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Guarda 
Grest 

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Esperienza di un ragaz-
zo di un centro giovanile 
in Argentina 

 
Qualche tempo fa,  uno 

di noi ha voluto condivi-
dere con gli altri anima-

tori la difficile situazione 
della sua famiglia dove il 
papà, da due anni, non 

trovava lavoro. Sentiva-
mo che il suo problema 

era nostro: subito abbia-
mo messo in comune 
quanto avevamo in ta-

sca. Poi un’idea: poiché 
dopo alcuni giorni 

avremmo incontrato altri 

ragazzi, avremmo proposto a tutti di lavorare per coprire le tasse della sua 

scuola che, altrimenti, non avrebbe più potuto frequentare. 
Tutti hanno accettato. Anche se non sapevamo chi fosse il ragazzo da aiuta-
re, ci siamo lanciati per cercare lavoro. Dopo poco eravamo tutti all’opera: 

qualcuno si improvvisava giardiniere, altri inventavano giochi per i bambini 
mentre un gruppo, con spazzole e spugne, aveva già una coda di clienti con 

le auto da lavare. Non sempre è stato facile, ma molti, colpiti dal motivo del 
nostro impegno, hanno voluto saperne di più. 
Ed inaspettatamente abbiamo raggiunto in un giorno quanto pensavamo di 

raccogliere con mesi di lavoro! 
Quando abbiamo dato i soldi a questo ragazzo lui commosso ci ha detto: 

«Oggi cercavo lavoro con due ragazzi che non sapevano fossi io quello che 
aiutavamo. Arrivati alla prima casa avevo vergogna a bussare, ma uno di loro 

mi ha incoraggiato: a lui importava solo aiutare quel ragazzo nel bisogno. 
Anche io ho preso coraggio! E alla fine un altro è venuto a ringraziarmi. Per-
ché? Sentiva dentro una gioia molto grande». 

Era così forte l’amore scambievole che non sapevamo se era più felice chi 
dava o chi riceveva. E la Provvidenza non si è fermata: dopo due giorni il suo 

papà ha trovato finalmente un lavoro!      
 

 

 

 

 

 

 

Juan90 - Bahía Blanca 

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Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto 
in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde 
di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i 
suoi averi e compra quel campo. 
Il regno dei cieli è simile a un mercante che va 
in cerca di perle preziose; trovata una perla di 
grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la 
compra. 

 

 

 

 

 

Matteo 13, 44-46

 

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DARE...

 

ascolto la Parola 

 

36

Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vo-

stro. 

37

Non giudicate e non sarete giudicati; non condan-

nate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà per-

donato; 

38

date e vi sarà dato; una buona misura, pigia-

ta, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, per-
ché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi 
in cambio". 

(Luca 6, 36-38)

 

per iniziare 

 

 

Il sorriso è il modo  

meno costoso per  

migliorare il viso.

 

 

Anonimo

 

Un sorriso 

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Voglio ringraziare 

 

Matthew Henry è un noto professore 
dell’Università. Una volta, mentre torna-

va dall'università dove insegna, fu ag-
gredito. Quella sera, egli scrisse questa 
preghiera: 

Voglio ringraziare in primo luogo, perché 
non sono mai stato aggredito prima. 
In secondo luogo, perché mi hanno 
portato via il portafoglio e mi hanno 
lasciato la vita. 

In terzo luogo, perché, anche se mi 
hanno portato via tutto, non era molto. 
Infine, voglio ringraziare perché io sono 

colui che è stato derubato, e non colui 
che ha derubato. 

 

 

O Signore, 

intervieni con urgenza 

per colorare le facce scure, 

lagnose, troppo fosche. 

Ma a che serve esser tristi? 

I salici piangenti 

non hanno mai avuto fortuna! 

Ti prego, Signore, 
dammi il mio buon umore quotidiano; 

liberami dai mugugni e dai sospiri; 

non permettere mai  

che mi dia troppe preoccupazioni  

per quella cosa ingombrante  

che si chiama "io". 

Fa' che il sorriso  

Sia il mio modo  

di fare il segno della croce; 
che l'allegria sia la benzina 

Della mia anima. 

E così oggi  

con tutto quello che accadrà 

sarà un paradiso! 

 

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DARE...

 

ascolto la Parola 

 

13

Allora gli furono portati dei bambini perché li benedisse 

e pregasse; ma i discepoli li sgridavano. 

14

Gesù però dis-

se loro: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di 
questi è il regno dei cieli". 

15

E dopo averli benedetti, se 

ne partì. 

(Marco 10, 13-15)

 

per iniziare 

 

 Ami la vita? Allora non sciu-
pare il tempo, perché è la 
sostanza di cui vita è fatta. 

 

Benjamin Franklin 

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Padre, oggi come sempre 

fammi trovare il tempo 

per quello che più conta: 

aiutarci a essere felici. 

 

Non lasciare che si spenga in me 

il desiderio di incontrare gli altri 

e di stare con loro 

per rendere più abitabile, 
più accogliente, più umano, 

il luogo che ci hai donato per vivere. 

 

Aiutami a non dimenticare 

che dobbiamo vivere  

tutti come amici. 

 

Fammi ricordare sempre 

che non mi verrà chiesto 
il conto di tante cose 

ma che sarò giudicato 

sull'amore. 

 

Padre, donami la forza 

di non restare in disparte e isolato 

ma di essere generoso e 

sincero amico di tutti. 

 

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Il significato delle banane 

 
Un mio amico decise di passare alcune 
settimane in un monastero del Nepal. 
Un pomeriggio, entrò in uno dei numero-

si templi del monastero e trovò un mo-
naco che, sorridente, era seduto sull'al-

tare. "Perché sorridete?" domandò. 
"Perché capisco il significato delle bana-
ne", rispose il monaco, aprendo la borsa 

che aveva con sé, tirandone fuori una 
banana marcia e mostrandola al mio 
amico. "Questa è la vita che è passata e 

non è stata goduta al momento giusto - 
disse - ora è troppo tardi". Estrasse poi 

dalla borsa una banana ancora acerba, 
gliela mostrò e la ripose di nuovo. 
"Questa è la vita che non è ancora ac-

caduta, bisogna aspettare il momento 
giusto". Infine, estrasse una banana 
matura, la sbucciò e la divise con il mio 

amico. "Questa è la vita al momento 
giusto: il presente. Alimentati con esso, 

e vivilo con tutto te stesso". 

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DARE...

 

ascolto la Parola 

28

"Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo 

disse: Figlio, va' oggi a lavorare nella vigna. 

29

Ed egli rispose: 

Sì, signore; ma non andò. 

30

Rivoltosi al secondo, gli disse lo 

stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci 

andò. 

31

Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?". Dico-

no: "L'ultimo". E Gesù disse loro: "In verità vi dico: I pubbli-

cani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. 

32

È ve-

nuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete 

creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. 

Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete 

nemmeno pentiti per credergli.  

(

Matteo 21,28-32)

 

per iniziare 

 

Se vuoi salire  

fino al cielo,  

devi scendere  

fino a chi soffre  

e dare la mano al povero. 

 

Madre Teresa

 

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Signore, 

aiutami ad essere per tutti i ragazzi 

un amico che accoglie con bontà, 

che dà con amore, 

che ascolta senza fatica, 

che ringrazia con gioia. 

Un amico che sono sempre  

certi di trovare 

quando ne avranno bisogno. 

Aiutami ad essere  

una presenza sicura, 

a cui si possono rivolgere 

quando lo vorranno. 

Fa' che sia disponibile  

e accogliente 

soprattutto verso i ragazzi  

più deboli e indifesi. 
Così senza compiere  

opere straordinarie, 

io potrò aiutare gli altri  

a sentirti più vicino, 

Signore della tenerezza. 

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Un vecchietto ateo, non credente, andò da un 
noto sacerdote. Sperava di essere aiutato a 
risolvere i suoi problemi di fede. Non riusciva a 
convincersi che Gesù di Nazaret fosse veramen-

te risorto. Cercava dei se-gni di questa afferma-
ta risurrezione... Quando entrò nella casa cano-
nica, abitazione del sacerdote, c'era già qualcu-

no nello studio a collo-quio. Il prete intravide il 
vecchietto in piedi in corri-doio, e subito, sorri-
dente, andò a porgergli una sedia. 

Quando l'altro si congedò, il sacerdote fece en-
trare l'anziano signore. Conosciuto il problema, 

gli parlò a lungo e dopo un fitto dialogo, l'anzia-
no da ateo divenne credente, desiderando di 
ritornare alla parola di Dio, ai sacramenti e alla 

fiducia nella Madonna. Il sacerdote soddisfatto 
ma anche un po’ meravigliato gli chiese: «Mi 
dica, del lungo colloquio qual è stato l'argomento 

che l'ha convinta che Cristo è veramente risorto 
e che Dio esiste?». «Il gesto con il quale mi ha 

porto la sedia perché non mi stancassi di aspet-
tare», rispose il vecchietto. 

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10 

DARE...

 

ascolto la Parola 

16

[…]

 

un tale gli si avvicinò e gli disse: "Maestro, che cosa devo fare 

di buono per ottenere la vita eterna?". 

17

Egli rispose: "Perché mi in-

terroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella 

vita, osserva i comandamenti". 

18

Ed egli chiese: "Quali?". Gesù rispo-

se: "

Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testi-

moniare il falso, 

19

onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo co-

me te stesso". 

20

Il giovane gli disse: "Ho sempre osservato tutte que-

ste cose; che mi manca ancora?". 

21

Gli disse Gesù: "Se vuoi essere 

perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un te-

soro nel cielo; poi vieni e seguimi". 

22

Udito questo, il giovane se ne 

andò triste; poiché aveva molte ricchezze.  

 

(Matteo 19,16-22)

 

per iniziare 

 

Quando ci rivolgiamo agli altri 

per un consiglio riduciamo  

il numero dei nostri nemici. 

 

Kahlil Gibran 

 

Chi non accetta consiglio  

non può essere aiutato. 

 

Benjamin Franklin 

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11 

 

Signore, fammi amico. 

Fa' che la mia persona ispiri fiducia  

a chi soffre e si lamenta, 

a chi cerca luce  

a chi vorrebbe incominciare 

e non se ne sente capace. 

 

Signore, quelli che si sentono isolati sen-
za volerlo,  

e dammi quella sensibilità  

che mi fa incontrare i loro cuori. 

 

Signore, 

liberami da me stesso 

perché ti possa servire,  

perché ti possa amare,  

perché riesca ad ascoltarti 

in ogni fratello  
che tu mi fai incontrare 

 

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Se il mondo va male...

 

 
 

Un giornalista parlava con Madre Tere-
sa di Calcutta: "Ma insomma... Questo 

mondo va così male, non crede anche 
lei? Cosa possiamo fare per migliorar-

lo?". E Madre Teresa: "Ah, guardi, sem-
plicissimo: cominciamo da me e da lei!". 

 

(Madre Teresa di Calcutta)

 

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12 

DARE...

 

ascolto la Parola 

Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. 

4

Mentre semi-

nava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e 

la divorarono. 

5

Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta 

terra, e subito spuntò perché non c'era un terreno profondo; 

6

ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radi-

ce, si seccò. 

7

Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la 

soffocarono e non diede frutto. 

8

E un'altra cadde sulla terra 

buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il tren-

ta, ora il sessanta e ora il cento per uno".  

(Matteo 13,3-8)

 

per iniziare 

 

Chi sa ascoltare  

non soltanto  

è simpatico a tutti  

ma prima o poi  

finisce con  

l'imparare qualcosa. 

 

William Mizner

 

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13 

 

Signore! 

 

Voglio parlare 

ma non so ascoltare. 

 

Voglio capire 

ma non so comprendere. 

 

Voglio essere perdonato 

ma non so scusare. 

 

Voglio la pace 

ma sono in guerra  

con me stesso. 

 

Voglio Voglio Voglio... 

 

Aiutami Tu che puoi 

ad essere e non a volere. 

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A

 Melbourne andai visitare un povero vecchio la cui 

esistenza era ignorata da tutti. La sua stanza era di-
sordinata e sudicia. Tentai di pulirla, ma egli si oppo-

se: "La lasci stare, sta bene così". Senza che io insi-
stessi, alla fine me la lasciò pulire. Nella stanza c'era 
una magnifica lampada, coperta di polvere: "Perché 

non l'accendi?", gli chiesi. "A che scopo, se nessuno 
viene a trovarmi?", mi rispose, "Io non ne ho bisogno". 

Allora gli dissi: "L'accenderesti se le suore venissero a 
trovarti?". E lui: "Sì. Pur di sentire una voce umana in 
questa casa, l'accenderei". Alcuni giorni dopo ricevetti 

da lui questo brevissimo messaggio: "Di' alla mia ami-
ca che la lampada che accese nella mia vita continua 
a brillare". 

 

(Madre Teresa di Calcutta) 

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14 

DARE...

 

ascolto la Parola 

 

[…]Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello 

e li condusse in disparte, su un alto monte. 

2

E fu trasfigurato 

davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti 

divennero candide come la luce. 

3

Ed ecco apparvero loro Mo-

sè ed Elia, che conversavano con lui. 

4

Pietro prese allora la 

parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se 

vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per 

Elia".  

 

 

 

 

 

 

 

(Mt 17,1-5)

 

per iniziare 

 

Non è tanto  

dell'aiuto degli amici  

che abbiamo bisogno,  

ma del poter  

far affidamento  

su quell'aiuto. 

 

Anonimo

 

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15 

 

I propositi 

 

Marco scriveva i suoi propositi chino sul 
tavolo, mentre la mamma stirava la bian-

cheria. 
«Se vedessi qualcuno in procinto di anne-
gare», scriveva «mi butterei subito in ac-

qua per soccorrerlo. Se si incendia la casa 
salverei i bambini. Durante un terremoto 
non avrei certo paura a buttarmi tra le ma-

cerie pericolanti per salvare qualcuno. Poi 
dedicherei la mia vita per aiutare tutti i po-
veri del mondo...». 
La mamma: «Marco, per piacere, vammi a 
prendere un po’ di pane qui sotto». 

«Ma mamma, non vedi che piove?».  

Signore, ti prego per i ragazzi: 
per quelli pieni di vita 

che guardano il mondo  

con ottimismo, 

per quelli sfiduciati  

che vedono solo buio 

per i ragazzi  

che amano la playstation, 

La musica, lo sport, 

per i ragazzi innamorati e felici, 

per quelli che non trovano  

la propria strada nella vita. 

Per i ragazzi prigionieri 

dell'alcool e della droga. 

Per i ragazzi che amano 

e vivono la libertà dei figli di Dio. 

Per i ragazzi che studiano, 

per quelli che lavorano, 

per quelli che cercano un lavoro. 

Per i ragazzi allegri  
e per quelli tristi, 

Accompagna il cammino di tutti 

ed anche il mio. 

 

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16 

DARE...

 

per iniziare 

 

 Le idee ispirate dal coraggio  

sono come le pedine  

negli scacchi,  

possono essere mangiate  

ma anche dare avvio  

ad un gioco vincente. 

J. W Göethe

 

ascolto la Parola 

33

Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: "Tu sei il 

re dei Giudei?". 

34

Gesù rispose: "Dici questo da te oppure altri te l'hanno 

detto sul mio conto?". 

35

Pilato rispose: "Sono io forse Giudeo? La tua gente 

e i sommi sacerdoti ti hanno consegnato a me; che cosa hai fatto?". 

36

Ri-

spose Gesù: "Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di 
questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi con-
segnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù". 

37

Allora Pilato gli dis-

se: "Dunque tu sei re?". Rispose Gesù: "Tu lo dici; io sono re. Per questo io 
sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza 

alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce". 

38

Gli dice Pilato: 

"Che cos'è la verità?". E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse 

loro: "Io non trovo in lui nessuna colpa. 

39

Vi è tra voi l'usanza che io vi liberi 

uno per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?". 

40

Allora 

essi gridarono di nuovo: "Non costui, ma Barabba!". Barabba era un brigan-

te. 

 

 

 

 

 

 

 

Gv 18,33-40

 

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17 

 

Signore, eccoci, con Te,  

nel vivo di un nuovo giorno. 

Tu ci parlerai ancora; 

noi racconteremo di Te ai ragazzi 

dell’Oratorio. 

 

Signore, 

non sarà facile raccontare  

la storia del Tuo amore, 

ma sarai Tu a scriverla  

sulle pagine della nostra giornata. 

 

Tienici come piccole matite  

che scorrono leggere  

tra le Tue dita,  

per colorare di gioia,  

di dono e di festa  

tutti gli incontri, i momenti  

e le attività di oggi. 

 
E non faremo più così,  

“tanto per fare”, 

ma per credere, per dare,  

per amare. 

Amen. 

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Alcune settimane fa, due giovani sono venuti 
alla nostra casa dandomi molto denaro per 

nutrire la gente. A Calcutta prepariamo pasti 
per 9.000 persone al giorno. Volevano che il 
denaro fosse speso per nutrire questa gente. 
Chiesi loro: "Dove avete trovato così tanto 
denaro?". Ed essi risposero: "Ci siamo sposati 

due giorni fa. Prima del matrimonio abbiamo 
deciso che non avremmo avuto abiti da matri-
monio, e neppure feste. Diamo a voi il nostro 

denaro". 
Per un indù di alto ceto sociale questo è uno 

scandalo. Molti furono sbalorditi nel vedere che 
una famiglia così elevata non avesse abiti e 
festeggiamenti per il matrimonio. Poi chiesi 
loro: "Perché avete fatto questo?". Ed ecco la 
strana risposta che mi diedero: "Ci amiamo a 
tal punto che volevamo donare qualcosa ad un 

altro per cominciare la nostra vita insieme con 
un sacrificio". Mi ha colpito moltissimo vedere 

come queste persone fossero affamate di Dio. 
Un modo per concretizzare l'amore l'uno per 
l'altra era di fare questo grandissimo sacrificio. 

Questo è davvero amore in azione. 

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18 

DARE...

 

ascolto la Parola

 

 

1

Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli 

e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove 
stava per recarsi. […]

5

In qualunque casa entriate, prima dite: 

Pace a questa casa. 

6

Se vi sarà un figlio della pace, la vostra 

pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi.  

(Luca 10,1.5-6) 

 

per iniziare 

 

Bisogna educarsi  

e addestrarsi a salutare  

con gioia ogni giorno,  

e soprattutto  

alle straordinarie sorprese  

di questo giorno. 

Perchè ogni giorno  

può fare di noi  

dei portatori di gioia. 

 

Robert Baden-Powell 

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19 

 

"Dimmi quanto pesa un fiocco di neve?", chiese 
la cinciallegra alla colomba. 

"Meno di niente", rispose la colomba. 
La cinciallegra raccontò allora alla colomba una 

storia: 
"Riposavo su un ramo di un pino quando inco-
minciò a nevicare. Non una bufera, no, una di 

quelle nevicate lievi lievi,come un sogno. 
Siccome non avevo niente di meglio da fare, 
cominciai a contare i fiocchi di neve che cade-

vano sul mio ramo. 
Ne caddero 3.751.952. 

Quando, piano piano, lentamente sfarfallò giù, 
3.751.753esimo - meno di niente, come hai 
detto tu - il ramo si ruppe...". 

Detto questo, la cinciallegra volò via. 
La colomba, un'autorità in materia di pace 
dall'epoca di un certo Noè, rifletté un momento 

e poi disse: 
"Manca forse una sola persona perché il mondo 

piombi nella pace?". 
 

 

 

Forse manchi solo tu. 

Preghiera della pace 

 

Conducimi, Signore, 

dalla morte alla vita, 

dalla menzogna alla verità. 

Conducimi  

dalla disperazione  

alla speranza, 

dalla paura alla verità. 
Conducimi  

dall'odio all'amore, 

dalla guerra alla pace. 

Fa' sì che la pace 

 riempia i nostri cuori, 

il nostro mondo, il nostro 

universo. 

Pace, Pace, Pace. 

 

 

(Madre Teresa di Calcutta) 

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20 

DARE...

 

ascolto la Parola 

 

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: 

"Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?". Allora Gesù 

chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: "In 

verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i 

bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque 

diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel 

regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambi-

ni in nome mio, accoglie me.  

 

 

(Matteo 18, 1-5)

 

per iniziare 

 

Non è la letteratura  

né il vasto sapere  

che fa l'uomo,  

ma la sua preparazione  

alla vita concreta.  

Che importanza avrebbe  

che noi fossimo  

pozzi di scienza,  

se poi non sapessimo  

vivere in fraternità  

con il nostro prossimo? 

Gandhi

 

Spazio all’altro 

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21 

 

Signore, cos’è l’amicizia? 

Amicizia significa stima, aiuto, con-

fronto e conforto. 

 

Significa capire, arrabbiarsi,  

abbracciare, comprensione. 

Amicizia vuol dire gioire insieme, 

piangere insieme, 

pregare, parlare  

e crescere insieme. 

   

Però a volte amicizia  

significa anche usare, 

assecondare, mentire,  

piegare e tacere. 

   

Signore cammina  

sempre al nostro fianco  

perché ogni litigio  

e pianto abbia come risultato 
uno scalino in più  

nella scala della  

crescita umana. 

Proteggi la nostra amicizia  

e rendila forte 

anche davanti ai pericoli  

del mondo in cui viviamo 

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Qualche anno fa', alle paraolimpiadi di Seattle, nove 
atleti, tutti mentalmente o fisicamente disabilli erano 

pronti sulla linea di partenza dei 100 metri. Allo 
sparo della pistola, iniziarono la gara, non tutti cor-

rendo, ma con la voglia di arrivare e vincere. 

 

Mentre correvano, un piccolo ragazzino cadde 

sull'alsfalto, fece un paio di capriole e cominciò a 
piangere. Gli altri otto sentirono il ragazzino piange-

re. Rallentarono e guardarono indietro. Si fermaro-
no e tornarono indietro, ciascuno di loro. Una ragaz-
za con la sindrome di Down si sedette accanto a lui 

e cominciò a baciarlo e a dire: "Adesso stai me-
glio?" Allora, tutti e nove si abbracciarono e cammi-
narono verso la linea del traguardo. Tutti nello sta-

dio si alzarono, e gli applausi andarono avanti per 
parecchi minuti. 

 

Persone che erano presenti raccontano ancora la 
storia. Perché? Perché dentro di noi sappiamo che: 

la cosa importante nella vita va oltre il vincere per 
se stessi. La cosa importante in questa vita è aiuta-

re gli altri vincere, anche se comporta rallentare e 
cambiare la nostra corsa.

 

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22 

DARE...

 

ascolto la Parola 

 

24

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire 

dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi se-
gua. 

25

Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma 

chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. 

26

Qual 

vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, 

e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare 

in cambio della propria anima?   

(Matteo 16,24-27)

 

per iniziare 

 

 I nostri dubbi  

sono dei traditori  

che ci fanno spesso  

perdere quei beni  

che potremmo ottenere,  

soltanto perchè non abbiamo 

il coraggio di tentare. 

 

William Shakespeare

 

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23 

 

Quando mi sento stanco  
e le mie sole forze non  
sembrano più sufficienti  
per andare avanti,  
dammi la forza  
di cercarti sempre, Signore.  
 
Quando intorno a me  
vedo gente che soffre e piange,  
fammi donare sempre gioia e speranza.  
 
Quando gli altri sono in difficoltà  
e hanno bisogno di me,  
fammi essere presenza  
discreta e amica.  
 
Quando le falsità e i compromessi  
regolano la mia vita,  
dammi il coraggio  
dell'autenticità senza riserve.  
 
Quando voglio far valere  
sempre e solo le mie idee,  
dammi l'umiltà di considerare  
anche le posizioni altrui.  
 
Solo quando sarò capace  
di fidarmi di Te, Signore,  
riuscirò a vivere felice con gli altri

 

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Un uomo anziano, ricoverato in un 
ospedale con le due braccia ingessa-
te e una gamba in tensione, era pur 

sempre allegro e scherzoso. "Quanto 
tempo pensate di dover rimanere 
ancora così immobilizzato?" Gli fu 

chiesto. 
"Soltanto un giorno per volta", rispo-
se con semplicità.

 

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24 

DARE...

 

ascolto la Parola 

 

25

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua 

madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. 

26

Gesù allora, ve-

dendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, 

disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!". 

27

Poi disse al 

discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il disce-

polo la prese nella sua casa. 

(Giovanni 19,25-27)

 

 

per iniziare

 

 

Ti indicherò un filtro  

amoroso senza veleni, 

senza erbe,  

senza formule magiche: 

se vuoi essere amato,  

ama! 

 

Seneca

 

Una carezza 

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25 

 

Sono un povero, Signore,  
ma mi è rimasto il sorriso  

che regalo a chi incontro triste  

o a chi ha perduto la gioia di sorridere.  

 

Sono un povero, Signore,  

ma do volentieri una carezza  

a chi non si sente amato. 

 

Sono un povero, Signore,  

ma tu m'hai fatto ricco di perdono,  

non costa niente offrirlo  

a chi mi ha offeso,  

ma come riempie il cuore  

di pace perdonare!  

 

Sono un povero, Signore,  

ma stringo contento  

la mano del vicino,  

do una pacca sulla spalla  
a chi scorgo solo,  

perdo il mio tempo  

con chi cerca un po' di calore.  

 

Sono povero, Signore,  

ma il tuo amore mi basta,  

mi da la gioia vera, 

colora di luce l'orizzonte  

e senso al camminare.  

 

Gratuitamente avete ricevuto gratuitamente date 

 
Alcuni giorni fa ero in strada con mia nipote, una 
bambina di circa 8 anni. Stavamo camminando, 
quando abbiamo visto sul marciapiede un muc-
chietto di buste e cartoni, con un giovane tutto 
rannicchiato sopra. Quello che tutti chiameremmo 
"barbone". 
Il mio occhio, anche se "cristiano" ma purtroppo 
abituato a queste scene, quasi aveva escluso 
dall'attenzione questa presenza. Ma quello della 
bambina no! Più ci avvicinavamo al povero, più lei 
lo guardava con occhio evangelicamente miseri-
cordioso. Accortomi di questo atteggiamento, 
passo una moneta alla bambina per metterla nel 

cestino, quasi vuoto, del povero. A questo punto il 
giovane si alza e velocemente si allontana. 
Dove starà andando? 
Entra in un bar e quasi subito ne riesce con un 
ovetto di cioccolato in mano e lo dona alla bambi-
na con un sorriso che non dimenticherò mai!  
E subito scompare, tornando al suo mucchio di 
povere cose! Sono rimasto senza parole! 
Anche la nipotina è rimasta colpita  
dal dono ricevuto. 
Mi sono subito ripreso, spiegando alla bambina 
che quello che conta è l'amore! Noi avevamo do-
nato solo una moneta, lui aveva donato oltre all'uo-
vo di cioccolato un enorme gesto d'amore! 

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26 

DARE...

 

ascolto la Parola 

1

"Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a gior-

nata lavoratori per la sua vigna. 

2

Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li 

mandò nella sua vigna. 

3

Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stava-

no sulla piazza disoccupati 

4

e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello 

che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 

5

Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso 

le tre e fece altrettanto. 

6

Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stava-

no là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 

7

Gli risposero: Perché 

nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. 

8

Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e da' 

loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 

9

Venuti quelli delle cinque del 

pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 

10

Quando arrivarono i primi, pensavano 

che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. 

11

Nel 

ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: 

12

Questi ultimi hanno lavora-

to un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della 

giornata e il caldo. 

13

Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non 

ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 

14

Prendi il tuo e vat-

tene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 

15

Non posso fare delle mie 

cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 

16

Così gli ulti-

mi saranno primi, e i primi ultimi".   

 

 

 

(Mtteo 20,1-16) 

per iniziare 

 

Bisogna veramente  

che l'uomo muoia,  

perché gli altri  

possano constatare,  

Il suo valore. 

 

Vittorio Alfieri 

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27 

 

Preghiera di un campione 

 

Chiesi a Dio di essere forte  

per eseguire progetti grandiosi 

ed egli mi rese debole  

per conservarmi nell’umiltà. 

 

Domandai a Dio che mi desse la salute  

per realizzare grandi imprese: 

Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio. 

 

Gli domandai la ricchezza per possedere tutto 

e mi ha lasciato povero per non essere egoista. 

 

Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me 

ed Egli mi ha dato l’umiliazione perché io avessi bisogno di loro. 

 

Domandai a Dio tutto per godere la vita e mi ha lasciato la vita  

perché io potessi essere contento di tutto. 

 
Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo, 

ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno  

e quasi contro la mia volontà. 

 

Le preghiere che non feci furono esaudite. 

Sii lodato o mio Signore; fra tutti gli uomini 

nessuno possiede più di quello che ho io! 

 

Kirk Kilgour 

(giocatore di pallavolo che per un infortunio è in sedia a rotelle) 

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28 

È POVERO CHI È VUOTO. 

È POVERO CHI È SOFFOCATO DALLE COSE. 

È POVERO CHI È SOLO APPARENZA. 

È POVERO CHI SI DISPERA. 

È POVERO CHI NON HA AMICI. 

È POVERO CHI NON HA INCONTRATO UN PADRE. 

È POVERO CHI HA PAURA. 

È POVERO CHI È PREPOTENTE. 

È POVERO CHI FA LA GUERRA. 

È POVERO CHI SCANSA CAINO. 

È POVERO CHI NON SI FIDA DI NESSUNO. 

È RICCO CHI È MITE. 

È RICCO CHI SCOPRE LA GRATUITÀ. 

È RICCO CHI RIMANE SEMPLICE. 

È RICCO CHI È PURO. 

È RICCO CHI È POVERO DI SPIRITO. 

È RICCO CHI CERCA IL REGNO DI DIO. 

È RICCO CHI AMA GIUDA. 

È RICCO CHI SA PIANGERE CON CHI PIANGE 

È RICCO CHI SA SORRIDERE CON CHI SORRIDE. 

È RICCO CHI SI GIOCA LA VITA PER GLI ALTRI. 

È RICCO CHI CREDE CHE UNA CAREZZA VALE PIÙ DI UNA PERLA.