di un indemoniato;
può forse un demonio aprire gli
occhi ai ciechi?».
22
Ricorreva allora a
Gerusalemme la festa della
Dedicazione. Era inverno.
23
Gesù camminava nel tempio,
nel portico di Salomone.
24
Allora i Giudei gli si fecero
attorno e gli dicevano: «Fino a
quando ci terrai nell’incertezza?
Se tu sei il Cristo, dillo a noi
apertamente».
25
Gesù rispose
loro: «Ve l’ho detto, e non
credete; le opere che io compio
nel nome del Padre mio, queste
danno testimonianza di me.
26
Ma voi non credete perché non
fate parte delle mie pecore.
27
Le
mie pecore ascoltano la mia
voce e io le conosco ed esse mi
seguono.
28
Io do loro la vita
eterna e non andranno perdute in
eterno e nessuno le strapperà
dalla mia mano.
29
Il Padre mio,
che me le ha date, è più grande
di tutti e nessuno può strapparle
dalla mano del Padre.
30
Io e il
Padre siamo una cosa sola».
31
Di nuovo i Giudei raccolsero
delle pietre per lapidarlo.
32
Gesù
disse loro: «Vi ho fatto vedere
molte opere buone da parte del
Padre: per quale di esse volete
lapidarmi?».
33
Gli risposero i
Giudei: «Non ti lapidiamo per
un’opera buona, ma per una
γινώσκω τὸν πατέρα, καὶ τὴν
ψυχήν μου τίθημι ὑπὲρ τῶν
προβάτων.
16
καὶ ἄλλα πρόβατα
ἔχω ἃ οὐκ ἔστιν ἐκ τῆς αὐλῆς
ταύτης· κἀκεῖνα δεῖ με ἀγαγεῖν
καὶ τῆς φωνῆς μου ἀκούσουσιν,
καὶ γενήσονται μία ποίμνη, εἷς
ποιμήν.
17
Διὰ τοῦτό με ὁ πατὴρ
ἀγαπᾷ ὅτι ἐγὼ τίθημι τὴν ψυχήν
μου, ἵνα πάλιν λάβω αὐτήν.
18
οὐδεὶς αἴρει αὐτὴν ἀπ’ ἐμοῦ,
ἀλλ’ ἐγὼ τίθημι αὐτὴν ἀπ’
ἐμαυτοῦ. ἐξουσίαν ἔχω θεῖναι
αὐτήν, καὶ ἐξουσίαν ἔχω πάλιν
λαβεῖν αὐτήν· ταύτην τὴν
ἐντολὴν ἔλαβον παρὰ τοῦ
πατρός μου.
19
Σχίσμα πάλιν ἐγένετο ἐν τοῖς
Ἰουδαίοις διὰ τοὺς λόγους
τούτους.
20
ἔλεγον δὲ πολλοὶ ἐξ
αὐτῶν· δαιμόνιον ἔχει καὶ
μαίνεται· τί αὐτοῦ ἀκούετε;
21
ἄλλοι ἔλεγον· ταῦτα τὰ ῥήματα
οὐκ ἔστιν δαιμονιζομένου· μὴ
δαιμόνιον δύναται τυφλῶν
ὀφθαλμοὺς ἀνοῖξαι;
22
Ἐγένετο τότε τὰ ἐγκαίνια ἐν
τοῖς Ἱεροσολύμοις, χειμὼν ἦν,
23
καὶ περιεπάτει ὁ Ἰησοῦς ἐν τῷ
ἱερῷ ἐν τῇ στοᾷ τοῦ Σολομῶνος.
24
ἐκύκλωσαν οὖν αὐτὸν οἱ
Ἰουδαῖοι καὶ ἔλεγον αὐτῷ· ἕως
πότε τὴν ψυχὴν ἡμῶν αἴρεις; εἰ
σὺ εἶ ὁ χριστός, εἰπὲ ἡμῖν
παρρησίᾳ.
25
ἀπεκρίθη αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· εἶπον ὑμῖν καὶ οὐ
πιστεύετε· τὰ ἔργα ἃ ἐγὼ ποιῶ
ἐν τῷ ὀνόματι τοῦ πατρός μου
ταῦτα μαρτυρεῖ περὶ ἐμοῦ·
26
ἀλλ’ ὑμεῖς οὐ πιστεύετε, ὅτι
οὐκ ἐστὲ ἐκ τῶν προβάτων τῶν
ἐμῶν.
27
τὰ πρόβατα τὰ ἐμὰ τῆς
φωνῆς μου ἀκούουσιν, κἀγὼ
γινώσκω αὐτὰ καὶ ἀκολουθοῦσίν
μοι,
28
κἀγὼ δίδωμι αὐτοῖς ζωὴν
αἰώνιον καὶ οὐ μὴ ἀπόλωνται εἰς
τὸν αἰῶνα καὶ οὐχ ἁρπάσει τις
αὐτὰ ἐκ τῆς χειρός μου.
29
ὁ
πατήρ μου ὃ δέδωκέν μοι
πάντων μεῖζόν ἐστιν, καὶ οὐδεὶς
δύναται ἁρπάζειν ἐκ τῆς χειρὸς
τοῦ πατρός.
30
ἐγὼ καὶ ὁ πατὴρ ἕν
ἐσμεν.
31
Ἐβάστασαν πάλιν λίθους οἱ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
40
da parte del Padre mio; per
quale di esse mi volete
lapidare?".
33
Gli risposero i
Giudei: "Non ti lapidiamo per
un'opera buona, ma per la
bestemmia e perché tu, che sei
uomo, ti fai Dio".
34
Rispose
loro Gesù: "Non è forse scritto
nella vostra Legge:
Io ho detto:
voi siete dèi
?
35
Ora, se essa ha
chiamato dèi coloro ai quali fu
rivolta la parola di Dio (e la
Scrittura non può essere
annullata),
36
a colui che il
Padre ha consacrato e mandato
nel mondo, voi dite: Tu
bestemmi, perché ho detto:
Sono Figlio di Dio?
37
Se non
compio le opere del Padre mio,
non credetemi;
38
ma se le
compio, anche se non volete
credere a me, credete almeno
alle opere, perché sappiate e
conosciate che il Padre è in me
e io nel Padre".
39
Cercavano
allora di prenderlo di nuovo,
ma egli sfuggì dalle loro mani.
40
Ritornò quindi al di là del
Giordano, nel luogo dove
prima Giovanni battezzava, e
qui si fermò.
41
Molti andarono
da lui e dicevano: "Giovanni
non ha fatto nessun segno, ma
tutto quello che Giovanni ha
detto di costui era vero".
42
E in
quel luogo molti credettero in
lui.
bestemmia: perché tu, che sei
uomo, ti fai Dio».
34
Disse loro
Gesù: «Non è forse scritto nella
vostra Legge:
Io ho detto: voi
siete dèi
?
35
Ora, se essa ha
chiamato dèi coloro ai quali fu
rivolta la parola di Dio – e la
Scrittura non può essere
annullata –,
36
a colui che il
Padre ha consacrato e mandato
nel mondo voi dite: “Tu
bestemmi”, perché ho detto:
“Sono Figlio di Dio”?
37
Se non
compio le opere del Padre mio,
non credetemi;
38
ma se le
compio, anche se non credete a
me, credete alle opere, perché
sappiate e conosciate che il
Padre è in me, e io nel Padre».
39
Allora cercarono nuovamente
di catturarlo, ma egli sfuggì
dalle loro mani.
40
Ritornò quindi nuovamente al
di là del Giordano, nel luogo
dove prima Giovanni
battezzava, e qui rimase.
41
Molti
andarono da lui e dicevano:
«Giovanni non ha compiuto
nessun segno, ma tutto quello
che Giovanni ha detto di costui
era vero».
42
E in quel luogo
molti credettero in lui.
Ἰουδαῖοι ἵνα λιθάσωσιν
αὐτόν.
32
ἀπεκρίθη αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· πολλὰ ἔργα καλὰ ἔδειξα
ὑμῖν ἐκ τοῦ πατρός· διὰ ποῖον
αὐτῶν ἔργον ἐμὲ λιθάζετε;
33
ἀπεκρίθησαν αὐτῷ οἱ
Ἰουδαῖοι· περὶ καλοῦ ἔργου οὐ
λιθάζομέν σε ἀλλὰ περὶ
βλασφημίας, καὶ ὅτι σὺ
ἄνθρωπος ὢν ποιεῖς σεαυτὸν
θεόν.
34
ἀπεκρίθη αὐτοῖς [ὁ]
Ἰησοῦς· οὐκ ἔστιν γεγραμμένον
ἐν τῷ νόμῳ ὑμῶν ὅτι
ἐγὼ εἶπα·
θεοί ἐστε;
35
εἰ ἐκείνους εἶπεν
θεοὺς πρὸς οὓς ὁ λόγος τοῦ θεοῦ
ἐγένετο, καὶ οὐ δύναται λυθῆναι
ἡ γραφή,
36
ὃν ὁ πατὴρ ἡγίασεν
καὶ ἀπέστειλεν εἰς τὸν κόσμον
ὑμεῖς λέγετε ὅτι βλασφημεῖς, ὅτι
εἶπον· υἱὸς τοῦ θεοῦ εἰμι;
37
εἰ οὐ
ποιῶ τὰ ἔργα τοῦ πατρός μου,
μὴ πιστεύετέ μοι·
38
εἰ δὲ ποιῶ,
κἂν ἐμοὶ μὴ πιστεύητε, τοῖς
ἔργοις πιστεύετε, ἵνα γνῶτε καὶ
γινώσκητε ὅτι ἐν ἐμοὶ ὁ πατὴρ
κἀγὼ ἐν τῷ πατρί.
39
Ἐζήτουν
[οὖν] αὐτὸν πάλιν πιάσαι, καὶ
ἐξῆλθεν ἐκ τῆς χειρὸς αὐτῶν.
40
Καὶ ἀπῆλθεν πάλιν πέραν τοῦ
Ἰορδάνου εἰς τὸν τόπον ὅπου ἦν
Ἰωάννης τὸ πρῶτον βαπτίζων
καὶ ἔμεινεν ἐκεῖ.
41
καὶ πολλοὶ
ἦλθον πρὸς αὐτὸν καὶ ἔλεγον ὅτι
Ἰωάννης μὲν σημεῖον ἐποίησεν
οὐδέν, πάντα δὲ ὅσα εἶπεν
Ἰωάννης περὶ τούτου ἀληθῆ
ἦν.
42
καὶ πολλοὶ ἐπίστευσαν εἰς
αὐτὸν ἐκεῖ.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
41
11
1
Era allora malato un certo
Lazzaro di Betània, il villaggio
di Maria e di Marta sua sorella.
2
Maria era quella che aveva
cosparso di olio profumato il
Signore e gli aveva asciugato i
piedi con i suoi capelli; suo
fratello Lazzaro era malato.
3
Le sorelle mandarono dunque
a dirgli: "Signore, ecco, il tuo
amico è malato".
4
All'udire questo, Gesù disse:
"Questa malattia non è per la
morte, ma per la gloria di Dio,
perché per essa il Figlio di Dio
venga glorificato".
5
Gesù
voleva molto bene a Marta, a
sua sorella e a Lazzaro.
6
Quand'ebbe dunque sentito
che era malato, si trattenne due
giorni nel luogo dove si
trovava.
7
Poi, disse ai
discepoli: "Andiamo di nuovo
in Giudea!".
8
I discepoli gli
dissero: "Rabbì, poco fa i
Giudei cercavano di lapidarti e
tu ci vai di nuovo?".
9
Gesù
rispose: "Non sono forse
dodici le ore del giorno? Se
uno cammina di giorno, non
inciampa, perché vede la luce
di questo mondo;
10
ma se
invece uno cammina di notte,
inciampa, perché gli manca la
luce".
11
Così parlò e poi
soggiunse loro: "Il nostro
amico Lazzaro s'è
addormentato; ma io vado a
svegliarlo".
12
Gli dissero allora
i discepoli: "Signore, se s'è
addormentato, guarirà".
13
Gesù
parlava della morte di lui, essi
invece pensarono che si
riferisse al riposo del sonno.
14
Allora Gesù disse loro
apertamente: "Lazzaro è morto
15
e io sono contento per voi di
non essere stato là, perché voi
crediate. Orsù, andiamo da
lui!".
16
Allora Tommaso,
chiamato Dìdimo, disse ai
condiscepoli: "Andiamo anche
noi a morire con lui!".
11
1
Un certo Lazzaro di Betania, il
villaggio di Maria e di Marta sua
sorella, era malato.
2
Maria era
quella che cosparse di profumo
il Signore e gli asciugò i piedi
con i suoi capelli; suo fratello
Lazzaro era malato.
3
Le sorelle
mandarono dunque a dirgli:
«Signore, ecco, colui che tu ami
è malato».
4
All’udire questo, Gesù disse:
«Questa malattia non porterà
alla morte, ma è per la gloria di
Dio, affinché per mezzo di essa
il Figlio di Dio venga
glorificato».
5
Gesù amava Marta
e sua sorella e Lazzaro.
6
Quando
sentì che era malato, rimase per
due giorni nel luogo dove si
trovava.
7
Poi disse ai discepoli:
«Andiamo di nuovo in
Giudea!».
8
I discepoli gli
dissero: «Rabbì, poco fa i
Giudei cercavano di lapidarti e
tu ci vai di nuovo?».
9
Gesù
rispose: «Non sono forse dodici
le ore del giorno? Se uno
cammina di giorno, non
inciampa, perché vede la luce di
questo mondo;
10
ma se cammina
di notte, inciampa, perché la
luce non è in lui».
11
Disse queste cose e poi
soggiunse loro: «Lazzaro, il
nostro amico, si è addormentato;
ma io vado a svegliarlo».
12
Gli
dissero allora i discepoli:
«Signore, se si è addormentato,
si salverà».
13
Gesù aveva parlato
della morte di lui; essi invece
pensarono che parlasse del
riposo del sonno.
14
Allora Gesù
disse loro apertamente:
«Lazzaro è morto
15
e io sono
contento per voi di non essere
stato là, affinché voi crediate;
ma andiamo da lui!».
16
Allora
Tommaso, chiamato Didimo,
disse agli altri discepoli:
«Andiamo anche noi a morire
con lui!».
17
Quando Gesù arrivò, trovò
Lazzaro che già da quattro
11
1
Ἦν δέ τις ἀσθενῶν, Λάζαρος
ἀπὸ Βηθανίας, ἐκ τῆς κώμης
Μαρίας καὶ Μάρθας τῆς
ἀδελφῆς αὐτῆς.
2
ἦν δὲ Μαριὰμ ἡ
ἀλείψασα τὸν κύριον μύρῳ καὶ
ἐκμάξασα τοὺς πόδας αὐτοῦ ταῖς
θριξὶν αὐτῆς, ἧς ὁ ἀδελφὸς
Λάζαρος ἠσθένει.
3
ἀπέστειλαν
οὖν αἱ ἀδελφαὶ πρὸς αὐτὸν
λέγουσαι· κύριε, ἴδε ὃν φιλεῖς
ἀσθενεῖ.
4
ἀκούσας δὲ ὁ Ἰησοῦς εἶπεν·
αὕτη ἡ ἀσθένεια οὐκ ἔστιν πρὸς
θάνατον ἀλλ’ ὑπὲρ τῆς δόξης
τοῦ θεοῦ, ἵνα δοξασθῇ ὁ υἱὸς
τοῦ θεοῦ δι’ αὐτῆς.
5
ἠγάπα δὲ ὁ
Ἰησοῦς τὴν Μάρθαν καὶ τὴν
ἀδελφὴν αὐτῆς καὶ τὸν
Λάζαρον.
6
Ὡς οὖν ἤκουσεν ὅτι
ἀσθενεῖ, τότε μὲν ἔμεινεν ἐν ᾧ
ἦν τόπῳ δύο ἡμέρας,
7
ἔπειτα
μετὰ τοῦτο λέγει τοῖς μαθηταῖς·
ἄγωμεν εἰς τὴν Ἰουδαίαν πάλιν.
8
λέγουσιν αὐτῷ οἱ μαθηταί·
ῥαββί, νῦν ἐζήτουν σε λιθάσαι οἱ
Ἰουδαῖοι, καὶ πάλιν ὑπάγεις ἐκεῖ;
9
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς· οὐχὶ δώδεκα
ὧραί εἰσιν τῆς ἡμέρας; ἐάν τις
περιπατῇ ἐν τῇ ἡμέρᾳ, οὐ
προσκόπτει, ὅτι τὸ φῶς τοῦ
κόσμου τούτου βλέπει·
10
ἐὰν δέ
τις περιπατῇ ἐν τῇ νυκτί,
προσκόπτει, ὅτι τὸ φῶς οὐκ
ἔστιν ἐν αὐτῷ.
11
Ταῦτα εἶπεν, καὶ μετὰ τοῦτο
λέγει αὐτοῖς· Λάζαρος ὁ φίλος
ἡμῶν κεκοίμηται· ἀλλὰ
πορεύομαι ἵνα ἐξυπνίσω
αὐτόν.
12
εἶπαν οὖν οἱ μαθηταὶ
αὐτῷ· κύριε, εἰ κεκοίμηται
σωθήσεται.
13
εἰρήκει δὲ ὁ Ἰησοῦς
περὶ τοῦ θανάτου αὐτοῦ, ἐκεῖνοι
δὲ ἔδοξαν ὅτι περὶ τῆς
κοιμήσεως τοῦ ὕπνου
λέγει.
14
τότε οὖν εἶπεν αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς παρρησίᾳ· Λάζαρος
ἀπέθανεν,
15
καὶ χαίρω δι’ ὑμᾶς
ἵνα πιστεύσητε, ὅτι οὐκ ἤμην
ἐκεῖ· ἀλλ’ ἄγωμεν πρὸς αὐτόν.
16
εἶπεν οὖν Θωμᾶς ὁ λεγόμενος
Δίδυμος τοῖς συμμαθηταῖς·
ἄγωμεν καὶ ἡμεῖς ἵνα
ἀποθάνωμεν μετ’ αὐτοῦ.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
42
17
Venne dunque Gesù e trovò
Lazzaro che era già da quattro
giorni nel sepolcro.
18
Betània
distava da Gerusalemme meno
di due miglia
19
e molti Giudei
erano venuti da Marta e Maria
per consolarle per il loro
fratello.
20
Marta dunque, come
seppe che veniva Gesù, gli
andò incontro; Maria invece
stava seduta in casa.
21
Marta
disse a Gesù: "Signore, se tu
fossi stato qui, mio fratello non
sarebbe morto!
22
Ma anche ora
so che qualunque cosa
chiederai a Dio, egli te la
concederà".
23
Gesù le disse:
"Tuo fratello risusciterà".
24
Gli
rispose Marta: "So che
risusciterà nell'ultimo giorno".
25
Gesù le disse: "Io sono la
risurrezione e la vita; chi crede
in me, anche se muore, vivrà;
26
chiunque vive e crede in me,
non morrà in eterno. Credi tu
questo?".
27
Gli rispose: "Sì, o
Signore, io credo che tu sei il
Cristo, il Figlio di Dio che
deve venire nel mondo".
28
Dopo queste parole se ne
andò a chiamare di nascosto
Maria, sua sorella, dicendo: "Il
Maestro è qui e ti chiama".
29
Quella, udito ciò, si alzò in
fretta e andò da lui.
30
Gesù non
era entrato nel villaggio, ma si
trovava ancora là dove Marta
gli era andata incontro.
31
Allora i Giudei che erano in
casa con lei a consolarla,
quando videro Maria alzarsi in
fretta e uscire, la seguirono
pensando: "Va al sepolcro per
piangere là".
32
Maria, dunque,
quando giunse dov'era Gesù,
vistolo si gettò ai suoi piedi
dicendo: "Signore, se tu fossi
stato qui, mio fratello non
sarebbe morto!".
33
Gesù allora
quando la vide piangere e
piangere anche i Giudei che
erano venuti con lei, si
commosse profondamente, si
turbò e disse:
34
"Dove l'avete
giorni era nel sepolcro.
18
Betania
distava da Gerusalemme meno
di tre chilometri
19
e molti Giudei
erano venuti da Marta e Maria a
consolarle per il fratello.
20
Marta
dunque, come udì che veniva
Gesù, gli andò incontro; Maria
invece stava seduta in casa.
21
Marta disse a Gesù: «Signore,
se tu fossi stato qui, mio fratello
non sarebbe morto!
22
Ma anche
ora so che qualunque cosa tu
chiederai a Dio, Dio te la
concederà».
23
Gesù le disse:
«Tuo fratello risorgerà».
24
Gli
rispose Marta: «So che risorgerà
nella risurrezione dell’ultimo
giorno».
25
Gesù le disse: «Io
sono la risurrezione e la vita; chi
crede in me, anche se muore,
vivrà;
26
chiunque vive e crede in
me, non morirà in eterno. Credi
questo?».
27
Gli rispose: «Sì, o
Signore, io credo che tu sei il
Cristo, il Figlio di Dio, colui che
viene nel mondo».
28
Dette queste parole, andò a
chiamare Maria, sua sorella, e di
nascosto le disse: «Il Maestro è
qui e ti chiama».
29
Udito questo,
ella si alzò subito e andò da lui.
30
Gesù non era entrato nel
villaggio, ma si trovava ancora
là dove Marta gli era andata
incontro.
31
Allora i Giudei, che
erano in casa con lei a
consolarla, vedendo Maria
alzarsi in fretta e uscire, la
seguirono, pensando che
andasse a piangere al sepolcro.
32
Quando Maria giunse dove si
trovava Gesù, appena lo vide si
gettò ai suoi piedi dicendogli:
«Signore, se tu fossi stato qui,
mio fratello non sarebbe
morto!».
33
Gesù allora, quando
la vide piangere, e piangere
anche i Giudei che erano venuti
con lei, si commosse
profondamente e, molto turbato,
34
domandò: «Dove lo avete
posto?». Gli dissero: «Signore,
vieni a vedere!».
35
Gesù scoppiò
in pianto.
36
Dissero allora i
17
Ἐλθὼν οὖν ὁ Ἰησοῦς εὗρεν
αὐτὸν τέσσαρας ἤδη ἡμέρας
ἔχοντα ἐν τῷ μνημείῳ.
18
ἦν δὲ ἡ
Βηθανία ἐγγὺς τῶν
Ἱεροσολύμων ὡς ἀπὸ σταδίων
δεκαπέντε.
19
πολλοὶ δὲ ἐκ τῶν
Ἰουδαίων ἐληλύθεισαν πρὸς τὴν
Μάρθαν καὶ Μαριὰμ ἵνα
παραμυθήσωνται αὐτὰς περὶ τοῦ
ἀδελφοῦ.
20
Ἡ οὖν Μάρθα ὡς
ἤκουσεν ὅτι Ἰησοῦς ἔρχεται
ὑπήντησεν αὐτῷ· Μαριὰμ δὲ ἐν
τῷ οἴκῳ ἐκαθέζετο.
21
εἶπεν οὖν ἡ
Μάρθα πρὸς τὸν Ἰησοῦν· κύριε,
εἰ ἦς ὧδε οὐκ ἂν ἀπέθανεν ὁ
ἀδελφός μου·
22
[ἀλλὰ] καὶ νῦν
οἶδα ὅτι ὅσα ἂν αἰτήσῃ τὸν θεὸν
δώσει σοι ὁ θεός.
23
λέγει αὐτῇ ὁ
Ἰησοῦς· ἀναστήσεται ὁ ἀδελφός
σου.
24
λέγει αὐτῷ ἡ Μάρθα·
οἶδα ὅτι ἀναστήσεται ἐν τῇ
ἀναστάσει ἐν τῇ ἐσχάτῃ ἡμέρᾳ.
25
εἶπεν αὐτῇ ὁ Ἰησοῦς· ἐγώ εἰμι
ἡ ἀνάστασις καὶ ἡ ζωή· ὁ
πιστεύων εἰς ἐμὲ κἂν ἀποθάνῃ
ζήσεται,
26
καὶ πᾶς ὁ ζῶν καὶ
πιστεύων εἰς ἐμὲ οὐ μὴ ἀποθάνῃ
εἰς τὸν αἰῶνα. πιστεύεις τοῦτο;
27
λέγει αὐτῷ· ναὶ κύριε, ἐγὼ
πεπίστευκα ὅτι σὺ εἶ ὁ χριστὸς ὁ
υἱὸς τοῦ θεοῦ ὁ εἰς τὸν κόσμον
ἐρχόμενος.
28
Καὶ τοῦτο εἰποῦσα ἀπῆλθεν
καὶ ἐφώνησεν Μαριὰμ τὴν
ἀδελφὴν αὐτῆς λάθρᾳ εἰποῦσα·
ὁ διδάσκαλος πάρεστιν καὶ
φωνεῖ σε.
29
ἐκείνη δὲ ὡς
ἤκουσεν ἠγέρθη ταχὺ καὶ
ἤρχετο πρὸς αὐτόν.
30
οὔπω δὲ
ἐληλύθει ὁ Ἰησοῦς εἰς τὴν
κώμην, ἀλλ’ ἦν ἔτι ἐν τῷ τόπῳ
ὅπου ὑπήντησεν αὐτῷ ἡ
Μάρθα.
31
οἱ οὖν Ἰουδαῖοι οἱ
ὄντες μετ’ αὐτῆς ἐν τῇ οἰκίᾳ καὶ
παραμυθούμενοι αὐτήν, ἰδόντες
τὴν Μαριὰμ ὅτι ταχέως ἀνέστη
καὶ ἐξῆλθεν, ἠκολούθησαν αὐτῇ
δόξαντες ὅτι ὑπάγει εἰς τὸ
μνημεῖον ἵνα κλαύσῃ ἐκεῖ.
32
Ἡ
οὖν Μαριὰμ ὡς ἦλθεν ὅπου ἦν
Ἰησοῦς ἰδοῦσα αὐτὸν ἔπεσεν
αὐτοῦ πρὸς τοὺς πόδας λέγουσα
αὐτῷ· κύριε, εἰ ἦς ὧδε οὐκ ἄν
μου ἀπέθανεν ὁ ἀδελφός.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
43
posto?". Gli dissero: "Signore,
vieni a vedere!".
35
Gesù
scoppiò in pianto.
36
Dissero
allora i Giudei: "Vedi come lo
amava!".
37
Ma alcuni di loro
dissero: "Costui che ha aperto
gli occhi al cieco non poteva
anche far sì che questi non
morisse?".
38
Intanto Gesù, ancora
profondamente commosso, si
recò al sepolcro; era una grotta
e contro vi era posta una pietra.
39
Disse Gesù: "Togliete la
pietra!". Gli rispose Marta, la
sorella del morto: "Signore, già
manda cattivo odore, poiché è
di quattro giorni".
40
Le disse
Gesù: "Non ti ho detto che, se
credi, vedrai la gloria di Dio?".
41
Tolsero dunque la pietra.
Gesù allora alzò gli occhi e
disse: "Padre, ti ringrazio che
mi hai ascoltato.
42
Io sapevo
che sempre mi dai ascolto, ma
l'ho detto per la gente che mi
sta attorno, perché credano che
tu mi hai mandato".
43
E, detto
questo, gridò a gran voce:
"Lazzaro, vieni fuori!".
44
Il
morto uscì, con i piedi e le
mani avvolti in bende, e il
volto coperto da un sudario.
Gesù disse loro: "Scioglietelo e
lasciatelo andare".
45
Molti dei Giudei che erano
venuti da Maria, alla vista di
quel che egli aveva compiuto,
credettero in lui.
46
Ma alcuni
andarono dai farisei e
riferirono loro quel che Gesù
aveva fatto.
47
Allora i sommi
sacerdoti e i farisei riunirono il
sinedrio e dicevano: "Che
facciamo? Quest'uomo compie
molti segni.
48
Se lo lasciamo
fare così, tutti crederanno in lui
e verranno i Romani e
distruggeranno il nostro luogo
santo e la nostra nazione".
49
Ma uno di loro, di nome
Caifa, che era sommo
sacerdote in quell'anno, disse
loro: "Voi non capite nulla
50
e
Giudei: «Guarda come lo
amava!».
37
Ma alcuni di loro
dissero: «Lui, che ha aperto gli
occhi al cieco, non poteva anche
far sì che costui non morisse?».
38
Allora Gesù, ancora una volta
commosso profondamente, si
recò al sepolcro: era una grotta e
contro di essa era posta una
pietra.
39
Disse Gesù: «Togliete
la pietra!». Gli rispose Marta, la
sorella del morto: «Signore,
manda già cattivo odore: è lì da
quattro giorni».
40
Le disse Gesù:
«Non ti ho detto che, se
crederai, vedrai la gloria di
Dio?».
41
Tolsero dunque la
pietra. Gesù allora alzò gli occhi
e disse: «Padre, ti rendo grazie
perché mi hai ascoltato.
42
Io
sapevo che mi dai sempre
ascolto, ma l’ho detto per la
gente che mi sta attorno, perché
credano che tu mi hai mandato».
43
Detto questo, gridò a gran
voce: «Lazzaro, vieni fuori!».
44
Il morto uscì, i piedi e le mani
legati con bende, e il viso
avvolto da un sudario. Gesù
disse loro: «Liberatelo e
lasciatelo andare».
45
Molti dei Giudei che erano
venuti da Maria, alla vista di ciò
che egli aveva compiuto,
credettero in lui.
46
Ma alcuni di
loro andarono dai farisei e
riferirono loro quello che Gesù
aveva fatto.
47
Allora i capi dei sacerdoti e i
farisei riunirono il sinedrio e
dissero: «Che cosa facciamo?
Quest’uomo compie molti segni.
48
Se lo lasciamo continuare così,
tutti crederanno in lui, verranno
i Romani e distruggeranno il
nostro tempio e la nostra
nazione».
49
Ma uno di loro,
Caifa, che era sommo sacerdote
quell’anno, disse loro: «Voi non
capite nulla!
50
Non vi rendete
conto che è conveniente per voi
che un solo uomo muoia per il
popolo, e non vada in rovina la
nazione intera!».
51
Questo però
33
Ἰησοῦς οὖν ὡς εἶδεν αὐτὴν
κλαίουσαν καὶ τοὺς
συνελθόντας αὐτῇ Ἰουδαίους
κλαίοντας, ἐνεβριμήσατο τῷ
πνεύματι καὶ ἐτάραξεν ἑαυτὸν
34
καὶ εἶπεν· ποῦ τεθείκατε
αὐτόν; λέγουσιν αὐτῷ· κύριε,
ἔρχου καὶ ἴδε.
35
ἐδάκρυσεν ὁ
Ἰησοῦς.
36
ἔλεγον οὖν οἱ
Ἰουδαῖοι· ἴδε πῶς ἐφίλει αὐτόν.
37
τινὲς δὲ ἐξ αὐτῶν εἶπαν· οὐκ
ἐδύνατο οὗτος ὁ ἀνοίξας τοὺς
ὀφθαλμοὺς τοῦ τυφλοῦ ποιῆσαι
ἵνα καὶ οὗτος μὴ ἀποθάνῃ;
38
Ἰησοῦς οὖν πάλιν
ἐμβριμώμενος ἐν ἑαυτῷ ἔρχεται
εἰς τὸ μνημεῖον· ἦν δὲ σπήλαιον
καὶ λίθος ἐπέκειτο ἐπ’ αὐτῷ.
39
λέγει ὁ Ἰησοῦς· ἄρατε τὸν
λίθον. λέγει αὐτῷ ἡ ἀδελφὴ τοῦ
τετελευτηκότος Μάρθα· κύριε,
ἤδη ὄζει, τεταρταῖος γάρ ἐστιν.
40
λέγει αὐτῇ ὁ Ἰησοῦς· οὐκ
εἶπόν σοι ὅτι ἐὰν πιστεύσῃς ὄψῃ
τὴν δόξαν τοῦ θεοῦ;
41
ἦραν οὖν
τὸν λίθον. ὁ δὲ Ἰησοῦς ἦρεν
τοὺς ὀφθαλμοὺς ἄνω καὶ εἶπεν·
πάτερ, εὐχαριστῶ σοι ὅτι
ἤκουσάς μου.
42
ἐγὼ δὲ ᾔδειν ὅτι
πάντοτέ μου ἀκούεις, ἀλλὰ διὰ
τὸν ὄχλον τὸν περιεστῶτα εἶπον,
ἵνα πιστεύσωσιν ὅτι σύ με
ἀπέστειλας.
43
καὶ ταῦτα εἰπὼν
φωνῇ μεγάλῃ ἐκραύγασεν·
Λάζαρε, δεῦρο ἔξω.
44
ἐξῆλθεν ὁ
τεθνηκὼς δεδεμένος τοὺς πόδας
καὶ τὰς χεῖρας κειρίαις καὶ ἡ
ὄψις αὐτοῦ σουδαρίῳ
περιεδέδετο. λέγει αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· λύσατε αὐτὸν καὶ ἄφετε
αὐτὸν ὑπάγειν.
45
Πολλοὶ οὖν ἐκ τῶν Ἰουδαίων
οἱ ἐλθόντες πρὸς τὴν Μαριὰμ
καὶ θεασάμενοι ἃ ἐποίησεν
ἐπίστευσαν εἰς αὐτόν·
46
τινὲς δὲ
ἐξ αὐτῶν ἀπῆλθον πρὸς τοὺς
Φαρισαίους καὶ εἶπαν αὐτοῖς ἃ
ἐποίησεν Ἰησοῦς.
47
Συνήγαγον οὖν οἱ ἀρχιερεῖς
καὶ οἱ Φαρισαῖοι συνέδριον καὶ
ἔλεγον· τί ποιοῦμεν ὅτι οὗτος ὁ
ἄνθρωπος πολλὰ ποιεῖ σημεῖα;
48
ἐὰν ἀφῶμεν αὐτὸν οὕτως,
πάντες πιστεύσουσιν εἰς αὐτόν,
CEI 1971 CEI 2008 Greco
44
non considerate come sia
meglio che muoia un solo
uomo per il popolo e non
perisca la nazione intera".
51
Questo però non lo disse da
se stesso, ma essendo sommo
sacerdote profetizzò che Gesù
doveva morire per la nazione
52
e non per la nazione soltanto,
ma anche per riunire insieme i
figli di Dio che erano dispersi.
53
Da quel giorno dunque
decisero di ucciderlo.
54
Gesù pertanto non si faceva
più vedere in pubblico tra i
Giudei; egli si ritirò di là nella
regione vicina al deserto, in
una città chiamata Èfraim,
dove si trattenne con i suoi
discepoli.
55
Era vicina la Pasqua dei
Giudei e molti dalla regione
andarono a Gerusalemme
prima della Pasqua per
purificarsi.
56
Essi cercavano
Gesù e stando nel tempio
dicevano tra di loro: "Che ve
ne pare? Non verrà egli alla
festa?".
57
Intanto i sommi
sacerdoti e i farisei avevano
dato ordine che chiunque
sapesse dove si trovava lo
denunziasse, perché essi
potessero prenderlo.
non lo disse da se stesso, ma,
essendo sommo sacerdote
quell’anno, profetizzò che Gesù
doveva morire per la nazione;
52
e non soltanto per la nazione,
ma anche per riunire insieme i
figli di Dio che erano dispersi.
53
Da quel giorno dunque
decisero di ucciderlo.
54
Gesù dunque non andava più
in pubblico tra i Giudei, ma da lì
si ritirò nella regione vicina al
deserto, in una città chiamata
Efraim, dove rimase con i
discepoli.
55
Era vicina la Pasqua dei
Giudei e molti dalla regione
salirono a Gerusalemme prima
della Pasqua per purificarsi.
56
Essi cercavano Gesù e, stando
nel tempio, dicevano tra loro:
«Che ve ne pare? Non verrà alla
festa?».
57
Intanto i capi dei
sacerdoti e i farisei avevano dato
ordine che chiunque sapesse
dove si trovava lo denunciasse,
perché potessero arrestarlo.
καὶ ἐλεύσονται οἱ Ῥωμαῖοι καὶ
ἀροῦσιν ἡμῶν καὶ τὸν τόπον καὶ
τὸ ἔθνος.
49
εἷς δέ τις ἐξ αὐτῶν
Καϊάφας, ἀρχιερεὺς ὢν τοῦ
ἐνιαυτοῦ ἐκείνου, εἶπεν αὐτοῖς·
ὑμεῖς οὐκ οἴδατε οὐδέν,
50
οὐδὲ
λογίζεσθε ὅτι συμφέρει ὑμῖν ἵνα
εἷς ἄνθρωπος ἀποθάνῃ ὑπὲρ τοῦ
λαοῦ καὶ μὴ ὅλον τὸ ἔθνος
ἀπόληται.
51
τοῦτο δὲ ἀφ’ ἑαυτοῦ
οὐκ εἶπεν, ἀλλ’ ἀρχιερεὺς ὢν
τοῦ ἐνιαυτοῦ ἐκείνου
ἐπροφήτευσεν ὅτι ἔμελλεν
Ἰησοῦς ἀποθνῄσκειν ὑπὲρ τοῦ
ἔθνους,
52
καὶ οὐχ ὑπὲρ τοῦ
ἔθνους μόνον ἀλλ’ ἵνα καὶ τὰ
τέκνα τοῦ θεοῦ τὰ
διεσκορπισμένα συναγάγῃ εἰς
ἕν.
53
ἀπ’ ἐκείνης οὖν τῆς ἡμέρας
ἐβουλεύσαντο ἵνα ἀποκτείνωσιν
αὐτόν.
54
Ὁ οὖν Ἰησοῦς οὐκέτι
παρρησίᾳ περιεπάτει ἐν τοῖς
Ἰουδαίοις, ἀλλ’ ἀπῆλθεν ἐκεῖθεν
εἰς τὴν χώραν ἐγγὺς τῆς ἐρήμου,
εἰς Ἐφραὶμ λεγομένην πόλιν,
κἀκεῖ ἔμεινεν μετὰ τῶν
μαθητῶν.
55
Ἦν δὲ ἐγγὺς τὸ
πάσχα τῶν Ἰουδαίων, καὶ
ἀνέβησαν πολλοὶ εἰς
Ἱεροσόλυμα ἐκ τῆς χώρας πρὸ
τοῦ πάσχα ἵνα ἁγνίσωσιν
ἑαυτούς.
56
ἐζήτουν οὖν τὸν
Ἰησοῦν καὶ ἔλεγον μετ’
ἀλλήλων ἐν τῷ ἱερῷ ἑστηκότες·
τί δοκεῖ ὑμῖν; ὅτι οὐ μὴ ἔλθῃ εἰς
τὴν ἑορτήν;
57
δεδώκεισαν δὲ οἱ
ἀρχιερεῖς καὶ οἱ Φαρισαῖοι
ἐντολὰς ἵνα ἐάν τις γνῷ ποῦ
ἐστιν μηνύσῃ, ὅπως πιάσωσιν
αὐτόν.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
45
12
1
Sei giorni prima della Pasqua,
Gesù andò a Betània, dove si
trovava Lazzaro, che egli
aveva risuscitato dai morti.
2
E
qui gli fecero una cena: Marta
serviva e Lazzaro era uno dei
commensali.
3
Maria allora,
presa una libbra di olio
profumato di vero nardo, assai
prezioso, cosparse i piedi di
Gesù e li asciugò con i suoi
capelli, e tutta la casa si riempì
del profumo dell'unguento.
4
Allora Giuda Iscariota, uno
dei suoi discepoli, che doveva
poi tradirlo, disse:
5
"Perché
quest'olio profumato non si è
venduto per trecento denari per
poi darli ai poveri?".
6
Questo
egli disse non perché
gl'importasse dei poveri, ma
perché era ladro e, siccome
teneva la cassa, prendeva
quello che vi mettevano
dentro.
7
Gesù allora disse:
"Lasciala fare, perché lo
conservi per il giorno della mia
sepoltura.
8
I poveri infatti li
avete sempre con voi, ma non
sempre avete me".
9
Intanto la gran folla di Giudei
venne a sapere che Gesù si
trovava là, e accorse non solo
per Gesù, ma anche per vedere
Lazzaro che egli aveva
risuscitato dai morti.
10
I sommi
sacerdoti allora deliberarono di
uccidere anche Lazzaro,
11
perché molti Giudei se ne
andavano a causa di lui e
credevano in Gesù.
12
Il giorno seguente, la gran
folla che era venuta per la
festa, udito che Gesù veniva a
Gerusalemme,
13
prese dei rami
di palme e uscì incontro a lui
gridando:
Osanna!
Benedetto colui che viene nel
nome del Signore,
il re d'Israele!
14
Gesù, trovato un asinello, vi
montò sopra, come sta scritto:
12
1
Sei giorni prima della Pasqua,
Gesù andò a Betania, dove si
trovava Lazzaro, che egli aveva
risuscitato dai morti.
2
E qui
fecero per lui una cena: Marta
serviva e Lazzaro era uno dei
commensali.
3
Maria allora prese
trecento grammi di profumo di
puro nardo, assai prezioso, ne
cosparse i piedi di Gesù, poi li
asciugò con i suoi capelli, e tutta
la casa si riempì dell’aroma di
quel profumo.
4
Allora Giuda
Iscariota, uno dei suoi discepoli,
che stava per tradirlo, disse:
5
«Perché non si è venduto
questo profumo per trecento
denari e non si sono dati ai
poveri?».
6
Disse questo non
perché gli importasse dei poveri,
ma perché era un ladro e,
siccome teneva la cassa,
prendeva quello che vi
mettevano dentro.
7
Gesù allora
disse: «Lasciala fare, perché
essa lo conservi per il giorno
della mia sepoltura.
8
I poveri
infatti li avete sempre con voi,
ma non sempre avete me».
9
Intanto una grande folla di
Giudei venne a sapere che egli si
trovava là e accorse, non solo
per Gesù, ma anche per vedere
Lazzaro che egli aveva
risuscitato dai morti.
10
I capi dei
sacerdoti allora decisero di
uccidere anche Lazzaro,
11
perché molti Giudei se ne
andavano a causa di lui e
credevano in Gesù.
12
Il giorno seguente, la grande
folla che era venuta per la festa,
udito che Gesù veniva a
Gerusalemme,
13
prese dei rami
di palme e uscì incontro a lui
gridando:
«Osanna!
Benedetto colui che viene nel
nome del Signore,
il re d’Israele!».
14
Gesù, trovato un asinello, vi
montò sopra, come sta scritto:
15
Non temere, figlia di Sion!
12
1
Ὁ οὖν Ἰησοῦς πρὸ ἓξ ἡμερῶν
τοῦ πάσχα ἦλθεν εἰς Βηθανίαν,
ὅπου ἦν Λάζαρος, ὃν ἤγειρεν ἐκ
νεκρῶν Ἰησοῦς.
2
ἐποίησαν οὖν
αὐτῷ δεῖπνον ἐκεῖ, καὶ ἡ Μάρθα
διηκόνει, ὁ δὲ Λάζαρος εἷς ἦν ἐκ
τῶν ἀνακειμένων σὺν αὐτῷ.
3
Ἡ
οὖν Μαριὰμ λαβοῦσα λίτραν
μύρου νάρδου πιστικῆς
πολυτίμου ἤλειψεν τοὺς πόδας
τοῦ Ἰησοῦ καὶ ἐξέμαξεν ταῖς
θριξὶν αὐτῆς τοὺς πόδας αὐτοῦ·
ἡ δὲ οἰκία ἐπληρώθη ἐκ τῆς
ὀσμῆς τοῦ μύρου.
4
Λέγει δὲ
Ἰούδας ὁ Ἰσκαριώτης εἷς [ἐκ]
τῶν μαθητῶν αὐτοῦ, ὁ μέλλων
αὐτὸν παραδιδόναι·
5
διὰ τί τοῦτο
τὸ μύρον οὐκ ἐπράθη
τριακοσίων δηναρίων καὶ ἐδόθη
πτωχοῖς;
6
εἶπεν δὲ τοῦτο οὐχ ὅτι
περὶ τῶν πτωχῶν ἔμελεν αὐτῷ,
ἀλλ’ ὅτι κλέπτης ἦν καὶ τὸ
γλωσσόκομον ἔχων τὰ
βαλλόμενα ἐβάσταζεν.
7
εἶπεν
οὖν ὁ Ἰησοῦς· ἄφες αὐτήν, ἵνα
εἰς τὴν ἡμέραν τοῦ ἐνταφιασμοῦ
μου τηρήσῃ αὐτό·
8
τοὺς
πτωχοὺς γὰρ πάντοτε ἔχετε μεθ’
ἑαυτῶν, ἐμὲ δὲ οὐ πάντοτε
ἔχετε.
9
Ἔγνω οὖν [ὁ] ὄχλος πολὺς ἐκ
τῶν Ἰουδαίων ὅτι ἐκεῖ ἐστιν καὶ
ἦλθον οὐ διὰ τὸν Ἰησοῦν μόνον,
ἀλλ’ ἵνα καὶ τὸν Λάζαρον
ἴδωσιν ὃν ἤγειρεν ἐκ νεκρῶν.
10
ἐβουλεύσαντο δὲ οἱ ἀρχιερεῖς
ἵνα καὶ τὸν Λάζαρον
ἀποκτείνωσιν,
11
ὅτι πολλοὶ δι’
αὐτὸν ὑπῆγον τῶν Ἰουδαίων καὶ
ἐπίστευον εἰς τὸν Ἰησοῦν.
12
Τῇ ἐπαύριον ὁ ὄχλος πολὺς ὁ
ἐλθὼν εἰς τὴν ἑορτήν,
ἀκούσαντες ὅτι ἔρχεται ὁ
Ἰησοῦς εἰς Ἱεροσόλυμα
13
ἔλαβον
τὰ βαΐα τῶν φοινίκων καὶ
ἐξῆλθον εἰς ὑπάντησιν αὐτῷ καὶ
ἐκραύγαζον·
ὡσαννά·
εὐλογημένος ὁ ἐρχόμενος ἐν
ὀνόματι κυρίου,
[καὶ] ὁ
βασιλεὺς
τοῦ
Ἰσραήλ.
14
εὑρὼν δὲ ὁ Ἰησοῦς ὀνάριον
ἐκάθισεν ἐπ’ αὐτό, καθώς ἐστιν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
46
15
Non temere, figlia di Sion!
Ecco, il tuo re viene,
seduto sopra un puledro
d'asina.
16
Sul momento i suoi discepoli
non compresero queste cose;
ma quando Gesù fu glorificato,
si ricordarono che questo era
stato scritto di lui e questo gli
avevano fatto.
17
Intanto la
gente che era stata con lui
quando chiamò Lazzaro fuori
dal sepolcro e lo risuscitò dai
morti, gli rendeva
testimonianza.
18
Anche per
questo la folla gli andò
incontro, perché aveva udito
che aveva compiuto quel
segno.
19
I farisei allora dissero
tra di loro: "Vedete che non
concludete nulla? Ecco che il
mondo gli è andato dietro!".
20
Tra quelli che erano saliti per
il culto durante la festa, c'erano
anche alcuni Greci.
21
Questi si
avvicinarono a Filippo, che era
di Betsàida di Galilea, e gli
chiesero: "Signore, vogliamo
vedere Gesù".
22
Filippo andò a
dirlo ad Andrea, e poi Andrea
e Filippo andarono a dirlo a
Gesù.
23
Gesù rispose: "È
giunta l'ora che sia glorificato
il Figlio dell'uomo.
24
In verità,
in verità vi dico: se il chicco di
grano caduto in terra non
muore, rimane solo; se invece
muore, produce molto frutto.
25
Chi ama la sua vita la perde e
chi odia la sua vita in questo
mondo la conserverà per la vita
eterna.
26
Se uno mi vuol
servire mi segua, e dove sono
io, là sarà anche il mio servo.
Se uno mi serve, il Padre lo
onorerà.
27
Ora l'anima mia è
turbata; e che devo dire? Padre,
salvami da quest'ora? Ma per
questo sono giunto a quest'ora!
28
Padre, glorifica il tuo nome".
Venne allora una voce dal
cielo: "L'ho glorificato e di
nuovo lo glorificherò!".
29
La folla che era presente e
Ecco, il tuo re viene,
seduto su un puledro d’asina.
16
I suoi discepoli sul momento
non compresero queste cose;
ma, quando Gesù fu glorificato,
si ricordarono che di lui erano
state scritte queste cose e che a
lui essi le avevano fatte.
17
Intanto la folla, che era stata
con lui quando chiamò Lazzaro
fuori dal sepolcro e lo risuscitò
dai morti, gli dava
testimonianza.
18
Anche per
questo la folla gli era andata
incontro, perché aveva udito che
egli aveva compiuto questo
segno.
19
I farisei allora dissero
tra loro: «Vedete che non
ottenete nulla? Ecco: il mondo è
andato dietro a lui!».
20
Tra quelli che erano saliti per il
culto durante la festa c’erano
anche alcuni Greci.
21
Questi si
avvicinarono a Filippo, che era
di Betsaida di Galilea, e gli
domandarono: «Signore,
vogliamo vedere Gesù».
22
Filippo andò a dirlo ad Andrea,
e poi Andrea e Filippo andarono
a dirlo a Gesù.
23
Gesù rispose
loro: «È venuta l’ora che il
Figlio dell’uomo sia glorificato.
24
In verità, in verità io vi dico: se
il chicco di grano, caduto in
terra, non muore, rimane solo; se
invece muore, produce molto
frutto.
25
Chi ama la propria vita,
la perde e chi odia la propria vita
in questo mondo, la conserverà
per la vita eterna.
26
Se uno mi
vuole servire, mi segua, e dove
sono io, là sarà anche il mio
servitore. Se uno serve me, il
Padre lo onorerà.
27
Adesso
l’anima mia è turbata
; che cosa
dirò? Padre,
salvami
da
quest’ora? Ma proprio per
questo sono giunto a quest’ora!
28
Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo:
«L’ho glorificato e lo
glorificherò ancora!».
29
La folla, che era presente e
aveva udito, diceva che era stato
γεγραμμένον·
15
μὴ φοβοῦ,
θυγάτηρ Σιών·
ἰδοὺ ὁ βασιλεύς σου ἔρχεται,
καθήμενος ἐπὶ πῶλον ὄνου.
16
ταῦτα οὐκ ἔγνωσαν αὐτοῦ οἱ
μαθηταὶ τὸ πρῶτον, ἀλλ’ ὅτε
ἐδοξάσθη Ἰησοῦς τότε
ἐμνήσθησαν ὅτι ταῦτα ἦν ἐπ’
αὐτῷ γεγραμμένα καὶ ταῦτα
ἐποίησαν αὐτῷ.
17
Ἐμαρτύρει
οὖν ὁ ὄχλος ὁ ὢν μετ’ αὐτοῦ ὅτε
τὸν Λάζαρον ἐφώνησεν ἐκ τοῦ
μνημείου καὶ ἤγειρεν αὐτὸν ἐκ
νεκρῶν.
18
διὰ τοῦτο [καὶ]
ὑπήντησεν αὐτῷ ὁ ὄχλος, ὅτι
ἤκουσαν τοῦτο αὐτὸν
πεποιηκέναι τὸ σημεῖον.
19
οἱ οὖν
Φαρισαῖοι εἶπαν πρὸς ἑαυτούς·
θεωρεῖτε ὅτι οὐκ ὠφελεῖτε
οὐδέν· ἴδε ὁ κόσμος ὀπίσω
αὐτοῦ ἀπῆλθεν.
20
Ἦσαν δὲ Ἕλληνές τινες ἐκ
τῶν ἀναβαινόντων ἵνα
προσκυνήσωσιν ἐν τῇ ἑορτῇ·
21
οὗτοι οὖν προσῆλθον Φιλίππῳ
τῷ ἀπὸ Βηθσαϊδὰ τῆς Γαλιλαίας
καὶ ἠρώτων αὐτὸν λέγοντες·
κύριε, θέλομεν τὸν Ἰησοῦν ἰδεῖν.
22
ἔρχεται ὁ Φίλιππος καὶ λέγει
τῷ Ἀνδρέᾳ, ἔρχεται Ἀνδρέας καὶ
Φίλιππος καὶ λέγουσιν τῷ
Ἰησοῦ.
23
Ὁ δὲ Ἰησοῦς
ἀποκρίνεται αὐτοῖς λέγων·
ἐλήλυθεν ἡ ὥρα ἵνα δοξασθῇ ὁ
υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου.
24
ἀμὴν ἀμὴν
λέγω ὑμῖν, ἐὰν μὴ ὁ κόκκος τοῦ
σίτου πεσὼν εἰς τὴν γῆν
ἀποθάνῃ, αὐτὸς μόνος μένει·
ἐὰν δὲ ἀποθάνῃ, πολὺν καρπὸν
φέρει.
25
ὁ φιλῶν τὴν ψυχὴν
αὐτοῦ ἀπολλύει αὐτήν, καὶ ὁ
μισῶν τὴν ψυχὴν αὐτοῦ ἐν τῷ
κόσμῳ τούτῳ εἰς ζωὴν αἰώνιον
φυλάξει αὐτήν.
26
ἐὰν ἐμοί τις
διακονῇ, ἐμοὶ ἀκολουθείτω, καὶ
ὅπου εἰμὶ ἐγὼ ἐκεῖ καὶ ὁ
διάκονος ὁ ἐμὸς ἔσται· ἐάν τις
ἐμοὶ διακονῇ τιμήσει αὐτὸν ὁ
πατήρ.
27
Νῦν
ἡ ψυχή μου
τετάρακται,
καὶ τί εἴπω; πάτερ,
σῶσόν με
ἐκ τῆς ὥρας ταύτης;
ἀλλὰ διὰ τοῦτο ἦλθον εἰς τὴν
ὥραν ταύτην.
28
πάτερ, δόξασόν
σου τὸ ὄνομα. ἦλθεν οὖν φωνὴ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
47
aveva udito diceva che era
stato un tuono. Altri dicevano:
"Un angelo gli ha parlato".
30
Rispose Gesù: "Questa voce
non è venuta per me, ma per
voi.
31
Ora è il giudizio di
questo mondo; ora il principe
di questo mondo sarà gettato
fuori.
32
Io, quando sarò elevato
da terra, attirerò tutti a me".
33
Questo diceva per indicare di
qual morte doveva morire.
34
Allora la folla gli rispose:
"Noi abbiamo appreso dalla
Legge che il Cristo rimane in
eterno; come dunque tu dici
che il Figlio dell'uomo deve
essere elevato? Chi è questo
Figlio dell'uomo?".
35
Gesù
allora disse loro: "Ancora per
poco tempo la luce è con voi.
Camminate mentre avete la
luce, perché non vi
sorprendano le tenebre; chi
cammina nelle tenebre non sa
dove va.
36
Mentre avete la luce
credete nella luce, per
diventare figli della luce".
Gesù disse queste cose, poi se
ne andò e si nascose da loro.
37
Sebbene avesse compiuto
tanti segni davanti a loro, non
credevano in lui;
38
perché si
adempisse la parola detta dal
profeta Isaia:
Signore, chi ha creduto alla
nostra parola?
E il braccio del Signore a chi è
stato rivelato?
39
E non potevano credere, per
il fatto che Isaia aveva detto
ancora:
40
Ha reso ciechi i loro occhi
e ha indurito il loro cuore,
perché non vedano con gli
occhi
e non comprendano con il
cuore, e si convertano
e io li guarisca!
41
Questo disse Isaia quando
vide la sua gloria e parlò di lui.
42
Tuttavia, anche tra i capi,
molti credettero in lui, ma non
lo riconoscevano apertamente
un tuono. Altri dicevano: «Un
angelo gli ha parlato».
30
Disse
Gesù: «Questa voce non è
venuta per me, ma per voi.
31
Ora
è il giudizio di questo mondo;
ora il principe di questo mondo
sarà gettato fuori.
32
E io, quando
sarò innalzato da terra, attirerò
tutti a me».
33
Diceva questo per
indicare di quale morte doveva
morire.
34
Allora la folla gli rispose: «Noi
abbiamo appreso dalla Legge
che il Cristo rimane in eterno;
come puoi dire che il Figlio
dell’uomo deve essere
innalzato? Chi è questo Figlio
dell’uomo?».
35
Allora Gesù
disse loro: «Ancora per poco
tempo la luce è tra voi.
Camminate mentre avete la luce,
perché le tenebre non vi
sorprendano; chi cammina nelle
tenebre non sa dove va.
36
Mentre
avete la luce, credete nella luce,
per diventare figli della luce».
Gesù disse queste cose, poi se
ne andò e si nascose loro.
37
Sebbene avesse compiuto
segni così grandi davanti a loro,
non credevano in lui,
38
perché si
compisse la parola detta dal
profeta Isaia:
Signore, chi ha creduto alla
nostra parola?
E la forza del Signore, a chi è
stata rivelata?
39
Per questo non potevano
credere, poiché ancora Isaia
disse:
40
Ha reso ciechi
i loro occhi
e duro
il loro cuore,
perché non vedano con gli occhi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano, e io li
guarisca
!
41
Questo disse Isaia perché vide
la sua gloria e parlò di lui.
42
Tuttavia, anche tra i capi, molti
credettero in lui, ma, a causa dei
farisei, non lo dichiaravano, per
non essere espulsi dalla
sinagoga.
43
Amavano infatti la
gloria degli uomini più che la
ἐκ τοῦ οὐρανοῦ· καὶ ἐδόξασα
καὶ πάλιν δοξάσω.
29
ὁ οὖν ὄχλος ὁ ἑστὼς καὶ
ἀκούσας ἔλεγεν βροντὴν
γεγονέναι, ἄλλοι ἔλεγον·
ἄγγελος αὐτῷ λελάληκεν.
30
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς καὶ εἶπεν· οὐ
δι’ ἐμὲ ἡ φωνὴ αὕτη γέγονεν
ἀλλὰ δι’ ὑμᾶς.
31
νῦν κρίσις ἐστὶν
τοῦ κόσμου τούτου, νῦν ὁ ἄρχων
τοῦ κόσμου τούτου
ἐκβληθήσεται ἔξω·
32
κἀγὼ ἐὰν
ὑψωθῶ ἐκ τῆς γῆς, πάντας
ἑλκύσω πρὸς ἐμαυτόν.
33
τοῦτο
δὲ ἔλεγεν σημαίνων ποίῳ
θανάτῳ ἤμελλεν ἀποθνῄσκειν.
34
Ἀπεκρίθη οὖν αὐτῷ ὁ ὄχλος·
ἡμεῖς ἠκούσαμεν ἐκ τοῦ νόμου
ὅτι ὁ χριστὸς μένει εἰς τὸν
αἰῶνα, καὶ πῶς λέγεις σὺ ὅτι δεῖ
ὑψωθῆναι τὸν υἱὸν τοῦ
ἀνθρώπου; τίς ἐστιν οὗτος ὁ υἱὸς
τοῦ ἀνθρώπου;
35
εἶπεν οὖν
αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς· ἔτι μικρὸν
χρόνον τὸ φῶς ἐν ὑμῖν ἐστιν.
περιπατεῖτε ὡς τὸ φῶς ἔχετε, ἵνα
μὴ σκοτία ὑμᾶς καταλάβῃ· καὶ ὁ
περιπατῶν ἐν τῇ σκοτίᾳ οὐκ
οἶδεν ποῦ ὑπάγει.
36
ὡς τὸ φῶς
ἔχετε, πιστεύετε εἰς τὸ φῶς, ἵνα
υἱοὶ φωτὸς γένησθε. ταῦτα
ἐλάλησεν Ἰησοῦς, καὶ ἀπελθὼν
ἐκρύβη ἀπ’ αὐτῶν.
37
Τοσαῦτα δὲ αὐτοῦ σημεῖα
πεποιηκότος ἔμπροσθεν αὐτῶν
οὐκ ἐπίστευον εἰς αὐτόν,
38
ἵνα ὁ
λόγος Ἠσαΐου τοῦ προφήτου
πληρωθῇ ὃν εἶπεν·
κύριε, τίς ἐπίστευσεν τῇ ἀκοῇ
ἡμῶν;
καὶ ὁ βραχίων κυρίου τίνι
ἀπεκαλύφθη;
39
διὰ τοῦτο οὐκ ἠδύναντο
πιστεύειν, ὅτι πάλιν εἶπεν
Ἠσαΐας·
40
τετύφλωκεν
αὐτῶν
τοὺς
ὀφθαλμοὺς
καὶ ἐπώρωσεν αὐτῶν
τὴν
καρδίαν,
ἵνα μὴ ἴδωσιν τοῖς ὀφθαλμοῖς
καὶ
νοήσωσιν τῇ καρδίᾳ
καὶ
στραφῶσιν, καὶ ἰάσομαι
αὐτούς.
41
ταῦτα εἶπεν Ἠσαΐας ὅτι εἶδεν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
48
a causa dei farisei, per non
essere espulsi dalla sinagoga;
43
amavano infatti la gloria
degli uomini più della gloria di
Dio.
44
Gesù allora gridò a gran
voce: "Chi crede in me, non
crede in me, ma in colui che mi
ha mandato;
45
chi vede me,
vede colui che mi ha mandato.
46
Io come luce sono venuto nel
mondo, perché chiunque crede
in me non rimanga nelle
tenebre.
47
Se qualcuno ascolta
le mie parole e non le osserva,
io non lo condanno; perché
non sono venuto per
condannare il mondo, ma per
salvare il mondo.
48
Chi mi
respinge e non accoglie le mie
parole, ha chi lo condanna: la
parola che ho annunziato lo
condannerà nell'ultimo giorno.
49
Perché io non ho parlato da
me, ma il Padre che mi ha
mandato, egli stesso mi ha
ordinato che cosa devo dire e
annunziare.
50
E io so che il suo
comandamento è vita eterna.
Le cose dunque che io dico, le
dico come il Padre le ha dette a
me".
gloria di Dio.
44
Gesù allora esclamò: «Chi
crede in me, non crede in me ma
in colui che mi ha mandato;
45
chi vede me, vede colui che mi
ha mandato.
46
Io sono venuto nel
mondo come luce, perché
chiunque crede in me non
rimanga nelle tenebre.
47
Se
qualcuno ascolta le mie parole e
non le osserva, io non lo
condanno; perché non sono
venuto per condannare il mondo,
ma per salvare il mondo.
48
Chi
mi rifiuta e non accoglie le mie
parole, ha chi lo condanna: la
parola che ho detto lo
condannerà nell’ultimo giorno.
49
Perché io non ho parlato da me
stesso, ma il Padre, che mi ha
mandato, mi ha ordinato lui di
che cosa parlare e che cosa devo
dire.
50
E io so che il suo
comandamento è vita eterna. Le
cose dunque che io dico, le dico
così come il Padre le ha dette a
me».
τὴν δόξαν αὐτοῦ, καὶ ἐλάλησεν
περὶ αὐτοῦ.
42
ὅμως μέντοι καὶ ἐκ τῶν
ἀρχόντων πολλοὶ ἐπίστευσαν εἰς
αὐτόν, ἀλλὰ διὰ τοὺς
Φαρισαίους οὐχ ὡμολόγουν ἵνα
μὴ ἀποσυνάγωγοι
γένωνται·
43
ἠγάπησαν γὰρ τὴν
δόξαν τῶν ἀνθρώπων μᾶλλον
ἤπερ τὴν δόξαν τοῦ θεοῦ.
44
Ἰησοῦς δὲ ἔκραξεν καὶ εἶπεν· ὁ
πιστεύων εἰς ἐμὲ οὐ πιστεύει εἰς
ἐμὲ ἀλλ’ εἰς τὸν πέμψαντά με,
45
καὶ ὁ θεωρῶν ἐμὲ θεωρεῖ τὸν
πέμψαντά με.
46
ἐγὼ φῶς εἰς τὸν
κόσμον ἐλήλυθα, ἵνα πᾶς ὁ
πιστεύων εἰς ἐμὲ ἐν τῇ σκοτίᾳ
μὴ μείνῃ.
47
καὶ ἐάν τίς μου
ἀκούσῃ τῶν ῥημάτων καὶ μὴ
φυλάξῃ, ἐγὼ οὐ κρίνω αὐτόν· οὐ
γὰρ ἦλθον ἵνα κρίνω τὸν
κόσμον, ἀλλ’ ἵνα σώσω τὸν
κόσμον.
48
ὁ ἀθετῶν ἐμὲ καὶ μὴ
λαμβάνων τὰ ῥήματά μου ἔχει
τὸν κρίνοντα αὐτόν· ὁ λόγος ὃν
ἐλάλησα ἐκεῖνος κρινεῖ αὐτὸν ἐν
τῇ ἐσχάτῃ ἡμέρᾳ.
49
ὅτι ἐγὼ ἐξ
ἐμαυτοῦ οὐκ ἐλάλησα, ἀλλ’ ὁ
πέμψας με πατὴρ αὐτός μοι
ἐντολὴν δέδωκεν τί εἴπω καὶ τί
λαλήσω.
50
καὶ οἶδα ὅτι ἡ ἐντολὴ
αὐτοῦ ζωὴ αἰώνιός ἐστιν. ἃ οὖν
ἐγὼ λαλῶ, καθὼς εἴρηκέν μοι ὁ
πατήρ, οὕτως λαλῶ.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
49
13
1
Prima della festa di Pasqua
Gesù, sapendo che era giunta
la sua ora di passare da questo
mondo al Padre, dopo aver
amato i suoi che erano nel
mondo, li amò sino alla fine.
2
Mentre cenavano, quando già
il diavolo aveva messo in
cuore a Giuda Iscariota, figlio
di Simone, di tradirlo,
3
Gesù
sapendo che il Padre gli aveva
dato tutto nelle mani e che era
venuto da Dio e a Dio
ritornava,
4
si alzò da tavola,
depose le vesti e, preso un
asciugatoio, se lo cinse attorno
alla vita.
5
Poi versò dell'acqua
nel catino e cominciò a lavare i
piedi dei discepoli e ad
asciugarli con l'asciugatoio di
cui si era cinto.
6
Venne dunque
da Simon Pietro e questi gli
disse: "Signore, tu lavi i piedi a
me?".
7
Rispose Gesù: "Quello
che io faccio, tu ora non lo
capisci, ma lo capirai dopo".
8
Gli disse Simon Pietro: "Non
mi laverai mai i piedi!". Gli
rispose Gesù: "Se non ti
laverò, non avrai parte con
me".
9
Gli disse Simon Pietro:
"Signore, non solo i piedi, ma
anche le mani e il capo!".
10
Soggiunse Gesù: "Chi ha
fatto il bagno, non ha bisogno
di lavarsi se non i piedi ed è
tutto mondo; e voi siete mondi,
ma non tutti".
11
Sapeva infatti
chi lo tradiva; per questo disse:
"Non tutti siete mondi".
12
Quando dunque ebbe lavato
loro i piedi e riprese le vesti,
sedette di nuovo e disse loro:
"Sapete ciò che vi ho fatto?
13
Voi mi chiamate Maestro e
Signore e dite bene, perché lo
sono.
14
Se dunque io, il
Signore e il Maestro, ho lavato
i vostri piedi, anche voi dovete
lavarvi i piedi gli uni gli altri.
15
Vi ho dato infatti l'esempio,
perché come ho fatto io,
facciate anche voi.
16
In verità,
13
1
Prima della festa di Pasqua
Gesù, sapendo che era venuta la
sua ora di passare da questo
mondo al Padre, avendo amato i
suoi che erano nel mondo, li
amò fino alla fine.
2
Durante la
cena, quando il diavolo aveva
già messo in cuore a Giuda,
figlio di Simone Iscariota, di
tradirlo,
3
Gesù, sapendo che il
Padre gli aveva dato tutto nelle
mani e che era venuto da Dio e a
Dio ritornava,
4
si alzò da tavola,
depose le vesti, prese un
asciugamano e se lo cinse
attorno alla vita.
5
Poi versò
dell’acqua nel catino e cominciò
a lavare i piedi dei discepoli e ad
asciugarli con l’asciugamano di
cui si era cinto.
6
Venne dunque
da Simon Pietro e questi gli
disse: «Signore, tu lavi i piedi a
me?».
7
Rispose Gesù: «Quello
che io faccio, tu ora non lo
capisci; lo capirai dopo».
8
Gli
disse Pietro: «Tu non mi laverai
i piedi in eterno!». Gli rispose
Gesù: «Se non ti laverò, non
avrai parte con me».
9
Gli disse
Simon Pietro: «Signore, non
solo i miei piedi, ma anche le
mani e il capo!».
10
Soggiunse
Gesù: «Chi ha fatto il bagno,
non ha bisogno di lavarsi se non
i piedi ed è tutto puro; e voi siete
puri, ma non tutti».
11
Sapeva
infatti chi lo tradiva; per questo
disse: «Non tutti siete puri».
12
Quando ebbe lavato loro i
piedi, riprese le sue vesti, sedette
di nuovo e disse loro: «Capite
quello che ho fatto per voi?
13
Voi mi chiamate il Maestro e il
Signore, e dite bene, perché lo
sono.
14
Se dunque io, il Signore
e il Maestro, ho lavato i piedi a
voi, anche voi dovete lavare i
piedi gli uni agli altri.
15
Vi ho
dato un esempio, infatti, perché
anche voi facciate come io ho
fatto a voi.
16
In verità, in verità
io vi dico: un servo non è più
grande del suo padrone, né un
13
1
Πρὸ δὲ τῆς ἑορτῆς τοῦ πάσχα
εἰδὼς ὁ Ἰησοῦς ὅτι ἦλθεν αὐτοῦ
ἡ ὥρα ἵνα μεταβῇ ἐκ τοῦ κόσμου
τούτου πρὸς τὸν πατέρα,
ἀγαπήσας τοὺς ἰδίους τοὺς ἐν τῷ
κόσμῳ εἰς τέλος ἠγάπησεν
αὐτούς.
2
Καὶ δείπνου γινομένου,
τοῦ διαβόλου ἤδη βεβληκότος
εἰς τὴν καρδίαν ἵνα παραδοῖ
αὐτὸν Ἰούδας Σίμωνος
Ἰσκαριώτου,
3
εἰδὼς ὅτι πάντα
ἔδωκεν αὐτῷ ὁ πατὴρ εἰς τὰς
χεῖρας καὶ ὅτι ἀπὸ θεοῦ ἐξῆλθεν
καὶ πρὸς τὸν θεὸν ὑπάγει,
4
ἐγείρεται ἐκ τοῦ δείπνου καὶ
τίθησιν τὰ ἱμάτια καὶ λαβὼν
λέντιον διέζωσεν ἑαυτόν·
5
εἶτα
βάλλει ὕδωρ εἰς τὸν νιπτῆρα καὶ
ἤρξατο νίπτειν τοὺς πόδας τῶν
μαθητῶν καὶ ἐκμάσσειν τῷ
λεντίῳ ᾧ ἦν διεζωσμένος.
6
Ἔρχεται οὖν πρὸς Σίμωνα
Πέτρον· λέγει αὐτῷ· κύριε, σύ
μου νίπτεις τοὺς πόδας;
7
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς καὶ εἶπεν
αὐτῷ· ὃ ἐγὼ ποιῶ σὺ οὐκ οἶδας
ἄρτι, γνώσῃ δὲ μετὰ ταῦτα.
8
λέγει αὐτῷ Πέτρος· οὐ μὴ
νίψῃς μου τοὺς πόδας εἰς τὸν
αἰῶνα. ἀπεκρίθη Ἰησοῦς αὐτῷ·
ἐὰν μὴ νίψω σε, οὐκ ἔχεις μέρος
μετ’ ἐμοῦ.
9
λέγει αὐτῷ Σίμων
Πέτρος· κύριε, μὴ τοὺς πόδας
μου μόνον ἀλλὰ καὶ τὰς χεῖρας
καὶ τὴν κεφαλήν.
10
λέγει αὐτῷ ὁ
Ἰησοῦς· ὁ λελουμένος οὐκ ἔχει
χρείαν εἰ μὴ τοὺς πόδας
νίψασθαι, ἀλλ’ ἔστιν καθαρὸς
ὅλος· καὶ ὑμεῖς καθαροί ἐστε,
ἀλλ’ οὐχὶ πάντες.
11
ᾔδει γὰρ τὸν
παραδιδόντα αὐτόν· διὰ τοῦτο
εἶπεν ὅτι οὐχὶ πάντες καθαροί
ἐστε.
12
Ὅτε οὖν ἔνιψεν τοὺς πόδας
αὐτῶν [καὶ] ἔλαβεν τὰ ἱμάτια
αὐτοῦ καὶ ἀνέπεσεν πάλιν εἶπεν
αὐτοῖς· γινώσκετε τί πεποίηκα
ὑμῖν;
13
ὑμεῖς φωνεῖτέ με· ὁ
διδάσκαλος, καί· ὁ κύριος, καὶ
καλῶς λέγετε· εἰμὶ γάρ.
14
εἰ οὖν
ἐγὼ ἔνιψα ὑμῶν τοὺς πόδας ὁ
κύριος καὶ ὁ διδάσκαλος, καὶ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
50
in verità vi dico: un servo non
è più grande del suo padrone,
né un apostolo è più grande di
chi lo ha mandato.
17
Sapendo
queste cose, sarete beati se le
metterete in pratica.
18
Non
parlo di tutti voi; io conosco
quelli che ho scelto; ma si deve
adempiere la Scrittura: Colui
che mangia il pane con me, ha
levato contro di me il suo
calcagno.
19
Ve lo dico fin
d'ora, prima che accada,
perché, quando sarà avvenuto,
crediate che Io Sono.
20
In
verità, in verità vi dico: Chi
accoglie colui che io manderò,
accoglie me; chi accoglie me,
accoglie colui che mi ha
mandato".
21
Dette queste cose, Gesù si
commosse profondamente e
dichiarò: "In verità, in verità vi
dico: uno di voi mi tradirà".
22
I
discepoli si guardarono gli uni
gli altri, non sapendo di chi
parlasse.
23
Ora uno dei
discepoli, quello che Gesù
amava, si trovava a tavola al
fianco di Gesù.
24
Simon Pietro
gli fece un cenno e gli disse:
"Di', chi è colui a cui si
riferisce?".
25
Ed egli
reclinandosi così sul petto di
Gesù, gli disse: "Signore, chi
è?".
26
Rispose allora Gesù: "È
colui per il quale intingerò un
boccone e glielo darò". E
intinto il boccone, lo prese e lo
diede a Giuda Iscariota, figlio
di Simone.
27
E allora, dopo
quel boccone, satana entrò in
lui. Gesù quindi gli disse:
"Quello che devi fare fallo al
più presto".
28
Nessuno dei
commensali capì perché gli
aveva detto questo;
29
alcuni
infatti pensavano che, tenendo
Giuda la cassa, Gesù gli avesse
detto: "Compra quello che ci
occorre per la festa", oppure
che dovesse dare qualche cosa
ai poveri.
30
Preso il boccone,
egli subito uscì. Ed era notte.
inviato è più grande di chi lo ha
mandato.
17
Sapendo queste cose,
siete beati se le mettete in
pratica.
18
Non parlo di tutti voi;
io conosco quelli che ho scelto,
ma deve compiersi la Scrittura:
Colui che mangia il mio pane ha
alzato contro di me il suo
calcagno.
19
Ve lo dico fin d’ora,
prima che accada, perché,
quando sarà avvenuto, crediate
che Io Sono.
20
In verità, in verità io vi dico:
chi accoglie colui che io
manderò, accoglie me; chi
accoglie me, accoglie colui che
mi ha mandato».
21
Dette queste cose, Gesù fu
profondamente turbato e
dichiarò: «In verità, in verità io
vi dico: uno di voi mi tradirà».
22
I discepoli si guardavano l’un
l’altro, non sapendo bene di chi
parlasse.
23
Ora uno dei discepoli,
quello che Gesù amava, si
trovava a tavola al fianco di
Gesù.
24
Simon Pietro gli fece
cenno di informarsi chi fosse
quello di cui parlava.
25
Ed egli,
chinandosi sul petto di Gesù, gli
disse: «Signore, chi è?».
26
Rispose Gesù: «È colui per il
quale intingerò il boccone e
glielo darò». E, intinto il
boccone, lo prese e lo diede a
Giuda, figlio di Simone
Iscariota.
27
Allora, dopo il
boccone, Satana entrò in lui. Gli
disse dunque Gesù: «Quello che
vuoi fare, fallo presto».
28
Nessuno dei commensali capì
perché gli avesse detto questo;
29
alcuni infatti pensavano che,
poiché Giuda teneva la cassa,
Gesù gli avesse detto: «Compra
quello che ci occorre per la
festa», oppure che dovesse dare
qualche cosa ai poveri.
30
Egli,
preso il boccone, subito uscì. Ed
era notte.
31
Quando fu uscito, Gesù disse:
«Ora il Figlio dell’uomo è stato
glorificato, e Dio è stato
glorificato in lui.
32
Se Dio è
ὑμεῖς ὀφείλετε ἀλλήλων νίπτειν
τοὺς πόδας·
15
ὑπόδειγμα γὰρ
ἔδωκα ὑμῖν ἵνα καθὼς ἐγὼ
ἐποίησα ὑμῖν καὶ ὑμεῖς ποιῆτε.
16
ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν, οὐκ
ἔστιν δοῦλος μείζων τοῦ κυρίου
αὐτοῦ οὐδὲ ἀπόστολος μείζων
τοῦ πέμψαντος αὐτόν.
17
εἰ ταῦτα
οἴδατε, μακάριοί ἐστε ἐὰν ποιῆτε
αὐτά.
18
Οὐ περὶ πάντων ὑμῶν
λέγω· ἐγὼ οἶδα τίνας
ἐξελεξάμην· ἀλλ’ ἵνα ἡ γραφὴ
πληρωθῇ· ὁ τρώγων μου τὸν
ἄρτον ἐπῆρεν ἐπ’ ἐμὲ τὴν
πτέρναν αὐτοῦ.
19
ἀπ’ ἄρτι λέγω
ὑμῖν πρὸ τοῦ γενέσθαι, ἵνα
πιστεύσητε ὅταν γένηται ὅτι ἐγώ
εἰμι.
20
ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν, ὁ
λαμβάνων ἄν τινα πέμψω ἐμὲ
λαμβάνει, ὁ δὲ ἐμὲ λαμβάνων
λαμβάνει τὸν πέμψαντά με.
21
Ταῦτα εἰπὼν [ὁ] Ἰησοῦς
ἐταράχθη τῷ πνεύματι καὶ
ἐμαρτύρησεν καὶ εἶπεν· ἀμὴν
ἀμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι εἷς ἐξ ὑμῶν
παραδώσει με.
22
ἔβλεπον εἰς
ἀλλήλους οἱ μαθηταὶ
ἀπορούμενοι περὶ τίνος λέγει.
23
ἦν ἀνακείμενος εἷς ἐκ τῶν
μαθητῶν αὐτοῦ ἐν τῷ κόλπῳ τοῦ
Ἰησοῦ, ὃν ἠγάπα ὁ Ἰησοῦς.
24
νεύει οὖν τούτῳ Σίμων Πέτρος
πυθέσθαι τίς ἂν εἴη περὶ οὗ
λέγει.
25
ἀναπεσὼν οὖν ἐκεῖνος
οὕτως ἐπὶ τὸ στῆθος τοῦ Ἰησοῦ
λέγει αὐτῷ· κύριε, τίς ἐστιν;
26
ἀποκρίνεται [ὁ] Ἰησοῦς·
ἐκεῖνός ἐστιν ᾧ ἐγὼ βάψω τὸ
ψωμίον καὶ δώσω αὐτῷ. βάψας
οὖν τὸ ψωμίον [λαμβάνει καὶ]
δίδωσιν Ἰούδᾳ Σίμωνος
Ἰσκαριώτου.
27
καὶ μετὰ τὸ
ψωμίον τότε εἰσῆλθεν εἰς
ἐκεῖνον ὁ σατανᾶς. λέγει οὖν
αὐτῷ ὁ Ἰησοῦς· ὃ ποιεῖς ποίησον
τάχιον.
28
τοῦτο [δὲ] οὐδεὶς ἔγνω
τῶν ἀνακειμένων πρὸς τί εἶπεν
αὐτῷ·
29
τινὲς γὰρ ἐδόκουν, ἐπεὶ
τὸ γλωσσόκομον εἶχεν Ἰούδας,
ὅτι λέγει αὐτῷ [ὁ] Ἰησοῦς·
ἀγόρασον ὧν χρείαν ἔχομεν εἰς
τὴν ἑορτήν, ἢ τοῖς πτωχοῖς ἵνα τι
δῷ.
30
λαβὼν οὖν τὸ ψωμίον
CEI 1971 CEI 2008 Greco
51
31
Quand'egli fu uscito, Gesù
disse: "Ora il Figlio dell'uomo
è stato glorificato, e anche Dio
è stato glorificato in lui.
32
Se
Dio è stato glorificato in lui,
anche Dio lo glorificherà da
parte sua e lo glorificherà
subito.
33
Figlioli, ancora per
poco sono con voi; voi mi
cercherete, ma come ho già
detto ai Giudei, lo dico ora
anche a voi: dove vado io voi
non potete venire.
34
Vi do un
comandamento nuovo: che vi
amiate gli uni gli altri; come io
vi ho amato, così amatevi
anche voi gli uni gli altri.
35
Da
questo tutti sapranno che siete
miei discepoli, se avrete amore
gli uni per gli altri".
36
Simon Pietro gli dice:
"Signore, dove vai?". Gli
rispose Gesù: "Dove io vado
per ora tu non puoi seguirmi;
mi seguirai più tardi".
37
Pietro
disse: "Signore, perché non
posso seguirti ora? Darò la mia
vita per te!".
38
Rispose Gesù:
"Darai la tua vita per me? In
verità, in verità ti dico: non
canterà il gallo, prima che tu
non m'abbia rinnegato tre
volte".
stato glorificato in lui, anche
Dio lo glorificherà da parte sua e
lo glorificherà subito.
33
Figlioli,
ancora per poco sono con voi;
voi mi cercherete ma, come ho
detto ai Giudei, ora lo dico
anche a voi: dove vado io, voi
non potete venire.
34
Vi do un
comandamento nuovo: che vi
amiate gli uni gli altri. Come io
ho amato voi, così amatevi
anche voi gli uni gli altri.
35
Da
questo tutti sapranno che siete
miei discepoli: se avete amore
gli uni per gli altri».
36
Simon Pietro gli disse:
«Signore, dove vai?». Gli
rispose Gesù: «Dove io vado, tu
per ora non puoi seguirmi; mi
seguirai più tardi».
37
Pietro
disse: «Signore, perché non
posso seguirti ora? Darò la mia
vita per te!».
38
Rispose Gesù:
«Darai la tua vita per me? In
verità, in verità io ti dico: non
canterà il gallo, prima che tu non
m’abbia rinnegato tre volte.
ἐκεῖνος ἐξῆλθεν εὐθύς. ἦν δὲ
νύξ.
31
Ὅτε οὖν ἐξῆλθεν, λέγει
Ἰησοῦς· νῦν ἐδοξάσθη ὁ υἱὸς
τοῦ ἀνθρώπου καὶ ὁ θεὸς
ἐδοξάσθη ἐν αὐτῷ·
32
[εἰ ὁ θεὸς
ἐδοξάσθη ἐν αὐτῷ], καὶ ὁ θεὸς
δοξάσει αὐτὸν ἐν αὐτῷ, καὶ
εὐθὺς δοξάσει αὐτόν.
33
τεκνία,
ἔτι μικρὸν μεθ’ ὑμῶν εἰμι·
ζητήσετέ με, καὶ καθὼς εἶπον
τοῖς Ἰουδαίοις ὅτι ὅπου ἐγὼ
ὑπάγω ὑμεῖς οὐ δύνασθε ἐλθεῖν,
καὶ ὑμῖν λέγω ἄρτι.
34
Ἐντολὴν
καινὴν δίδωμι ὑμῖν, ἵνα ἀγαπᾶτε
ἀλλήλους, καθὼς ἠγάπησα ὑμᾶς
ἵνα καὶ ὑμεῖς ἀγαπᾶτε ἀλλήλους.
35
ἐν τούτῳ γνώσονται πάντες ὅτι
ἐμοὶ μαθηταί ἐστε, ἐὰν ἀγάπην
ἔχητε ἐν ἀλλήλοις.
36
Λέγει αὐτῷ Σίμων Πέτρος·
κύριε, ποῦ ὑπάγεις; ἀπεκρίθη
[αὐτῷ] Ἰησοῦς· ὅπου ὑπάγω οὐ
δύνασαί μοι νῦν ἀκολουθῆσαι,
ἀκολουθήσεις δὲ ὕστερον.
37
λέγει αὐτῷ ὁ Πέτρος· κύριε,
διὰ τί οὐ δύναμαί σοι
ἀκολουθῆσαι ἄρτι; τὴν ψυχήν
μου ὑπὲρ σοῦ θήσω.
38
ἀποκρίνεται Ἰησοῦς· τὴν
ψυχήν σου ὑπὲρ ἐμοῦ θήσεις;
ἀμὴν ἀμὴν λέγω σοι, οὐ μὴ
ἀλέκτωρ φωνήσῃ ἕως οὗ
ἀρνήσῃ με τρίς.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
52
14
1
"Non sia turbato il vostro
cuore. Abbiate fede in Dio e
abbiate fede anche in me.
2
Nella casa del Padre mio vi
sono molti posti. Se no, ve
l'avrei detto. Io vado a
prepararvi un posto;
3
quando
sarò andato e vi avrò preparato
un posto, ritornerò e vi
prenderò con me, perché siate
anche voi dove sono io.
4
E del
luogo dove io vado, voi
conoscete la via".
5
Gli disse Tommaso: "Signore,
non sappiamo dove vai e come
possiamo conoscere la via?".
6
Gli disse Gesù: "Io sono la
via, la verità e la vita. Nessuno
viene al Padre se non per
mezzo di me.
7
Se conoscete
me, conoscerete anche il
Padre: fin da ora lo conoscete e
lo avete veduto".
8
Gli disse
Filippo: "Signore, mostraci il
Padre e ci basta".
9
Gli rispose
Gesù: "Da tanto tempo sono
con voi e tu non mi hai
conosciuto, Filippo? Chi ha
visto me ha visto il Padre.
Come puoi dire: Mostraci il
Padre?
10
Non credi che io sono
nel Padre e il Padre è in me?
Le parole che io vi dico, non le
dico da me; ma il Padre che è
con me compie le sue opere.
11
Credetemi: io sono nel Padre
e il Padre è in me; se non altro,
credetelo per le opere stesse.
12
In verità, in verità vi dico:
anche chi crede in me, compirà
le opere che io compio e ne
farà di più grandi, perché io
vado al Padre.
13
Qualunque
cosa chiederete nel nome mio,
la farò, perché il Padre sia
glorificato nel Figlio.
14
Se mi
chiederete qualche cosa nel
mio nome, io la farò.
15
Se mi amate, osserverete i
miei comandamenti.
16
Io
pregherò il Padre ed egli vi
darà un altro Consolatore
perché rimanga con voi per
14
1
Non sia turbato il vostro cuore.
Abbiate fede in Dio e abbiate
fede anche in me.
2
Nella casa
del Padre mio vi sono molte
dimore. Se no, vi avrei mai
detto: “Vado a prepararvi un
posto”?
3
Quando sarò andato e
vi avrò preparato un posto, verrò
di nuovo e vi prenderò con me,
perché dove sono io siate anche
voi.
4
E del luogo dove io vado,
conoscete la via».
5
Gli disse Tommaso: «Signore,
non sappiamo dove vai; come
possiamo conoscere la via?».
6
Gli disse Gesù: «Io sono la via,
la verità e la vita. Nessuno viene
al Padre se non per mezzo di
me.
7
Se avete conosciuto me,
conoscerete anche il Padre mio:
fin da ora lo conoscete e lo avete
veduto».
8
Gli disse Filippo: «Signore,
mostraci il Padre e ci basta».
9
Gli rispose Gesù: «Da tanto
tempo sono con voi e tu non mi
hai conosciuto, Filippo? Chi ha
visto me, ha visto il Padre.
Come puoi tu dire: “Mostraci il
Padre”?
10
Non credi che io sono
nel Padre e il Padre è in me? Le
parole che io vi dico, non le dico
da me stesso; ma il Padre, che
rimane in me, compie le sue
opere.
11
Credete a me: io sono
nel Padre e il Padre è in me. Se
non altro, credetelo per le opere
stesse.
12
In verità, in verità io vi dico:
chi crede in me, anch’egli
compirà le opere che io compio
e ne compirà di più grandi di
queste, perché io vado al Padre.
13
E qualunque cosa chiederete
nel mio nome, la farò, perché il
Padre sia glorificato nel Figlio.
14
Se mi chiederete qualche cosa
nel mio nome, io la farò.
15
Se mi amate, osserverete i miei
comandamenti;
16
e io pregherò il
Padre ed egli vi darà un altro
Paraclito perché rimanga con
voi per sempre,
17
lo Spirito della
14
1
Μὴ ταρασσέσθω ὑμῶν ἡ
καρδία· πιστεύετε εἰς τὸν θεὸν
καὶ εἰς ἐμὲ πιστεύετε.
2
ἐν τῇ
οἰκίᾳ τοῦ πατρός μου μοναὶ
πολλαί εἰσιν· εἰ δὲ μή, εἶπον ἂν
ὑμῖν ὅτι πορεύομαι ἑτοιμάσαι
τόπον ὑμῖν;
3
καὶ ἐὰν πορευθῶ
καὶ ἑτοιμάσω τόπον ὑμῖν, πάλιν
ἔρχομαι καὶ παραλήμψομαι ὑμᾶς
πρὸς ἐμαυτόν, ἵνα ὅπου εἰμὶ ἐγὼ
καὶ ὑμεῖς ἦτε.
4
καὶ ὅπου [ἐγὼ]
ὑπάγω οἴδατε τὴν ὁδόν.
5
Λέγει αὐτῷ Θωμᾶς· κύριε, οὐκ
οἴδαμεν ποῦ ὑπάγεις· πῶς
δυνάμεθα τὴν ὁδὸν εἰδέναι;
6
λέγει αὐτῷ [ὁ] Ἰησοῦς· ἐγώ εἰμι
ἡ ὁδὸς καὶ ἡ ἀλήθεια καὶ ἡ ζωή·
οὐδεὶς ἔρχεται πρὸς τὸν πατέρα
εἰ μὴ δι’ ἐμοῦ.
7
εἰ ἐγνώκατέ με,
καὶ τὸν πατέρα μου γνώσεσθε.
καὶ ἀπ’ ἄρτι γινώσκετε αὐτὸν
καὶ ἑωράκατε αὐτόν.
8
Λέγει αὐτῷ Φίλιππος· κύριε,
δεῖξον ἡμῖν τὸν πατέρα, καὶ
ἀρκεῖ ἡμῖν.
9
λέγει αὐτῷ ὁ
Ἰησοῦς· τοσούτῳ χρόνῳ μεθ’
ὑμῶν εἰμι καὶ οὐκ ἔγνωκάς με,
Φίλιππε; ὁ ἑωρακὼς ἐμὲ
ἑώρακεν τὸν πατέρα· πῶς σὺ
λέγεις· δεῖξον ἡμῖν τὸν πατέρα;
10
οὐ πιστεύεις ὅτι ἐγὼ ἐν τῷ
πατρὶ καὶ ὁ πατὴρ ἐν ἐμοί ἐστιν;
τὰ ῥήματα ἃ ἐγὼ λέγω ὑμῖν ἀπ’
ἐμαυτοῦ οὐ λαλῶ, ὁ δὲ πατὴρ ἐν
ἐμοὶ μένων ποιεῖ τὰ ἔργα αὐτοῦ.
11
πιστεύετέ μοι ὅτι ἐγὼ ἐν τῷ
πατρὶ καὶ ὁ πατὴρ ἐν ἐμοί· εἰ δὲ
μή, διὰ τὰ ἔργα αὐτὰ πιστεύετε.
12
Ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν, ὁ
πιστεύων εἰς ἐμὲ τὰ ἔργα ἃ ἐγὼ
ποιῶ κἀκεῖνος ποιήσει καὶ
μείζονα τούτων ποιήσει, ὅτι ἐγὼ
πρὸς τὸν πατέρα πορεύομαι·
13
καὶ ὅ τι ἂν αἰτήσητε ἐν τῷ
ὀνόματί μου τοῦτο ποιήσω, ἵνα
δοξασθῇ ὁ πατὴρ ἐν τῷ υἱῷ.
14
ἐάν τι αἰτήσητέ με ἐν τῷ
ὀνόματί μου ἐγὼ ποιήσω.
15
Ἐὰν ἀγαπᾶτέ με, τὰς ἐντολὰς
τὰς ἐμὰς τηρήσετε·
16
κἀγὼ
ἐρωτήσω τὸν πατέρα καὶ ἄλλον
παράκλητον δώσει ὑμῖν, ἵνα
μεθ’ ὑμῶν εἰς τὸν αἰῶνα ᾖ,
17
τὸ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
53
sempre,
17
lo Spirito di verità
che il mondo non può ricevere,
perché non lo vede e non lo
conosce. Voi lo conoscete,
perché egli dimora presso di
voi e sarà in voi.
18
Non vi
lascerò orfani, ritornerò da voi.
19
Ancora un poco e il mondo
non mi vedrà più; voi invece
mi vedrete, perché io vivo e
voi vivrete.
20
In quel giorno
voi saprete che io sono nel
Padre e voi in me e io in voi.
21
Chi accoglie i miei
comandamenti e li osserva,
questi mi ama. Chi mi ama
sarà amato dal Padre mio e
anch'io lo amerò e mi
manifesterò a lui".
22
Gli disse Giuda, non
l'Iscariota: "Signore, come è
accaduto che devi manifestarti
a noi e non al mondo?".
23
Gli
rispose Gesù: "Se uno mi ama,
osserverà la mia parola e il
Padre mio lo amerà e noi
verremo a lui e prenderemo
dimora presso di lui.
24
Chi non
mi ama non osserva le mie
parole; la parola che voi
ascoltate non è mia, ma del
Padre che mi ha mandato.
25
Queste cose vi ho detto
quando ero ancora tra voi.
26
Ma il Consolatore, lo Spirito
Santo che il Padre manderà nel
mio nome, egli v'insegnerà
ogni cosa e vi ricorderà tutto
ciò che io vi ho detto.
27
Vi
lascio la pace, vi do la mia
pace. Non come la dà il
mondo, io la do a voi. Non sia
turbato il vostro cuore e non
abbia timore.
28
Avete udito che
vi ho detto: Vado e tornerò a
voi; se mi amaste, vi
rallegrereste che io vado dal
Padre, perché il Padre è più
grande di me.
29
Ve l'ho detto
adesso, prima che avvenga,
perché quando avverrà, voi
crediate.
30
Non parlerò più a
lungo con voi, perché viene il
principe del mondo; egli non
verità, che il mondo non può
ricevere perché non lo vede e
non lo conosce. Voi lo
conoscete perché egli rimane
presso di voi e sarà in voi.
18
Non
vi lascerò orfani: verrò da voi.
19
Ancora un poco e il mondo
non mi vedrà più; voi invece mi
vedrete, perché io vivo e voi
vivrete.
20
In quel giorno voi
saprete che io sono nel Padre
mio e voi in me e io in voi.
21
Chi
accoglie i miei comandamenti e
li osserva, questi è colui che mi
ama. Chi ama me sarà amato dal
Padre mio e anch’io lo amerò e
mi manifesterò a lui».
22
Gli disse Giuda, non
l’Iscariota: «Signore, come è
accaduto che devi manifestarti a
noi, e non al mondo?».
23
Gli
rispose Gesù: «Se uno mi ama,
osserverà la mia parola e il
Padre mio lo amerà e noi
verremo a lui e prenderemo
dimora presso di lui.
24
Chi non
mi ama, non osserva le mie
parole; e la parola che voi
ascoltate non è mia, ma del
Padre che mi ha mandato.
25
Vi ho detto queste cose mentre
sono ancora presso di voi.
26
Ma
il Paraclito, lo Spirito Santo che
il Padre manderà nel mio nome,
lui vi insegnerà ogni cosa e vi
ricorderà tutto ciò che io vi ho
detto.
27
Vi lascio la pace, vi do la mia
pace. Non come la dà il mondo,
io la do a voi. Non sia turbato il
vostro cuore e non abbia timore.
28
Avete udito che vi ho detto:
“Vado e tornerò da voi”. Se mi
amaste, vi rallegrereste che io
vado al Padre, perché il Padre è
più grande di me.
29
Ve l’ho detto
ora, prima che avvenga, perché,
quando avverrà, voi crediate.
30
Non parlerò più a lungo con
voi, perché viene il principe del
mondo; contro di me non può
nulla,
31
ma bisogna che il mondo
sappia che io amo il Padre, e
come il Padre mi ha comandato,
πνεῦμα τῆς ἀληθείας, ὃ ὁ
κόσμος οὐ δύναται λαβεῖν, ὅτι
οὐ θεωρεῖ αὐτὸ οὐδὲ γινώσκει·
ὑμεῖς γινώσκετε αὐτό, ὅτι παρ’
ὑμῖν μένει καὶ ἐν ὑμῖν ἔσται.
18
Οὐκ ἀφήσω ὑμᾶς ὀρφανούς,
ἔρχομαι πρὸς ὑμᾶς.
19
ἔτι μικρὸν
καὶ ὁ κόσμος με οὐκέτι θεωρεῖ,
ὑμεῖς δὲ θεωρεῖτέ με, ὅτι ἐγὼ ζῶ
καὶ ὑμεῖς ζήσετε.
20
ἐν ἐκείνῃ τῇ
ἡμέρᾳ γνώσεσθε ὑμεῖς ὅτι ἐγὼ
ἐν τῷ πατρί μου καὶ ὑμεῖς ἐν
ἐμοὶ κἀγὼ ἐν ὑμῖν.
21
ὁ ἔχων τὰς
ἐντολάς μου καὶ τηρῶν αὐτὰς
ἐκεῖνός ἐστιν ὁ ἀγαπῶν με· ὁ δὲ
ἀγαπῶν με ἀγαπηθήσεται ὑπὸ
τοῦ πατρός μου, κἀγὼ ἀγαπήσω
αὐτὸν καὶ ἐμφανίσω αὐτῷ
ἐμαυτόν.
22
Λέγει αὐτῷ Ἰούδας, οὐχ ὁ
Ἰσκαριώτης· κύριε, [καὶ] τί
γέγονεν ὅτι ἡμῖν μέλλεις
ἐμφανίζειν σεαυτὸν καὶ οὐχὶ τῷ
κόσμῳ;
23
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς καὶ
εἶπεν αὐτῷ· ἐάν τις ἀγαπᾷ με
τὸν λόγον μου τηρήσει, καὶ ὁ
πατήρ μου ἀγαπήσει αὐτὸν καὶ
πρὸς αὐτὸν ἐλευσόμεθα καὶ
μονὴν παρ’ αὐτῷ ποιησόμεθα.
24
ὁ μὴ ἀγαπῶν με τοὺς λόγους
μου οὐ τηρεῖ· καὶ ὁ λόγος ὃν
ἀκούετε οὐκ ἔστιν ἐμὸς ἀλλὰ
τοῦ πέμψαντός με πατρός.
25
Ταῦτα λελάληκα ὑμῖν παρ’
ὑμῖν μένων·
26
ὁ δὲ παράκλητος,
τὸ πνεῦμα τὸ ἅγιον, ὃ πέμψει ὁ
πατὴρ ἐν τῷ ὀνόματί μου,
ἐκεῖνος ὑμᾶς διδάξει πάντα καὶ
ὑπομνήσει ὑμᾶς πάντα ἃ εἶπον
ὑμῖν [ἐγώ].
27
Εἰρήνην ἀφίημι ὑμῖν, εἰρήνην
τὴν ἐμὴν δίδωμι ὑμῖν· οὐ καθὼς
ὁ κόσμος δίδωσιν ἐγὼ δίδωμι
ὑμῖν. μὴ ταρασσέσθω ὑμῶν ἡ
καρδία μηδὲ δειλιάτω.
28
ἠκούσατε ὅτι ἐγὼ εἶπον ὑμῖν·
ὑπάγω καὶ ἔρχομαι πρὸς ὑμᾶς. εἰ
ἠγαπᾶτέ με ἐχάρητε ἂν ὅτι
πορεύομαι πρὸς τὸν πατέρα, ὅτι
ὁ πατὴρ μείζων μού ἐστιν.
29
καὶ
νῦν εἴρηκα ὑμῖν πρὶν γενέσθαι,
ἵνα ὅταν γένηται πιστεύσητε.
30
Οὐκέτι πολλὰ λαλήσω μεθ’
ὑμῶν, ἔρχεται γὰρ ὁ τοῦ κόσμου
CEI 1971 CEI 2008 Greco
54
ha nessun potere su di me,
31
ma bisogna che il mondo
sappia che io amo il Padre e
faccio quello che il Padre mi
ha comandato. Alzatevi,
andiamo via di qui".
così io agisco. Alzatevi,
andiamo via di qui».
ἄρχων· καὶ ἐν ἐμοὶ οὐκ ἔχει
οὐδέν,
31
ἀλλ’ ἵνα γνῷ ὁ κόσμος
ὅτι ἀγαπῶ τὸν πατέρα, καὶ
καθὼς ἐνετείλατό μοι ὁ πατήρ,
οὕτως ποιῶ. ἐγείρεσθε, ἄγωμεν
ἐντεῦθεν.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
55
15
1
"Io sono la vera vite e il Padre
mio è il vignaiolo.
2
Ogni
tralcio che in me non porta
frutto, lo toglie e ogni tralcio
che porta frutto, lo pota perché
porti più frutto.
3
Voi siete già
mondi, per la parola che vi ho
annunziato.
4
Rimanete in me e
io in voi. Come il tralcio non
può far frutto da se stesso se
non rimane nella vite, così
anche voi se non rimanete in
me.
5
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me e io in lui, fa
molto frutto, perché senza di
me non potete far nulla.
6
Chi
non rimane in me viene gettato
via come il tralcio e si secca, e
poi lo raccolgono e lo gettano
nel fuoco e lo bruciano.
7
Se
rimanete in me e le mie parole
rimangono in voi, chiedete
quel che volete e vi sarà dato.
8
In questo è glorificato il Padre
mio: che portiate molto frutto e
diventiate miei discepoli.
9
Come il Padre ha amato me,
così anch'io ho amato voi.
Rimanete nel mio amore.
10
Se
osserverete i miei
comandamenti, rimarrete nel
mio amore, come io ho
osservato i comandamenti del
Padre mio e rimango nel suo
amore.
11
Questo vi ho detto
perché la mia gioia sia in voi e
la vostra gioia sia piena.
12
Questo è il mio
comandamento: che vi amiate
gli uni gli altri, come io vi ho
amati.
13
Nessuno ha un amore
più grande di questo: dare la
vita per i propri amici.
14
Voi
siete miei amici, se farete ciò
che io vi comando.
15
Non vi
chiamo più servi, perché il
servo non sa quello che fa il
suo padrone; ma vi ho chiamati
amici, perché tutto ciò che ho
udito dal Padre l'ho fatto
conoscere a voi.
16
Non voi
avete scelto me, ma io ho
scelto voi e vi ho costituiti
15
1
«Io sono la vite vera e il Padre
mio è l’agricoltore.
2
Ogni tralcio
che in me non porta frutto, lo
taglia, e ogni tralcio che porta
frutto, lo pota perché porti più
frutto.
3
Voi siete già puri, a
causa della parola che vi ho
annunciato.
4
Rimanete in me e
io in voi. Come il tralcio non
può portare frutto da se stesso se
non rimane nella vite, così
neanche voi se non rimanete in
me.
5
Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui,
porta molto frutto, perché senza
di me non potete far nulla.
6
Chi
non rimane in me viene gettato
via come il tralcio e secca; poi lo
raccolgono, lo gettano nel fuoco
e lo bruciano.
7
Se rimanete in
me e le mie parole rimangono in
voi, chiedete quello che volete e
vi sarà fatto.
8
In questo è
glorificato il Padre mio: che
portiate molto frutto e diventiate
miei discepoli.
9
Come il Padre ha amato me,
anche io ho amato voi. Rimanete
nel mio amore.
10
Se osserverete i
miei comandamenti, rimarrete
nel mio amore, come io ho
osservato i comandamenti del
Padre mio e rimango nel suo
amore.
11
Vi ho detto queste cose
perché la mia gioia sia in voi e
la vostra gioia sia piena.
12
Questo è il mio
comandamento: che vi amiate
gli uni gli altri come io ho amato
voi.
13
Nessuno ha un amore più
grande di questo: dare la sua vita
per i propri amici.
14
Voi siete
miei amici, se fate ciò che io vi
comando.
15
Non vi chiamo più
servi, perché il servo non sa
quello che fa il suo padrone; ma
vi ho chiamato amici, perché
tutto ciò che ho udito dal Padre
mio l’ho fatto conoscere a voi.
16
Non voi avete scelto me, ma io
ho scelto voi e vi ho costituiti
perché andiate e portiate frutto e
il vostro frutto rimanga; perché
15
1
Ἐγώ εἰμι ἡ ἄμπελος ἡ ἀληθινὴ
καὶ ὁ πατήρ μου ὁ γεωργός
ἐστιν.
2
πᾶν κλῆμα ἐν ἐμοὶ μὴ
φέρον καρπὸν αἴρει αὐτό, καὶ
πᾶν τὸ καρπὸν φέρον καθαίρει
αὐτὸ ἵνα καρπὸν πλείονα φέρῃ.
3
ἤδη ὑμεῖς καθαροί ἐστε διὰ τὸν
λόγον ὃν λελάληκα ὑμῖν·
4
μείνατε ἐν ἐμοί, κἀγὼ ἐν ὑμῖν.
καθὼς τὸ κλῆμα οὐ δύναται
καρπὸν φέρειν ἀφ’ ἑαυτοῦ ἐὰν
μὴ μένῃ ἐν τῇ ἀμπέλῳ, οὕτως
οὐδὲ ὑμεῖς ἐὰν μὴ ἐν ἐμοὶ
μένητε.
5
ἐγώ εἰμι ἡ ἄμπελος,
ὑμεῖς τὰ κλήματα. ὁ μένων ἐν
ἐμοὶ κἀγὼ ἐν αὐτῷ οὗτος φέρει
καρπὸν πολύν, ὅτι χωρὶς ἐμοῦ
οὐ δύνασθε ποιεῖν οὐδέν.
6
ἐὰν
μή τις μένῃ ἐν ἐμοί, ἐβλήθη ἔξω
ὡς τὸ κλῆμα καὶ ἐξηράνθη καὶ
συνάγουσιν αὐτὰ καὶ εἰς τὸ πῦρ
βάλλουσιν καὶ καίεται.
7
ἐὰν
μείνητε ἐν ἐμοὶ καὶ τὰ ῥήματά
μου ἐν ὑμῖν μείνῃ, ὃ ἐὰν θέλητε
αἰτήσασθε, καὶ γενήσεται ὑμῖν.
8
ἐν τούτῳ ἐδοξάσθη ὁ πατήρ
μου, ἵνα καρπὸν πολὺν φέρητε
καὶ γένησθε ἐμοὶ μαθηταί.
9
Καθὼς ἠγάπησέν με ὁ πατήρ,
κἀγὼ ὑμᾶς ἠγάπησα· μείνατε ἐν
τῇ ἀγάπῃ τῇ ἐμῇ.
10
ἐὰν τὰς
ἐντολάς μου τηρήσητε, μενεῖτε
ἐν τῇ ἀγάπῃ μου, καθὼς ἐγὼ τὰς
ἐντολὰς τοῦ πατρός μου
τετήρηκα καὶ μένω αὐτοῦ ἐν τῇ
ἀγάπῃ.
11
Ταῦτα λελάληκα ὑμῖν
ἵνα ἡ χαρὰ ἡ ἐμὴ ἐν ὑμῖν ᾖ καὶ ἡ
χαρὰ ὑμῶν πληρωθῇ.
12
Αὕτη ἐστὶν ἡ ἐντολὴ ἡ ἐμή, ἵνα
ἀγαπᾶτε ἀλλήλους καθὼς
ἠγάπησα ὑμᾶς.
13
μείζονα ταύτης
ἀγάπην οὐδεὶς ἔχει, ἵνα τις τὴν
ψυχὴν αὐτοῦ θῇ ὑπὲρ τῶν φίλων
αὐτοῦ.
14
ὑμεῖς φίλοι μού ἐστε
ἐὰν ποιῆτε ἃ ἐγὼ ἐντέλλομαι
ὑμῖν.
15
οὐκέτι λέγω ὑμᾶς
δούλους, ὅτι ὁ δοῦλος οὐκ οἶδεν
τί ποιεῖ αὐτοῦ ὁ κύριος· ὑμᾶς δὲ
εἴρηκα φίλους, ὅτι πάντα ἃ
ἤκουσα παρὰ τοῦ πατρός μου
ἐγνώρισα ὑμῖν.
16
οὐχ ὑμεῖς με
ἐξελέξασθε, ἀλλ’ ἐγὼ
ἐξελεξάμην ὑμᾶς καὶ ἔθηκα
CEI 1971 CEI 2008 Greco
56
perché andiate e portiate frutto
e il vostro frutto rimanga;
perché tutto quello che
chiederete al Padre nel mio
nome, ve lo conceda.
17
Questo
vi comando: amatevi gli uni gli
altri.
18
Se il mondo vi odia, sappiate
che prima di voi ha odiato me.
19
Se foste del mondo, il mondo
amerebbe ciò che è suo; poiché
invece non siete del mondo,
ma io vi ho scelti dal mondo,
per questo il mondo vi odia.
20
Ricordatevi della parola che
vi ho detto: Un servo non è più
grande del suo padrone. Se
hanno perseguitato me,
perseguiteranno anche voi; se
hanno osservato la mia parola,
osserveranno anche la vostra.
21
Ma tutto questo vi faranno a
causa del mio nome, perché
non conoscono colui che mi ha
mandato.
22
Se non fossi venuto
e non avessi parlato loro, non
avrebbero alcun peccato; ma
ora non hanno scusa per il loro
peccato.
23
Chi odia me, odia
anche il Padre mio.
24
Se non
avessi fatto in mezzo a loro
opere che nessun altro mai ha
fatto, non avrebbero alcun
peccato; ora invece hanno visto
e hanno odiato me e il Padre
mio.
25
Questo perché si
adempisse la parola scritta
nella loro Legge:
Mi hanno
odiato senza ragione
.
26
Quando verrà il Consolatore
che io vi manderò dal Padre, lo
Spirito di verità che procede
dal Padre, egli mi renderà
testimonianza;
27
e anche voi mi
renderete testimonianza,
perché siete stati con me fin
dal principio.
tutto quello che chiederete al
Padre nel mio nome, ve lo
conceda.
17
Questo vi comando:
che vi amiate gli uni gli altri.
18
Se il mondo vi odia, sappiate
che prima di voi ha odiato me.
19
Se foste del mondo, il mondo
amerebbe ciò che è suo; poiché
invece non siete del mondo, ma
vi ho scelti io dal mondo, per
questo il mondo vi odia.
20
Ricordatevi della parola che io
vi ho detto: “Un servo non è più
grande del suo padrone”. Se
hanno perseguitato me,
perseguiteranno anche voi; se
hanno osservato la mia parola,
osserveranno anche la vostra.
21
Ma faranno a voi tutto questo a
causa del mio nome, perché non
conoscono colui che mi ha
mandato.
22
Se io non fossi
venuto e non avessi parlato loro,
non avrebbero alcun peccato;
ma ora non hanno scusa per il
loro peccato.
23
Chi odia me, odia
anche il Padre mio.
24
Se non
avessi compiuto in mezzo a loro
opere che nessun altro ha mai
compiuto, non avrebbero alcun
peccato; ora invece hanno visto
e hanno odiato me e il Padre
mio.
25
Ma questo, perché si
compisse la parola che sta scritta
nella loro Legge: Mi hanno
odiato senza ragione.
26
Quando verrà il Paraclito, che
io vi manderò dal Padre, lo
Spirito della verità che procede
dal Padre, egli darà
testimonianza di me;
27
e anche
voi date testimonianza, perché
siete con me fin dal principio.
ὑμᾶς ἵνα ὑμεῖς ὑπάγητε καὶ
καρπὸν φέρητε καὶ ὁ καρπὸς
ὑμῶν μένῃ, ἵνα ὅ τι ἂν αἰτήσητε
τὸν πατέρα ἐν τῷ ὀνόματί μου
δῷ ὑμῖν.
17
Ταῦτα ἐντέλλομαι
ὑμῖν, ἵνα ἀγαπᾶτε ἀλλήλους.
18
Εἰ ὁ κόσμος ὑμᾶς μισεῖ,
γινώσκετε ὅτι ἐμὲ πρῶτον ὑμῶν
μεμίσηκεν.
19
εἰ ἐκ τοῦ κόσμου
ἦτε, ὁ κόσμος ἂν τὸ ἴδιον ἐφίλει·
ὅτι δὲ ἐκ τοῦ κόσμου οὐκ ἐστέ,
ἀλλ’ ἐγὼ ἐξελεξάμην ὑμᾶς ἐκ
τοῦ κόσμου, διὰ τοῦτο μισεῖ
ὑμᾶς ὁ κόσμος.
20
μνημονεύετε
τοῦ λόγου οὗ ἐγὼ εἶπον ὑμῖν·
οὐκ ἔστιν δοῦλος μείζων τοῦ
κυρίου αὐτοῦ. εἰ ἐμὲ ἐδίωξαν,
καὶ ὑμᾶς διώξουσιν· εἰ τὸν
λόγον μου ἐτήρησαν, καὶ τὸν
ὑμέτερον τηρήσουσιν.
21
ἀλλὰ
ταῦτα πάντα ποιήσουσιν εἰς
ὑμᾶς διὰ τὸ ὄνομά μου, ὅτι οὐκ
οἴδασιν τὸν πέμψαντά με.
22
Εἰ
μὴ ἦλθον καὶ ἐλάλησα αὐτοῖς,
ἁμαρτίαν οὐκ εἴχοσαν· νῦν δὲ
πρόφασιν οὐκ ἔχουσιν περὶ τῆς
ἁμαρτίας αὐτῶν.
23
ὁ ἐμὲ μισῶν
καὶ τὸν πατέρα μου μισεῖ.
24
εἰ τὰ
ἔργα μὴ ἐποίησα ἐν αὐτοῖς ἃ
οὐδεὶς ἄλλος ἐποίησεν,
ἁμαρτίαν οὐκ εἴχοσαν· νῦν δὲ
καὶ ἑωράκασιν καὶ μεμισήκασιν
καὶ ἐμὲ καὶ τὸν πατέρα μου.
25
ἀλλ’ ἵνα πληρωθῇ ὁ λόγος ὁ ἐν
τῷ νόμῳ αὐτῶν γεγραμμένος ὅτι
ἐμίσησάν με δωρεάν.
26
Ὅταν ἔλθῃ ὁ παράκλητος ὃν
ἐγὼ πέμψω ὑμῖν παρὰ τοῦ
πατρός, τὸ πνεῦμα τῆς ἀληθείας
ὃ παρὰ τοῦ πατρὸς ἐκπορεύεται,
ἐκεῖνος μαρτυρήσει περὶ ἐμοῦ·
27
καὶ ὑμεῖς δὲ μαρτυρεῖτε, ὅτι
ἀπ’ ἀρχῆς μετ’ ἐμοῦ ἐστε.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
57
16
1
Vi ho detto queste cose perché
non abbiate a scandalizzarvi.
2
Vi scacceranno dalle
sinagoghe; anzi, verrà l'ora in
cui chiunque vi ucciderà
crederà di rendere culto a Dio.
3
E faranno ciò, perché non
hanno conosciuto né il Padre
né me.
4
Ma io vi ho detto
queste cose perché, quando
giungerà la loro ora, ricordiate
che ve ne ho parlato.
Non ve le ho dette dal
principio, perché ero con voi.
5
Ora però vado da colui che mi
ha mandato e nessuno di voi
mi domanda: Dove vai?
6
Anzi,
perché vi ho detto queste cose,
la tristezza ha riempito il
vostro cuore.
7
Ora io vi dico la
verità: è bene per voi che io me
ne vada, perché, se non me ne
vado, non verrà a voi il
Consolatore; ma quando me ne
sarò andato, ve lo manderò.
8
E
quando sarà venuto, egli
convincerà il mondo quanto al
peccato, alla giustizia e al
giudizio.
9
Quanto al peccato,
perché non credono in me;
10
quanto alla giustizia, perché
vado dal Padre e non mi
vedrete più;
11
quanto al
giudizio, perché il principe di
questo mondo è stato
giudicato.
12
Molte cose ho ancora da
dirvi, ma per il momento non
siete capaci di portarne il peso.
13
Quando però verrà lo Spirito
di verità, egli vi guiderà alla
verità tutta intera, perché non
parlerà da sé, ma dirà tutto ciò
che avrà udito e vi annunzierà
le cose future.
14
Egli mi
glorificherà, perché prenderà
del mio e ve l'annunzierà.
15
Tutto quello che il Padre
possiede è mio; per questo ho
detto che prenderà del mio e ve
l'annunzierà.
16
Ancora un poco e non mi
vedrete; un po' ancora e mi
16
1
Vi ho detto queste cose perché
non abbiate a scandalizzarvi.
2
Vi
scacceranno dalle sinagoghe;
anzi, viene l’ora in cui chiunque
vi ucciderà crederà di rendere
culto a Dio.
3
E faranno ciò,
perché non hanno conosciuto né
il Padre né me.
4
Ma vi ho detto
queste cose affinché, quando
verrà la loro ora, ve ne
ricordiate, perché io ve l’ho
detto.
Non ve l’ho detto dal principio,
perché ero con voi.
5
Ora però
vado da colui che mi ha
mandato e nessuno di voi mi
domanda: “Dove vai?”.
6
Anzi,
perché vi ho detto questo, la
tristezza ha riempito il vostro
cuore.
7
Ma io vi dico la verità: è
bene per voi che io me ne vada,
perché, se non me ne vado, non
verrà a voi il Paraclito; se invece
me ne vado, lo manderò a voi.
8
E quando sarà venuto,
dimostrerà la colpa del mondo
riguardo al peccato, alla
giustizia e al giudizio.
9
Riguardo
al peccato, perché non credono
in me;
10
riguardo alla giustizia,
perché vado al Padre e non mi
vedrete più;
11
riguardo al
giudizio, perché il principe di
questo mondo è già condannato.
12
Molte cose ho ancora da dirvi,
ma per il momento non siete
capaci di portarne il peso.
13
Quando verrà lui, lo Spirito
della verità, vi guiderà a tutta la
verità, perché non parlerà da se
stesso, ma dirà tutto ciò che avrà
udito e vi annuncerà le cose
future.
14
Egli mi glorificherà,
perché prenderà da quel che è
mio e ve lo annuncerà.
15
Tutto
quello che il Padre possiede è
mio; per questo ho detto che
prenderà da quel che è mio e ve
lo annuncerà.
16
Un poco e non mi vedrete più;
un poco ancora e mi vedrete».
17
Allora alcuni dei suoi discepoli
dissero tra loro: «Che cos’è
16
1
Ταῦτα λελάληκα ὑμῖν ἵνα μὴ
σκανδαλισθῆτε.
2
ἀποσυναγώγους ποιήσουσιν
ὑμᾶς· ἀλλ’ ἔρχεται ὥρα ἵνα πᾶς
ὁ ἀποκτείνας ὑμᾶς δόξῃ
λατρείαν προσφέρειν τῷ θεῷ.
3
καὶ ταῦτα ποιήσουσιν ὅτι οὐκ
ἔγνωσαν τὸν πατέρα οὐδὲ ἐμέ.
4
ἀλλὰ ταῦτα λελάληκα ὑμῖν ἵνα
ὅταν ἔλθῃ ἡ ὥρα αὐτῶν
μνημονεύητε αὐτῶν ὅτι ἐγὼ
εἶπον ὑμῖν.
Ταῦτα δὲ ὑμῖν ἐξ ἀρχῆς οὐκ
εἶπον, ὅτι μεθ’ ὑμῶν ἤμην.
5
νῦν
δὲ ὑπάγω πρὸς τὸν πέμψαντά με,
καὶ οὐδεὶς ἐξ ὑμῶν ἐρωτᾷ με·
ποῦ ὑπάγεις;
6
ἀλλ’ ὅτι ταῦτα
λελάληκα ὑμῖν ἡ λύπη
πεπλήρωκεν ὑμῶν τὴν καρδίαν.
7
ἀλλ’ ἐγὼ τὴν ἀλήθειαν λέγω
ὑμῖν, συμφέρει ὑμῖν ἵνα ἐγὼ
ἀπέλθω. ἐὰν γὰρ μὴ ἀπέλθω, ὁ
παράκλητος οὐκ ἐλεύσεται πρὸς
ὑμᾶς· ἐὰν δὲ πορευθῶ, πέμψω
αὐτὸν πρὸς ὑμᾶς.
8
Καὶ ἐλθὼν
ἐκεῖνος ἐλέγξει τὸν κόσμον περὶ
ἁμαρτίας καὶ περὶ δικαιοσύνης
καὶ περὶ κρίσεως·
9
περὶ
ἁμαρτίας μέν, ὅτι οὐ
πιστεύουσιν εἰς ἐμέ·
10
περὶ
δικαιοσύνης δέ, ὅτι πρὸς τὸν
πατέρα ὑπάγω καὶ οὐκέτι
θεωρεῖτέ με·
11
περὶ δὲ κρίσεως,
ὅτι ὁ ἄρχων τοῦ κόσμου τούτου
κέκριται.
12
Ἔτι πολλὰ ἔχω ὑμῖν λέγειν,
ἀλλ’ οὐ δύνασθε βαστάζειν
ἄρτι·
13
ὅταν δὲ ἔλθῃ ἐκεῖνος, τὸ
πνεῦμα τῆς ἀληθείας, ὁδηγήσει
ὑμᾶς ἐν τῇ ἀληθείᾳ πάσῃ· οὐ
γὰρ λαλήσει ἀφ’ ἑαυτοῦ, ἀλλ’
ὅσα ἀκούσει λαλήσει καὶ τὰ
ἐρχόμενα ἀναγγελεῖ ὑμῖν.
14
ἐκεῖνος ἐμὲ δοξάσει, ὅτι ἐκ τοῦ
ἐμοῦ λήμψεται καὶ ἀναγγελεῖ
ὑμῖν.
15
πάντα ὅσα ἔχει ὁ πατὴρ
ἐμά ἐστιν· διὰ τοῦτο εἶπον ὅτι ἐκ
τοῦ ἐμοῦ λαμβάνει καὶ
ἀναγγελεῖ ὑμῖν.
16
Μικρὸν καὶ οὐκέτι θεωρεῖτέ
με, καὶ πάλιν μικρὸν καὶ ὄψεσθέ
με.
17
εἶπαν οὖν ἐκ τῶν μαθητῶν
αὐτοῦ πρὸς ἀλλήλους· τί ἐστιν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
58
vedrete".
17
Dissero allora
alcuni dei suoi discepoli tra
loro: "Che cos'è questo che ci
dice: Ancora un poco e non mi
vedrete, e un po' ancora e mi
vedrete, e questo: Perché vado
al Padre?".
18
Dicevano perciò:
"Che cos'è mai questo "un
poco" di cui parla? Non
comprendiamo quello che vuol
dire".
19
Gesù capì che
volevano interrogarlo e disse
loro: "Andate indagando tra
voi perché ho detto: Ancora un
poco e non mi vedrete e un po'
ancora e mi vedrete?
20
In
verità, in verità vi dico: voi
piangerete e vi rattristerete, ma
il mondo si rallegrerà. Voi
sarete afflitti, ma la vostra
afflizione si cambierà in gioia.
21
La donna, quando partorisce,
è afflitta, perché è giunta la sua
ora; ma quando ha dato alla
luce il bambino, non si ricorda
più dell'afflizione per la gioia
che è venuto al mondo un
uomo.
22
Così anche voi, ora,
siete nella tristezza; ma vi
vedrò di nuovo e il vostro
cuore si rallegrerà e
23
nessuno
vi potrà togliere la vostra gioia.
In quel giorno non mi
domanderete più nulla.
In verità, in verità vi dico: Se
chiederete qualche cosa al
Padre nel mio nome, egli ve la
darà.
24
Finora non avete
chiesto nulla nel mio nome.
Chiedete e otterrete, perché la
vostra gioia sia piena.
25
Queste cose vi ho dette in
similitudini; ma verrà l'ora in
cui non vi parlerò più in
similitudini, ma apertamente vi
parlerò del Padre.
26
In quel
giorno chiederete nel mio
nome e io non vi dico che
pregherò il Padre per voi:
27
il
Padre stesso vi ama, poiché voi
mi avete amato, e avete
creduto che io sono venuto da
Dio.
28
Sono uscito dal Padre e
sono venuto nel mondo; ora
questo che ci dice: “Un poco e
non mi vedrete; un poco ancora
e mi vedrete”, e: “Io me ne vado
al Padre”?».
18
Dicevano perciò:
«Che cos’è questo “un poco”, di
cui parla? Non comprendiamo
quello che vuol dire».
19
Gesù capì che volevano
interrogarlo e disse loro: «State
indagando tra voi perché ho
detto: “Un poco e non mi
vedrete; un poco ancora e mi
vedrete”?
20
In verità, in verità io
vi dico: voi piangerete e
gemerete, ma il mondo si
rallegrerà. Voi sarete nella
tristezza, ma la vostra tristezza
si cambierà in gioia.
21
La donna, quando partorisce, è
nel dolore, perché è venuta la
sua ora; ma, quando ha dato alla
luce il bambino, non si ricorda
più della sofferenza, per la gioia
che è venuto al mondo un uomo.
22
Così anche voi, ora, siete nel
dolore; ma vi vedrò di nuovo e il
vostro cuore si rallegrerà e
nessuno potrà togliervi la vostra
gioia.
23
Quel giorno non mi
domanderete più nulla.
In verità, in verità io vi dico: se
chiederete qualche cosa al Padre
nel mio nome, egli ve la darà.
24
Finora non avete chiesto nulla
nel mio nome. Chiedete e
otterrete, perché la vostra gioia
sia piena.
25
Queste cose ve le ho dette in
modo velato, ma viene l’ora in
cui non vi parlerò più in modo
velato e apertamente vi parlerò
del Padre.
26
In quel giorno
chiederete nel mio nome e non
vi dico che pregherò il Padre per
voi:
27
il Padre stesso infatti vi
ama, perché voi avete amato me
e avete creduto che io sono
uscito da Dio.
28
Sono uscito dal
Padre e sono venuto nel mondo;
ora lascio di nuovo il mondo e
vado al Padre».
29
Gli dicono i suoi discepoli:
«Ecco, ora parli apertamente e
non più in modo velato.
30
Ora
τοῦτο ὃ λέγει ἡμῖν· μικρὸν καὶ
οὐ θεωρεῖτέ με, καὶ πάλιν
μικρὸν καὶ ὄψεσθέ με; καί· ὅτι
ὑπάγω πρὸς τὸν πατέρα;
18
ἔλεγον οὖν· τί ἐστιν τοῦτο [ὃ
λέγει] τὸ μικρόν; οὐκ οἴδαμεν τί
λαλεῖ.
19
Ἔγνω [ὁ] Ἰησοῦς ὅτι ἤθελον
αὐτὸν ἐρωτᾶν, καὶ εἶπεν αὐτοῖς·
περὶ τούτου ζητεῖτε μετ’
ἀλλήλων ὅτι εἶπον· μικρὸν καὶ
οὐ θεωρεῖτέ με, καὶ πάλιν
μικρὸν καὶ ὄψεσθέ με;
20
ἀμὴν
ἀμὴν λέγω ὑμῖν ὅτι κλαύσετε
καὶ θρηνήσετε ὑμεῖς, ὁ δὲ
κόσμος χαρήσεται· ὑμεῖς
λυπηθήσεσθε, ἀλλ’ ἡ λύπη ὑμῶν
εἰς χαρὰν γενήσεται.
21
ἡ γυνὴ ὅταν τίκτῃ λύπην ἔχει,
ὅτι ἦλθεν ἡ ὥρα αὐτῆς· ὅταν δὲ
γεννήσῃ τὸ παιδίον, οὐκέτι
μνημονεύει τῆς θλίψεως διὰ τὴν
χαρὰν ὅτι ἐγεννήθη ἄνθρωπος
εἰς τὸν κόσμον.
22
καὶ ὑμεῖς οὖν
νῦν μὲν λύπην ἔχετε· πάλιν δὲ
ὄψομαι ὑμᾶς, καὶ χαρήσεται
ὑμῶν ἡ καρδία, καὶ τὴν χαρὰν
ὑμῶν οὐδεὶς αἴρει ἀφ’ ὑμῶν.
23
Καὶ ἐν ἐκείνῃ τῇ ἡμέρᾳ ἐμὲ
οὐκ ἐρωτήσετε οὐδέν.
ἀμὴν ἀμὴν λέγω ὑμῖν, ἄν τι
αἰτήσητε τὸν πατέρα ἐν τῷ
ὀνόματί μου δώσει ὑμῖν.
24
ἕως
ἄρτι οὐκ ᾐτήσατε οὐδὲν ἐν τῷ
ὀνόματί μου· αἰτεῖτε καὶ
λήμψεσθε, ἵνα ἡ χαρὰ ὑμῶν ᾖ
πεπληρωμένη.
25
Ταῦτα ἐν παροιμίαις λελάληκα
ὑμῖν· ἔρχεται ὥρα ὅτε οὐκέτι ἐν
παροιμίαις λαλήσω ὑμῖν, ἀλλὰ
παρρησίᾳ περὶ τοῦ πατρὸς
ἀπαγγελῶ ὑμῖν.
26
ἐν ἐκείνῃ τῇ
ἡμέρᾳ ἐν τῷ ὀνόματί μου
αἰτήσεσθε, καὶ οὐ λέγω ὑμῖν ὅτι
ἐγὼ ἐρωτήσω τὸν πατέρα περὶ
ὑμῶν·
27
αὐτὸς γὰρ ὁ πατὴρ φιλεῖ
ὑμᾶς, ὅτι ὑμεῖς ἐμὲ πεφιλήκατε
καὶ πεπιστεύκατε ὅτι ἐγὼ παρὰ
[τοῦ] θεοῦ ἐξῆλθον.
28
ἐξῆλθον
παρὰ τοῦ πατρὸς καὶ ἐλήλυθα
εἰς τὸν κόσμον· πάλιν ἀφίημι
τὸν κόσμον καὶ πορεύομαι πρὸς
τὸν πατέρα.
29
Λέγουσιν οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ·
CEI 1971 CEI 2008 Greco
59
lascio di nuovo il mondo, e
vado al Padre".
29
Gli dicono i
suoi discepoli: "Ecco, adesso
parli chiaramente e non fai più
uso di similitudini.
30
Ora
conosciamo che sai tutto e non
hai bisogno che alcuno
t'interroghi. Per questo
crediamo che sei uscito da
Dio".
31
Rispose loro Gesù:
"Adesso credete?
32
Ecco, verrà
l'ora, anzi è già venuta, in cui
vi disperderete ciascuno per
conto proprio e mi lascerete
solo; ma io non sono solo,
perché il Padre è con me.
33
Vi ho detto queste cose
perché abbiate pace in me. Voi
avrete tribolazione nel mondo,
ma abbiate fiducia; io ho vinto
il mondo!".
sappiamo che tu sai tutto e non
hai bisogno che alcuno
t’interroghi. Per questo
crediamo che sei uscito da Dio».
31
Rispose loro Gesù: «Adesso
credete?
32
Ecco, viene l’ora, anzi
è già venuta, in cui vi
disperderete ciascuno per conto
suo e mi lascerete solo; ma io
non sono solo, perché il Padre è
con me.
33
Vi ho detto questo perché
abbiate pace in me. Nel mondo
avete tribolazioni, ma abbiate
coraggio: io ho vinto il
mondo!».
ἴδε νῦν ἐν παρρησίᾳ λαλεῖς καὶ
παροιμίαν οὐδεμίαν λέγεις.
30
νῦν
οἴδαμεν ὅτι οἶδας πάντα καὶ οὐ
χρείαν ἔχεις ἵνα τίς σε ἐρωτᾷ· ἐν
τούτῳ πιστεύομεν ὅτι ἀπὸ θεοῦ
ἐξῆλθες.
31
ἀπεκρίθη αὐτοῖς
Ἰησοῦς· ἄρτι πιστεύετε;
32
ἰδοὺ
ἔρχεται ὥρα καὶ ἐλήλυθεν ἵνα
σκορπισθῆτε ἕκαστος εἰς τὰ ἴδια
κἀμὲ μόνον ἀφῆτε· καὶ οὐκ εἰμὶ
μόνος, ὅτι ὁ πατὴρ μετ’ ἐμοῦ
ἐστιν.
33
Ταῦτα λελάληκα ὑμῖν ἵνα ἐν
ἐμοὶ εἰρήνην ἔχητε. ἐν τῷ κόσμῳ
θλῖψιν ἔχετε· ἀλλὰ θαρσεῖτε,
ἐγὼ νενίκηκα τὸν κόσμον.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
60
17
1
Così parlò Gesù. Quindi,
alzati gli occhi al cielo, disse:
"Padre, è giunta l'ora, glorifica
il Figlio tuo, perché il Figlio
glorifichi te.
2
Poiché tu gli hai
dato potere sopra ogni essere
umano, perché egli dia la vita
eterna a tutti coloro che gli hai
dato.
3
Questa è la vita eterna:
che conoscano te, l'unico vero
Dio, e colui che hai mandato,
Gesù Cristo.
4
Io ti ho
glorificato sopra la terra,
compiendo l'opera che mi hai
dato da fare.
5
E ora, Padre,
glorificami davanti a te, con
quella gloria che avevo presso
di te prima che il mondo fosse.
6
Ho fatto conoscere il tuo
nome agli uomini che mi hai
dato dal mondo. Erano tuoi e li
hai dati a me ed essi hanno
osservato la tua parola.
7
Ora
essi sanno che tutte le cose che
mi hai dato vengono da te,
8
perché le parole che hai dato a
me io le ho date a loro; essi le
hanno accolte e sanno
veramente che sono uscito da
te e hanno creduto che tu mi
hai mandato.
9
Io prego per
loro; non prego per il mondo,
ma per coloro che mi hai dato,
perché sono tuoi.
10
Tutte le
cose mie sono tue e tutte le
cose tue sono mie, e io sono
glorificato in loro.
11
Io non
sono più nel mondo; essi
invece sono nel mondo, e io
vengo a te. Padre santo,
custodisci nel tuo nome coloro
che mi hai dato, perché siano
una cosa sola, come noi.
12
Quand'ero con loro, io
conservavo nel tuo nome
coloro che mi hai dato e li ho
custoditi; nessuno di loro è
andato perduto, tranne il figlio
della perdizione, perché si
adempisse la Scrittura.
13
Ma
ora io vengo a te e dico queste
cose mentre sono ancora nel
mondo, perché abbiano in se
17
1
Così parlò Gesù. Poi, alzati gli
occhi al cielo, disse: «Padre, è
venuta l’ora: glorifica il Figlio
tuo perché il Figlio glorifichi te.
2
Tu gli hai dato potere su ogni
essere umano, perché egli dia la
vita eterna a tutti coloro che gli
hai dato.
3
Questa è la vita eterna:
che conoscano te, l’unico vero
Dio, e colui che hai mandato,
Gesù Cristo.
4
Io ti ho glorificato
sulla terra, compiendo l’opera
che mi hai dato da fare.
5
E ora,
Padre, glorificami davanti a te
con quella gloria che io avevo
presso di te prima che il mondo
fosse.
6
Ho manifestato il tuo nome agli
uomini che mi hai dato dal
mondo. Erano tuoi e li hai dati a
me, ed essi hanno osservato la
tua parola.
7
Ora essi sanno che
tutte le cose che mi hai dato
vengono da te,
8
perché le parole
che hai dato a me io le ho date a
loro. Essi le hanno accolte e
sanno veramente che sono uscito
da te e hanno creduto che tu mi
hai mandato.
9
Io prego per loro; non prego per
il mondo, ma per coloro che tu
mi hai dato, perché sono tuoi.
10
Tutte le cose mie sono tue, e le
tue sono mie, e io sono
glorificato in loro.
11
Io non sono
più nel mondo; essi invece sono
nel mondo, e io vengo a te.
Padre santo, custodiscili nel tuo
nome, quello che mi hai dato,
perché siano una sola cosa,
come noi.
12
Quand’ero con loro, io li
custodivo nel tuo nome, quello
che mi hai dato, e li ho
conservati, e nessuno di loro è
andato perduto, tranne il figlio
della perdizione, perché si
compisse la Scrittura.
13
Ma ora
io vengo a te e dico questo
mentre sono nel mondo, perché
abbiano in se stessi la pienezza
della mia gioia.
14
Io ho dato loro
la tua parola e il mondo li ha
17
1
Ταῦτα ἐλάλησεν Ἰησοῦς καὶ
ἐπάρας τοὺς ὀφθαλμοὺς αὐτοῦ
εἰς τὸν οὐρανὸν εἶπεν· πάτερ,
ἐλήλυθεν ἡ ὥρα· δόξασόν σου
τὸν υἱόν, ἵνα ὁ υἱὸς δοξάσῃ σέ,
2
καθὼς ἔδωκας αὐτῷ ἐξουσίαν
πάσης σαρκός, ἵνα πᾶν ὃ
δέδωκας αὐτῷ δώσῃ αὐτοῖς
ζωὴν αἰώνιον.
3
αὕτη δέ ἐστιν ἡ
αἰώνιος ζωὴ ἵνα γινώσκωσιν σὲ
τὸν μόνον ἀληθινὸν θεὸν καὶ ὃν
ἀπέστειλας Ἰησοῦν Χριστόν.
4
ἐγώ σε ἐδόξασα ἐπὶ τῆς γῆς τὸ
ἔργον τελειώσας ὃ δέδωκάς μοι
ἵνα ποιήσω·
5
καὶ νῦν δόξασόν με
σύ, πάτερ, παρὰ σεαυτῷ τῇ δόξῃ
ᾗ εἶχον πρὸ τοῦ τὸν κόσμον
εἶναι παρὰ σοί.
6
Ἐφανέρωσά σου τὸ ὄνομα τοῖς
ἀνθρώποις οὓς ἔδωκάς μοι ἐκ
τοῦ κόσμου. σοὶ ἦσαν κἀμοὶ
αὐτοὺς ἔδωκας καὶ τὸν λόγον
σου τετήρηκαν.
7
νῦν ἔγνωκαν
ὅτι πάντα ὅσα δέδωκάς μοι παρὰ
σοῦ εἰσιν·
8
ὅτι τὰ ῥήματα ἃ
ἔδωκάς μοι δέδωκα αὐτοῖς, καὶ
αὐτοὶ ἔλαβον καὶ ἔγνωσαν
ἀληθῶς ὅτι παρὰ σοῦ ἐξῆλθον,
καὶ ἐπίστευσαν ὅτι σύ με
ἀπέστειλας.
9
Ἐγὼ περὶ αὐτῶν ἐρωτῶ, οὐ περὶ
τοῦ κόσμου ἐρωτῶ ἀλλὰ περὶ ὧν
δέδωκάς μοι, ὅτι σοί εἰσιν,
10
καὶ
τὰ ἐμὰ πάντα σά ἐστιν καὶ τὰ σὰ
ἐμά, καὶ δεδόξασμαι ἐν αὐτοῖς.
11
καὶ οὐκέτι εἰμὶ ἐν τῷ κόσμῳ,
καὶ αὐτοὶ ἐν τῷ κόσμῳ εἰσίν,
κἀγὼ πρὸς σὲ ἔρχομαι. πάτερ
ἅγιε, τήρησον αὐτοὺς ἐν τῷ
ὀνόματί σου ᾧ δέδωκάς μοι, ἵνα
ὦσιν ἓν καθὼς ἡμεῖς.
12
ὅτε ἤμην μετ’ αὐτῶν ἐγὼ
ἐτήρουν αὐτοὺς ἐν τῷ ὀνόματί
σου ᾧ δέδωκάς μοι, καὶ
ἐφύλαξα, καὶ οὐδεὶς ἐξ αὐτῶν
ἀπώλετο εἰ μὴ ὁ υἱὸς τῆς
ἀπωλείας, ἵνα ἡ γραφὴ
πληρωθῇ.
13
νῦν δὲ πρὸς σὲ
ἔρχομαι καὶ ταῦτα λαλῶ ἐν τῷ
κόσμῳ ἵνα ἔχωσιν τὴν χαρὰν τὴν
ἐμὴν πεπληρωμένην ἐν
ἑαυτοῖς.
14
ἐγὼ δέδωκα αὐτοῖς τὸν
λόγον σου καὶ ὁ κόσμος
CEI 1971 CEI 2008 Greco
61
stessi la pienezza della mia
gioia.
14
Io ho dato a loro la tua
parola e il mondo li ha odiati
perché essi non sono del
mondo, come io non sono del
mondo.
15
Non chiedo che tu li tolga dal
mondo, ma che li custodisca
dal maligno.
16
Essi non sono
del mondo, come io non sono
del mondo.
17
Consacrali nella
verità. La tua parola è verità.
18
Come tu mi hai mandato nel
mondo, anch'io li ho mandati
nel mondo;
19
per loro io
consacro me stesso, perché
siano anch'essi consacrati nella
verità.
20
Non prego solo per questi,
ma anche per quelli che per la
loro parola crederanno in me;
21
perché tutti siano una sola
cosa. Come tu, Padre, sei in me
e io in te, siano anch'essi in noi
una cosa sola, perché il mondo
creda che tu mi hai mandato.
22
E la gloria che tu hai dato a
me, io l'ho data a loro, perché
siano come noi una cosa sola.
23
Io in loro e tu in me, perché
siano perfetti nell'unità e il
mondo sappia che tu mi hai
mandato e li hai amati come
hai amato me.
24
Padre, voglio che anche
quelli che mi hai dato siano
con me dove sono io, perché
contemplino la mia gloria,
quella che mi hai dato; poiché
tu mi hai amato prima della
creazione del mondo.
25
Padre giusto, il mondo non ti
ha conosciuto, ma io ti ho
conosciuto; questi sanno che tu
mi hai mandato.
26
E io ho fatto
conoscere loro il tuo nome e lo
farò conoscere, perché l'amore
con il quale mi hai amato sia in
essi e io in loro".
odiati, perché essi non sono del
mondo, come io non sono del
mondo.
15
Non prego che tu li tolga dal
mondo, ma che tu li custodisca
dal Maligno.
16
Essi non sono del
mondo, come io non sono del
mondo.
17
Consacrali nella verità.
La tua parola è verità.
18
Come tu
hai mandato me nel mondo,
anche io ho mandato loro nel
mondo;
19
per loro io consacro
me stesso, perché siano
anch’essi consacrati nella verità.
20
Non prego solo per questi, ma
anche per quelli che crederanno
in me mediante la loro parola:
21
perché tutti siano una sola
cosa; come tu, Padre, sei in me e
io in te, siano anch’essi in noi,
perché il mondo creda che tu mi
hai mandato.
22
E la gloria che tu hai dato a
me, io l’ho data a loro, perché
siano una sola cosa come noi
siamo una sola cosa.
23
Io in loro
e tu in me, perché siano perfetti
nell’unità e il mondo conosca
che tu mi hai mandato e che li
hai amati come hai amato me.
24
Padre, voglio che quelli che mi
hai dato siano anch’essi con me
dove sono io, perché
contemplino la mia gloria,
quella che tu mi hai dato; poiché
mi hai amato prima della
creazione del mondo.
25
Padre giusto, il mondo non ti
ha conosciuto, ma io ti ho
conosciuto, e questi hanno
conosciuto che tu mi hai
mandato.
26
E io ho fatto
conoscere loro il tuo nome e lo
farò conoscere, perché l’amore
con il quale mi hai amato sia in
essi e io in loro».
ἐμίσησεν αὐτούς, ὅτι οὐκ εἰσὶν
ἐκ τοῦ κόσμου καθὼς ἐγὼ οὐκ
εἰμὶ ἐκ τοῦ κόσμου.
15
οὐκ ἐρωτῶ ἵνα ἄρῃς αὐτοὺς ἐκ
τοῦ κόσμου, ἀλλ’ ἵνα τηρήσῃς
αὐτοὺς ἐκ τοῦ πονηροῦ.
16
ἐκ τοῦ
κόσμου οὐκ εἰσὶν καθὼς ἐγὼ
οὐκ εἰμὶ ἐκ τοῦ
κόσμου.
17
ἁγίασον αὐτοὺς ἐν τῇ
ἀληθείᾳ· ὁ λόγος ὁ σὸς ἀλήθειά
ἐστιν.
18
καθὼς ἐμὲ ἀπέστειλας εἰς
τὸν κόσμον, κἀγὼ ἀπέστειλα
αὐτοὺς εἰς τὸν κόσμον·
19
καὶ
ὑπὲρ αὐτῶν ἐγὼ ἁγιάζω
ἐμαυτόν, ἵνα ὦσιν καὶ αὐτοὶ
ἡγιασμένοι ἐν ἀληθείᾳ.
20
Οὐ περὶ τούτων δὲ ἐρωτῶ
μόνον, ἀλλὰ καὶ περὶ τῶν
πιστευόντων διὰ τοῦ λόγου
αὐτῶν εἰς ἐμέ,
21
ἵνα πάντες ἓν
ὦσιν, καθὼς σύ, πάτερ, ἐν ἐμοὶ
κἀγὼ ἐν σοί, ἵνα καὶ αὐτοὶ ἐν
ἡμῖν ὦσιν, ἵνα ὁ κόσμος πιστεύῃ
ὅτι σύ με ἀπέστειλας.
22
κἀγὼ τὴν δόξαν ἣν δέδωκάς
μοι δέδωκα αὐτοῖς, ἵνα ὦσιν ἓν
καθὼς ἡμεῖς ἕν·
23
ἐγὼ ἐν αὐτοῖς
καὶ σὺ ἐν ἐμοί, ἵνα ὦσιν
τετελειωμένοι εἰς ἕν, ἵνα
γινώσκῃ ὁ κόσμος ὅτι σύ με
ἀπέστειλας καὶ ἠγάπησας
αὐτοὺς καθὼς ἐμὲ ἠγάπησας.
24
Πάτερ, ὃ δέδωκάς μοι, θέλω
ἵνα ὅπου εἰμὶ ἐγὼ κἀκεῖνοι ὦσιν
μετ’ ἐμοῦ, ἵνα θεωρῶσιν τὴν
δόξαν τὴν ἐμήν, ἣν δέδωκάς μοι
ὅτι ἠγάπησάς με πρὸ καταβολῆς
κόσμου.
25
πάτερ δίκαιε, καὶ ὁ κόσμος σε
οὐκ ἔγνω, ἐγὼ δέ σε ἔγνων, καὶ
οὗτοι ἔγνωσαν ὅτι σύ με
ἀπέστειλας·
26
καὶ ἐγνώρισα αὐτοῖς τὸ ὄνομά
σου καὶ γνωρίσω, ἵνα ἡ ἀγάπη
ἣν ἠγάπησάς με ἐν αὐτοῖς ᾖ
κἀγὼ ἐν αὐτοῖς.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
62
18
1
Detto questo, Gesù uscì con i
suoi discepoli e andò di là dal
torrente Cèdron, dove c'era un
giardino nel quale entrò con i
suoi discepoli.
2
Anche Giuda,
il traditore, conosceva quel
posto, perché Gesù vi si
ritirava spesso con i suoi
discepoli.
3
Giuda dunque,
preso un distaccamento di
soldati e delle guardie fornite
dai sommi sacerdoti e dai
farisei, si recò là con lanterne,
torce e armi.
4
Gesù allora,
conoscendo tutto quello che gli
doveva accadere, si fece
innanzi e disse loro: "Chi
cercate?".
5
Gli risposero:
"Gesù, il Nazareno". Disse loro
Gesù: "Sono io!". Vi era là con
loro anche Giuda, il traditore.
6
Appena disse "Sono io",
indietreggiarono e caddero a
terra.
7
Domandò loro di nuovo:
"Chi cercate?". Risposero:
"Gesù, il Nazareno".
8
Gesù
replicò: "Vi ho detto che sono
io. Se dunque cercate me,
lasciate che questi se ne
vadano".
9
Perché s'adempisse
la parola che egli aveva detto:
"
Non ho perduto nessuno di
quelli che mi hai dato
".
10
Allora Simon Pietro, che
aveva una spada, la trasse fuori
e colpì il servo del sommo
sacerdote e gli tagliò l'orecchio
destro. Quel servo si chiamava
Malco.
11
Gesù allora disse a
Pietro: "Rimetti la tua spada
nel fodero; non devo forse bere
il calice che il Padre mi ha
dato?".
12
Allora il distaccamento con il
comandante e le guardie dei
Giudei afferrarono Gesù, lo
legarono
13
e lo condussero
prima da Anna: egli era infatti
suocero di Caifa, che era
sommo sacerdote in
quell'anno.
14
Caifa poi era
quello che aveva consigliato ai
Giudei: "È meglio che un
18
1
Dopo aver detto queste cose,
Gesù uscì con i suoi discepoli al
di là del torrente Cedron, dove
c’era un giardino, nel quale
entrò con i suoi discepoli.
2
Anche Giuda, il traditore,
conosceva quel luogo, perché
Gesù spesso si era trovato là con
i suoi discepoli.
3
Giuda dunque
vi andò, dopo aver preso un
gruppo di soldati e alcune
guardie fornite dai capi dei
sacerdoti e dai farisei, con
lanterne, fiaccole e armi.
4
Gesù
allora, sapendo tutto quello che
doveva accadergli, si fece
innanzi e disse loro: «Chi
cercate?».
5
Gli risposero: «Gesù,
il Nazareno». Disse loro Gesù:
«Sono io!». Vi era con loro
anche Giuda, il traditore.
6
Appena disse loro «Sono io»,
indietreggiarono e caddero a
terra.
7
Domandò loro di nuovo:
«Chi cercate?». Risposero:
«Gesù, il Nazareno».
8
Gesù
replicò: «Vi ho detto: sono io.
Se dunque cercate me, lasciate
che questi se ne vadano»,
9
perché si compisse la parola
che egli aveva detto: «Non ho
perduto nessuno di quelli che mi
hai dato».
10
Allora Simon Pietro,
che aveva una spada, la trasse
fuori, colpì il servo del sommo
sacerdote e gli tagliò l’orecchio
destro. Quel servo si chiamava
Malco.
11
Gesù allora disse a
Pietro: «Rimetti la spada nel
fodero: il calice che il Padre mi
ha dato, non dovrò berlo?».
12
Allora i soldati, con il
comandante e le guardie dei
Giudei, catturarono Gesù, lo
legarono
13
e lo condussero prima
da Anna: egli infatti era suocero
di Caifa, che era sommo
sacerdote quell’anno.
14
Caifa era
quello che aveva consigliato ai
Giudei: «È conveniente che un
solo uomo muoia per il popolo».
15
Intanto Simon Pietro seguiva
Gesù insieme a un altro
18
1
Ταῦτα εἰπὼν Ἰησοῦς ἐξῆλθεν
σὺν τοῖς μαθηταῖς αὐτοῦ πέραν
τοῦ χειμάρρου τοῦ Κεδρὼν ὅπου
ἦν κῆπος, εἰς ὃν εἰσῆλθεν αὐτὸς
καὶ οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ.
2
Ἤιδει δὲ
καὶ Ἰούδας ὁ παραδιδοὺς αὐτὸν
τὸν τόπον, ὅτι πολλάκις συνήχθη
Ἰησοῦς ἐκεῖ μετὰ τῶν μαθητῶν
αὐτοῦ.
3
ὁ οὖν Ἰούδας λαβὼν τὴν
σπεῖραν καὶ ἐκ τῶν ἀρχιερέων
καὶ ἐκ τῶν Φαρισαίων ὑπηρέτας
ἔρχεται ἐκεῖ μετὰ φανῶν καὶ
λαμπάδων καὶ ὅπλων.
4
Ἰησοῦς
οὖν εἰδὼς πάντα τὰ ἐρχόμενα
ἐπ’ αὐτὸν ἐξῆλθεν καὶ λέγει
αὐτοῖς· τίνα ζητεῖτε;
5
ἀπεκρίθησαν αὐτῷ· Ἰησοῦν τὸν
Ναζωραῖον. λέγει αὐτοῖς· ἐγώ
εἰμι. εἱστήκει δὲ καὶ Ἰούδας ὁ
παραδιδοὺς αὐτὸν μετ’
αὐτῶν.
6
ὡς οὖν εἶπεν αὐτοῖς· ἐγώ
εἰμι, ἀπῆλθον εἰς τὰ ὀπίσω καὶ
ἔπεσαν χαμαί.
7
Πάλιν οὖν
ἐπηρώτησεν αὐτούς· τίνα
ζητεῖτε; οἱ δὲ εἶπαν· Ἰησοῦν τὸν
Ναζωραῖον.
8
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς·
εἶπον ὑμῖν ὅτι ἐγώ εἰμι. εἰ οὖν
ἐμὲ ζητεῖτε, ἄφετε τούτους
ὑπάγειν·
9
ἵνα πληρωθῇ ὁ λόγος
ὃν εἶπεν ὅτι οὓς δέδωκάς μοι
οὐκ ἀπώλεσα ἐξ αὐτῶν οὐδένα.
10
Σίμων οὖν Πέτρος ἔχων
μάχαιραν εἵλκυσεν αὐτὴν καὶ
ἔπαισεν τὸν τοῦ ἀρχιερέως
δοῦλον καὶ ἀπέκοψεν αὐτοῦ τὸ
ὠτάριον τὸ δεξιόν· ἦν δὲ ὄνομα
τῷ δούλῳ Μάλχος.
11
εἶπεν οὖν ὁ
Ἰησοῦς τῷ Πέτρῳ· βάλε τὴν
μάχαιραν εἰς τὴν θήκην· τὸ
ποτήριον ὃ δέδωκέν μοι ὁ πατὴρ
οὐ μὴ πίω αὐτό;
12
Ἡ οὖν σπεῖρα καὶ ὁ χιλίαρχος
καὶ οἱ ὑπηρέται τῶν Ἰουδαίων
συνέλαβον τὸν Ἰησοῦν καὶ
ἔδησαν αὐτὸν
13
καὶ ἤγαγον πρὸς
Ἅνναν πρῶτον· ἦν γὰρ πενθερὸς
τοῦ Καϊάφα, ὃς ἦν ἀρχιερεὺς
τοῦ ἐνιαυτοῦ ἐκείνου·
14
ἦν δὲ
Καϊάφας ὁ συμβουλεύσας τοῖς
Ἰουδαίοις ὅτι συμφέρει ἕνα
ἄνθρωπον ἀποθανεῖν ὑπὲρ τοῦ
λαοῦ.
15
Ἠκολούθει δὲ τῷ Ἰησοῦ
Σίμων Πέτρος καὶ ἄλλος
CEI 1971 CEI 2008 Greco
63
uomo solo muoia per il
popolo".
15
Intanto Simon Pietro seguiva
Gesù insieme con un altro
discepolo. Questo discepolo
era conosciuto dal sommo
sacerdote e perciò entrò con
Gesù nel cortile del sommo
sacerdote;
16
Pietro invece si
fermò fuori, vicino alla porta.
Allora quell'altro discepolo,
noto al sommo sacerdote, tornò
fuori, parlò alla portinaia e fece
entrare anche Pietro.
17
E la
giovane portinaia disse a
Pietro: "Forse anche tu sei dei
discepoli di quest'uomo?". Egli
rispose: "Non lo sono".
18
Intanto i servi e le guardie
avevano acceso un fuoco,
perché faceva freddo, e si
scaldavano; anche Pietro stava
con loro e si scaldava.
19
Allora il sommo sacerdote
interrogò Gesù riguardo ai suoi
discepoli e alla sua dottrina.
20
Gesù gli rispose: "Io ho
parlato al mondo apertamente;
ho sempre insegnato nella
sinagoga e nel tempio, dove
tutti i Giudei si riuniscono, e
non ho mai detto nulla di
nascosto.
21
Perché interroghi
me? Interroga quelli che hanno
udito ciò che ho detto loro;
ecco, essi sanno che cosa ho
detto".
22
Aveva appena detto
questo, che una delle guardie
presenti diede uno schiaffo a
Gesù, dicendo: "Così rispondi
al sommo sacerdote?".
23
Gli
rispose Gesù: "Se ho parlato
male, dimostrami dov'è il
male; ma se ho parlato bene,
perché mi percuoti?".
24
Allora
Anna lo mandò legato a Caifa,
sommo sacerdote.
25
Intanto Simon Pietro stava là
a scaldarsi. Gli dissero: "Non
sei anche tu dei suoi
discepoli?". Egli lo negò e
disse: "Non lo sono".
26
Ma uno
dei servi del sommo sacerdote,
parente di quello a cui Pietro
discepolo. Questo discepolo era
conosciuto dal sommo sacerdote
ed entrò con Gesù nel cortile del
sommo sacerdote.
16
Pietro
invece si fermò fuori, vicino alla
porta. Allora quell’altro
discepolo, noto al sommo
sacerdote, tornò fuori, parlò alla
portinaia e fece entrare Pietro.
17
E la giovane portinaia disse a
Pietro: «Non sei anche tu uno
dei discepoli di quest’uomo?».
Egli rispose: «Non lo sono».
18
Intanto i servi e le guardie
avevano acceso un fuoco, perché
faceva freddo, e si scaldavano;
anche Pietro stava con loro e si
scaldava.
19
Il sommo sacerdote,
dunque, interrogò Gesù riguardo
ai suoi discepoli e al suo
insegnamento.
20
Gesù gli
rispose: «Io ho parlato al mondo
apertamente; ho sempre
insegnato nella sinagoga e nel
tempio, dove tutti i Giudei si
riuniscono, e non ho mai detto
nulla di nascosto.
21
Perché
interroghi me? Interroga quelli
che hanno udito ciò che ho detto
loro; ecco, essi sanno che cosa
ho detto».
22
Appena detto
questo, una delle guardie
presenti diede uno schiaffo a
Gesù, dicendo: «Così rispondi al
sommo sacerdote?».
23
Gli
rispose Gesù: «Se ho parlato
male, dimostrami dov’è il male.
Ma se ho parlato bene, perché
mi percuoti?».
24
Allora Anna lo
mandò, con le mani legate, a
Caifa, il sommo sacerdote.
25
Intanto Simon Pietro stava lì a
scaldarsi. Gli dissero: «Non sei
anche tu uno dei suoi
discepoli?». Egli lo negò e disse:
«Non lo sono».
26
Ma uno dei
servi del sommo sacerdote,
parente di quello a cui Pietro
aveva tagliato l’orecchio, disse:
«Non ti ho forse visto con lui
nel giardino?».
27
Pietro negò di
nuovo, e subito un gallo cantò.
28
Condussero poi Gesù dalla
casa di Caifa nel pretorio. Era
μαθητής. ὁ δὲ μαθητὴς ἐκεῖνος
ἦν γνωστὸς τῷ ἀρχιερεῖ καὶ
συνεισῆλθεν τῷ Ἰησοῦ εἰς τὴν
αὐλὴν τοῦ ἀρχιερέως,
16
ὁ δὲ
Πέτρος εἱστήκει πρὸς τῇ θύρᾳ
ἔξω. ἐξῆλθεν οὖν ὁ μαθητὴς ὁ
ἄλλος ὁ γνωστὸς τοῦ ἀρχιερέως
καὶ εἶπεν τῇ θυρωρῷ καὶ
εἰσήγαγεν τὸν Πέτρον.
17
λέγει
οὖν τῷ Πέτρῳ ἡ παιδίσκη ἡ
θυρωρός· μὴ καὶ σὺ ἐκ τῶν
μαθητῶν εἶ τοῦ ἀνθρώπου
τούτου; λέγει ἐκεῖνος· οὐκ εἰμί.
18
εἱστήκεισαν δὲ οἱ δοῦλοι καὶ οἱ
ὑπηρέται ἀνθρακιὰν
πεποιηκότες, ὅτι ψῦχος ἦν, καὶ
ἐθερμαίνοντο· ἦν δὲ καὶ ὁ
Πέτρος μετ’ αὐτῶν ἑστὼς καὶ
θερμαινόμενος.
19
Ὁ οὖν
ἀρχιερεὺς ἠρώτησεν τὸν Ἰησοῦν
περὶ τῶν μαθητῶν αὐτοῦ καὶ
περὶ τῆς διδαχῆς αὐτοῦ.
20
ἀπεκρίθη αὐτῷ Ἰησοῦς· ἐγὼ
παρρησίᾳ λελάληκα τῷ κόσμῳ,
ἐγὼ πάντοτε ἐδίδαξα ἐν
συναγωγῇ καὶ ἐν τῷ ἱερῷ, ὅπου
πάντες οἱ Ἰουδαῖοι συνέρχονται,
καὶ ἐν κρυπτῷ ἐλάλησα οὐδέν.
21
τί με ἐρωτᾷς; ἐρώτησον τοὺς
ἀκηκοότας τί ἐλάλησα αὐτοῖς·
ἴδε οὗτοι οἴδασιν ἃ εἶπον ἐγώ.
22
ταῦτα δὲ αὐτοῦ εἰπόντος εἷς
παρεστηκὼς τῶν ὑπηρετῶν
ἔδωκεν ῥάπισμα τῷ Ἰησοῦ
εἰπών· οὕτως ἀποκρίνῃ τῷ
ἀρχιερεῖ;
23
ἀπεκρίθη αὐτῷ
Ἰησοῦς· εἰ κακῶς ἐλάλησα,
μαρτύρησον περὶ τοῦ κακοῦ· εἰ
δὲ καλῶς, τί με δέρεις;
24
ἀπέστειλεν οὖν αὐτὸν ὁ Ἅννας
δεδεμένον πρὸς Καϊάφαν τὸν
ἀρχιερέα.
25
Ἦν δὲ Σίμων Πέτρος ἑστὼς
καὶ θερμαινόμενος. εἶπον οὖν
αὐτῷ· μὴ καὶ σὺ ἐκ τῶν
μαθητῶν αὐτοῦ εἶ; ἠρνήσατο
ἐκεῖνος καὶ εἶπεν· οὐκ εἰμί.
26
λέγει εἷς ἐκ τῶν δούλων τοῦ
ἀρχιερέως, συγγενὴς ὢν οὗ
ἀπέκοψεν Πέτρος τὸ ὠτίον· οὐκ
ἐγώ σε εἶδον ἐν τῷ κήπῳ μετ’
αὐτοῦ;
27
πάλιν οὖν ἠρνήσατο
Πέτρος, καὶ εὐθέως ἀλέκτωρ
ἐφώνησεν.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
64
aveva tagliato l'orecchio, disse:
"Non ti ho forse visto con lui
nel giardino?".
27
Pietro negò di
nuovo, e subito un gallo cantò.
28
Allora condussero Gesù dalla
casa di Caifa nel pretorio. Era
l'alba ed essi non vollero
entrare nel pretorio per non
contaminarsi e poter mangiare
la Pasqua.
29
Uscì dunque Pilato
verso di loro e domandò: "Che
accusa portate contro
quest'uomo?".
30
Gli risposero:
"Se non fosse un malfattore,
non te l'avremmo consegnato".
31
Allora Pilato disse loro:
"Prendetelo voi e giudicatelo
secondo la vostra legge!". Gli
risposero i Giudei: "A noi non
è consentito mettere a morte
nessuno".
32
Così si
adempivano le parole che Gesù
aveva detto indicando di quale
morte doveva morire.
33
Pilato allora rientrò nel
pretorio, fece chiamare Gesù e
gli disse: "Tu sei il re dei
Giudei?".
34
Gesù rispose: "Dici
questo da te oppure altri te
l'hanno detto sul mio conto?".
35
Pilato rispose: "Sono io forse
Giudeo? La tua gente e i
sommi sacerdoti ti hanno
consegnato a me; che cosa hai
fatto?".
36
Rispose Gesù: "Il
mio regno non è di questo
mondo; se il mio regno fosse di
questo mondo, i miei servitori
avrebbero combattuto perché
non fossi consegnato ai Giudei;
ma il mio regno non è di
quaggiù".
37
Allora Pilato gli
disse: "Dunque tu sei re?".
Rispose Gesù: "Tu lo dici; io
sono re. Per questo io sono
nato e per questo sono venuto
nel mondo: per rendere
testimonianza alla verità.
Chiunque è dalla verità, ascolta
la mia voce".
38
Gli dice Pilato:
"Che cos'è la verità?". E detto
questo uscì di nuovo verso i
Giudei e disse loro: "Io non
trovo in lui nessuna colpa.
39
Vi
l’alba ed essi non vollero entrare
nel pretorio, per non
contaminarsi e poter mangiare la
Pasqua.
29
Pilato dunque uscì
verso di loro e domandò: «Che
accusa portate contro
quest’uomo?».
30
Gli risposero:
«Se costui non fosse un
malfattore, non te l’avremmo
consegnato».
31
Allora Pilato
disse loro: «Prendetelo voi e
giudicatelo secondo la vostra
Legge!». Gli risposero i Giudei:
«A noi non è consentito mettere
a morte nessuno».
32
Così si
compivano le parole che Gesù
aveva detto, indicando di quale
morte doveva morire.
33
Pilato allora rientrò nel
pretorio, fece chiamare Gesù e
gli disse: «Sei tu il re dei
Giudei?».
34
Gesù rispose: «Dici
questo da te, oppure altri ti
hanno parlato di me?».
35
Pilato
disse: «Sono forse io Giudeo?
La tua gente e i capi dei
sacerdoti ti hanno consegnato a
me. Che cosa hai fatto?».
36
Rispose Gesù: «Il mio regno
non è di questo mondo; se il mio
regno fosse di questo mondo, i
miei servitori avrebbero
combattuto perché non fossi
consegnato ai Giudei; ma il mio
regno non è di quaggiù».
37
Allora Pilato gli disse:
«Dunque tu sei re?». Rispose
Gesù: «Tu lo dici: io sono re.
Per questo io sono nato e per
questo sono venuto nel mondo:
per dare testimonianza alla
verità. Chiunque è dalla verità,
ascolta la mia voce».
38
Gli dice
Pilato: «Che cos’è la verità?».
E, detto questo, uscì di nuovo
verso i Giudei e disse loro: «Io
non trovo in lui colpa alcuna.
39
Vi è tra voi l’usanza che, in
occasione della Pasqua, io
rimetta uno in libertà per voi:
volete dunque che io rimetta in
libertà per voi il re dei Giudei?».
40
Allora essi gridarono di nuovo:
«Non costui, ma Barabba!».
28
Ἄγουσιν οὖν τὸν Ἰησοῦν ἀπὸ
τοῦ Καϊάφα εἰς τὸ πραιτώριον·
ἦν δὲ πρωΐ· καὶ αὐτοὶ οὐκ
εἰσῆλθον εἰς τὸ πραιτώριον, ἵνα
μὴ μιανθῶσιν ἀλλὰ φάγωσιν τὸ
πάσχα.
29
Ἐξῆλθεν οὖν ὁ Πιλᾶτος
ἔξω πρὸς αὐτοὺς καὶ φησίν· τίνα
κατηγορίαν φέρετε [κατὰ] τοῦ
ἀνθρώπου τούτου;
30
ἀπεκρίθησαν καὶ εἶπαν αὐτῷ·
εἰ μὴ ἦν οὗτος κακὸν ποιῶν, οὐκ
ἄν σοι παρεδώκαμεν αὐτόν.
31
εἶπεν οὖν αὐτοῖς ὁ Πιλᾶτος·
λάβετε αὐτὸν ὑμεῖς καὶ κατὰ τὸν
νόμον ὑμῶν κρίνατε αὐτόν.
εἶπον αὐτῷ οἱ Ἰουδαῖοι· ἡμῖν
οὐκ ἔξεστιν ἀποκτεῖναι οὐδένα·
32
ἵνα ὁ λόγος τοῦ Ἰησοῦ
πληρωθῇ ὃν εἶπεν σημαίνων
ποίῳ θανάτῳ ἤμελλεν
ἀποθνῄσκειν.
33
Εἰσῆλθεν οὖν πάλιν εἰς τὸ
πραιτώριον ὁ Πιλᾶτος καὶ
ἐφώνησεν τὸν Ἰησοῦν καὶ εἶπεν
αὐτῷ· σὺ εἶ ὁ βασιλεὺς τῶν
Ἰουδαίων;
34
ἀπεκρίθη Ἰησοῦς·
ἀπὸ σεαυτοῦ σὺ τοῦτο λέγεις ἢ
ἄλλοι εἶπόν σοι περὶ ἐμοῦ;
35
ἀπεκρίθη ὁ Πιλᾶτος· μήτι ἐγὼ
Ἰουδαῖός εἰμι; τὸ ἔθνος τὸ σὸν
καὶ οἱ ἀρχιερεῖς παρέδωκάν σε
ἐμοί· τί ἐποίησας;
36
ἀπεκρίθη
Ἰησοῦς· ἡ βασιλεία ἡ ἐμὴ οὐκ
ἔστιν ἐκ τοῦ κόσμου τούτου· εἰ
ἐκ τοῦ κόσμου τούτου ἦν ἡ
βασιλεία ἡ ἐμή, οἱ ὑπηρέται οἱ
ἐμοὶ ἠγωνίζοντο [ἂν] ἵνα μὴ
παραδοθῶ τοῖς Ἰουδαίοις· νῦν δὲ
ἡ βασιλεία ἡ ἐμὴ οὐκ ἔστιν
ἐντεῦθεν.
37
εἶπεν οὖν αὐτῷ ὁ
Πιλᾶτος· οὐκοῦν βασιλεὺς εἶ σύ;
ἀπεκρίθη ὁ Ἰησοῦς· σὺ λέγεις
ὅτι βασιλεύς εἰμι. ἐγὼ εἰς τοῦτο
γεγέννημαι καὶ εἰς τοῦτο
ἐλήλυθα εἰς τὸν κόσμον, ἵνα
μαρτυρήσω τῇ ἀληθείᾳ· πᾶς ὁ
ὢν ἐκ τῆς ἀληθείας ἀκούει μου
τῆς φωνῆς.
38
λέγει αὐτῷ ὁ
Πιλᾶτος· τί ἐστιν ἀλήθεια;
Καὶ τοῦτο εἰπὼν πάλιν ἐξῆλθεν
πρὸς τοὺς Ἰουδαίους καὶ λέγει
αὐτοῖς· ἐγὼ οὐδεμίαν εὑρίσκω
ἐν αὐτῷ αἰτίαν.
39
ἔστιν δὲ
συνήθεια ὑμῖν ἵνα ἕνα ἀπολύσω
CEI 1971 CEI 2008 Greco
65
è tra voi l'usanza che io vi
liberi uno per la Pasqua: volete
dunque che io vi liberi il re dei
Giudei?".
40
Allora essi
gridarono di nuovo: "Non
costui, ma Barabba!". Barabba
era un brigante.
Barabba era un brigante.
ὑμῖν ἐν τῷ πάσχα· βούλεσθε οὖν
ἀπολύσω ὑμῖν τὸν βασιλέα τῶν
Ἰουδαίων;
40
ἐκραύγασαν οὖν
πάλιν λέγοντες· μὴ τοῦτον ἀλλὰ
τὸν Βαραββᾶν. ἦν δὲ ὁ
Βαραββᾶς λῃστής.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
66
19
1
Allora Pilato fece prendere
Gesù e lo fece flagellare.
2
E i
soldati, intrecciata una corona
di spine, gliela posero sul capo
e gli misero addosso un
mantello di porpora; quindi gli
venivano davanti e gli
dicevano:
3
"Salve, re dei
Giudei!". E gli davano schiaffi.
4
Pilato intanto uscì di nuovo e
disse loro: "Ecco, io ve lo
conduco fuori, perché sappiate
che non trovo in lui nessuna
colpa".
5
Allora Gesù uscì,
portando la corona di spine e il
mantello di porpora. E Pilato
disse loro: "Ecco l'uomo!".
6
Al vederlo i sommi sacerdoti
e le guardie gridarono:
"Crocifiggilo, crocifiggilo!".
Disse loro Pilato: "Prendetelo
voi e crocifiggetelo; io non
trovo in lui nessuna colpa".
7
Gli risposero i Giudei: "Noi
abbiamo una legge e secondo
questa legge deve morire,
perché si è fatto Figlio di Dio".
8
All'udire queste parole, Pilato
ebbe ancor più paura
9
ed
entrato di nuovo nel pretorio
disse a Gesù: "Di dove sei?".
Ma Gesù non gli diede
risposta.
10
Gli disse allora
Pilato: "Non mi parli? Non sai
che ho il potere di metterti in
libertà e il potere di metterti in
croce?".
11
Rispose Gesù: "Tu
non avresti nessun potere su di
me, se non ti fosse stato dato
dall'alto. Per questo chi mi ha
consegnato nelle tue mani ha
una colpa più grande".
12
Da quel momento Pilato
cercava di liberarlo; ma i
Giudei gridarono: "Se liberi
costui, non sei amico di
Cesare! Chiunque infatti si fa
re si mette contro Cesare".
13
Udite queste parole, Pilato
fece condurre fuori Gesù e
sedette nel tribunale, nel luogo
chiamato Litòstroto, in ebraico
Gabbatà.
14
Era la Preparazione
19
1
Allora Pilato fece prendere
Gesù e lo fece flagellare.
2
E i
soldati, intrecciata una corona di
spine, gliela posero sul capo e
gli misero addosso un mantello
di porpora.
3
Poi gli si
avvicinavano e dicevano:
«Salve, re dei Giudei!». E gli
davano schiaffi.
4
Pilato uscì fuori di nuovo e
disse loro: «Ecco, io ve lo
conduco fuori, perché sappiate
che non trovo in lui colpa
alcuna».
5
Allora Gesù uscì,
portando la corona di spine e il
mantello di porpora. E Pilato
disse loro: «Ecco l’uomo!».
6
Come lo videro, i capi dei
sacerdoti e le guardie gridarono:
«Crocifiggilo! Crocifiggilo!».
Disse loro Pilato: «Prendetelo
voi e crocifiggetelo; io in lui non
trovo colpa».
7
Gli risposero i
Giudei: «Noi abbiamo una
Legge e secondo la Legge deve
morire, perché si è fatto Figlio di
Dio».
8
All’udire queste parole, Pilato
ebbe ancor più paura.
9
Entrò di
nuovo nel pretorio e disse a
Gesù: «Di dove sei tu?». Ma
Gesù non gli diede risposta.
10
Gli disse allora Pilato: «Non
mi parli? Non sai che ho il
potere di metterti in libertà e il
potere di metterti in croce?».
11
Gli rispose Gesù: «Tu non
avresti alcun potere su di me, se
ciò non ti fosse stato dato
dall’alto. Per questo chi mi ha
consegnato a te ha un peccato
più grande».
12
Da quel momento Pilato
cercava di metterlo in libertà.
Ma i Giudei gridarono: «Se
liberi costui, non sei amico di
Cesare! Chiunque si fa re si
mette contro Cesare».
13
Udite
queste parole, Pilato fece
condurre fuori Gesù e sedette in
tribunale, nel luogo chiamato
Litostroto, in ebraico Gabbatà.
14
Era la Parasceve della Pasqua,
19
1
Τότε οὖν ἔλαβεν ὁ Πιλᾶτος τὸν
Ἰησοῦν καὶ ἐμαστίγωσεν.
2
καὶ οἱ
στρατιῶται πλέξαντες στέφανον
ἐξ ἀκανθῶν ἐπέθηκαν αὐτοῦ τῇ
κεφαλῇ καὶ ἱμάτιον πορφυροῦν
περιέβαλον αὐτὸν
3
καὶ ἤρχοντο
πρὸς αὐτὸν καὶ ἔλεγον· χαῖρε ὁ
βασιλεὺς τῶν Ἰουδαίων· καὶ
ἐδίδοσαν αὐτῷ ῥαπίσματα.
4
Καὶ ἐξῆλθεν πάλιν ἔξω ὁ
Πιλᾶτος καὶ λέγει αὐτοῖς· ἴδε
ἄγω ὑμῖν αὐτὸν ἔξω, ἵνα γνῶτε
ὅτι οὐδεμίαν αἰτίαν εὑρίσκω ἐν
αὐτῷ.
5
ἐξῆλθεν οὖν ὁ Ἰησοῦς
ἔξω, φορῶν τὸν ἀκάνθινον
στέφανον καὶ τὸ πορφυροῦν
ἱμάτιον. καὶ λέγει αὐτοῖς· ἰδοὺ ὁ
ἄνθρωπος.
6
Ὅτε οὖν εἶδον αὐτὸν οἱ
ἀρχιερεῖς καὶ οἱ ὑπηρέται
ἐκραύγασαν λέγοντες·
σταύρωσον σταύρωσον. λέγει
αὐτοῖς ὁ Πιλᾶτος· λάβετε αὐτὸν
ὑμεῖς καὶ σταυρώσατε· ἐγὼ γὰρ
οὐχ εὑρίσκω ἐν αὐτῷ αἰτίαν.
7
ἀπεκρίθησαν αὐτῷ οἱ Ἰουδαῖοι·
ἡμεῖς νόμον ἔχομεν καὶ κατὰ τὸν
νόμον ὀφείλει ἀποθανεῖν, ὅτι
υἱὸν θεοῦ ἑαυτὸν ἐποίησεν.
8
Ὅτε οὖν ἤκουσεν ὁ Πιλᾶτος
τοῦτον τὸν λόγον, μᾶλλον
ἐφοβήθη,
9
καὶ εἰσῆλθεν εἰς τὸ
πραιτώριον πάλιν καὶ λέγει τῷ
Ἰησοῦ· πόθεν εἶ σύ; ὁ δὲ Ἰησοῦς
ἀπόκρισιν οὐκ ἔδωκεν αὐτῷ.
10
λέγει οὖν αὐτῷ ὁ Πιλᾶτος·
ἐμοὶ οὐ λαλεῖς; οὐκ οἶδας ὅτι
ἐξουσίαν ἔχω ἀπολῦσαί σε καὶ
ἐξουσίαν ἔχω σταυρῶσαί σε;
11
ἀπεκρίθη [αὐτῷ] Ἰησοῦς· οὐκ
εἶχες ἐξουσίαν κατ’ ἐμοῦ
οὐδεμίαν εἰ μὴ ἦν δεδομένον σοι
ἄνωθεν· διὰ τοῦτο ὁ παραδούς
μέ σοι μείζονα ἁμαρτίαν ἔχει.
12
Ἐκ τούτου ὁ Πιλᾶτος ἐζήτει
ἀπολῦσαι αὐτόν· οἱ δὲ Ἰουδαῖοι
ἐκραύγασαν λέγοντες· ἐὰν
τοῦτον ἀπολύσῃς, οὐκ εἶ φίλος
τοῦ Καίσαρος· πᾶς ὁ βασιλέα
ἑαυτὸν ποιῶν ἀντιλέγει τῷ
Καίσαρι.
13
ὁ οὖν Πιλᾶτος
ἀκούσας τῶν λόγων τούτων
ἤγαγεν ἔξω τὸν Ἰησοῦν καὶ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
67
della Pasqua, verso
mezzogiorno. Pilato disse ai
Giudei: "Ecco il vostro re!".
15
Ma quelli gridarono: "Via,
via, crocifiggilo!". Disse loro
Pilato: "Metterò in croce il
vostro re?". Risposero i sommi
sacerdoti: "Non abbiamo altro
re all'infuori di Cesare".
16
Allora lo consegnò loro
perché fosse crocifisso.
17
Essi allora presero Gesù ed
egli, portando la croce, si avviò
verso il luogo del Cranio, detto
in ebraico Gòlgota,
18
dove lo
crocifissero e con lui altri due,
uno da una parte e uno
dall'altra, e Gesù nel mezzo.
19
Pilato compose anche
l'iscrizione e la fece porre sulla
croce; vi era scritto: "Gesù il
Nazareno, il re dei Giudei".
20
Molti Giudei lessero questa
iscrizione, perché il luogo dove
fu crocifisso Gesù era vicino
alla città; era scritta in ebraico,
in latino e in greco.
21
I sommi
sacerdoti dei Giudei dissero
allora a Pilato: "Non scrivere:
il re dei Giudei, ma che egli ha
detto: Io sono il re dei Giudei".
22
Rispose Pilato: "Ciò che ho
scritto, ho scritto".
23
I soldati poi, quando ebbero
crocifisso Gesù, presero le sue
vesti e ne fecero quattro parti,
una per ciascun soldato, e la
tunica. Ora quella tunica era
senza cuciture, tessuta tutta
d'un pezzo da cima a fondo.
24
Perciò dissero tra loro: Non
stracciamola, ma tiriamo a
sorte a chi tocca. Così si
adempiva la Scrittura:
Si son divise tra loro le mie
vesti
e sulla mia tunica han gettato
la sorte.
E i soldati fecero proprio così.
25
Stavano presso la croce di
Gesù sua madre, la sorella di
sua madre, Maria di Clèofa e
Maria di Màgdala.
26
Gesù
allora, vedendo la madre e lì
verso mezzogiorno. Pilato disse
ai Giudei: «Ecco il vostro re!».
15
Ma quelli gridarono: «Via!
Via! Crocifiggilo!». Disse loro
Pilato: «Metterò in croce il
vostro re?». Risposero i capi dei
sacerdoti: «Non abbiamo altro re
che Cesare».
16
Allora lo
consegnò loro perché fosse
crocifisso.
Essi presero Gesù
17
ed egli,
portando la croce, si avviò verso
il luogo detto del Cranio, in
ebraico Golgota,
18
dove lo
crocifissero e con lui altri due,
uno da una parte e uno dall’altra,
e Gesù in mezzo.
19
Pilato
compose anche l’iscrizione e la
fece porre sulla croce; vi era
scritto: «Gesù il Nazareno, il re
dei Giudei».
20
Molti Giudei
lessero questa iscrizione, perché
il luogo dove Gesù fu crocifisso
era vicino alla città; era scritta in
ebraico, in latino e in greco.
21
I
capi dei sacerdoti dei Giudei
dissero allora a Pilato: «Non
scrivere: “Il re dei Giudei”, ma:
“Costui ha detto: Io sono il re
dei Giudei”».
22
Rispose Pilato:
«Quel che ho scritto, ho scritto».
23
I soldati poi, quando ebbero
crocifisso Gesù, presero le sue
vesti, ne fecero quattro parti –
una per ciascun soldato – e la
tunica. Ma quella tunica era
senza cuciture, tessuta tutta d’un
pezzo da cima a fondo.
24
Perciò
dissero tra loro: «Non
stracciamola, ma tiriamo a sorte
a chi tocca». Così si compiva la
Scrittura, che dice:
Si sono divisi tra loro le mie
vesti
e sulla mia tunica hanno gettato
la sorte.
E i soldati fecero così.
25
Stavano presso la croce di
Gesù sua madre, la sorella di sua
madre, Maria madre di Cleopa e
Maria di Magdala.
26
Gesù allora,
vedendo la madre e accanto a lei
il discepolo che egli amava,
disse alla madre: «Donna, ecco
ἐκάθισεν ἐπὶ βήματος εἰς τόπον
λεγόμενον Λιθόστρωτον,
Ἑβραϊστὶ δὲ Γαββαθα.
14
ἦν δὲ
παρασκευὴ τοῦ πάσχα, ὥρα ἦν
ὡς ἕκτη. καὶ λέγει τοῖς
Ἰουδαίοις· ἴδε ὁ βασιλεὺς ὑμῶν.
15
ἐκραύγασαν οὖν ἐκεῖνοι· ἆρον
ἆρον, σταύρωσον αὐτόν. λέγει
αὐτοῖς ὁ Πιλᾶτος· τὸν βασιλέα
ὑμῶν σταυρώσω; ἀπεκρίθησαν
οἱ ἀρχιερεῖς· οὐκ ἔχομεν
βασιλέα εἰ μὴ Καίσαρα.
16
Τότε
οὖν παρέδωκεν αὐτὸν αὐτοῖς ἵνα
σταυρωθῇ.
Παρέλαβον οὖν τὸν Ἰησοῦν,
17
καὶ βαστάζων ἑαυτῷ τὸν
σταυρὸν ἐξῆλθεν εἰς τὸν
λεγόμενον Κρανίου Τόπον, ὃ
λέγεται Ἑβραϊστὶ Γολγοθα,
18
ὅπου αὐτὸν ἐσταύρωσαν, καὶ
μετ’ αὐτοῦ ἄλλους δύο ἐντεῦθεν
καὶ ἐντεῦθεν, μέσον δὲ τὸν
Ἰησοῦν.
19
ἔγραψεν δὲ καὶ τίτλον
ὁ Πιλᾶτος καὶ ἔθηκεν ἐπὶ τοῦ
σταυροῦ· ἦν δὲ γεγραμμένον·
Ἰησοῦς ὁ Ναζωραῖος ὁ βασιλεὺς
τῶν Ἰουδαίων.
20
τοῦτον οὖν τὸν
τίτλον πολλοὶ ἀνέγνωσαν τῶν
Ἰουδαίων, ὅτι ἐγγὺς ἦν ὁ τόπος
τῆς πόλεως ὅπου ἐσταυρώθη ὁ
Ἰησοῦς· καὶ ἦν γεγραμμένον
Ἑβραϊστί, Ῥωμαϊστί, Ἑλληνιστί.
21
ἔλεγον οὖν τῷ Πιλάτῳ οἱ
ἀρχιερεῖς τῶν Ἰουδαίων· μὴ
γράφε· ὁ βασιλεὺς τῶν
Ἰουδαίων, ἀλλ’ ὅτι ἐκεῖνος
εἶπεν· βασιλεύς εἰμι τῶν
Ἰουδαίων.
22
ἀπεκρίθη ὁ
Πιλᾶτος· ὃ γέγραφα, γέγραφα.
23
Οἱ οὖν στρατιῶται, ὅτε
ἐσταύρωσαν τὸν Ἰησοῦν,
ἔλαβον τὰ ἱμάτια αὐτοῦ καὶ
ἐποίησαν τέσσαρα μέρη, ἑκάστῳ
στρατιώτῃ μέρος, καὶ τὸν
χιτῶνα. ἦν δὲ ὁ χιτὼν ἄραφος,
ἐκ τῶν ἄνωθεν ὑφαντὸς δι’
ὅλου.
24
εἶπαν οὖν πρὸς
ἀλλήλους· μὴ σχίσωμεν αὐτόν,
ἀλλὰ λάχωμεν περὶ αὐτοῦ τίνος
ἔσται· ἵνα ἡ γραφὴ πληρωθῇ [ἡ
λέγουσα]·
διεμερίσαντο τὰ ἱμάτιά μου
ἑαυτοῖς
καὶ ἐπὶ τὸν ἱματισμόν μου
CEI 1971 CEI 2008 Greco
68
accanto a lei il discepolo che
egli amava, disse alla madre:
"Donna, ecco il tuo figlio!".
27
Poi disse al discepolo: "Ecco
la tua madre!". E da quel
momento il discepolo la prese
nella sua casa.
28
Dopo questo, Gesù, sapendo
che ogni cosa era stata ormai
compiuta, disse per adempiere
la Scrittura: "Ho sete".
29
Vi era
lì un vaso pieno d'aceto; posero
perciò una spugna imbevuta di
aceto in cima a una canna e
gliela accostarono alla bocca.
30
E dopo aver ricevuto l'aceto,
Gesù disse: "Tutto è
compiuto!". E, chinato il capo,
spirò.
31
Era il giorno della
Preparazione e i Giudei, perché
i corpi non rimanessero in
croce durante il sabato (era
infatti un giorno solenne quel
sabato), chiesero a Pilato che
fossero loro spezzate le gambe
e fossero portati via.
32
Vennero
dunque i soldati e spezzarono
le gambe al primo e poi
all'altro che era stato crocifisso
insieme con lui.
33
Venuti però
da Gesù e vedendo che era già
morto, non gli spezzarono le
gambe,
34
ma uno dei soldati gli
colpì il fianco con la lancia e
subito ne uscì sangue e acqua.
35
Chi ha visto ne dà
testimonianza e la sua
testimonianza è vera e egli sa
che dice il vero, perché anche
voi crediate.
36
Questo infatti
avvenne perché si adempisse la
Scrittura: Non gli sarà spezzato
alcun osso.
37
E un altro passo
della Scrittura dice ancora:
Volgeranno lo sguardo a colui
che hanno trafitto.
38
Dopo questi fatti, Giuseppe
d'Arimatéa, che era discepolo
di Gesù, ma di nascosto per
timore dei Giudei, chiese a
Pilato di prendere il corpo di
Gesù. Pilato lo concesse.
Allora egli andò e prese il
tuo figlio!».
27
Poi disse al
discepolo: «Ecco tua madre!». E
da quell’ora il discepolo
l’accolse con sé.
28
Dopo questo, Gesù, sapendo
che ormai tutto era compiuto,
affinché si compisse la Scrittura,
disse: «Ho sete».
29
Vi era lì un
vaso pieno di aceto; posero
perciò una spugna, imbevuta di
aceto, in cima a una canna e
gliela accostarono alla bocca.
30
Dopo aver preso l’aceto, Gesù
disse: «È compiuto!». E, chinato
il capo, consegnò lo spirito.
31
Era il giorno della Parasceve e
i Giudei, perché i corpi non
rimanessero sulla croce durante
il sabato – era infatti un giorno
solenne quel sabato –, chiesero a
Pilato che fossero spezzate loro
le gambe e fossero portati via.
32
Vennero dunque i soldati e
spezzarono le gambe all’uno e
all’altro che erano stati crocifissi
insieme con lui.
33
Venuti però da
Gesù, vedendo che era già
morto, non gli spezzarono le
gambe,
34
ma uno dei soldati con
una lancia gli colpì il fianco, e
subito ne uscì sangue e acqua.
35
Chi ha visto ne dà
testimonianza e la sua
testimonianza è vera; egli sa che
dice il vero, perché anche voi
crediate.
36
Questo infatti
avvenne perché si compisse la
Scrittura: Non gli sarà spezzato
alcun osso.
37
E un altro passo
della Scrittura dice ancora:
Volgeranno lo sguardo a colui
che hanno trafitto.
38
Dopo questi fatti Giuseppe di
Arimatea, che era discepolo di
Gesù, ma di nascosto, per timore
dei Giudei, chiese a Pilato di
prendere il corpo di Gesù. Pilato
lo concesse. Allora egli andò e
prese il corpo di Gesù.
39
Vi andò
anche Nicodemo – quello che in
precedenza era andato da lui di
notte – e portò circa trenta chili
di una mistura di mirra e di aloe.
40
Essi presero allora il corpo di
ἔβαλον κλῆρον.
Οἱ μὲν οὖν στρατιῶται ταῦτα
ἐποίησαν.
25
Εἱστήκεισαν δὲ παρὰ τῷ
σταυρῷ τοῦ Ἰησοῦ ἡ μήτηρ
αὐτοῦ καὶ ἡ ἀδελφὴ τῆς μητρὸς
αὐτοῦ, Μαρία ἡ τοῦ Κλωπᾶ καὶ
Μαρία ἡ Μαγδαληνή.
26
Ἰησοῦς
οὖν ἰδὼν τὴν μητέρα καὶ τὸν
μαθητὴν παρεστῶτα ὃν ἠγάπα,
λέγει τῇ μητρί· γύναι, ἴδε ὁ υἱός
σου.
27
εἶτα λέγει τῷ μαθητῇ· ἴδε
ἡ μήτηρ σου. καὶ ἀπ’ ἐκείνης τῆς
ὥρας ἔλαβεν ὁ μαθητὴς αὐτὴν
εἰς τὰ ἴδια.
28
Μετὰ τοῦτο εἰδὼς ὁ
Ἰησοῦς ὅτι ἤδη πάντα
τετέλεσται, ἵνα τελειωθῇ ἡ
γραφή, λέγει· διψῶ.
29
σκεῦος
ἔκειτο ὄξους μεστόν· σπόγγον
οὖν μεστὸν τοῦ ὄξους ὑσσώπῳ
περιθέντες προσήνεγκαν αὐτοῦ
τῷ στόματι.
30
ὅτε οὖν ἔλαβεν τὸ
ὄξος [ὁ] Ἰησοῦς εἶπεν·
τετέλεσται, καὶ κλίνας τὴν
κεφαλὴν παρέδωκεν τὸ πνεῦμα.
31
Οἱ οὖν Ἰουδαῖοι, ἐπεὶ
παρασκευὴ ἦν, ἵνα μὴ μείνῃ ἐπὶ
τοῦ σταυροῦ τὰ σώματα ἐν τῷ
σαββάτῳ, ἦν γὰρ μεγάλη ἡ
ἡμέρα ἐκείνου τοῦ σαββάτου,
ἠρώτησαν τὸν Πιλᾶτον ἵνα
κατεαγῶσιν αὐτῶν τὰ σκέλη καὶ
ἀρθῶσιν.
32
ἦλθον οὖν οἱ
στρατιῶται καὶ τοῦ μὲν πρώτου
κατέαξαν τὰ σκέλη καὶ τοῦ
ἄλλου τοῦ συσταυρωθέντος
αὐτῷ·
33
ἐπὶ δὲ τὸν Ἰησοῦν
ἐλθόντες, ὡς εἶδον ἤδη αὐτὸν
τεθνηκότα, οὐ κατέαξαν αὐτοῦ
τὰ σκέλη,
34
ἀλλ’ εἷς τῶν
στρατιωτῶν λόγχῃ αὐτοῦ τὴν
πλευρὰν ἔνυξεν, καὶ ἐξῆλθεν
εὐθὺς αἷμα καὶ ὕδωρ.
35
καὶ ὁ
ἑωρακὼς μεμαρτύρηκεν, καὶ
ἀληθινὴ αὐτοῦ ἐστιν ἡ
μαρτυρία, καὶ ἐκεῖνος οἶδεν ὅτι
ἀληθῆ λέγει, ἵνα καὶ ὑμεῖς
πιστεύ [σ]ητε.
36
ἐγένετο γὰρ
ταῦτα ἵνα ἡ γραφὴ πληρωθῇ·
ὀστοῦν οὐ συντριβήσεται αὐτοῦ.
37
καὶ πάλιν ἑτέρα γραφὴ λέγει·
ὄψονται εἰς ὃν ἐξεκέντησαν.
38
Μετὰ δὲ ταῦτα ἠρώτησεν τὸν
Πιλᾶτον Ἰωσὴφ [ὁ] ἀπὸ
CEI 1971 CEI 2008 Greco
69
corpo di Gesù.
39
Vi andò anche
Nicodèmo, quello che in
precedenza era andato da lui di
notte, e portò una mistura di
mirra e di aloe di circa cento
libbre.
40
Essi presero allora il
corpo di Gesù, e lo avvolsero
in bende insieme con oli
aromatici, com'è usanza
seppellire per i Giudei.
41
Ora,
nel luogo dove era stato
crocifisso, vi era un giardino e
nel giardino un sepolcro
nuovo, nel quale nessuno era
stato ancora deposto.
42
Là
dunque deposero Gesù, a
motivo della Preparazione dei
Giudei, poiché quel sepolcro
era vicino.
Gesù e lo avvolsero con teli,
insieme ad aromi, come usano
fare i Giudei per preparare la
sepoltura.
41
Ora, nel luogo dove
era stato crocifisso, vi era un
giardino e nel giardino un
sepolcro nuovo, nel quale
nessuno era stato ancora posto.
42
Là dunque, poiché era il giorno
della Parasceve dei Giudei e
dato che il sepolcro era vicino,
posero Gesù.
Ἁριμαθαίας, ὢν μαθητὴς τοῦ
Ἰησοῦ κεκρυμμένος δὲ διὰ τὸν
φόβον τῶν Ἰουδαίων, ἵνα ἄρῃ τὸ
σῶμα τοῦ Ἰησοῦ· καὶ ἐπέτρεψεν
ὁ Πιλᾶτος. ἦλθεν οὖν καὶ ἦρεν
τὸ σῶμα αὐτοῦ.
39
ἦλθεν δὲ καὶ
Νικόδημος, ὁ ἐλθὼν πρὸς αὐτὸν
νυκτὸς τὸ πρῶτον, φέρων μίγμα
σμύρνης καὶ ἀλόης ὡς λίτρας
ἑκατόν.
40
ἔλαβον οὖν τὸ σῶμα
τοῦ Ἰησοῦ καὶ ἔδησαν αὐτὸ
ὀθονίοις μετὰ τῶν ἀρωμάτων,
καθὼς ἔθος ἐστὶν τοῖς Ἰουδαίοις
ἐνταφιάζειν.
41
ἦν δὲ ἐν τῷ τόπῳ
ὅπου ἐσταυρώθη κῆπος, καὶ ἐν
τῷ κήπῳ μνημεῖον καινὸν ἐν ᾧ
οὐδέπω οὐδεὶς ἦν
τεθειμένος·
42
ἐκεῖ οὖν διὰ τὴν
παρασκευὴν τῶν Ἰουδαίων, ὅτι
ἐγγὺς ἦν τὸ μνημεῖον, ἔθηκαν
τὸν Ἰησοῦν.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
70
20
1
Nel giorno dopo il sabato,
Maria di Màgdala si recò al
sepolcro di buon mattino,
quand'era ancora buio, e vide
che la pietra era stata ribaltata
dal sepolcro.
2
Corse allora e
andò da Simon Pietro e
dall'altro discepolo, quello che
Gesù amava, e disse loro:
"Hanno portato via il Signore
dal sepolcro e non sappiamo
dove l'hanno posto!".
3
Uscì
allora Simon Pietro insieme
all'altro discepolo, e si
recarono al sepolcro.
4
Correvano insieme tutti e due,
ma l'altro discepolo corse più
veloce di Pietro e giunse per
primo al sepolcro.
5
Chinatosi,
vide le bende per terra, ma non
entrò.
6
Giunse intanto anche
Simon Pietro che lo seguiva ed
entrò nel sepolcro e vide le
bende per terra,
7
e il sudario,
che gli era stato posto sul capo,
non per terra con le bende, ma
piegato in un luogo a parte.
8
Allora entrò anche l'altro
discepolo, che era giunto per
primo al sepolcro, e vide e
credette.
9
Non avevano infatti
ancora compreso la Scrittura,
che egli cioè doveva risuscitare
dai morti.
10
I discepoli intanto
se ne tornarono di nuovo a
casa.
11
Maria invece stava all'esterno
vicino al sepolcro e piangeva.
Mentre piangeva, si chinò
verso il sepolcro
12
e vide due
angeli in bianche vesti, seduti
l'uno dalla parte del capo e
l'altro dei piedi, dove era stato
posto il corpo di Gesù.
13
Ed
essi le dissero: "Donna, perché
piangi?". Rispose loro: "Hanno
portato via il mio Signore e
non so dove lo hanno posto".
14
Detto questo, si voltò indietro
e vide Gesù che stava lì in
piedi; ma non sapeva che era
Gesù.
15
Le disse Gesù:
"Donna, perché piangi? Chi
20
1
Il primo giorno della settimana,
Maria di Magdala si recò al
sepolcro di mattino, quando era
ancora buio, e vide che la pietra
era stata tolta dal sepolcro.
2
Corse allora e andò da Simon
Pietro e dall’altro discepolo,
quello che Gesù amava, e disse
loro: «Hanno portato via il
Signore dal sepolcro e non
sappiamo dove l’hanno posto!».
3
Pietro allora uscì insieme
all’altro discepolo e si recarono
al sepolcro.
4
Correvano insieme
tutti e due, ma l’altro discepolo
corse più veloce di Pietro e
giunse per primo al sepolcro.
5
Si
chinò, vide i teli posati là, ma
non entrò.
6
Giunse intanto anche
Simon Pietro, che lo seguiva, ed
entrò nel sepolcro e osservò i
teli posati là,
7
e il sudario – che
era stato sul suo capo – non
posato là con i teli, ma avvolto
in un luogo a parte.
8
Allora entrò
anche l’altro discepolo, che era
giunto per primo al sepolcro, e
vide e credette.
9
Infatti non
avevano ancora compreso la
Scrittura, che cioè egli doveva
risorgere dai morti.
10
I discepoli
perciò se ne tornarono di nuovo
a casa.
11
Maria invece stava all’esterno,
vicino al sepolcro, e piangeva.
Mentre piangeva, si chinò verso
il sepolcro
12
e vide due angeli in
bianche vesti, seduti l’uno dalla
parte del capo e l’altro dei piedi,
dove era stato posto il corpo di
Gesù.
13
Ed essi le dissero:
«Donna, perché piangi?».
Rispose loro: «Hanno portato
via il mio Signore e non so dove
l’hanno posto».
14
Detto questo,
si voltò indietro e vide Gesù, in
piedi; ma non sapeva che fosse
Gesù.
15
Le disse Gesù: «Donna,
perché piangi? Chi cerchi?».
Ella, pensando che fosse il
custode del giardino, gli disse:
«Signore, se l’hai portato via tu,
dimmi dove l’hai posto e io
20
1
Τῇ δὲ μιᾷ τῶν σαββάτων Μαρία
ἡ Μαγδαληνὴ ἔρχεται πρωῒ
σκοτίας ἔτι οὔσης εἰς τὸ
μνημεῖον καὶ βλέπει τὸν λίθον
ἠρμένον ἐκ τοῦ μνημείου.
2
τρέχει οὖν καὶ ἔρχεται πρὸς
Σίμωνα Πέτρον καὶ πρὸς τὸν
ἄλλον μαθητὴν ὃν ἐφίλει ὁ
Ἰησοῦς καὶ λέγει αὐτοῖς· ἦραν
τὸν κύριον ἐκ τοῦ μνημείου καὶ
οὐκ οἴδαμεν ποῦ ἔθηκαν αὐτόν.
3
Ἐξῆλθεν οὖν ὁ Πέτρος καὶ ὁ
ἄλλος μαθητὴς καὶ ἤρχοντο εἰς
τὸ μνημεῖον.
4
ἔτρεχον δὲ οἱ δύο
ὁμοῦ· καὶ ὁ ἄλλος μαθητὴς
προέδραμεν τάχιον τοῦ Πέτρου
καὶ ἦλθεν πρῶτος εἰς τὸ
μνημεῖον,
5
καὶ παρακύψας
βλέπει κείμενα τὰ ὀθόνια, οὐ
μέντοι εἰσῆλθεν.
6
ἔρχεται οὖν
καὶ Σίμων Πέτρος ἀκολουθῶν
αὐτῷ καὶ εἰσῆλθεν εἰς τὸ
μνημεῖον, καὶ θεωρεῖ τὰ ὀθόνια
κείμενα,
7
καὶ τὸ σουδάριον, ὃ ἦν
ἐπὶ τῆς κεφαλῆς αὐτοῦ, οὐ μετὰ
τῶν ὀθονίων κείμενον ἀλλὰ
χωρὶς ἐντετυλιγμένον εἰς ἕνα
τόπον.
8
τότε οὖν εἰσῆλθεν καὶ ὁ
ἄλλος μαθητὴς ὁ ἐλθὼν πρῶτος
εἰς τὸ μνημεῖον καὶ εἶδεν καὶ
ἐπίστευσεν·
9
οὐδέπω γὰρ
ᾔδεισαν τὴν γραφὴν ὅτι δεῖ
αὐτὸν ἐκ νεκρῶν ἀναστῆναι.
10
ἀπῆλθον οὖν πάλιν πρὸς
αὐτοὺς οἱ μαθηταί.
11
Μαρία δὲ εἱστήκει πρὸς τῷ
μνημείῳ ἔξω κλαίουσα. ὡς οὖν
ἔκλαιεν, παρέκυψεν εἰς τὸ
μνημεῖον
12
καὶ θεωρεῖ δύο
ἀγγέλους ἐν λευκοῖς
καθεζομένους, ἕνα πρὸς τῇ
κεφαλῇ καὶ ἕνα πρὸς τοῖς ποσίν,
ὅπου ἔκειτο τὸ σῶμα τοῦ Ἰησοῦ.
13
καὶ λέγουσιν αὐτῇ ἐκεῖνοι·
γύναι, τί κλαίεις; λέγει αὐτοῖς
ὅτι ἦραν τὸν κύριόν μου, καὶ
οὐκ οἶδα ποῦ ἔθηκαν αὐτόν.
14
Ταῦτα εἰποῦσα ἐστράφη εἰς τὰ
ὀπίσω καὶ θεωρεῖ τὸν Ἰησοῦν
ἑστῶτα καὶ οὐκ ᾔδει ὅτι Ἰησοῦς
ἐστιν.
15
λέγει αὐτῇ Ἰησοῦς·
γύναι, τί κλαίεις; τίνα ζητεῖς;
ἐκείνη δοκοῦσα ὅτι ὁ κηπουρός
CEI 1971 CEI 2008 Greco
71
cerchi?". Essa, pensando che
fosse il custode del giardino,
gli disse: "Signore, se l'hai
portato via tu, dimmi dove lo
hai posto e io andrò a
prenderlo".
16
Gesù le disse:
"Maria!". Essa allora, voltatasi
verso di lui, gli disse in
ebraico: "Rabbunì!", che
significa: Maestro!
17
Gesù le
disse: "Non mi trattenere,
perché non sono ancora salito
al Padre; ma va' dai miei
fratelli e di' loro: Io salgo al
Padre mio e Padre vostro, Dio
mio e Dio vostro".
18
Maria di
Màgdala andò subito ad
annunziare ai discepoli: "Ho
visto il Signore" e anche ciò
che le aveva detto.
19
La sera di quello stesso
giorno, il primo dopo il sabato,
mentre erano chiuse le porte
del luogo dove si trovavano i
discepoli per timore dei
Giudei, venne Gesù, si fermò
in mezzo a loro e disse: "Pace
a voi!".
20
Detto questo, mostrò
loro le mani e il costato. E i
discepoli gioirono al vedere il
Signore.
21
Gesù disse loro di
nuovo: "Pace a voi! Come il
Padre ha mandato me, anch'io
mando voi".
22
Dopo aver detto
questo, alitò su di loro e disse:
"Ricevete lo Spirito Santo;
23
a
chi rimetterete i peccati
saranno rimessi e a chi non li
rimetterete, resteranno non
rimessi".
24
Tommaso, uno dei Dodici,
chiamato Dìdimo, non era con
loro quando venne Gesù.
25
Gli
dissero allora gli altri
discepoli: "Abbiamo visto il
Signore!". Ma egli disse loro:
"Se non vedo nelle sue mani il
segno dei chiodi e non metto il
dito nel posto dei chiodi e non
metto la mia mano nel suo
costato, non crederò".
26
Otto giorni dopo i discepoli
erano di nuovo in casa e c'era
con loro anche Tommaso.
andrò a prenderlo».
16
Gesù le
disse: «Maria!». Ella si voltò e
gli disse in ebraico: «Rabbunì!»
– che significa: «Maestro!».
17
Gesù le disse: «Non mi
trattenere, perché non sono
ancora salito al Padre; ma va’
dai miei fratelli e di’ loro:
“Salgo al Padre mio e Padre
vostro, Dio mio e Dio vostro”».
18
Maria di Magdala andò ad
annunciare ai discepoli: «Ho
visto il Signore!» e ciò che le
aveva detto.
19
La sera di quel giorno, il primo
della settimana, mentre erano
chiuse le porte del luogo dove si
trovavano i discepoli per timore
dei Giudei, venne Gesù, stette in
mezzo e disse loro: «Pace a
voi!».
20
Detto questo, mostrò
loro le mani e il fianco. E i
discepoli gioirono al vedere il
Signore.
21
Gesù disse loro di
nuovo: «Pace a voi! Come il
Padre ha mandato me, anche io
mando voi».
22
Detto questo,
soffiò e disse loro: «Ricevete lo
Spirito Santo.
23
A coloro a cui
perdonerete i peccati, saranno
perdonati; a coloro a cui non
perdonerete, non saranno
perdonati».
24
Tommaso, uno dei Dodici,
chiamato Didimo, non era con
loro quando venne Gesù.
25
Gli
dicevano gli altri discepoli:
«Abbiamo visto il Signore!».
Ma egli disse loro: «Se non vedo
nelle sue mani il segno dei
chiodi e non metto il mio dito
nel segno dei chiodi e non metto
la mia mano nel suo fianco, io
non credo».
26
Otto giorni dopo i discepoli
erano di nuovo in casa e c’era
con loro anche Tommaso.
Venne Gesù, a porte chiuse,
stette in mezzo e disse: «Pace a
voi!».
27
Poi disse a Tommaso:
«Metti qui il tuo dito e guarda le
mie mani; tendi la tua mano e
mettila nel mio fianco; e non
essere incredulo, ma credente!».
ἐστιν λέγει αὐτῷ· κύριε, εἰ σὺ
ἐβάστασας αὐτόν, εἰπέ μοι ποῦ
ἔθηκας αὐτόν, κἀγὼ αὐτὸν ἀρῶ.
16
λέγει αὐτῇ Ἰησοῦς· Μαριάμ.
στραφεῖσα ἐκείνη λέγει αὐτῷ
Ἑβραϊστί· ραββουνι, ὃ λέγεται
διδάσκαλε
17
λέγει αὐτῇ Ἰησοῦς·
μή μου ἅπτου, οὔπω γὰρ
ἀναβέβηκα πρὸς τὸν πατέρα·
πορεύου δὲ πρὸς τοὺς ἀδελφούς
μου καὶ εἰπὲ αὐτοῖς· ἀναβαίνω
πρὸς τὸν πατέρα μου καὶ πατέρα
ὑμῶν καὶ θεόν μου καὶ θεὸν
ὑμῶν.
18
Ἔρχεται Μαριὰμ ἡ
Μαγδαληνὴ ἀγγέλλουσα τοῖς
μαθηταῖς ὅτι ἑώρακα τὸν
κύριον, καὶ ταῦτα εἶπεν αὐτῇ.
19
Οὔσης οὖν ὀψίας τῇ ἡμέρᾳ
ἐκείνῃ τῇ μιᾷ σαββάτων καὶ τῶν
θυρῶν κεκλεισμένων ὅπου ἦσαν
οἱ μαθηταὶ διὰ τὸν φόβον τῶν
Ἰουδαίων, ἦλθεν ὁ Ἰησοῦς καὶ
ἔστη εἰς τὸ μέσον καὶ λέγει
αὐτοῖς· εἰρήνη ὑμῖν.
20
καὶ τοῦτο
εἰπὼν ἔδειξεν τὰς χεῖρας καὶ τὴν
πλευρὰν αὐτοῖς. ἐχάρησαν οὖν
οἱ μαθηταὶ ἰδόντες τὸν κύριον.
21
εἶπεν οὖν αὐτοῖς [ὁ Ἰησοῦς]
πάλιν· εἰρήνη ὑμῖν· καθὼς
ἀπέσταλκέν με ὁ πατήρ, κἀγὼ
πέμπω ὑμᾶς.
22
καὶ τοῦτο εἰπὼν
ἐνεφύσησεν καὶ λέγει αὐτοῖς·
λάβετε πνεῦμα ἅγιον·
23
ἄν τινων
ἀφῆτε τὰς ἁμαρτίας ἀφέωνται
αὐτοῖς, ἄν τινων κρατῆτε
κεκράτηνται.
24
Θωμᾶς δὲ εἷς ἐκ τῶν δώδεκα, ὁ
λεγόμενος Δίδυμος, οὐκ ἦν μετ’
αὐτῶν ὅτε ἦλθεν Ἰησοῦς.
25
ἔλεγον οὖν αὐτῷ οἱ ἄλλοι
μαθηταί· ἑωράκαμεν τὸν κύριον.
ὁ δὲ εἶπεν αὐτοῖς· ἐὰν μὴ ἴδω ἐν
ταῖς χερσὶν αὐτοῦ τὸν τύπον τῶν
ἥλων καὶ βάλω τὸν δάκτυλόν
μου εἰς τὸν τύπον τῶν ἥλων καὶ
βάλω μου τὴν χεῖρα εἰς τὴν
πλευρὰν αὐτοῦ, οὐ μὴ πιστεύσω.
26
Καὶ μεθ’ ἡμέρας ὀκτὼ πάλιν
ἦσαν ἔσω οἱ μαθηταὶ αὐτοῦ καὶ
Θωμᾶς μετ’ αὐτῶν. ἔρχεται ὁ
Ἰησοῦς τῶν θυρῶν
κεκλεισμένων καὶ ἔστη εἰς τὸ
μέσον καὶ εἶπεν· εἰρήνη ὑμῖν.
27
εἶτα λέγει τῷ Θωμᾷ· φέρε τὸν
CEI 1971 CEI 2008 Greco
72
Venne Gesù, a porte chiuse, si
fermò in mezzo a loro e disse:
"Pace a voi!".
27
Poi disse a
Tommaso: "Metti qua il tuo
dito e guarda le mie mani;
stendi la tua mano, e mettila
nel mio costato; e non essere
più incredulo ma credente!".
28
Rispose Tommaso: "Mio
Signore e mio Dio!".
29
Gesù gli
disse: "Perché mi hai veduto,
hai creduto: beati quelli che
pur non avendo visto
crederanno!".
30
Molti altri segni fece Gesù in
presenza dei suoi discepoli, ma
non sono stati scritti in questo
libro.
31
Questi sono stati scritti,
perché crediate che Gesù è il
Cristo, il Figlio di Dio e
perché, credendo, abbiate la
vita nel suo nome.
28
Gli rispose Tommaso: «Mio
Signore e mio Dio!».
29
Gesù gli
disse: «Perché mi hai veduto, tu
hai creduto; beati quelli che non
hanno visto e hanno creduto!».
30
Gesù, in presenza dei suoi
discepoli, fece molti altri segni
che non sono stati scritti in
questo libro.
31
Ma questi sono
stati scritti perché crediate che
Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio,
e perché, credendo, abbiate la
vita nel suo nome.
δάκτυλόν σου ὧδε καὶ ἴδε τὰς
χεῖράς μου καὶ φέρε τὴν χεῖρά
σου καὶ βάλε εἰς τὴν πλευράν
μου, καὶ μὴ γίνου ἄπιστος ἀλλὰ
πιστός.
28
ἀπεκρίθη Θωμᾶς καὶ
εἶπεν αὐτῷ· ὁ κύριός μου καὶ ὁ
θεός μου.
29
λέγει αὐτῷ ὁ
Ἰησοῦς· ὅτι ἑώρακάς με
πεπίστευκας; μακάριοι οἱ μὴ
ἰδόντες καὶ πιστεύσαντες.
30
Πολλὰ μὲν οὖν καὶ ἄλλα
σημεῖα ἐποίησεν ὁ Ἰησοῦς
ἐνώπιον τῶν μαθητῶν [αὐτοῦ], ἃ
οὐκ ἔστιν γεγραμμένα ἐν τῷ
βιβλίῳ τούτῳ·
31
ταῦτα δὲ
γέγραπται ἵνα πιστεύ [σ]ητε ὅτι
Ἰησοῦς ἐστιν ὁ χριστὸς ὁ υἱὸς
τοῦ θεοῦ, καὶ ἵνα πιστεύοντες
ζωὴν ἔχητε ἐν τῷ ὀνόματι
αὐτοῦ.
CEI 1971 CEI 2008 Greco
73
21
1
Dopo questi fatti, Gesù si
manifestò di nuovo ai discepoli
sul mare di Tiberìade. E si
manifestò così:
2
si trovavano
insieme Simon Pietro,
Tommaso detto Dìdimo,
Natanaèle di Cana di Galilea, i
figli di Zebedèo e altri due
discepoli.
3
Disse loro Simon
Pietro: "Io vado a pescare". Gli
dissero: "Veniamo anche noi
con te". Allora uscirono e
salirono sulla barca; ma in
quella notte non presero nulla.
4
Quando già era l'alba Gesù si
presentò sulla riva, ma i
discepoli non si erano accorti
che era Gesù.
5
Gesù disse loro:
"Figlioli, non avete nulla da
mangiare?". Gli risposero:
"No".
6
Allora disse loro:
"Gettate la rete dalla parte
destra della barca e troverete".
La gettarono e non potevano
più tirarla su per la gran
quantità di pesci.
7
Allora quel
discepolo che Gesù amava
disse a Pietro: "È il Signore!".
Simon Pietro appena udì che
era il Signore, si cinse ai
fianchi il camiciotto, poiché
era spogliato, e si gettò in
mare.
8
Gli altri discepoli
invece vennero con la barca,
trascinando la rete piena di
pesci: infatti non erano lontani
da terra se non un centinaio di
metri.
9
Appena scesi a terra, videro
un fuoco di brace con del pesce
sopra, e del pane.
10
Disse loro
Gesù: "Portate un po' del pesce
che avete preso or ora".
11
Allora Simon Pietro salì nella
barca e trasse a terra la rete
piena di centocinquantatré
grossi pesci. E benché fossero
tanti, la rete non si spezzò.
12
Gesù disse loro: "Venite a
mangiare". E nessuno dei
discepoli osava domandargli:
"Chi sei?", poiché sapevano
bene che era il Signore.
21
1
Dopo questi fatti, Gesù si
manifestò di nuovo ai discepoli
sul mare di Tiberiade. E si
manifestò così:
2
si trovavano
insieme Simon Pietro, Tommaso
detto Didimo, Natanaele di Cana
di Galilea, i figli di Zebedeo e
altri due discepoli.
3
Disse loro
Simon Pietro: «Io vado a
pescare». Gli dissero: «Veniamo
anche noi con te». Allora
uscirono e salirono sulla barca;
ma quella notte non presero
nulla.
4
Quando già era l’alba,
Gesù stette sulla riva, ma i
discepoli non si erano accorti
che era Gesù.
5
Gesù disse loro:
«Figlioli, non avete nulla da
mangiare?». Gli risposero:
«No».
6
Allora egli disse loro:
«Gettate la rete dalla parte destra
della barca e troverete». La
gettarono e non riuscivano più a
tirarla su per la grande quantità
di pesci.
7
Allora quel discepolo
che Gesù amava disse a Pietro:
«È il Signore!». Simon Pietro,
appena udì che era il Signore, si
strinse la veste attorno ai
fianchi, perché era svestito, e si
gettò in mare.
8
Gli altri discepoli
invece vennero con la barca,
trascinando la rete piena di
pesci: non erano infatti lontani
da terra se non un centinaio di
metri.
9
Appena scesi a terra,
videro un fuoco di brace con del
pesce sopra, e del pane.
10
Disse
loro Gesù: «Portate un po’ del
pesce che avete preso ora».
11
Allora Simon Pietro salì nella
barca e trasse a terra la rete
piena di centocinquantatré grossi
pesci. E benché fossero tanti, la
rete non si squarciò.
12
Gesù
disse loro: «Venite a mangiare».
E nessuno dei discepoli osava
domandargli: «Chi sei?», perché
sapevano bene che era il
Signore.
13
Gesù si avvicinò,
prese il pane e lo diede loro, e
così pure il pesce.
14
Era la terza
volta che Gesù si manifestava ai
21
1
Μετὰ ταῦτα ἐφανέρωσεν
ἑαυτὸν πάλιν ὁ Ἰησοῦς τοῖς
μαθηταῖς ἐπὶ τῆς θαλάσσης τῆς
Τιβεριάδος· ἐφανέρωσεν δὲ
οὕτως.
2
Ἦσαν ὁμοῦ Σίμων
Πέτρος καὶ Θωμᾶς ὁ λεγόμενος
Δίδυμος καὶ Ναθαναὴλ ὁ ἀπὸ
Κανὰ τῆς Γαλιλαίας καὶ οἱ τοῦ
Ζεβεδαίου καὶ ἄλλοι ἐκ τῶν
μαθητῶν αὐτοῦ δύο.
3
λέγει
αὐτοῖς Σίμων Πέτρος· ὑπάγω
ἁλιεύειν. λέγουσιν αὐτῷ·
ἐρχόμεθα καὶ ἡμεῖς σὺν σοί.
ἐξῆλθον καὶ ἐνέβησαν εἰς τὸ
πλοῖον, καὶ ἐν ἐκείνῃ τῇ νυκτὶ
ἐπίασαν οὐδέν.
4
Πρωΐας δὲ ἤδη
γενομένης ἔστη Ἰησοῦς εἰς τὸν
αἰγιαλόν, οὐ μέντοι ᾔδεισαν οἱ
μαθηταὶ ὅτι Ἰησοῦς ἐστιν.
5
λέγει
οὖν αὐτοῖς [ὁ] Ἰησοῦς· παιδία,
μή τι προσφάγιον ἔχετε;
ἀπεκρίθησαν αὐτῷ· οὔ.
6
ὁ δὲ
εἶπεν αὐτοῖς· βάλετε εἰς τὰ δεξιὰ
μέρη τοῦ πλοίου τὸ δίκτυον, καὶ
εὑρήσετε. ἔβαλον οὖν, καὶ
οὐκέτι αὐτὸ ἑλκύσαι ἴσχυον ἀπὸ
τοῦ πλήθους τῶν ἰχθύων.
7
λέγει
οὖν ὁ μαθητὴς ἐκεῖνος ὃν ἠγάπα
ὁ Ἰησοῦς τῷ Πέτρῳ· ὁ κύριός
ἐστιν. Σίμων οὖν Πέτρος
ἀκούσας ὅτι ὁ κύριός ἐστιν τὸν
ἐπενδύτην διεζώσατο, ἦν γὰρ
γυμνός, καὶ ἔβαλεν ἑαυτὸν εἰς
τὴν θάλασσαν,
8
οἱ δὲ ἄλλοι
μαθηταὶ τῷ πλοιαρίῳ ἦλθον, οὐ
γὰρ ἦσαν μακρὰν ἀπὸ τῆς γῆς
ἀλλ’ ὡς ἀπὸ πηχῶν διακοσίων,
σύροντες τὸ δίκτυον τῶν ἰχθύων.
9
Ὡς οὖν ἀπέβησαν εἰς τὴν γῆν
βλέπουσιν ἀνθρακιὰν κειμένην
καὶ ὀψάριον ἐπικείμενον καὶ
ἄρτον.
10
λέγει αὐτοῖς ὁ Ἰησοῦς·
ἐνέγκατε ἀπὸ τῶν ὀψαρίων ὧν
ἐπιάσατε νῦν.
11
ἀνέβη οὖν
Σίμων Πέτρος καὶ εἵλκυσεν τὸ
δίκτυον εἰς τὴν γῆν μεστὸν
ἰχθύων μεγάλων ἑκατὸν
πεντήκοντα τριῶν· καὶ
τοσούτων ὄντων οὐκ ἐσχίσθη τὸ
δίκτυον.
12
Λέγει αὐτοῖς ὁ
Ἰησοῦς· δεῦτε ἀριστήσατε.
οὐδεὶς δὲ ἐτόλμα τῶν μαθητῶν
ἐξετάσαι αὐτόν· σὺ τίς εἶ;
CEI 1971 CEI 2008 Greco
74
13
Allora Gesù si avvicinò,
prese il pane e lo diede a loro,
e così pure il pesce.
14
Questa
era la terza volta che Gesù si
manifestava ai discepoli, dopo
essere risuscitato dai morti.
15
Quand'ebbero mangiato,
Gesù disse a Simon Pietro:
"Simone di Giovanni, mi vuoi
bene tu più di costoro?". Gli
rispose: "Certo, Signore, tu lo
sai che ti voglio bene". Gli
disse: "Pasci i miei agnelli".
16
Gli disse di nuovo: "Simone
di Giovanni, mi vuoi bene?".
Gli rispose: "Certo, Signore, tu
lo sai che ti voglio bene". Gli
disse: "Pasci le mie pecorelle".
17
Gli disse per la terza volta:
"Simone di Giovanni, mi vuoi
bene?". Pietro rimase
addolorato che per la terza
volta gli dicesse: Mi vuoi
bene?, e gli disse: "Signore, tu
sai tutto; tu sai che ti voglio
bene". Gli rispose Gesù: "Pasci
le mie pecorelle.
18
In verità, in
verità ti dico: quando eri più
giovane ti cingevi la veste da
solo, e andavi dove volevi; ma
quando sarai vecchio tenderai
le tue mani, e un altro ti
cingerà la veste e ti porterà
dove tu non vuoi".
19
Questo gli
disse per indicare con quale
morte egli avrebbe glorificato
Dio. E detto questo aggiunse:
"Seguimi".
20
Pietro allora, voltatosi, vide
che li seguiva quel discepolo
che Gesù amava, quello che
nella cena si era trovato al suo
fianco e gli aveva domandato:
"Signore, chi è che ti
tradisce?".
21
Pietro dunque,
vedutolo, disse a Gesù:
"Signore, e lui?".
22
Gesù gli
rispose: "Se voglio che egli
rimanga finché io venga, che
importa a te? Tu seguimi".
23
Si
diffuse perciò tra i fratelli la
voce che quel discepolo non
sarebbe morto. Gesù però non
gli aveva detto che non sarebbe
discepoli, dopo essere risorto dai
morti.
15
Quand’ebbero
mangiato, Gesù disse a Simon
Pietro: «Simone, figlio di
Giovanni, mi ami più di
costoro?». Gli rispose: «Certo,
Signore, tu lo sai che ti voglio
bene». Gli disse: «Pasci i miei
agnelli».
16
Gli disse di nuovo,
per la seconda volta: «Simone,
figlio di Giovanni, mi ami?».
Gli rispose: «Certo, Signore, tu
lo sai che ti voglio bene». Gli
disse: «Pascola le mie pecore».
17
Gli disse per la terza volta:
«Simone, figlio di Giovanni, mi
vuoi bene?». Pietro rimase
addolorato che per la terza volta
gli domandasse: «Mi vuoi
bene?», e gli disse: «Signore, tu
conosci tutto; tu sai che ti voglio
bene». Gli rispose Gesù: «Pasci
le mie pecore.
18
In verità, in
verità io ti dico: quando eri più
giovane ti vestivi da solo e
andavi dove volevi; ma quando
sarai vecchio tenderai le tue
mani, e un altro ti vestirà e ti
porterà dove tu non vuoi».
19
Questo disse per indicare con
quale morte egli avrebbe
glorificato Dio. E, detto questo,
aggiunse: «Seguimi».
20
Pietro si
voltò e vide che li seguiva quel
discepolo che Gesù amava, colui
che nella cena si era chinato sul
suo petto e gli aveva domandato:
«Signore, chi è che ti tradisce?».
21
Pietro dunque, come lo vide,
disse a Gesù: «Signore, che cosa
sarà di lui?».
22
Gesù gli rispose:
«Se voglio che egli rimanga
finché io venga, a te che
importa? Tu seguimi».
23
Si
diffuse perciò tra i fratelli la
voce che quel discepolo non
sarebbe morto. Gesù però non
gli aveva detto che non sarebbe
morto, ma: «Se voglio che egli
rimanga finché io venga, a te
che importa?».
24
Questi è il discepolo che
testimonia queste cose e le ha
scritte, e noi sappiamo che la sua
εἰδότες ὅτι ὁ κύριός ἐστιν.
13
ἔρχεται Ἰησοῦς καὶ λαμβάνει
τὸν ἄρτον καὶ δίδωσιν αὐτοῖς,
καὶ τὸ ὀψάριον ὁμοίως.
14
τοῦτο
ἤδη τρίτον ἐφανερώθη Ἰησοῦς
τοῖς μαθηταῖς ἐγερθεὶς ἐκ
νεκρῶν.
15
Ὅτε οὖν ἠρίστησαν
λέγει τῷ Σίμωνι Πέτρῳ ὁ
Ἰησοῦς· Σίμων Ἰωάννου, ἀγαπᾷς
με πλέον τούτων; λέγει αὐτῷ·
ναὶ κύριε, σὺ οἶδας ὅτι φιλῶ σε.
λέγει αὐτῷ· βόσκε τὰ ἀρνία μου.
16
λέγει αὐτῷ πάλιν δεύτερον·
Σίμων Ἰωάννου, ἀγαπᾷς με;
λέγει αὐτῷ· ναὶ κύριε, σὺ οἶδας
ὅτι φιλῶ σε. λέγει αὐτῷ·
ποίμαινε τὰ πρόβατά μου.
17
λέγει αὐτῷ τὸ τρίτον· Σίμων
Ἰωάννου, φιλεῖς με; ἐλυπήθη ὁ
Πέτρος ὅτι εἶπεν αὐτῷ τὸ
τρίτον· φιλεῖς με; καὶ λέγει
αὐτῷ· κύριε, πάντα σὺ οἶδας, σὺ
γινώσκεις ὅτι φιλῶ σε. λέγει
αὐτῷ [ὁ Ἰησοῦς]· βόσκε τὰ
πρόβατά μου.
18
Ἀμὴν ἀμὴν λέγω
σοι, ὅτε ἦς νεώτερος, ἐζώννυες
σεαυτὸν καὶ περιεπάτεις ὅπου
ἤθελες· ὅταν δὲ γηράσῃς,
ἐκτενεῖς τὰς χεῖράς σου, καὶ
ἄλλος σε ζώσει καὶ οἴσει ὅπου
οὐ θέλεις.
19
τοῦτο δὲ εἶπεν
σημαίνων ποίῳ θανάτῳ δοξάσει
τὸν θεόν. καὶ τοῦτο εἰπὼν λέγει
αὐτῷ· ἀκολούθει μοι.
20
Ἐπιστραφεὶς ὁ Πέτρος βλέπει
τὸν μαθητὴν ὃν ἠγάπα ὁ Ἰησοῦς
ἀκολουθοῦντα, ὃς καὶ ἀνέπεσεν
ἐν τῷ δείπνῳ ἐπὶ τὸ στῆθος
αὐτοῦ καὶ εἶπεν· κύριε, τίς ἐστιν
ὁ παραδιδούς σε;
21
τοῦτον οὖν
ἰδὼν ὁ Πέτρος λέγει τῷ Ἰησοῦ·
κύριε, οὗτος δὲ τί;
22
λέγει αὐτῷ
ὁ Ἰησοῦς· ἐὰν αὐτὸν θέλω
μένειν ἕως ἔρχομαι, τί πρὸς σέ;
σύ μοι ἀκολούθει.
23
ἐξῆλθεν οὖν
οὗτος ὁ λόγος εἰς τοὺς ἀδελφοὺς
ὅτι ὁ μαθητὴς ἐκεῖνος οὐκ
ἀποθνῄσκει· οὐκ εἶπεν δὲ αὐτῷ
ὁ Ἰησοῦς ὅτι οὐκ ἀποθνῄσκει
ἀλλ’· ἐὰν αὐτὸν θέλω μένειν ἕως
ἔρχομαι τί πρὸς σέ];
24
Οὗτός ἐστιν ὁ μαθητὴς ὁ
μαρτυρῶν περὶ τούτων καὶ ὁ
γράψας ταῦτα, καὶ οἴδαμεν ὅτι
CEI 1971 CEI 2008 Greco
75
morto, ma: "Se voglio che
rimanga finché io venga, che
importa a te?".
24
Questo è il discepolo che
rende testimonianza su questi
fatti e li ha scritti; e noi
sappiamo che la sua
testimonianza è vera.
25
Vi sono
ancora molte altre cose
compiute da Gesù, che, se
fossero scritte una per una,
penso che il mondo stesso non
basterebbe a contenere i libri
che si dovrebbero scrivere.
testimonianza è vera.
25
Vi sono
ancora molte altre cose
compiute da Gesù che, se
fossero scritte una per una,
penso che il mondo stesso non
basterebbe a contenere i libri che
si dovrebbero scrivere.
ἀληθὴς αὐτοῦ ἡ μαρτυρία ἐστίν.
25
Ἔστιν δὲ καὶ ἄλλα πολλὰ ἃ
ἐποίησεν ὁ Ἰησοῦς, ἅτινα ἐὰν
γράφηται καθ’ ἕν, οὐδ’ αὐτὸν
οἶμαι τὸν κόσμον χωρῆσαι τὰ
γραφόμενα βιβλία.